Una serata da brivido con i thriller di Massimo Tassistro

L’Associazione di cultura cinematografica e umanistica La Voce della Luna organizza per giovedì 28 luglio a partire dalle 21.15, alla Soms del Cristo di Corso Acqui 158, il penultimo appuntamento con il ciclo di incontri speciali estivi del Circolo di lettura (l’ultimo incontro del ciclo avrà luogo a settembre, con il terzo e ultimo ospite, l’autore Roberto Grenna ).

Questo giovedì Massimo Tassistro presenterà i suoi due ultimi romanzi, “Paradiso infernale” e “Assalto in alto mare”, ed. Leucotea, e dialogherà con il pubblico. Modera Barbara Rossi, studiosa di cinema, media educator e scrittrice. Ingresso libero.

Per informazioni: lavoce.dellaluna@virgilio.it; FB:Voce/Luna  

“Paradiso infernale” (ed. Leucotea, 2017)

I tentacoli delle triadi orientali si allungano sulle incantate valli prealpine. Solo Max Poletti, investigatore capace di fronteggiare certi imprevisti del mestiere, può cercare di respingere la malefica energia della più temibile organizzazione criminale al mondo. E il gioco funziona, senza concedere pause sino all’ultima riga…

“Assalto in alto mare” (ed. Leucotea, 2020)

Alla fine di “Paradiso infernale”, il primo libro con protagonista Max Poletti, abbiamo lasciato il fascinoso ex agente del Sismi ed esperto di arti marziali a festeggiare insieme alla fidanzata Lorena la sconfitta della Triade cinese e dei loschi figuri che hanno provato a sovvertire l’ordine e la tranquillità della ridente Valle d’Aosta. Tutto risolto, almeno in apparenza: ma oscuri e tenaci rancori covano nell’ombra, e proprio nel corso di un viaggio lungo il Mediterraneo insieme a Lorena, a sua sorella Serena e all’ex collega Gianni Marino sull’enorme e lussuosa nave da crociera “Royal Étoile”, inquietanti personaggi tornano dal passato.

Massimo Tassistro nasce ad Alessandria nel 1971. Inizia a scrivere nel 2007 e scopre una passione per la narrazione, che affianca alla lettura. Ama viaggiare e conoscere nuovi orizzonti. Sposato dal 2006, divide il suo tempo tra lavoro, scrittura e le montagne della Valle d’Aosta. Nel luglio 2010 esce la sua prima pubblicazione, “Singolare Quotidianità”, una raccolta di racconti edita dalla Edizioni Progetto Cultura di Roma. Nel dicembre 2012 pubblica un racconto nella collana “Gialli Mondadori”.

È LUCE

Spesso diamo per scontato quello che avviene ogni giorno, siamo talmente abituati alla luce del sole, all’alternarsi del mattino e della sera…delle stagioni che non ci fermiamo nemmeno un attimo per goderne, un solo istante, ad occhi chiusi, in silenzio…per percepire il respiro del cielo.

Volgo il viso al sole
accecata chiudo gli occhi,
godendo la calda carezza
che avvolge il mio corpo freddo.
È luce che invade ogni angolo.
È il sorriso che dal cielo
richiama la terra,
la trae a sé per abbracciarla.
Il miracolo della vita
che ancora si rinnova,
finché il giorno troverà
luce e la terra calore.

Imma Paradiso

Quanto pesa una lacrima di un bambino? La lacrima di un bambino capriccioso pesa meno del vento, quella di un bambino affamato pesa più di tutta la terra. Gianni Rodari.

Quanto pesa una lacrima di un bambino? La lacrima di un bambino capriccioso pesa meno del vento, quella di un bambino affamato pesa più di tutta la terra. Gianni Rodari.

