Per ” Ti spaccio l’intervista” ho il piacere di presentare la pittrice ”ARMIDA PELLEGRI” articolo di Marina Donnarumma Iris G. DM

Per ” Ti spaccio l’intervista” ho il piacere di presentare la pittrice ”ARMIDA PELLEGRI” articolo di Marina Donnarumma Iris G. DM

Date: 10 luglio 2022 Author: irisgdm

Armida Pellegri con il marito

Ci siamo mai soffermati sulla parola arte? Ars, artis, dal latino, non è solo una parola dal significato etimologico , ma è la più alta espressione umana di creatività e fantasia, in cui l’uomo manifesta attraverso l’esteriorità la propria unica interiorità.
L’etimologia della parola, sembra derivi dalla radice ariana ” ar-” che in sanscrito significa andare verso, adattare, produrre, la capacità di fare in modo armonico.
L’arte è la sublimazione del nostro interiore, è esternare le nostre sensazioni, emozioni, cosi l’arte diventa grande: Armida Pellegri.
Io non sono un esperta d’arte, guardo e dico mi piace o non mi piace. Con Armida Pellegri non è cosi, ti innamori immediatamente di ciò che dipinge. Ti senti attratta da ogni suo quadro, ti senti proiettata dentro i suoi colori, i suoi paesaggi, le sue figure, abitare nelle sue case, raccogliere i suoi fiori, stare nei suoi tramonti, stare sulla riva ad aspettare i pescatori che tornano, oppure nelle sue notti cosi piene di luce.
Una sua caratteristica è la luce che illumina i suoi dipinti, lei con la luce ci sa fare, non hai bisogno di lampadine per vedere i suoi quadri, hanno propria luce. I colori sono caldi, accoglienti, vorresti abitarci dentro. Cosa dicono i suoi quadri? dicono il suo mondo interiore, un mondo bellissimo, sensibile, comunicativo, gentile. Un anima scaldata dal dolore, dalla gioia, dall’amore.
Armida Pellegri, è nata e vive a Tellaro, in provincia della Spezia, è stato recensito come uno dei borghi più belli d’Italia. Ha avuto la fortuna di abitare in un posto incantevole, il mare è una continua fonte di ispirazione, chi abita al mare lo sa. I suoi occhi però, hanno la capacità di vedere oltre, nei suoi quadri lei mette la sua anima, il suo essere Armida, oltre sempre oltre. IL suo amore immenso nei confronti del mare, che lei dipinge in ogni sfumatura, quindi noi aspettiamo il suo mare, ci immergiamo nel suo mare, nelle sue notti di luna.

Armida Pellegri
  • Armida la prima cosa che ti voglio chiedere la tua tecnica per dipingere. Considera che io non sono un esperta di pittura,sono solo amante di questa bellissima arte. Il mio preferito è Caravaggio, per il modo in cui illuminava il soggetto principale

Dipingo olio su tela. La mia tecnica è frutto di decenni di sperimentazione e pratica . Una tecnica molto particolare affinata soprattutto per i notturni per ottenere luci e riflessi (Diciamo che ho ottenuto “una ricetta” i cui ingredienti restano segreti)

Libeccio da sud- ovest
  • Tu hai avuto degli incontri importanti che diciamo hanno dato slancio alla tua pittura.Vorrei che me ne parlassi

Si, ho avuto incontri che hanno in qualche modo lasciato tracce indelebili nella mia anima. (Premetto che sono nata nel 1949)
All’età di sei o sette anni conobbi una pittrice famosa di Firenze , Anna Scotti, che aveva acquistato una casa a Tellaro vicino alla nostra. Io disegnavo seduta sui gradini della porta di casa, nel carugio di fronte al mare. Lei mi osservava e mi incoraggiava ed io , già allora, sapevo di fare la cosa giusta per me. Importantissima fu la vicinanza della professoressa delle scuole medie , anche lei fiorentina , anche lei si era formata all’Accademia di belle Arti di Firenze. Con lei imparai tutto sul disegno tecnico, sulla trigonometria, sulla prospettiva, sull’uso del colore .Sperimentai acquerello , tempera, china e mi appassionai di storia dell’arte. Nel 1968 approdai all’uso dei colori ad olio e da allora sono ,ancora oggi, il mezzo con cui mi esprimo.

