Marco Conti: lo scrittore con la voglia di scrivere.

Date: 24 marzo 2023Author: irisgdm0 Commenti— Modifica
Articolo di Marina Donnarumma. Roma 24 marzo 2023

Mi piace definire questo scrittore con il titolo di un suo libro ”L’ anima non si arrende”. Marco Conti l’osservatore, l’uomo che scrive come un fiume in piena. Scrive dovunque, nelle pause dal lavoro, nelle file degli uffici, negli ascensori, lui nuota nelle sue parole, un mare di pensieri che lui sviluppa forsennatamente, senza darsi tregua. Vive intensamente nel suo aspetto poliedrico, dedicandosi anima e corpo a tutto ciò che fa parte della sua vita. Marco Conti scrittore, un uomo vulcanico, intenso in ogni cosa che fa. Le difficoltà della vita lo hanno fatto diventare anche più profondo, una persona che cammina con la propria anima, la sua anima che non si arrende, ma travolgente. Marco Conti investigatore dei moti delle emozioni, nei suoi libri esprime personaggi controversi e lui è in ognuno di loro. Il mondo dell’editoria una jungla malata, non sappiamo più distinguere, non abbiamo il discernimento e gli editori non sono più a caccia, ma di scoop. Non si vive di scrittura ,si vive di normalità, di pagine che prendono forma solo per l’amore di farlo, oggi come oggi chi scrive lo fa per amore assoluto, non per il proprio tornaconto. Leggiamo Marco Conti, scrittore, uomo dalle mille sfumature, della fatica del vivere, leggiamolo attraverso i suoi occhi entusiasti, le parole che lui ama tanto. Lui è uno, che sul serio, non si arrende.

MARCO CONTI SI RACCONTA
La passione per la scrittura, ha per me origini lontane. Fin da bambino amavo scrivere e mi affascinavano gli scrittori quelli veri, quelli che immaginavo perennemente seduti davanti alla macchina da scrivere, con una pipa in bocca e la testa immersa nei propri pensieri, nelle proprie idee. Ho scritto anche un libro, avrò avuto al massimo 10 anni. Per me è un cimelio da cui non mi sono più separato.
Crescendo, ho dovuto dare sfogo a questa mia insistente idea di scrivere, di pianificare un vero e proprio romanzo e di portarlo finalmente a termine. Da allora non ho più smesso, trovo ispirazione anche da certi capolavori. Ad esempio
Ad esempio Woody Allen che adoro, è un’altra mia grande fonte di ispirazione: nei suoi film, trovo sempre qualcosa su cui riflettere oltre a quel grande gusto di abbinamento fra fotografia, musica e storia che secondo me non ha eguali. In uno dei miei libri c’è un po’ tutto questo e c’è anche una parte di me