Date: 26 luglio 2022Author: irisgdm0 Commenti— Modifica

dal web

Cosi recita questa poesia, che raccoglie la disperazione, il dolore, la fame che ha un bambino.
I nostri figli hanno gote rosee, puliti, accuditi, sfamati, l’occidente ci tiene ai propri figli, anche se capita che qualche volta li ammazza. Mi riferisco ai terribili fatti di cronaca, che avvengono sempre più spesso e riguardano i bambini.
Noi siamo la società del benessere, ma con tanto malessere! Ci preoccupiamo dell’identità di genere, ormai bandiera di tanti, perchè questo costituisce un problema serio. Stranamente io non ho mai avuto di questi problemi, a me l’orientamento sessuale di tizio e caio non mi importa, guardo le persone, il loro cuore, il loro modo di fare. Non mi pongo il problema perchè il problema non c’è. Quando andavo a scuola, dalle suore, avevo un grembiule blu ed un colletto bianco, uguale per tutti. Ora i grembiuli devono essere gialli, ne rosa, ne celeste,
un uguaglianza per tutti i generi, ma io mi devo vergognare di essere femmina? oppure sono razzista perchè dico che lo sono? Per me tutte gli individui, anzi i singoli sono delle identità uniche e preziose, non potrei mai guardarli con occhi diversi. I bambini amano tutti, non guardano il genere, sentono il cuore. Ai bambini non interessa se sei giallo, blu, a righe, con i pois, loro hanno occhi diversi dai nostri e per fortuna! Dietro episodi di bullismo ci siamo sempre noi adulti, noi che non facciamo giocare i bambini perchè hanno le scarpe nuove, oppure si strappano i pantaloni. Siamo quelli delle protezioni eccessive ”non fare il bagno, non correre” che lasciamo per ore i figli davanti al televisore, a cui non parliamo della morte, per non spaventarli e poi rimangono ore davanti ai video giochi e fanno strage di avversari con scimitarre, pugnali, fucili, pistole. Siamo quelli che si inalberano e corrono dalle insegnanti perchè il bambino ha preso un brutto voto. Che difendono sempre e comunque i figli, anche davanti all’evidenza, e i bambini sono dislessici, discalculi, iperattivi. Ultimamente casi di autismo in aumento, e che i primi mesi sono difficili per la scolarizzazione? Ritornando al problema dei grembiuli, esiste il problema del colore dei grembiuli. Ne parlano tutti e se ne parlano tutti diventa un problema.
Secondo alcune stime, sono circa 40.000 i bambini minorenni sfruttati nelle miniere e soprattutto quelle di cobalto. Questi bambini lavorano in condizioni estremamente crudeli, più di 12 ore al giorno, portano sulle spalle carichi molto pesanti, muoiono stremati, si ammalano, percepiscono salari da fame, la loro infanzia è negata, non vanno a scuola, solo duro lavoro. Avete mai visto gli occhi di questi bambini? Ci siamo mai posti il problema?
In Siria 7, 3 milioni di bambini hanno bisogno di assistenza umanitaria, senza contare adulti, anziani, donne. Sono bambini che non conoscono altro che bombe, terrore e fame, loro non ascoltano musiche, ma fischi di bombe e canti di mitragliatrici. Bevono acqua sporca, contraggono malattie infettive, un infanzia violata, negata, terribile.
Quanto pesa la lacrima di un bambino? la lacrima di un bambino capriccioso pesa meno del vento, quella di un bambino affamato pesa più di tutta la terra.
Conoscete la storia di Iqbal Masish? Il bambino che sfidò la mafia dei tappeti?

dal web


Oggi sarebbe un avvocato di circa quarant’ anni. Viveva in Pakistan, la sua famiglia poverissima, per dei debiti lo vendettero, all’età di cinque anni, per 12 dollari americani, a un fabbricante di tappeti che lo ridusse in schiavitù. Sono milioni i bambini venduti per integrare il bilancio familiare, o avviati alla prostituzione, o per quialsiasi altro sporco commercio.
Ritornando ad Iqbal, era incatenato al suo telaio, i bambini hanno mani piccole, per fare nodi piccoli, ai tappeti, per 12 ore al giorno. Lo vedete il problema? A gambe incrociate per ore e tenta di scappare ripreso e messo nel buio di una cisterna, senza aerazione, picchiato. Non si arrende nel !992 esce di nascosto, partecipa ad una manifestazione dove sente parlare di libertà, ha il coraggio di parlare in pubblico, il suo discorso commovente scuote le coscienze. Un sindacalista lo prende a cuore, non torna in fabbrica e va a scuola, ritrova un infanzia negata, ma a 10 anni un fisico fortemente segnato dagli stenti e dalle posture. Appare sui teleschermi di tutto il mondo, riceve premi e donazioni , ma lui non diventerà mai grande, morirà in un attentato. I diritti dei bambini ogni giorno vengono violati, nonostante si sappia, il problema non c’è. Bambini nelle miniere, bambini nella fame, bambini assassinati, bambini sfruttati dalla prostituzione e dalla pedofilia. Il disgustoso tour sessuale con bambine piccolissime, la libertà esiste? cosa è che dobbiamo chiamare libertà? La compassione, l’amore dove è? ci sarebbe da scrivere cascate di parole e tutte pesanti come pietre. Quanti Iqbal?
Sui social, bambini mangiati dalle mosche per raccogliere donazioni, certo un video forte per donazioni forti? Quanti soldi vanno per il loro benessere, per salvarli dalle mosche, dalla cecità, dalla fame, dalla sofferenza, dal dolore, Dolore! non conoscono altro che questo! Ma il problema non esiste, noi comodi nei nostri letti, nelle nostre case pulite, sazi di cibo, ma non di altruismo, compassione, generosità.
Quello che mi domando, con tutte le donazioni che si fanno, con tutto quello che eccede in occidente, il resto del mondo ha fame e sete, è poverissimo. Che fine fa ciò che si dona?
Forse il problema è decidere il colore del grembiule, anche per questi bambini.
Quanto pesa la lacrima di un bambino? la lacrima di un bambino capriccioso pesa meno del vento, quella di un bambino affamato più di tutta la terra. Gianni Rodari

Articolo di Marina Donnarumma Iris G. DM

Stefano Galli pittore: Piccola vendetta

Piccola vendetta

Un colpo tremendo al petto mi ha scaraventato contro un muro; mi alzo, meno male non ho

dolori. Mi sarò sporcato l‘impermeabile, devo farlo spazzolare prima degli appuntamenti di oggi.

