Christa Wolf (1929 – 2011), nata Christa Ihlenfeld, è stata una scrittrice tedesca.
Parlavi di cose che non vedevano e loro ridevano.
Ma tu rema sul fiume oscuro controcorrente; va’ per la via sconosciuta alla cieca, ostinato, e cerca parole radicate come il nodoso ulivo – lascia che ridano. Desidera che dimori l’altro mondo nella soffocante solitudine odierna in questo presente smemorato – lasciali pure.
Il vento marino e la rugiada dell’alba esistono senza che alcuno li cerchi.
MARTEDÌ 31 gennaio alle 19:00 c’è stata la sessione conclusiva del Festival 2023 alla quale sono stati invitati gli stimati poeti e scrittori che hanno partecipato con le loro opere nate dall’ispirazione del tema Prana – Respiro – Aria proposto dal Presidente Preeth Nambiar ed emanato dalla Writers Capital Foundation , tutta l’equipe organizzativa e di coordinazione, promuovendo un grande entusiasmo in ciascuno dei partecipanti che da ogni angolo del mondo si sono cimentati a scrivere versi poetici distinti da “caleidoscopica originalità” toccando infinite sfaccettature degli svariati argomenti scaturiti dalla tematica che ,come scintille impalpabili, hanno trovato la loro espressione negli animi e nelle talentuose menti nel rendere unico e grandioso il Festival 2023 impreziosito dall’unione delle singole emozioni.
Il ringraziamento va a ciascuno per aver preso parte al Festival Numero 1 al mondo con la promessa di incontrarci di nuovo nell’ universo della Letteratura e dell’Arte . Cordiali saluti.
Di seguito il link della sessione live della cerimonia di chiusura :
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EL MARTES 31 de enero a las 19:00 horas se realizó la sesión final del Festival 2023 a la que fueron invitados los estimados poetas y escritores que participaron con sus obras nacidas de la inspiración del tema Prana – Aliento – Aire propuesto por el Presidente Preeth Nambiar y emitido por la Fundación Capital de Escritores, todo el equipo de organización y coordinación, fomentando un gran entusiasmo en cada uno de los participantes que desde todos los rincones del mundo se han aventurado a escribir versos poéticos distinguidos por la “originalidad caleidoscópica” tocando infinitas facetas de los diversos temas que han surgido del tema que, como chispas impalpables, han encontrado su expresión en las almas y mentes talentosas para hacer que el Festival 2023 sea único y grandioso, embellecido por la unión de emociones individuales.
Gracias a todos por participar en el Festival Número 1 del mundo con la promesa de reencontrarnos en el universo de la Literatura y el Arte. Atentamente.
A continuación se muestra el enlace de la sesión en vivo de la ceremonia de clausura:
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TUESDAY 31 January at 19:00 there was the final session of the 2023 Festival to which the esteemed poets and writers were invited who participated with their works born from the inspiration of the Prana – Breath – Air theme proposed by the President Preeth Nambiar and issued by the Writers Capital Foundation, the whole organizational and coordination team, promoting a great enthusiasm in each of the participants who from every corner of the world have ventured to write poetic verses distinguished by “kaleidoscopic originality” touching infinite facets of the various topics that have arisen from the theme which, like impalpable sparks, have found their expression in the souls and talented minds in making the 2023 Festival unique and grandiose, embellished by the union of individual emotions.
Thanks go to everyone for taking part in the Number 1 Festival in the world with the promise to meet again in the universe of Literature and Art. Sincerely.
Below is the link of the live session of the closing ceremony:
https://m.youtube.com/live/pV2PG_Fs5GE?feature=share **** La grandiosa cerimonia di chiusura di Panorama International Literature Festival 2023 – Grandi emozioni condivise all’interno della Family of Writers Capital Foundation! Congratulazioni e gratitudine da tutto il team e dalla famiglia di scrittori al presidente e fondatore della WCIF e al presidente di Panorama Preeth Nambiar Preeth Padmanabhan Nambiar per aver ispirato l’umanità e aver permesso a tutti noi che condividiamo la visione di un futuro migliore di unirci alla Fondazione. e diventare una catena forte e solida che unisce il mondo intero. In nome del rispetto, della solidarietà, del fastidio, della pace e dell’amore, come espresso nel “Pledge for Humanity”, gentilmente recitato dalla CHRO Johanna Devadayavou. Gratitudine per gli stimolanti discorsi del Prof. Levett e del Dott. Steven Roy, che hanno inaugurato la nuova attività educativa della Fondazione, benedicendo il suo primo dipartimento, il Centro Internazionale di Lingue e Letterature Straniere. Complimenti Joan Josep Barcelo per il tuo fantastico discorso e lavoro durante tutto il festival, come ospite dell’evento virtuale in Spagna. Vi ringraziamo tutti, cari Delegati e cari amici da tutto il mondo! Ci mancherà il nostro Festival, ma siamo qui per incontrarci di nuovo nel magico regno di Panorama con il tema del prossimo anno – “Accendi il fuoco in te!”, come è stato inaugurato da Vicky Papaorgopoulou.