La mia intervista a MARCO CONTI
- Dietro ogni scrittore c’è un uomo, unico nella propria identità di persona. Marco Conti chi è?
Quello che penso di essere è una persona molto vera che guarda la realtà, si può dire che una cosa che mi piace fare è osservare come si comporta la gente, come come girano le cose insomma e da questo trarne sempre spunto, ritengo anche di essere una persona che ha avuto i suoi bei bei colpi di scena pesanti, ma ho sempre cercato di trarne un messaggio positivo, mi danno fastidio le persone che danno tutto per scontato e che sia sempre tutto negativo eccetera. Ti faccio un esempio banalissimo. Ho sempre sentito parlare male dell’Italia tutto va tutto sempre tutto storto sempre tutto uno schifo eccetera. Quando è capitato a mio figlio mi sono reso conto che tutto il percorso che ha fatto, non ho tolto di tasca un euro e ne ha fatte veramente tante . E quindi dico queste cose,ma chi ne parla? Nessuno. E in più abbiamo una struttura qui a Bergamo che è veramente l’eccellenza. E anche di questo non si sente parlare, senti più la gente che critica tutto ecco, io non non sono così. Io cerco sempre di tirar fuori il buono da da tutto, ecco.
- Da quando scrivi? Come hai scoperto la tua vena letteraria?
Si può dire che scrivo da sempre infatti sul mio blog, ho anche pubblicato il mio primo romanzo che ho scritto in quarta elementare con tanto di commenti della maestra E non ho non ho mai mollato . All’ età fra i sedici e i diciassette anni avevo in testa tutt’altro, ero più improntato a uscire con gli amici eccetera, quindi diciamo che l’ho un po’ abbandonato. Però una volta che mi sono sistemato, sposato, ho ricominciato a tempo pieno a scrivere, io scrivo spesso, giornalmente, la parola giusta è avere bisogno di farlo, ogni giorno scrivo qualunque cosa mi accada ,ogni giorno scrivo. Non ho scritto una sola parola, nel periodo in cui ero piegato dal dolore per quello che stava succedendo alla mia famiglia, non mi staccherò mai da questa passione , non ho bisogno di cose particolari o di guadagnarci , io scrivo perché ho bisogno di scrivere.
- Quando hai scritto il primo libro a cosa ti sei ispirato? Quale storie preferisci raccontare?
Il mio primo libro è” in equilibrio sopra la follia ”, l’ispirazione è arrivata da una frase di una delle più belle canzoni di Vasco Rossi , a cui mi sono ispirato …la vita è un brivido che vola via è tutto un equilibrio sopra la follia… in questa frase c’è la vita, il bello è il brutto dalla vita, Vasco Rossi veramente è uno di quei cantanti le cui canzoni si può dire che sono la colonna sonora della mia vita, nel senso che ogni periodo della mia vita, i ricordi sono legati a una canzone di Vasco Rossi, quando l’ho ascoltata la prima volta è stata un’esplosione , per me, una frase potentissima e mi ha fatto riflettere su tante cose quindi sono arrivato a questo primo romanzo, che per assurdo è l’unico che ho ancora nel cassetto e su Amazon, ma da rivedere. Ho avuto una prima brutta avventura con un editore a pagamento con questo mio primo libro. Forse il migliore di quelli che ho scritto fino adesso è” l’anima non si arrende” forse anche più interessante perchè venuto fuori da una riflessione sugli scrittori che scrivono solo per fare cassa.
- Marco, tu lavori, hai una famiglia, hai anche qualche hobbyes ? Come fai a conciliare tutto?
il mio hobby è la scrittura non ne ho altri perché già quello mi occupa tutto il poco anzi pochissimo tempo libero che ho fra lavoro e famiglia. Ovviamente leggo anche molto…ma quello lo faccio di notte
- Praticamente non dormi mai o molto poco. Mi hai raccontato un brutto momento della tua vita, vorrei che mi specificassi come è cambiata la tua visione sulla vita.
Mi ha cambiato molto. La mia visione della vita diciamo che è limitata al presente. Se prima stavo a farmi mille progetti per il futuro, ora preferisco concentrare le mie energie sul presente godendomi ciò che ho di buono. Il 2020 mi ha aperto gli occhi. Non sono più la persona che ero e se da una parte ho perso qualcosa, dall’altro l’ho guadagnato perché so bene quali sono le cose che contano e vado avanti per la mia strada senza pensare a cosa pensano gli altri di me.
- Il tuo difetto più grande, sincero però!
Cerco di dare sempre il 101 per cento in tutto quello che faccio. Non sono mai soddisfatto e faccio parecchia autocritica…forse troppa. Non so contare fino a due: quando mi arrabbio esplodo e dove colpisco colpisco. Però so anche chiedere scusa.
- Oggi per uno scrittore, anzi per chi sa scrivere, è veramente difficile, questo perchè il web è pieno di persone che non lo sa fare, il mondo dell’editoria pensa solo a fare cassa con qualche nome famoso. Vorrei la tua opinione.
Molto deluso dell’editoria . Per noi esordienti quasi sconosciuti c’è ben poco spazio. Ora ho riposto le mie speranze negli editori con cui sto pubblicando uno dei quali in particolare è della mia città…speriamo.
- Nel nostro paese si legge pochissimo, come ovvieresti a questo problema?
Mi piacerebbe che venissero sensibilizzati di più i bambini e i ragazzi con iniziative che li spingano a leggere. Con i miei figli lo faccio. Sono loro il futuro.
- Se ti identificassi con un personaggio di un libro, chi vorresti essere?
Mi identifico sotto alcuni punti di vista col protagonista de “L’anima non si arrende” perché si aggrappa alla sua passione per dare un senso alla sua vita è perché alla fine è una persona che sa dare una seconda possibilità a chi sbaglia…io lo vedo come segno di forza!
- Il libro del cuore di Marco Conti è ” l’anima non si arrende”, c’è poco o tanto di lui? Sicuramente leggerlo sarà una scoperta.

L’ANIMA NON SI ARRENDE.
Una lettera, un improvviso tuffo nel passato per Matteo; scrittore di successo abbandonato da Sabrina e dall’ispirazione, che accetta l’invito dello zio Nicola: recarsi a Parigi per ascoltare le ragioni della sua sparizione, avvenuta quando Matteo era ancora bambino. Il viaggio a Parigi sarà l’occasione per riallacciare i rapporti col fratello Francesco e per riconciliarsi con il passato. Ad aspettarlo non sarà però Nicola, ma una scoperta inquietante. Emma, la sua compagna di viaggio, gli stravolge la vita; scompare, ma (forse) non per sempre…

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Marco Conti lo scrittore che ama e crede nella parola scritta, direi che questa citazione di Ennio Flaiano lo definisca ulteriormente.
Io credo soltanto nella parola. La parola ferisce, la parola convince, la parola placa. Questo, per me, è il senso dello scrivere.
(Ennio Flaiano).
Articolo di Marina Donnarumma. Roma 24 marzo 2023