Eccolo là quel deficiente! La gente acquattata non sa essere lui quello che ha sparato in aria dopo

la rapina. La polizia è già qui. Eccolo, eccolo, è lui quello che ha sparato! Non mi sentite? Lo prendo

a pugni e calci ma non succede niente: come se non ci fossi. E’ tremendo: mi ha mandato, all’altro

mondo ! Con tutto quel che ho da fare, dovevi ammazzarmi proprio oggi e non posso nemmeno

vendicarmi finché sei carne, ma so ben io cosa fare: ti seguirò ovunque andrai tanto, prima o poi,

anche tu creperai ed io sarò lì, in attesa che l’anima sbigottita esca dal tuo corpo per darle un

sacco di botte.

https://www.artmajeur.com/…/15945565/piccola-vendetta

FILASTROCCA DEI FICHI D’INDIA, di Teresa Tropiano

FILASTROCCA DEI FICHI D’INDIA

Il tuo nome è Fico d’India,

frutto esotico e curioso

e con Cristoforo Colombo

hai viaggiato per il mondo,

dall’America del sud

fino al Messico giungesti.

Poi in Italia sei approdato

e in Sicilia ed in Sardegna

hai assai proliferato

fino a giungere in Calabria,

nella Puglia ed in Lucania.

Tu fiorisci a primavera

e dal sol ti fai baciare

sulle pale tue carnose,

verdeggianti

e assai spinose

e poi guai se ti avvicini

a quei rovi e tra gli spini

finché mani assai sapienti

allontanano i serpenti.

Sin da agosto al bel Natale

offri frutti a volontà

ché le tavole arricchisci

di delizia e di bontà.

I tuoi frutti colorati

succulenti e profumati,

son di tante varietà:

dalla gialla sulfarina,

alla bianca muscarella,

l’arancione è moscateddo

e poi la qualità più bella

è la rossa, la sanguigna.

Ti fai spazio in ogni dove,

in collina e in fondo al mare,

tra le pietre e sulle rocce,

tra i filari di una vigna

e tra un trullo e un casolare.

Teresa Tropiano

Foto di Sergio Rapisarda

Patrizia Caffiero: Dove sei andato?

Patrizia Caffiero: Dove sei andato?

[dove sei andato?]

La tua assenza non racconta storie alle foglie 

alla lavanda giovane

ai chicchi di grano

prima dell’alba hanno visto sparire

i tuoi lunghi capelli e la fronte da indiano

parla del tuo giudizio la tazzina del caffè

il taccuino lasciato aperto

il tabacco sparso fra le briciole di pane

lo specchio non riflette la tua fonte

ti chiama la frase spezzata in due

il finale del racconto da fabbricare

al fischio di partenza delle bugie

siamo rimasti soli, senza arte né padre

ma io cado senza farmi male

tuffandomi dal quinto piano

affido tutto al cielo, spariglio le carte dei tarocchi

affido alla luce piena il nécessaire

parto per l’avventura 

come fece la mia musa negli anni sessanta

prima di cominciare sul binario d’acciaio

la vita vera.

(Patrizia Caffiero)

Una panchina per gli angeli, di Liliana Angela Angeleri

Una panchina per gli angeli, di Liliana Angela Angeleri

Copertina flessibile – 29 aprile 2022

Cinque episodi in cui cinque donne comuni, molto diverse tra di loro, in tempi diversi, si accomodano su una panchina, quasi tutte insieme ai loro partner. Ci si racconta: ci sono affanni, gioie e dolori, episodi di vita normali e non eroici. 

La serenità si raggiunge anche soltanto nel raccontare momenti della propria vita dove condividere diventa un gesto speciale. La panchina diventa simbolo della vita: traghetta, inconsapevolmente, le vicende di queste persone. 

La ricerca della felicità fa parte del bisogno più profondo dell’uomo ed è lo scopo della vita di ciascuno. Nel momento in cui le persone si alzano e si allontanano dalla panchina, sentono l’animo leggero come le piume delle ali degli angeli.

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Dettagli prodotto

  • ASIN  :  B09WWF1X74
  • Editore  :  Rossini (Rende) (29 aprile 2022)
  • Lingua  :  Italiano
  • Copertina flessibile  :  100 pagine
  • ISBN-13  :  979-1259691736
  • Peso articolo  :  1 g

a mio padre , di Stefano POLO

A MIO PADRE di Stefano Polo

Nonostante le ferite nel mio animo

solchi profondi e respiri di dolore

papà io ti ricordo con amore

non ti posso odiare padre mio posso solo amarti… Vivi dentro di me eri malato e mal curato il mio cuore si è aperto come uno scrigno e ti ha perdonato… Eri mio padre il tuo ricordo mi accompagna agli albori della vita la tua esistenza dentro di me non è finita sussurri e grida accompagnavano le nostre giornate ma dentro di me padre mio le ho già dimenticate…

Marlene Pasini scrittrice dal Messico : “Antonio de NEBRIJA”

Marlene Pasini – artista e scrittrice

Oggi, tramite l’interessante articolo della stimata scrittrice messicana Marlene Pasini abbiamo l’opportunità di conoscere meglio
Antonio De Nebrija