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The grandiose Closing Ceremony of Panorama International Literature Festival 2023 – Great emotions shared within the Family of Writers Capital Foundation!
Congratulations and gratitude from the whole Team and the Family of Writers to President and Founder of WCIF and Panorama Chairman Preeth Nambiar Preeth Padmanabhan Nambiar for inspiring humanity and for letting us all who share the vision of a better future join the Foundation. and become a strong solid chain that unites the whole world. In the name of respect, solidarity, botherhood, peace and love, as expressed in the “Pledge for Humanity”, graciously recited by CHRO Johanna Devadayavou.
Gratitude for the inspiring speeches by Prof Levett and Dr Steven Roy, who inaugurated the new Educational endeavour of the Foundation, blessing its first department, the International Centre for Foreign Languages and Literature.
Kudos Joan Josep Barcelo for your awesome speech and work throughout the festival, as host of the virtual event in Spain.
We thank you all dear Delegates and dear friends from across the globe! We shall miss our Festival, but we are here to meet again in the magical realm of Panorama with next year’s theme – “Ignite the Fire in you!”, as was inaugurated by Vicky Papageorgopoulou. *** La grandiosa Ceremonia de Clausura del Festival Internacional de Literatura Panorama 2023 – ¡Grandes emociones compartidas dentro de la Fundación Familia de Escritores Capital! Felicitaciones y agradecimiento de todo el equipo y la familia de escritores al presidente y fundador de WCIF y presidente de Panorama, Preeth Nambiar Preeth Padmanabhan Nambiar, por inspirar a la humanidad y permitir que todos los que compartimos la visión de un futuro mejor nos unamos a la Fundación. y convertirse en una fuerte cadena sólida que une al mundo entero. En nombre del respeto, la solidaridad, la molestia, la paz y el amor, tal como se expresa en el “Promesa por la humanidad”, graciosamente recitado por CHRO Johanna Devadayavou. Agradecimiento por los discursos inspiradores del Prof. Levett y el Dr. Steven Roy, quienes inauguraron el nuevo esfuerzo educativo de la Fundación, bendiciendo su primer departamento, el Centro Internacional de Lenguas y Literatura Extranjeras. Felicitaciones a Joan Josep Barceló por tu increíble discurso y trabajo durante todo el festival, como anfitrión del evento virtual en España.
All’angolo d’uno sbadiglio
si cela
la replica d’un desiderio
messo a tacere
nel semibuio d’un sogno antico.
Mani d’ombra
carezzano
monosillabi di pori raddolciti
velando tempre immaginose d’amore
al di fuori di ruvide tempeste
che in silenzio
in un mancino rimbalzo
artigliano la vita
@Silvia De Angelis
Nel corso del pomeriggio di ieri, 31 gennaio, si è insediata la Consulta Comunale per le Pari Opportunità presieduta dal Sindaco di Alessandria Giorgio Abonante, che ha anche la delega alle Pari Opportunità, procedendo, nel corso della riunione, alla nomina del nuovo Direttivo.
La Consulta Pari Opportunità è uno strumento di cui – in attuazione di quanto disposto dal proprio Statuto all’art. 4 comma 6 – si è dotato il Comune per garantire pari opportunità alle donne. In particolare, mira a proporre interventi atti a rimuovere gli ostacoli di ordine sociale, culturale, economico e istituzionale che costituiscono discriminazione diretta o indiretta nei confronti delle donne, adottando azioni positive per valorizzare e dare espressione alla differenza di genere.
La Consulta resterà in carica quanto l’attuale Consiglio Comunale e la seduta di avvio di ieri ha visto, quale proprio primo atto formale (ai sensi dell’art. 5 del Regolamento della Consulta) l’elezione nel proprio ambito di una Presidente, di una Vicepresidente e di una Segretaria.
È risultata eletta Presidente, con voto all’unanimità, la dr.ssa Vincenza Palermo, mentre Vicepresidente è la giornalista Mimma Caligaris e Segretaria la dr.ssa Ivana Tripodi.
Il Direttivo è stato nominato dall’Assemblea della Consulta formatasi a seguito dell’Avviso pubblico, scaduto il 13 gennaio scorso: un’Assemblea composta dall’Assessore alle Pari Opportunità, dalle Assessore nominate dal Sindaco e dalle Consigliere Comunali in carica, da una Rappresentante per ognuno dei partiti politici presenti in Consiglio Comunale, da una Rappresentante dell’Ufficio Scolastico Regionale (sede di Alessandria) e da una rappresentante dell’UPO (sede di Alessandria); e inoltre è aperto alle Organizzazioni sindacali, alle Organizzazioni di categoria e agli Ordini Professionali dotati di Comitato Pari Opportunità, nonché alle Associazioni femminili operanti nella realtà comunale da almeno cinque anni.
Ciascuna delle Componenti la Consulta, durante la seduta di ieri, ha avuto modo di presentarsi, mettendo in luce le proprie esperienze in merito ai temi pertinenti le finalità perseguite dalla Consulta e sottolineando altresì utili spunti di riflessione e proposte.