  • Ti diletti in questa arte fin da piccolissima?
    Mi diletto fin da piccolissima nel disegno , ero in età di asilo , parlavo pochissimo, timidissima, ma disegnavo di continuo .
  • Quando dipingi sei sempre spinta emotivamente a farlo, o è casuale?
    Quando dipingo , da sempre, sono spinta da un prepotente bisogno intimo. Non dipingo , proprio non ci riuscirei, a farlo per gli altri, per piacere agli altri, per vendere o per compiacermi del consenso degli altri. Quando dipingo è una specie di attrazione fatale. La tela sul cavalletto mi sfida, so che nasconde i miei pensieri. A volte lotto per non cedere, fingo di non vederla, prendo tempo ma poi cedo ed allora è adrenalina pura. Sono io che mi racconto perché ne ho bisogno, per sentirmi viva, per dare un senso alla mia esistenza. Quando questo succede è adrenalina pura , e credimi se ti dico che non mi importa nulla del parere dei critici, continuerei a dipingere , proprio perché ne ho bisogno io, anche se non fossi apprezzata da nessuno. Io sono una artista , la sono perché così sono nata , non è arroganza la mia , è un dato di fatto . Ci sono stati periodi di tempo in cui ho dovuto stare lontana dai colori , dalle tele per motivi familiari ed è stato come vivere in apnea, aspettando di riemergere per respirare ancora.
  • Io personalmente ritengo che i tuoi quadri abbiamo un impatto emozionale. Il tuo soggetto preferito il mare, nei tuoi quadri sempre presente in notturna, ritengo che le luci siano straordinarie, producono qualcosa di magico e sognante.

Vivere a Tellaro fin dalla nascita è stato un regalo preziosissimo del destino. Cresci con il rumore del mare, con il salino nelle narici. Figlia di un uomo di mare, tellarese , un navigante che ha visto tutto il mondo e di una mamma veneziana della Giudecca, il mare posso dirlo è nel mio DNA. Tellaro , fin dagli anni trenta è stato metà di scrittori, pittori , musicisti, attori, filosofi , registi famosi. È stata per me importante per la mia formazione culturale l’amicizia con lo scrittore Mario Soldati che a Tellaro soggiornava molti mesi all’anno in una meravigliosa villa sulla scogliera del Trigliano. Mi aspettava ogni mattina sulla strada per Tellaro e mi parlava in anteprima dei romanzo che scriveva un quel momento e di mille altri argomenti. Io una ragazza, lui con i suoi cappelli bianchissimi, il suo vocione squillante, il suo immancabile sigaro toscano, camminavamo a braccetto in una nuvola di fumo aromatico. Spesso si univa a noi il poeta Attilio Bertolucci, padre dei registi Bernardo e Giuseppe Bertolucci. Io in mezzo a loro ero una spugna che assorbiva ogni singola parola. Quelle conversazioni erano per me una ricchezza immensa , mi facevano “crescere”.