CARE ANIME :
Il mio più grande desiderio è quello di poter lasciare un seme di luce, conoscenza, saggezza, amore e gioia, ecco perché oggi condivido la mia sezione: Voci del mondo, DARA Magazine, Messico, dove è stato pubblicato uno dei miei articoli.
Spero vi piaccia. Il mio affetto sempre

“ANTONIO DE NEBRIJA, A 500 ANNI DALLA MORTE

La lingua ispanica è la seconda lingua madre più parlata al mondo. La sua importanza e eredità nella normatività grammaticale si deve al primo grande umanista spagnolo Antonio de Nebrija. Sia gli spagnoli che gli scrittori celebrano il suo quinto centenario. Le arie andaluse della provincia di Lebrija, a Siviglia, videro la sua nascita nel 1444. Il suo cammino inquieto lasciò tracce del suo tempo all’Università di Salamanca e al Collegio Reale di Spagna a Bologna dove insegnò grammatica e retorica. I grandi cambiamenti del tempo sotto il regno dei Re Cattolici portarono con sé un’apertura in tutte le scienze, il Rinascimento, per lasciarsi alle spalle l’oscurantismo medievale. Non solo Cristoforo Colombo presentò il suo progetto marittimo alle Indie alla regina Isabella nel 1492, Nebrija andò da lei anche per chiederle il consenso alla pubblicazione della prima “Grammatica castigliana”; La regina rispose che non era necessario, lo spagnolo si imparava parlandolo. Tuttavia, l’umanista ha sostenuto: “devi scrivere come parli e parlare come scrivi”, e la regina ha acconsentito. Nebrija gli dedicò il suo libro, pubblicato tre mesi prima della scoperta dell’America, cruciale perché fungeva da arma linguistica, unificando nell’espansione ispanica l’insegnamento della lingua castigliana per le popolazioni indigene. Ha completato il suo lavoro con:
Dizionario latino-spagnolo, vocabolario spagnolo-latino, regole di ortografia spagnola, regole di ortografia nella lingua castigliana e opere di geografia, cosmografia, astronomia e matematica.

Fu sepolto accanto a Miguel de Cervantes y Saavedra, nella Cappella di San Idelfonso, Università di Alcalá

“La tua ispirazione e la tua gloria, o Antonio, dureranno quanto dureranno i secoli. La tua fama sarà eterna e il tuo nome volerà di bocca in bocca finché ci saranno sapienti nel mondo”, Arias Barbosa.”


QUERIDAS ALMAS :
Mi mayor deseo es poder dejar una semilla de luz, conocimiento, sabiduría, amor y alegría por eso hoy comparto mi sección: Voces del mundo, DARA Magazine, México, donde se publicó uno de mis artículos.
Espero les agrade. Mi cariño siempre

“ANTONIO DE NEBRIJA, 500 AÑOS DE SU MUERTE

La lengua hispana es la segunda lengua nativa más hablada en el mundo. Su importancia y legado en normatividad gramatical se los debemos al primer gran humanista español Antonio de Nebrija.  Tanto hispanohablantes como escritores celebramos su Quinto Centenario. Aires andaluces de la provincia de Lebrija, en Sevilla, fueron testigos de su nacimiento en 1444. Su inquieto andar dejó huellas de su paso por la Universidad de Salamanca y el Real Colegio de España en Bolonia donde enseñó gramática y retórica. Los grandes cambios de la época bajo el reinado de los Reyes Católicos trajeron consigo una apertura en todas las ciencias, el Renacimiento, para dejar atrás el oscurantismo medieval. No solo Cristóbal Colón le presentó a la reina Isabel su proyecto marítimo hacia las Indias en 1492, también Nebrija, acudió a ella para pedirle su consentimiento en la publicación de la primera “Gramática Castellana”; la reina le respondió que no era necesario, el español se aprendía hablándolo. Sin embargo, el humanista argumentó: “hay que escribir como se habla, y hablar como se escribe”, accediendo así la reina. Nebrija le dedicó su libro, publicado tres meses antes del descubrimiento de América, siendo crucial porque sirvió como arma lingüística, unificadora en la expansión hispánica de la enseñanza de la lengua castellana para los pueblos indígenas. Complementó su obra con:
Diccionario latino-español, Vocabulario español-latino, Reglas de ortografía española, Reglas de ortografía en la lengua castellana, y obras de geografía, cosmografía, astronomía y matemáticas.

Fue enterrado junto a Miguel de Cervantes y Saavedra, en la Capilla de San Idelfonso, Universidad de Alcalá

“Tu inspiración y tu gloria, Oh Antonio, durarán lo que duren los siglos. Tu fama será eterna y tu nombre volará de boca en boca mientras haya sabios en el mundo”, Arias Barbosa.”