«Con la seduta convocata ieri pomeriggio – ha dichiarato il Sindaco di Alessandria, Giorgio Abonante, che ha anche le deleghe per le Pari Opportunità – si è dato avvio ad una presenza di servizio molto importante per la nostra Comunità locale.
Mentre ringrazio tutte le Consultrici e coloro che hanno accettato il ruolo di rappresentanza e di interazione diretta con la nostra Amministrazione, ossia la Presidente Vincenza Palermo, la Vicepresidente Mimma Caligaris e la Segretaria Ivana Tripodi, vorrei sottolineare alcuni obiettivi strategici su cui il dialogo con la Consulta, nel rispetto della sua autonomia, potrà essere particolarmente interessante e proficuo.
L’obiettivo delle Pari Opportunità merita infatti di essere considerato nella sua trasversalità e inclusività rispetto alle diverse politiche di intervento e, come abbiamo anche rimarcato nel documento “Alessandria 2030” che indica le linee programmatiche che intendiamo realizzare durante il corrente mandato amministrativo, sono infatti convinto che il tema delle Pari Opportunità così come quello in generale dei diritti, della lotta alle discriminazioni, dell’integrazione di tutte le cittadine e tutti i cittadini non siano solo l’oggetto di una delega ad un Assessorato, ma debbano essere il “faro” della nostra azione amministrativa su ogni scelta politica.
In particolare, sento l’importanza del riferimento al contrasto delle discriminazioni: prevenire, contrastare e superare tutte le discriminazioni necessita il massimo impegno da parte nostra, sia che si tratti di discriminazioni per l’orientamento sessuale, che per quelle relative all’identità di genere, fino a considerare anche altri fattori di discriminazione – a volte subdoli, a volte palesi, ma sempre insidiosi e gravi – quali le forme di disabilità, l’origine etnica, l’orientamento religioso, la stessa età anagrafica in rapporto ai servizi e ai diritti spettanti alle Persone della nostra Comunità locale.
Insieme alla Consulta, sarà dunque fondamentale ragionare su questi temi così come confrontarsi sulle modalità più appropriate affinché, nel nostro territorio comunale, la valorizzazione della parità di genere venga sentita come “questione di comunità”, su cui sensibilizzare, fare educazione, coinvolgere e attivare tutte le fasce che compongono la collettività alessandrina.
Lotta alla discriminazione, parità di genere, valorizzazione della donna in quanto portatrice di competenze, esperienze e intelligenze: finalità sulle quali, come Sindaco, ma anche come Assessore con la Delega alle Pari Opportunità, desidero impegnarmi con particolare attenzione affinché si possano promuovere utili iniziative e progetti, in collaborazione sia con la Consulta che con il privato sociale locale.
A questo vorrei infine aggiungere anche l’obiettivo fondamentale del contrasto alla violenza di genere, dando impulso e attenzione alle iniziative di sensibilizzazione ed educazione e realizzazione di interventi diretti, in collaborazione con tutte le Istituzioni e le realtà associative del territorio.
L’elenco è lungo e gli obiettivi sono davvero molti, molto ambiziosi quanto urgenti per dare senso ad una credibile azione amministrativa in tema di Pari Opportunità. Ma, per il momento, mi fermerei qui…
Formulando, anche a nome della Vicesindaco e di tutti i colleghi della Giunta Comunale, i migliori auguri alla Presidente Vincenza Napoli, alla Vicepresidente Mimma Caligaris e alla Segretaria Ivana Tripodi, ringrazio le altre Candidate per la disponibilità Stefania Gallo e Cristina Bocchio, così come per l’importante servizio reso alla Comunità alessandrina la Presidente uscente Nadia Biancato insieme al Comitato di Presidenza uscente della Consulta.
E a questi saluti e ringraziamenti aggiungo quelli che rivolgo anticipatamente, per la sensibilità e il fattivo coinvolgimento, alle nuove Consultrici augurando a tutte “Buon inizio”!».
«Ringrazio tutte le Consultrici – questo il pensiero espresso dalla neo-Presidente della Consulta, Vincenza Palermo – per la fiducia accordatami e sono onorata di assumere la carica di Presidente, che eserciterò come “primus inter pares”, proseguendo nella linea di attenzione e sensibilità alle istanze della Consulta già intrapresa dalla precedente presidente Nadia Biancato sostenuta dal già Assessora alle Pari Opportunità Cinzia Lumiera.
Mi impegno come presidente della nuova Consulta interpretando, ne sono certa, la sensibilità anche di tutte le consultrice a perseguire i principi di parità in riferimento agli art. 3 e 37 della Costituzione Italiana, operando per rimuovere gli ostacoli che, di fatto, costituiscono discriminazione diretta e /o indiretta nei confronti delle donne e per promuovere le pari opportunità verso ogni tipo di discriminazione sulla base delle normative vigenti internazionali, nazionali e regionali al servizio della comunità alessandrina”.
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Vincenza Palermo, nata a Napoli il 18 febbraio 1959, è oggi Direttrice della Struttura Complessa Risk Management presso l’ASL TO 4 Chivasso-Cirié-Ivrea.
Da sempre interessata al volontariato, ancora liceale entra a far parte della CRI di Alessandria nel Gruppo Pionieri.
