(Arezzo)
Il premio Nobel per la letteratura di quest’anno è andato alla scrittrice francese Annie Ernaux:la Francia è il paese con il più alto numero di Nobel dato che in 121 anni di storia del premio ne ha ricevuti 16.
I romanzi
La scrittrice è nata a Lillebonne (Senna Marittima) l’1 settembre 1940 ed è una delle voci più autorevoli del panorama culturale mondiale amata da generazioni di lettori e studenti che al considerano un classico. Le sue opere tradotte e pubblicate grazie all’editore Gallimard,sono raccolte per lo più in un unico volume della collana “Quarto” .In Italia la casa editrice “Orma editore” ha pubblicato il romanzo “il posto” ,”Gli anni”(premio Strega europeo 2016) L’altra figlia”, “Memoria di ragazza”, “Una donna,” (del Premio Gregor von Rezzori 2019) , ” Vergogna”, “L’evento” e “La donna gelata”. Nel 2017 la scrittrice francese ha ricevuto il Premio Marguerite Yourcenar alla carriera, mentre nel 2018 il Premio Hemingway per la letteratura. Ancora, nel 2022 il Premio letterario internazionale Mondello – sezione autore straniero.
A Novembre uscirà in Italia il nuovo romanzo dal titolo “Ragazzo”
Chi è
Annie Ernaux si laurea nell’università di Rouen e si abilita all’insegnamento delle lettere. Insegna in un liceo e questo l’avvicina a quel mondo borghese che inciderà nella scrittura e nell’impegno politico e sociale. Negli anni 70 fa parte dl movimento femminista e pubblica nel 74 il romanzo “Gli armadi vuoti “a cui seguirà nel 1984 il suo quarto romanzo “Il posto” che vince il famoso Prix Renaudot
Attraverso le sue opere, Ernaux ha raccontato esperienze personali e avvenimenti accaduti nella sua vita, come ne “L’evento”, che ha ispirato l’omonimo film diretto da Audrey Diwan e Leone d’Oro alla mostra del cinema di Venezia nel 2021.
I commenti delle istituzioni
“Orgogliosa che una donna abbia vinto il Nobel per la Letteratura. Tra i favoriti c’era anche Michel Houllebecq. E’ incredibile che una scrittrice sia stata insignita di un così prestigioso riconoscimento. In fondo il movimento ‘Me too’ se non ha cambiato le sorti del mondo ha almeno posto degli interrogativi, ha portato le persone a riflettere anche su temi legati al rapporto uomo-donna“. Lo ha dichiarato all’Adnkronos Monique Veaute, direttrice artistica del Festival di Spoleto. I suoi romanzi, ha aggiunto, “sono un mélange di fiction e realismo puro conditi con straordinari accenni alla sua personalissima biografia, alla sua vita, spesso racconti intimi e privati. Una ‘corrente’ letteraria sconosciuta in Italia che va per la maggiore in Francia”. “
Dopo la premiazione sono arrivati i commenti delle istituzioni francesi. Il presidente francese, Emmanuel Macron, commentando in un tweet l’assegnazione del premio Nobelha scritto “Annie Ernaux scrive, da 50 anni, il romanzo della memoria collettiva e intima del nostro Paese. La sua voce è quella della libertà delle donne e dei dimenticati del secolo”,
“Annie Ernaux Premio Nobel della Letteratura! Che grande emozione! E’ il coronamento di un’opera intima, ‘portatrice della vita degli altri’. Di una scrittura lavorata e densa che ha rivoluzionato la letteratura. Ma anche una vita di coraggio e di libertà, fonte infinita di ispirazione”. Così scrive in un tweet la ministra francese della Cultura, Rima Abdul Malak.