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http://nonsolopoesiarte.art.blog/2022/07/26/dal-messico-marlene-pasini-scrittrice-artista-e-poetessa/

Il poeta che parlava ai bambini

Giovanni Francesco Rodari, detto Gianni ( Omegna, 23 ottobre 1920 – Roma, 14 aprile 1980), è stato uno scrittore, pedagogista, giornalista e poeta italiano, specializzato in letteratura per l’infanzia e tradotto in molte lingue. Unico scrittore italiano ad aver vinto il prestigioso Premio Hans Christian Andersen nel 1970. Gianni Rodari nacque il 23 ottobre 1920 a Omegna, sul lago d’Orta, da Giuseppe Rodari, fornaio che possedeva il negozio in via Mazzini, via principale di Omegna, sposato in seconde nozze con Maddalena Aricocchi, commessa nella bottega paterna. Nel 1931 la madre lo fece entrare nel seminario cattolico di San Pietro Martire di Seveso in provincia di Milano, ma comprese ben presto che non era la strada giusta per il figlio e nel 1934 lo iscrisse alle magistrali. Nel 1937 Rodari si diplomò come maestro presso Gavirate. Nel 1938 fece il precettore a Sesto Calende, presso una famiglia di ebrei tedeschi fuggiti dalla Germania. Come egli stesso raccontò, la sua scuola non fu grandiosa a causa della sua giovane età, tuttavia si rese conto che fu una scuola divertente dove i bambini utilizzavano la fantasia addirittura per aiutarlo a correggere le sue stesse opere. Durante la seconda guerra mondiale, venne esonerato dal servizio militare a causa della salute cagionevole. Dopo il 25 aprile 1945, iniziò la carriera giornalistica in Lombardia, dapprima con il giornaletto ciclostilato Cinque punte, poi dirigendo L’Ordine Nuovo, periodico della Federazione Comunista di Varese. Nel 1947, approdò a l’Unità di Milano, su cui, due anni dopo, iniziò a curare la rubrica “La domenica dei piccoli”
In piena guerra fredda, nel 1951, la pubblicazione del suo primo libro pedagogico Il manuale del Pioniere, provocὸ aspre reazioni da parte della stampa cattolica, tanto che le parrocchie arrivavano a bruciare nei cortili il Pioniere e i suoi libri. Il 25 aprile 1953 sposò la modenese Maria Teresa Ferretti, segretaria del Gruppo Parlamentare del Fronte Democratico Popolare, dalla quale avrà la figlia Paola nel 1957, e il 13 dicembre dello stesso anno fondò Avanguardia, giornale nazionale della FGCI. Nel 1970 vinse il Premio Hans Christian Andersen.
Nel 1973 uscì il suo capolavoro pedagogico: Grammatica della fantasia, saggio indirizzato a insegnanti, genitori e animatori, nonché frutto di anni di lavoro passati a relazionarsi con il campo della “fantastica”. Nel 1976, insieme alla partigiana e giornalista Marisa Musu, fondò l’associazione di promozione sociale denominata Coordinamento Genitori Democratici, una ONLUS impegnata ad insegnare e praticare i valori di una scuola antifascista, laica e democratica, membro del Forum nazionale delle associazioni dei genitori nella scuola, istituito in seno al Ministero della Pubblica Istruzione. Il 10 aprile 1980 venne ricoverato in una clinica a Roma per potersi sottoporre a un intervento chirurgico alla gamba sinistra, data l’occlusione di una vena; morì quattro giorni dopo, il 14 aprile, per shock cardiogeno, all’età di 59 anni. Gianni Rodari, scrittore e giornalista famoso per fantasia e originalità, attraverso racconti, filastrocche e poesie, divenute in molti casi classici per ragazzi, ha contribuito a rinnovare profondamente la letteratura per ragazzi. Dal libro La Freccia Azzurra è stato tratto un omonimo film d’animazione nel 1996. Il successo raccolto dall’autore in Unione Sovietica ha portato anche in quel Paese alla realizzazione di cartoni animati tratti dalle opere di Rodari, come Cipollino.

I versi di Gianni Rodari sono unici nel loro genere, comunicano dei messaggi estremamente profondi attraverso un linguaggio semplice e diretto; in questo caso, i versi che compongono la filastrocca Il maestro giusto sottolineano l’importanza di trovare, lungo il proprio cammino, un maestro che sappia coltivarci nel migliore dei modi;

Il maestro giusto

C’era una volta un cane
che non sapeva abbaiare.
Andò da un lupo a farselo spiegare.
Ma il lupo gli rispose
con un tale ululato
che lo fece scappare spaventato.
Andò da un gatto, andò da un cavallo,
e, mi vergogno a dirlo,
perfino da un pappagallo.

Imparò dalle rane a gracidare,
dal bove a muggire,
dall’asino a ragliare,
dal topo a squittire,
dalla pecora a fare “bè bè”,
dalle galline a fare “coccodè”.

Imparò tante cose,
però non era affatto soddisfatto
e sempre si domandava
(magari con un “qua qua”):
“Che cos’è che non va?”.

Qualcuno gli risponda, se lo sa.
Forse era matto?
O forse non sapeva
scegliere il maestro adatto?

*Come non dargli ragione? Lo “scrittore maestro” che ha dedicato una vita ai valori pedagogici dell’insegnamento, dando importanza ai bimbi e trovando il  linguaggio adatto per comunicare con loro e stimolare la loro fantasia. Questo fa il giusto maestro. Attraverso la fantasia, poesie divertenti e filastrocche, Rodari è entrato nel mondo dei piccoli e li ha saputi ascoltare cercando poi d’insegnare ai grandi quello che spesso dimenticano.