Nel 1978 costituisce la Sezione Provinciale dell’AIDO di Alessandria divenendone prima consigliere segretaria e poi vice presidente nazionale, fino a ricoprire la carica di Presidente Nazionale dal 1995 al 2004.
Impegnata da sempre per i diritti dei più deboli, ha promosso come presidente dell’AIDO insieme all’ANED una proposta di legge d’iniziativa popolare per la modifica della vecchia legge sui prelievi e trapianti di organi, c
Adoro i torrenti e la musica che fanno. E i ruscelli, nelle radure e nei prati, prima che diventino torrenti. Forse li adoro soprattutto per la loro segretezza. A momenti dimenticavo di dire qualcosa sulle sorgenti! Può esserci una cosa più meravigliosa di una fonte? Ma anche i grandi corsi d’acqua hanno il loro cuore. E i luoghi in cui confluiscono nei fiumi. Le foci aperte dei fiumi che sfociano nel mare. I luoghi dove l’acqua con altra acqua si confonde. questi luoghi mi si stagliano nella mente come luoghi sacri. Ma questi fiumi lungo la costa! Li amo come alcuni amano i cavalli o le donne affascinanti. ho un debole per questa acqua veloce e fredda. Mi basta guardarla perché il sangue scorra più veloce e un brivido mi percorra la pelle. Potrei stare a guardarli per ore questi fiumi. Non ce n’è uno che…
Scrive Daniela Patrian. Sono nata 56 anni fa a Milano, ho vissuto per trenta anni in questa splendida Metropoli che definisco una ricca ed elegante signora, generosa, ottima insegnante di vita..Il mio percorso scolastico non è dei piu’ brillanti, termina col diploma del liceo linguistico svolto in modo disinteressato, in quanto non coinvolta nel sistema di apprendimento, in parole povere sono una mente pensante ed imparare la lezioncina a memoria non mi ha entusiasmata, tuttavia amo la cultura e ho approfondito da sola. Sono una educatrice Oss, adoro la mia professione che svolgo nel sociale. Ho la passione innata per lo scrivere, disegnare, dipingere, ultimamente mi sto avvicinando anche alla fotografia digitale. Non ho un percorso fatto di partecipazioni letterarie o pittoriche numerose. Ho partecipato ad alcuni premi letterari, un paio di poesie sono state inserite nelle varie antologie. Ho numerose richieste per ritratti di artisti, poi stampati su magliette…
a farsi guardare il suo occhio rapido e triste lancia reti che compiono gli anni ogni giorno un singhiozzo sporge il capo dalla tana scaglia un pugno contando i dadi che stringe poi subito rientra
e quella crisi adolescenziale solo un’emicrania della speranza
Sui miei occhi
bende discostate
per assaporare flash della tua presenza.
E’ remota dai tempi degli sguardi
ma ancor sa meditare
di fibrillanti carezze di ciglia
mosse da un alito
d’animata follia.
Morde dolci inquietudini
sulla tremula linea di respiro
quasi indissolubile
pur essendo in bilico
su alture d’orizzonte.
Ne supera la maestà
nel suo rilasciare
morbida impronta digitale
nelle caviglie ansimanti
ch’eguagliano quasi la curva del vento
@Silvia De Angelis
Poeti e scrittori dall’Italia e dal mondo in collegamento live
Meravigliosa sessione del Panorama International Literature Festival. Congratulazioni a tutti i partecipanti.
Wonderful session of Panorama International Literature Festival. Congratulations to all the participants.
Maravillosa sesión de Panorama International Literature Festival. Felicitaciones a todos los participantes.
” Abbiamo respirato emozioni Respiramos emociones We breathed emotions…”
PANORAMA INTERNATIONAL LITERATURE FESTIVAL 2023: LIVE As part of the ongoing Panorama International Literature Festival 2023, we are proud to announce a live event curated by renowned writer and our Chief Advisor Joan Josep Barcelo from Spain.
Sunday, January 29 (5:30 p.m. .Spain) (11.30 AM EST) Via Zoom I Live on YouTube
■ IRENE DOURA-KAVADIA – Secretary General WCF – GREECE ■ JOAN JOSEP BARCELO – Curator and Moderator – SPAIN ■ FILIPPO PAPA – Co-moderator – ITALY ■ ELISA MASCIA – Co-moderator – ITALY ■ VASILIS PASIPOULARIDIS – GREECE
Preeth Nambiar – Irene Doura-Kavadia- Johanna Devadayavu -Vasilis Pasipoularidis -Filippo Papa -Elisa Mascia – Griselda Alicia Soriano -Mirtha Verde-ramo – Antonietta Micali -Dora Muñoz – Manuela Cecchetti -Riccardo Gaffuri – Montzerrat Licona. **** PANORAMA INTERNATIONAL LITERATURE FESTIVAL 2023: LIVE
As part of the ongoing Panorama International Literature Festival 2023, we are proud to announce a live event curated by renowned writer and our Chief Advisor Joan Josep Barcelo from Spain.
