Sguardo animale di Flavia Sironi. 26 ottobre 2022. Articolo di Flavia Sironi

Sguardo animale di Flavia Sironi. 26 ottobre 2022. Articolo di Flavia Sironi sguardoanimale.wordpress.com

Date: 26 ottobre 2022Author: irisgdm

Io, con uno dei miei amati cani

Oggi, per la ricorrenza del diciannovesimo anno della morte della mia mamma Itala, vorrei parlare dei cani che si lasciamo andare fino a morire per la mancanza dell’amato due zampe.

Mia madre Itala

Tanti non credono che un cane dopo la mancanza del padrone possa lasciarsi andare fino a morire.

Invece ciò è possibile, al mio è successo.

Tra l’altro non sono l’unica ad aver avuto questa dolorosa esperienza, ci sono molteplici testimonianze in merito. Io, tanto tempo fa, abitavo in una casa col giardino e sopra di me e mio marito abitava la mia mamma Itala.

Lei era la persona che si prendeva cura dei nostri cani e gatti durante la nostra assenza.

Allora avevamo quattro cani e 4 gatti.

I cani: Ginetto un meticcio incrocio setter dalmata, Petrus un pastore tedesco, Nebbia una pastore bergamasco e Oreste un meticciotto incrocio volpino e non si sa. I gatti: Susy, la gatta che amava la mia mamma e che dopo la sua morte è sparita una settimana, Brunello, Attila, Lemonsoda.

Io, allora giovane donna, portavo, come faccio ancora, i cani attivi a correre con me.

Oreste non amava fare sport, aveva una passione innata per il divano, o meglio per la poltrona che troneggiava nel salotto della mia mamma, la quale all’epoca era malata e stava seduta su quella di fronte a quella dove c’era Oreste.

Oreste, il cane di mia madre, si lasciò morire di dolore dopo la dipartita della mia carissima mamma

Mentre lei sorseggiava te e tisane, sgranocchiando biscotti, mentre leggeva un buon libro, o guardava la televisione oppure ascoltava la radio, lui se ne stava lì ad osservarla con sguardo adorante. Ogni tanto elemosinava qualche biscottino.

Mia mamma venne ricoverata per un intervento chirurgico che non riuscì a superare.

Portammo la bara in casa sua e lasciammo salire Oreste che si infilò sotto all’altezza della tesa della mamma. Da quel giorno Oreste smise di essere felice.

Passava ore in giardino ad osservare l’orizzonte per poi rivolgere lo sguardo sul terrazzo dove lei lo chiamava come se dovesse comparire da un momento all’altro.

Da allora iniziò ad avere crisi cardiache sempre più frequenti e devastanti.

Sei mesi dopo, il giorno del compleanno della mamma, iniziò il suo cammino per raggiungerla. Lo portai disperata dal mio veterinario per accontentarlo e raggiungere la sua adorata umana. Era tardi….dovevo farlo prima ma non ero pronta ad affrontare un altro lutto. Mi illudevo curandolo di allungargli la vita. Non era quello che lui voleva. Ora sono insieme, li ha raggiunti anche Susy non molto tempo dopo. Entrambi dipendevano da lei. #sguardoanimaledisironiflavia#sironiflavia#flaviasironi#canidiinstagram#animalifantastici#camminacolcane#sguardoanimale#canifelicineabbiamo#sguardoanimalediflaviasironi#canifelici#gattidiinstagram#gatti#gattonero#canibelli#canicross#sportcinofili

Gli animali ti donano un amore unico ed incredibile, non chiedono nulla, ti amano e basta

Articolo di Flavia Sironi. 26 ottobre 2022

Come un polpo sbattuto di Vittorio Bodini

Uno dei migliori poeti meridionali del secolo scorso

almerighi

Vittorio Bodini poeta e traduttore (1914 -1970)

Come un polpo sbattuto ancora vivo contro lo scoglio
si arricciolavano i miei pensieri
a Bari fra le barche verdi e gli inviti
favolosi dei venditori
di quella iridescente pena; ma io
non avevo che una moneta
d’impazienza e di notte,
una moneta nera dei paesi
dell’interno, che soffoca le case
fra orizzonti di corda su cui oscilla
la tarantola – un’altra pena; e tu un’altra,
quando dicesti: la pietà è più forte
dell’amore. Più rapida è volata
che il mio odio la mano sulla tua guancia.

*

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NEL CIELO CERCATO

quandolamentesisveste

Irriverente la sagoma del mattino
nell’alone d’un indefinito malessere
coniugato in un bizzarro menù
nell’evasione del buio.
Lontana dal parafrasare capriole
annuso fior di magnolia
distinti dall’essenza di vigna
tipica di giorni d’uva.
Lievi contorni di luce nella mano
raccontano di trame scontrose
in un pressappoco di nubi
galleggianti in un far di vento
che le accorpi in un aquilone fluttuante
simbolo d’un ipotetico sogno
borbottante
nel fondo d’un cielo cercato…
@Silvia De Angelis 

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Lucia Triolo: quelli che non muoiono mai

“Come una freccia scagliata contro il futuro
A men of no fortune and with a name to come
In mancanza dell’io, ogni teoria umana è una cospirazione
L.M. Panero “Sartor resartus” Prefazione a Peter Pan non è che un nome 

Siamo quel che resta di una nascita
lontana sempre quanto un 
dito mignolo 
in mezzo il presagio
di una morte
cui ancora non siamo interessati

Ci chiamiamo l’un l’altro con 
un nome che sta per arrivare

Un’ eventualità essenziale 
ci infilerà tra le braccia 
di una sonora risata e
sarà un diverso modo per noi
di tremare

Mi senti? 
È sempre in serbo
il sipario di un altra profezia 
da sollevare
per attraversare il burrone controsenso
per alleggerire il peso 
di questo cielo vuoto

Travestiti da assenza    conta 
fino a dieci      scappa e  
poi povera e pazza
no non 
ti voltare.