11 ° Anniversario della Radio Satelitevision e Americanvision – America Santiago

America Santiago – Direttrice di Radio Satelitevision e Americanvision

Da America Santiago

Titolare Radio Satelitevisión, Direttore Esecutivo, Produttore, Annunciatrice . Cile.

INVITO SPECIALE AGLI AMICI:
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Questa settimana è la chiusura di tutte le nostre attività culturali per l’11° anniversario della stazione, pertanto, vi invitiamo a unirvi a noi in sintonia per ascoltare i diversi Programmi Speciali preparati dal nostro team di
Produttori e conduttori radiofonici.
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La vostra preziosa presenza, supporto e collaborazione è sempre e sarà per noi un’istanza di motivazione. Grazie mille.
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Sabato 30 luglio 2022 festeggeremo con una grande festa di gala. Siete tutti invitati al Gruppo del Centro Culturale Radio Satelitevisión.
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https://www.facebook.com/groups/643830608969002

America Santiago

Titular Radio Satelitevisión, Directora Ejecutiva, Productora, Locutora. Chile.

ESPECIAL INVITACIÓN A LOS AMIGOS:
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La presente semana es la clausura de todas nuestras actividades culturales de 11 aniversario de la emisora, por lo tanto, invitamos acompañarnos en sintonía para escuchar las distintas Programaciones Especiales preparadas por nuestro equipo de
Productores y Conductores Radiales.
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Vuestra valiosa presencia, apoyo y colaboración siempre es y será instancia de motivación para nosotros. Muchas gracias.
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El Sábado 30 de Julio de 2022 celebraremos con gran fiesta de gala. Están todos invitados en el Grupo Centro Cultural de Radio Satelitevisión.
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https://www.facebook.com/groups/643830608969002

11 ° Anniversario della Radio Satelitevision e Americanvision con Guainy

Albores de Poesía y Arte Música y algo más con Guainy

Oggi è un lunedì speciale, celebriamo con amore 11 anni ininterrotti della nostra amata Radio Satellite Visione e dell’America Visione ! Grazie a tutti per la vostra presenza e compagnia incondizionata. Al caro “Direttore” guida e capo indiscusso di questa Stazione “Grazie infinite” per avermi dato fiducia. Niente sarebbe senza la mia squadra.
Ti abbraccio con tanto amore. Abbracci Guainy 💖🦋

PROGRAMMA SPECIALE RADIO 11° ANNIVERSARIO.
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LUNEDI’ 25 LUGLIO 2022 – Andrà in onda il programma “ALBORES DE POESÍA, ARTE, MÚSICA Y ALGO MÁS”, prodotto e condotto da Alicia Antonia Muñoz Verri (Guany), scrittrice, poetessa, relatrice e manager culturale Argentina. Ti invitiamo a unirti a noi in sintonia.
………………………………………….
COLLABORATORI:
Claudio Mamud, Professore di musica classica e opera, Argentina.
Prof.ssa Maria Milagros Sabetta Badra, Venezuela
Maestro Mario Tegli, pianista, Argentina.
Leo Tegli, chitarrista e programmatore.
…………………………

ORA DI INIZIO A SECONDA DEI PAESI:
15:00 ora Costa Rica/Guatemala/Honduras/El Salvador/Nicaragua/
16:00 ora Perù/Colombia/Ecuador/Panama/MESSICO.
18:00 CILE/Porto Rico/Paraguay/Cuba / Repubblica Dominicana/Bolivia/Venezuela/ USA/Canada/
19:00 Uruguay / Argentina / Brasile /
23:00 Inghilterra/Portogallo/Ghana/Scozia.
0:00 ore Spagna/Francia/Italia/Germania/Olanda/Danimarca/Austria/Belgio/Egitto/
Bosnia/Africa/Angola/Croazia/Albania/Svezia/Tunisia/Marocco/Svezia/Serbia.
01:00 ora. Grecia/Israele/Romania/Russia/Iraq/Gerusalemme/Turchia/Mozambico.
…………………………………………………………………..
Per ascoltare la stazione, clicca sul link:
https://emisoramericavision.wixsite.com/misitio
https://americavisionradio.wixsite.com/mysite


Hoy es un lunes especial, festejamos con amor 11 años ininterrumpidos, de ¡  Nuestra Amada Radio Satélite visión y América visión! Gracias a todos por su presencia y compañía incondicional. A la querida ” Directora” guía y líder indiscutible de esta Emisora ” Infinitas gracias” por confiar en mi. Nada sería sin mi equipo. Los abrazo con mucho amor. Abrazos Guainy 💖🦋