Presentation of the poetry book “ΚΩΝΕΙΟ” (Conium) by Vasilis Pasipoularidis published by Writers International Edition.
Sunday, January 29 (5:30 p.m. .Spain) (11.30 AM EST) Via Zoom I Live on YouTube
■ IRENE DOURA-KAVADIA – Secretary General WCF – GREECE ■ JOAN JOSEP BARCELO – Curator and Moderator – SPAIN ■ FILIPPO PAPA – Co-moderator – ITALY ■ ELISA MASCIA – Co-moderator – ITALY
■ VASILIS PASIPOULARIDIS – Head Writers Capital Youth Foundation – GREECE
Preeth Nambiar – Irene Doura-Kavadia – Johanna Devadayavu – Vasilis Pasipoularidis – Filippo Papa – Elisa Mascia
Jorge Luis Borges (1899 – 1986). Narratore, poeta e saggista, l’argentino Borges è famoso sia per i suoi racconti fantastici, in cui ha saputo coniugare idee filosofiche e metafisiche con i classici temi del fantastico, sia per la sua più ampia produzione poetica.
Siamo il tempo. Siamo la famosa parabola di Eraclito l’Oscuro. Siamo l’acqua, non il diamante duro, che si perde, non quella che riposa. Siamo il fiume e siamo anche quel greco che si guarda nel fiume. Il suo riflesso muta nell’acqua del cangiante specchio, nel cristallo che muta come il fuoco. Noi siamo il vano fiume prefissato, dritto al suo mare. L’ombra l’ha accerchiato. Tutto ci disse addio, tutto svanisce. La memoria non conia più monete. E tuttavia qualcosa c’è che resta E tuttavia qualcosa c’è che geme.
Nell’eventualità
che interferenze irriverenti
diano impulso
a un soggiacere
di mani mobili
s’appiattisce il bandire
teatralità impulsive
che governino ore del giorno.
Incenerite
da fuochi del profondo
che sappiano intrattenere
un astio tramandato
sorge un’incapacità
di trasmettere ai polsi
la direzionalità
di gesti tonanti
adottati da riflessi di silenzio.
@Silvia De Angelis
MI CHIAMO HADDAS di Carlo Molinari Mi chiamo Haddas e sono morto in una gelida mattina d’un giorno di gennaio. In quel posto brutto dove ci avevano portato i soldati vestiti di grigio, vidi mia madre senza capelli, tutta nuda che tremava per il freddo e per la paura. Mi disse di non guardarla. Un soldato le urlò di tacere, e le diede un pugno sul seno. Mio padre è da tanto che non lo vedo più, e non so dove sia andato. Quegli uomini cattivi, che gridavano sempre, e con i cani che mordevano le gambe a noi più piccoli, mandarono mio padre a fare la doccia. Lo vidi entrare in uno stanzone, tutto scuro, in fondo a un tunnel, mi salutò con la sua grande mano e non lo vidi mai più uscire. Mi chiamo Hadas e sono morto in una gelida mattina d’un giorno di gennaio. Io non so perché mi hanno ucciso. Avevo chiesto solo di giocare e avevo chiesto anche una caramella. L’avevo chiesta sottovoce. Un soldato cattivo, con grandi stivaloni neri, mi urlò di tacere. Io chiesi ancora, ma mi diede un potente schiaffo. Caddi in una pozzanghera e vidi un filo di sangue uscire dalle mie piccole narici. Iniziai allora a piangere e chiesi perché non potessi giocare, e perché non potessi avere una sola caramella. Quell’uomo mi disse che ero più lurido d’un cane con le pulci, e che i vermi più schifosi erano molto più belli di me. Chiesi ancora la caramella. Quell’uomo cattivissimo mi fece allora vedere il pistolino e ridendo come un matto mi fece la sua pipì in faccia. Io continuai a piangere, cercai di scappare ma ricevetti un forte pugno sul mio piccolo stomaco. Caddi di nuovo a terra per il dolore e iniziai a tremare per la paura. Mi rialzai di nuovo, pian piano in ginocchio, cercai di trovare le poche forze che mi erano rimaste e chiesi ancora la mia caramella. A quel punto iniziai a correre più che potevo, con grandissima fatica. Quell’uomo mi raggiunse subito, mi trascinò per la mia casacca a strisce, gridò qualcosa che non capii e mi diede un forte calcio sul petto. Il dolore fu tremendo, non mi veniva più il fiato, e mi lasciai scivolare di nuovo con la faccia a terra, nel fango. Mi uscì tanto sangue dalla bocca. Quell’uomo cattivissimo mi disse ridendo che facevo vomitare più d’una cacca appena fatta. Piangendo, gli chiesi ancora una caramella e gli chiesi perché fosse così cattivo con me. Volevo solo giocare come fanno tutti i bambini. A quel punto, l’uomo in grigio mi fece vedere la sua grande pistola, me la schiacciò in fronte e sentii il freddo di quella cosa. Gli chiesi tremando perché stesse facendomi tutto quel male. Il suo cane ringhiava, e poi non ricordo più niente. So solo che sono morto, in un freddo mattino di gennaio. Quell’uomo in grigio mi sparò in piena faccia. Per un attimo mi parve di sentire un dolore fortissimo, ma subito mi addormentai. Per sempre mi addormentai. Sono morto. Sono Hadas. Vorrei sapere perché quell’uomo cattivo non mi ha mai dato la caramella che gli avevo chiesto gentilmente, e perché mi ha ucciso senza motivo. Io ero un bambino come tutti gli altri bambini, non avevo fatto niente di male. Sono Haddas, e sono morto. Ma perdono con tutto il mio cuore quell’uomo tanto cattivo, perché forse non ha mai giocato con altri bambini e con la sua mamma, e forse non ha mai saputo in tutta la sua vita quanto sia buona una caramella all’arancia. Carlo Molinari
”Il mio nome Haddas” scritta in occasione della giornata della memoria il 27 gennaio 2022. Un nome che è tutti nomi di ogni bambino morto.