Armida Pellegri
  • Tutto in te ha respiro dell’arte, un profumo inebriante. Cosa ti ha segnato di più?
    Se il dolore è maestro di vita, beh non mi ha risparmiata. La morte , oltre ai miei genitori ha strappato alla vita le mie due sorelle maggiori, giovanissime, nel fiore degli anni . Le cerco e sono in contatto con loro nei miei notturni, mi mancano ogni giorno, ed anche se mi hanno lasciata da moltissimi anni, per me è sempre ieri. Sono “assenze” che ti dilaniano l’anima, che ti segnano, che ti cambiano profondamente. Il dolore, ed è un percorso lunghissimo, che continua ancora oggi, ti costringe ad un esercizio di introspezione in cerca della tua essenza nel tentativo di gestire la sofferenza.
  • Cosa vuol dire per te dipingere?
    Dunque dipingere per me è sempre stato , esporre era per me una violenza. Era come spogliarsi nuda in piazza alla mercé delli sguardo di tutti. Per moltissimi anni ho rifiutato di farlo. Fondamentale è stato l’incontro con il Prof. Zeno Birolli
    , figlio del famosissimo pittore Renato Birolli. Zeno Birolli, docente all’Accademia d’arte di Brera mi esorto a trovare il coraggio di esporre e di cimentarmi con opere in notturno. Mi fidai di lui. Nel contempo , l’incontro e l’amicizia fraterna con il compianto giornalista Giuliano Fontani, appassionato d’arte , capo redattore del giornale Tirreno e della moglie Anna Tonazzini fu fondamentale per organizzare , nel 2006, le prime mostre personali importanti a Carrara ed a Pisa . Poi non le ho più contate.
Armida Pellegri
  • Parlaci delle tue mostre!
    Importanti per me sono state tutte le mostre che ho fatto , in particolare ho ricordi cari al mio cuore a mostre organizzate a Pisa a Palazzo Gambacorti, a Firenze cattedrale di San Lorenzo , a Lucca presso Collegio Reale , a Carrara, a Forte dei Marmi, a Marina di Pietrasanta ecc… In particolare ho avuto il privilegio di avere a disposizione per me tutto il Castello di San Giorgio d di Lerici, il comune di appartenenza. Il Sindaco Dott. Leonardo Paoletti e tutta la giunta mi hanno organizzato una mostra antologica personale per un mese , provvedendo a tutto . Li ho esposto 156 opere spaziando fra paesaggi in notturno ed in piena luce, arte sacra , ritratti . È stato un riconoscimento davvero importante .
  • Le tue opere spaziano e toccano vari temi: arte sacra, ritratti, paesaggi e tanto mare pieni di luce. La tua opera ” San Giorgio a Tellaro” è in esposizione permanente presso la chiesa Stella Maris di Tellaro. So che ultimamente sei stata colpita da un grave lutto, da un grande dolore.

  • Nel 2021 io e mio marito Cesare, siamo stati contagiati dal Covid. Io mi sono salvata, lui no. Cesare ed io ci siamo sposati giovanissimi, vivevamo in simbiosi. Lui era il mio più grande sostenitore, era l’organizzatore di ogni mia mostra. La sua morte ha stravolto la mia vita, “camminare “da sola è dolorosissimo. Il 18 agosto inaugurerò a Tellaro, presso l’oratorio Santa Maria nella piazzetta di Selaa a picco sul mare , la mia prima mostra senza di lui. Ma so che sarà con me in ogni istante, ed a lui la dedico….continuo a dipingere per restare insieme a lui.
  • Ora vorrei che tu mi parlassi di Armida donna.

Di me come donna posso dirti che sono madre di due figli ,che sono ilmio “dipinto” più bello. Mariagrazia web designer / assistente fiscale e Massimo imprenditore.
Sono nonna di Anita , oggi una giovane ragazza di sedici anni che mi regala tenerezza.
Ho 73 anni, amo la vita, è un miracolo che dobbiamo rispettare . Una vita intensa, impreziosita da incontri con persone straordinarie che non dimenticherò mai , che tanto mi hanno donato. Ritengo che a volte accadano eventi, incontri con persone che vanno al di là della nostra volontà , poi puoi esercitare il tuo libero arbitrio accettando di “,vivere” questi incontri, questi eventi , ma esiste il “fato” . Perciò vivo giorno per giorno , il futuro è adesso, per ogni attimo in più ringrazio il Signore . Anche il nostro “incontro” fa parte di un disegno che non conosciamo
Penso di averti raccontato di me l’essenziale.

Ho tralasciato di dirti che, visto i miei studi, avrei potuto essere una hostess di volo Alitalia , ma mio padre non volle che intraprendessi quella carriera. Se ciò fosse avvenuto forse non avrei dipinto
Il destino segue percorsi misteriosi.

Armida Pellegri

Io ti ringrazio Armida, e se il destino segue percorsi misteriosi, felice di averti incontrata in questa strada. Un artista a tutto tondo, una vera artista, un dono per tutti noi, Grazie.

Armida Pellegri
Armida Pellegri

Articolo di Marina Donnarumma Iris G. DM

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