PROGRAMA ESPECIAL DE 11 ANIVERSARIO RADIO.
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LUNES 25 DE JULIO DE 2022 – Irá al aire el programa llamado “ALBORES DE POESÍA, ARTE, MÚSICA Y ALGO MÁS”, producido y conducido por Alicia Antonia Muñoz Verri (Guany), escritora, poeta, declamadora y gestora cultural de Argentina. Los invitamos acompañarnos en sintonía.
……………………………………….
COLABORAN:
Claudio Mamud, Profesor de  música clásica y opera, Argentina.
Profesora María Milagros Sabetta Badra, Venezuela
Maestro Mario Tegli, pianista, Argentina.
Leo Tegli, guitarrista y editor del programa.
…………………………………….
HORA INICIO SEGÚN PAÍSES:
15:00  pm. hora Costa Rica/Guatemala/Honduras/El Salvador/Nicaragua/
16:00 hora Perú/Colombia/Ecuador/Panamá/MÉXICO.
18:00 hora CHILE/Puerto Rico/Paraguay/Cuba / República Dominicana/Bolivia/Venezuela/ USA/Canadá/
19:00 Uruguay/ Argentina/Brasil/
23:00 Inglaterra/ Portugal/Ghana/Escocia.
0:00 horas España/ Francia/Italia/Alemania/Holanda/Dinamarca/Austria/Bélgica/Egipto/
Bosnia/Afric/Angola/Croacia/Albania/Suecia/Túnez/Marruecos/Suecia/Serbia.
01:00 hora am. Grecia/Israel/Rumania/Rusia/Irak/Jerusalén/Turquía/Mozambique.
……………………………………………………………..
Para escuchar la emisora, cliquea el enlace:
https://emisoramericavision.wixsite.com/misitio
https://americavisionradio.wixsite.com/misitio

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Le favole di Rodari per sensibilizzare le nuove generazioni alla tutela dell’ambiente

La sfida ambientale, legata alla conservazione delle risorse del pianeta, rappresenta un obiettivo da cui le future generazioni non possono più sottrarsi. Ci troviamo in un’epoca che impone al mondo intero, scelte radicalmente diverse da quelle compiute in passato. Questa nuova consapevolezza non può che iniziare dalla scuola e dagli alunni di tutte le età.  Quindi quale mezzo migliore per coinvolgere i bambini di una favola di Gianni Rodari. “Una viola al Polo Nord” è un racconto tratto da Favole al telefono e contiene un tema di grande attualità: il cambiamento climatico. Già negli anni in cui Rodari lo ha scritto il problema era noto, ma certamente l’atteggiamento dell’opinione pubblica era diverso rispetto a quello di oggi.

Protagonista della storia è una viola mammola che spunta tra i ghiacci del Polo Nord. Grande è lo stupore dei suoi abitanti alla vista di questo «piccolo, strano essere profumato, di colore violetto» comparso all’improvviso e che resiste almeno due giorni prima di morire in questo ambiente non proprio favorevole a lui. Il racconto fa riflettere sul clima, perché descrive uno scenario che potrebbe presentarsi nel futuro non si sa quanto prossimo.

Una viola al Polo Nord

Una mattina al Polo Nord, l’orso bianco fiutò nell’aria un odore insolito e lo fece notare all’orsa maggiore (la minore era sua figlia).
«Che sia arrivata qualche spedizione?».
Furono invece gli orsacchiotti a trovare la viola. Era una piccola violetta mammola e tremava di freddo, ma continuava coraggiosamente a profumare l’aria, perché quello era il suo dovere.
«Mamma, papà» gridarono gli orsacchiotti.
«Io l’avevo detto subito che c’era qualcosa di strano», fece osservare per prima cosa l’orso bianco alla famiglia. «E secondo me non è un pesce».
«No di sicuro – disse l’orsa maggiore, – ma non è nemmeno un uccello».
«Hai ragione anche tu», disse l’orso dopo averci pensato su un bel pezzo. Prima di sera si sparse per tutto il Polo la notizia: un piccolo, strano essere profumato, di colore violetto, era apparso nel deserto di ghiaccio, si reggeva su una sola zampa e non si muoveva. A vedere la viola vennero foche e trichechi, vennero dalla Siberia le renne, dall’America i buoi muschiati, e più di lontano ancora volpi bianche, lupi e gazze marine. Tutti ammiravano il fiore sconosciuto, il suo stelo tremante, tutti aspiravano il suo profumo, ma ne restava sempre abbastanza per quelli che arrivavano ultimi ad annusare, ne restava sempre come prima.
«Per mandare tanto profumo, – disse una foca – deve avere una riserva sotto il ghiaccio».
«Io l’avevo detto subito – esclamò l’orso bianco – che c’era sotto qualcosa».
Non aveva proprio detto così, ma nessun se ne ricordava.  Un gabbiano, spedito al Sud per raccogliere informazioni, tornò con la notizia che il piccolo essere profumato si chiamava viola e che in certi paesi, laggiù, ce n’erano milioni.
«Ne sappiamo quanto prima», osservò la foca. «Com’è che questa viola è arrivata proprio qui? Vi dirò tutto il mio pensiero: mi sento alquanto perplessa» «Come ha detto che si sente?», domandò l’orso bianco a sua moglie.
«Perplessa. Cioè, non sa che pesci pigliare».
«Ecco – esclamò l’orso bianco – proprio quello che penso io».
Quella notte corse per tutto il Polo un pauroso scricchiolio. I ghiacci eterni tremavano come vetri e in più punti si spaccarono. La violetta mandò un profumo più intenso, come se avesse deciso di sciogliere in una sola volta l’immenso deserto gelato, per trasformarlo in un mare azzurro e caldo, o in un prato di velluto verde. Lo sforzo la esaurì. All’alba fu vista appassire, piegarsi sullo stelo, perdere il colore e la vita. Tradotto nelle nostre parole e nella nostra lingua il suo ultimo pensiero dev’essere stato pressappoco questo «Ecco, io muoio… Ma bisognava che qualcuno cominciasse… Un giorno le viole giungeranno qui a milioni. I ghiacci si scioglieranno, e qui ci saranno isole, case e bambini».