Spesso sono presa dalla ricerche di nuovi scrittori, non sempre facile perchè il web ormai è un minestrone di parole. Poi ecco un incontro, si! Mi incontro con delle parole che mi sbattono contro il muro e leggo tutto di un fiato ” Il mio nome è’Haddas”. Una poesia che ti entra e ti spacca, perchè ne senti tutto il dolore e l’intensità. Io non incontro gli scrittori, il mio colpo di fulmine è con le parole. Carlo Molinari uno scrittore che è un fiume in piena, lui vive per la poesia e la poesia vive per lui, in perfetta simbiosi. La sua vita è la poesia e lui la incontra dovunque. I suoi scritti sono un incontro di emozioni perdute, sperdute, un cocktail di sensazioni che butti giù di un fiato. In ogni poesia c’è la sua storia, il suo modo di vedere, anche di idealizzare. Se non idealizzassimo che poeti saremmo? Carlo si definisce da un punto di vita letterario un romantico, sicuramente con lui si ha la sensazione dell’uomo paladino, ma anche di colui che vede nella donna qualità incredibili. Nella donna vede ciò che lui desidera, la ricerca di un amore ideale e di grande sentimenti. Chi può dargli torto? Chi non desidera un amore di rispetto e di grande intensità? In lui, io vedo grandi romantici, visione Leopardiane, un pò di Keats, ma anche Baudelaire, neorealismo. Ovvio che lo stile è solo suo, personale intimo, esistenziale. Un artista completo, pittore, pianista, il suo vissuto l’ha trasformato in una persona dotata di percezione e grande sensibilità. I suoi scritti sono di un tessuto particolare, intuisci tra le pieghe, amore, dolore, voglia irrefrenabile di vivere e di apprezzare ogni cosa nella vita. Lui ha sempre un senso di rinascita e rinasce ogni volta che scrive. La sua forte empatia l’ha portato a contatto della sofferenza di altri e cosi che nasce un suo libro di forte impatto ” Voci da galera” raccoglie frasi e breve testimonianze di carcerati, con cui ha intrattenuto un intenso rapporto epistolare, doloroso e motivato. …Alle ore 15 del (…) si è suicidato nel carcere di (…) un detenuto che era arrivato lì da non molto: stava in carrozzella, gli avevano tolto anche la televisione, aveva il blindato chiuso 24 ore su 24 e le uniche “visite” che riceveva erano quelle dell’infermiere che gli misurava la pressione. Non si sanno le sue vicende processuali e nemmeno chi scrive lo conosceva di persona: non si sanno i motivi, né si sanno mai in fondo i motivi di un suicidio. Si è fatto la “corda” annodando più calzini, ha legato un’estremità alle sbarre della finestra della cella e l’altra al collo: poi, non potendo utilizzare le gambe, si è fatto scivolare giù dal letto… Chi mi ha dato oggi la notizia, ancora sconvolto dall’accaduto, ha provato a fargli il massaggio cardiaco, la respirazione bocca a bocca e intanto chiamava il medico: il quale ha solo dovuto constatare il decesso avvenuto (aveva 46 anni). Forse ne parlerà qualche giornale? Ne dubito fortemente: intanto ne parliamo noi…
(Fonte: lettera privata del 25/01/2000) LE CADUTE
Non pensate di non cadere nell’errore perché prima o poi ci si cade tutti. Però sappiate che rialzandovi, voi sarete maggiori, non inferiori, come si può pensare nel comune intendere. Nella vita se uno fallisce è escluso dal mondo. Invece no, qui no. Se uno cade rialzandosi, è più sapiente. Ma se la vostra superbia non vi permettesse più di riconoscere l’errore allora dovreste considerarvi finiti… Noi siamo deboli ed inclini al male, però la nostra capacità di ripresa dipende dalla volontà e dallo spazio che lasciamo alla misericordia di Dio. Non affliggetevi per le vostre cadute perché cadere è cosa umana. Preoccupatevi di rialzarvi subito dopo. Dio osserva tutto.
(Maurizio)
Due pezzi tratti dal suo libro” Voci da galera” Uno scrittore da leggere, ha scritto anche racconti per bambini e le sue storie sono state fonti di progetti scolastici.
