Muse e musi

Da Frida la loka ( Lombardia)

Mi hanno raccontato che le muse son "desaparecidas".
Che parolieri; romantici; scrittori; sognatori;
anzi che scrivere,
piangono la loro assenza
sorpresi, straniti;
perdere le muse; come perdere la bussola.

Preoccupazione e incertezze assalgono,
In atto, una mareggiata che arrassa con tutto quel'che trova nella sua corsa.
Senza fonti d'ispirazione;
vagano come zombies penna in mano,
taccuino nell'altra.

Taccuino pieno di pagine ingiallite vuote e anche l'anima...
Son " desaparecidas", che nessuno le ha visto in giro;
corpi dei lineamenti delicati e volutuosi.
Veli trasparenti ricamati saggiamente,
che nella pudicizia, lasciano intravedere l'ombra o contorno d'un seno; un fianco... camuffati da lunghi e affascinanti cappelli ondeggianti donando alla pena, vita eterna, mille lodi; disperse nel nulla. Chissà sé Calliope smorza un'acenno di sornione sorriso?

Gli amanti delle muse, sono a secco, in attesa incerta
Aspettano loro ritorno.
Chissà sé lo faranno?...
E i Dei? Vigorosi, incisivi,
anch'essi sembra siano nel inferno,
catapultati sotto terra?
Tempo addietro, girovagavanno
nel cosmo infinitamente stellato ed
offrendo delle folgorazione mistiche.
Mari burrascosi!, venti in tempesta!,
preannunciavano l'ira!
Oppure oggi, adagiati su qualche dirupo, corpi scolpiti,
scrutano l'ira dell'uomo.
Probabilmente lasciano a noi, le scelte, le decisioni, i patti, l'ordine, non divino, ma ordine...

Tua.

21 ottobre, 2022.

Dal blog personale:

http://fridalaloka.com

Ripubblicato su:

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