Carlo Molinari è nato a Conegliano (TV) ed è laureato in Giurisprudenza. Inizia a scrivere poesie fin da bambino. Il pittore e poeta Nerone scrisse di lui: “Carlo Molinari è un poeta che cerca la poesia come se fosse il pane quotidiano (…), le sue poesie mi ricordano tanto quelle di Cesare Pavese”. Lo scrittore e poeta Filippo Fenara descrisse il suo stile come “maestria e denso di fascino e tecnica sopraffini”. Carlo Molinari ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti in premi letterari, anche a livello internazionale: nel 2007 ha ricevuto una “Menzione d’onore” a Melbourne (Australia) dall’Accademia Letteraria Italo – Australiana Scrittori. Ha pubblicato diciassette libri ed è presente con le sue poesie in svariate antologie e siti internet. Nel 2021 ha inviato una sua poesia dedicata alla Madonna a Papa Francesco e dopo pochi mesi ha ricevuto una lettera della Segreteria di Stato Vaticana in cui è stato messo in evidenza quanto il Santo Padre “abbia gradito il premuroso gesto”. Nel 2021 fonda il movimento poetico internazionale “Poeti2000 – Poetry in the World”, con l’obiettivo di radunare poeti e poetesse da tutto il mondo e promuovere la Poesia ad ogni latitudine. Il Movimento conta attualmente numerosi iscritti in Italia, Venezuela, Messico e America Latina. Molte sue poesie sono recitate su YouTube da Rodolfo Vettor (Premio alla Carriera), Antonio Sterpi (attore di teatro), Brunella Moro (voce recitante di “Radio Più”, Agordo – BL), Alberto Baroni (poeta e video maker) e Bruno Di Giovanni (video maker). Nel 2022 viene inserito in WikiPoesia, enciclopedia on line dei poeti contemporanei. https://carlomolinariit.wordpress.com/informazioni/
Carlo Molinari la prima domanda che mi viene in mente, visto che scrivi tantissimo , da quando lo fai?
Da che lo ricordo, ho sempre scritto, dal 2007 ne ho fatto il mio impegno principale.
So che sei molto preso dal sociale, hai fatto volontariato e ti sei occupato anche dei problemi connessi ai carcerati.
Avevo fondato un associazione negli anni 90 e ci occupavamo di volontariato epistolare, E’ andata avanti per 21 anni, ma la mia indole è portata alla poesia, di cui mi nutro e mi alimento h24, da quando ero bambino.
Ho letto con attenzione alcune tue poesie sulle donne, si intuisce una visione angelicata della donna, in una società dove la donna tutto è, fuorchè angelicata, la donna o la donna di cui parli, corresti che fossero cosi? Una tua idea personale sulla donna?
Ultimamente una delle mie poesie sicuramente mi è stata “ispirata” dalla lettura ascetica e divinizzante di Tagore, dal quale tuttavia non ho copiato nulla di nulla. Ho interpretato la Donna così come la sentivo ieri pomeriggio. Io ho una grande considerazione per la Donna: la considero una creatura che porta in sé il peso di tanti pesi, di qualunque tipo essi siano (figli, lavoro, rapporti d’amore non riusciti, violenze subite, psicologiche e fisiche). Tuttavia mi rendo benissimo conto che la Donna Millennium è molto emancipata e di questo non posso che essere felice e compartecipe. La Donna ha una grande forza in sé, molto spesso più dell’uomo, legato troppo sovente alla materia, alla terra. La Donna sa vivere, scegliere, sognare, innamorarsi, darsi da fare con grande fatica, molto più dell’uomo, a mio modesto parere. Il sesso “forte” non siamo noi uomini bensì le Donne. “Viene dalla costola di Adamo” ma nella Storia ha fatto molta strada in più del suo compagno dell’eden.
A tutte le donne
Pettirosso
piumato d’immenso,
tu canti il tuo salmo
sul ramo del mandorlo,
il tuo trillo attende
la primavera assopita
tra le radici della terra.
Sei solo com’è solo il sole.
Ti abbandoni alla luce
senza lamentarti mai
degli artigli di tanto freddo.
Il tuo canto s’innalza
ai raggi appesi al cielo mite.
Spargi soavità, tanta briosità,
su chi frena il suo passo
ad ascoltare con devozione
il tuo suono intriso di vangelo.
Sei la bellezza incarnata,
benedizione del Padre Nostro
che s’è chinato su di noi,
consacrate polveri nel cosmo,
silenzio di silenzi ancestrali.
Tu canti e non ti turbi,
il tuo ramo di mandorlo
attende di specchiarsi ad aprile
nei colori più delicati,
amorosi, leggiadri, succulenti,
che sa dipingere la stagione
dei morti tornati in vita.
Vieni da uno spazio infinito,
dal seme piantato per amore,
a ricordarci che la vita,
anche nell’angoscia,
può mutarsi in salmodia
offerta alle genti.
Nel tuo petto scarlatto
si nascondono natura,
germogli, poesia, stupore.
Amabile pettirosso,
piumato d’immensità,
così soave ed intrigante
è il tuo volo
di malva e di gerbera.
Resto attonito, inebriato,
dinnanzi alla tua dolce sinfonia.
Tu canti la sapienza
che mai avrei sperato,
io così debole, schiavo del male
di questa terra di pianto.
Sul tuo ramo di mandorlo
non ti stanchi d’esser mitezza.
Non volarmi lontano,
io sono cenere e nostalgia,
di te ho bisogno
come dell’acqua e del pane.
Fammi posto, accanto a te,
sul tuo ramo di nidi, figli e amori.
Fa’ ch’io possa, dipinto di gioia,
attendere la stella assonnata
e cantarle, come fai tu,
il mio alleluia
ricolmo d’amore eterno,
per questa vita
che pare uno sbaglio
e che invece è un valzer,
dove si balla insieme
appesi alla morte,
nell’attesa
d’esser tutti una luce
che ammutolisce l’infinito.
Quando scrivi lo fai sotto un impulso? come ti definiresti?
Io sono così, il mio animo tende ad essere ottimista e positivo, anche se a volte (causa di momenti di buio che ho attraversato nel passato) posso “cadere” in una certa visione decadente o pessimistica. Io vedo e tendo a vedere la luce, il bianco, il bello, l’amore, la positività. Di notte, quando scrivo e sono solo nella tenebra, il mio animo può anche altalenare tra il bianco e il nero, è la mia indole, quando scrivo non è la mia Ratio che ha il sopravvento bensì il mio inconscio. Io mi definirei un poeta dell’inconscio. Come dice Henri Michaux: “Il vero poeta prima crea, poi comprende, qualche volta”. E tante volte lascio che siano gli altri ad interpretare ciò che scrivo, io non me ne curo. Io sono un poeta dell’inconscio.
Vero, uno scrittore di una grande ricchezza interiore, ma a parte la poesia hai un sogno nel cassetto?
Il mio unico interesse è la poesia e il mio sogno è diffonderla ovunque, ho appena lanciato una petizione a livello mondiale per diffonderla ed insegnarla nelle scuole, una materia vera e propria.
Carlo Molinari un poeta singolare, una passione forte nei confronti della poesia, lui respira e suona con le parole. le sue poesie si innalzano come note e con la delicatezza e la fragilità di un fiore, ma nello stesso tempo con una forza e un intensità immortali. Grazie Carlo Molinari
da stasera iniziamo un’importantissima raccolta di firme on line con una petizione mondiale, seppur rivolta per il momento all’Italia: il Consiglio Direttivo di “Poeti2000 – Poetry in the World” promuove una raccolta firme da indirizzare poi al Ministro dell’Istruzione e del Merito on. Giuseppe Valditara, al fine che la Poesia sia presa in maggiore considerazione in tutte le Scuole della Repubblica Italiana e che possa essere considerata anche come “Materia Autonoma e Indipendente” di insegnamento e di studio, a tutti i livelli scolastici.
Chiediamo a tutti Voi di leggere la petizione (in italiano, spagnolo e inglese) presente nel nostro sito:
Chiediamo a tutti Voi di firmarla e di condividerla in tutti i Vostri Social, contatti via email, Whatsapp e Telegram, secondo le istruzioni riportate nel nostro sito web.
Chiediamo anche di condividere questo post nei Vostri profili Facebook al fine di raggiungere il più alto numero di firme on line possibile.
Grazie a tutti per la collaborazione: portiamo la Poesia in TUTTE le Scuole Italiane! Grazie a chi ci sosterrà in questo grandissimo impegno culturale/sociale/umano.
Il Consiglio Direttivo di “Poeti2000 – Poetry in the World”.
Il regno della Bellezza
Questa notte milioni e milioni
di fiammelle illuminano le stelle.
Non esiste più il buio fosco e tetro
ma un ciclone di luce che condanna.
Sono tutti i morti usciti dall’Ade
che guardano senza nessuna parola.
Un mare sterminato di uccisi, insultati,
ingannati, violentati, appesi alla forca.
Il fuoco si spegne e strepita il silenzio,
non c’è più niente da dire, solo vergogna.
Chi non ha mai compreso il linguaggio
dei derelitti assassinati dagli oppressori
e da mani sudice, perverse e scellerate,
è già sfracellato all’inferno dei maledetti.
Venite, c’è ancora posto per gli accecati
che non hanno mai voluto vedere.
Venite, c’è ancora posto per gli ossessi
che non hanno mai voluto ascoltare
l’urlo dei poveri, sepolti in questa terra
che doveva essere il regno della Bellezza.
Lasciateci qualche goccia di sangue,
qualcuno di noi vuole provare ad amare.
Articolo di Marina Donnarumma. Roma 28 gennaio 2023
Non sai assegnare nomi alle cose e bleffi la tua origine veloce con la smorfia del mandorlo in fiore la ragione è chiara: le collisioni blu spampanano lo sforzo di cogliere le voci della luce e i riflessi delle ombre. Forse ti attieni al fenomeno che rincorre i profili del pensiero quindi il respiro inventato dal principio tensioattivo, talora strazio nella culla termostatica. E le ombre che non entrano negli occhi ma furtive rappezzano divaricano le gambe strofinano le posture.