*Una favola molto originale ma anche drammaticamente attuale. Lo stravolgimento del clima sta causando tante stranezze e non sono nemmeno così inaspettate. Non fa freddo nemmeno sulle cime delle Alpi che si vanno sciogliendo… già ai tempi di Rodari esisteva il problema ma non l’impegno a trovare un rimedio. Quindi non è del tutto così assurdo che possano nascere violette al Polo Nord e come lui predice sarà il primo passo verso un nuovo assetto della geografia terrestre.

Goccia di rugiada.., di Rita Frasca Odorizzi

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Goccia di rugiada.., di Rita Frasca Odorizzi

Guidami nel tuo cuore,

 goccia 

di Orgasmico mistero.. 

Colma sei di arcobaleni

 fluttuanti, 

come una cascata 

fluente e ignara 

delle conseguenze.. 

Ascolta il mio cuore, 

che danza 

in una iridescente follia, 

rugiada 

che veli il mio giardino,

ubicata 

nel primo mattino 

di un giorno di marzo:

Intuisci la primavera 

e ami rifugiarti in un sorriso

di vento e nebbia..

In amorosi sensi

 ammantata..

Ritafrascaodorizzi

” ILLUSIONE “, di Rosa Cozzi

Buongiorno !

” ILLUSIONE “

Nel silenzio notturno traodo il rumore

delle onde del mare che mi giunge a tratti

discontinuamente e confusamente

confondendomi soprappensiero.

Speranzosa mi pare di traudire

una voce di persona che sembra familiare

faccio del mio desiderio il bisogno

di una traccia che forse è un’abbaglio.

L’ingannarsi in maniera confusa

travedere una fallace percettiva

attraverso un velame

che impaccia e confonde.

Insomma é tanto facile

in modo appena distinto

nell’udire una cosa per un’altra

e prendere fischi per fiaschi. . .

di Rosa Cozzi

da ” DIVAGAZIONI “

DL.1941/633

Franco Leone premiato a Procida la capitale italiana della cultura 2022

FRANCO LEONE – POETA

LE FOTO DEL NOSTRO EVENTO NELL’ISOLA DI PROCIDA, CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2022
Nell’incantevole scenario di un agrumeto che impreziosisce la Casa sul Faro dell’isola di Procida si è svolto il nostro evento dedicato ai colori della bellezza. Il limoneto in cui abbiamo dato vita a questa presentazione si è rivelato un posto di una bellezza visiva e olfattiva, ma soprattutto è stato in grado di evocare le suggestioni del giardino delle Esperidi che fa da sfondo alla Primavera di Botticelli.
L’evento dal titolo “I colori della Bellezza” é ispirato ai colori delle case del porto di Procida ed è stato ideato da me. Questa presentazione artistica, poetica e musicale rientra nella kermesse “Procida Art Festival” del dott. Luca Filipponi e della dott.ssa a artista Paola Biadetti ed è gemellata con lo Spoleto Art Festival.
Protagoniste con me di questo viaggio dentro la bellezza sono state tre donne di grande talento.
L’art manager Stefania Montori ha sublimato la storia dell’arte trasformando questo viaggio spazio-temporale in un caleidoscopio di colori, Marta Krevsun ha presentato la bellezza dei colori traslandoli dall’arte contemporanea e declinandoli nella sua arte, la stilista Titti Petrucci ha tenuto una “magnifica lectio” sull’armocromia, proponendo una sfilata dei suoi capi elegante ed esuberante al tempo stesso.

Prendendo spunto dalla lezione di Stefania Montori ho presentato alcune opere dove protagonisti sono l’azzurro di Michelangelo, il rosso di Caravaggio e il giallo di Van Gogh.
La musica della fisarmonica e delle tastiere hanno conferito all’evento la quarta dimensione.
È stato UN ITINERARIO DENTRO LA BELLEZZA ETERNA DELL’ITALIA E DELL’ARTE.

Prossimo appuntamento per il 2023 a BERGAMO e BRESCIA le due prossime capitali italiane della Cultura.

Foto dell’evento di premiazione del poeta Franco Leone per sua gentile concessione. Grazie

http://nonsolopoesiarte.art.blog/2022/07/26/da-procida-capitale-italiana-della-cultura-2022-il-poeta-esperto-dellarte-franco-leone/

Dal Messico : Marlene Pasini e Intiwari Yatiri

Intiwari Yatiri – Maestro e Marlene Pasini – artista e scrittrice

Oggi un invito speciale “da cuore a cuore per scoprire l’essenza” dalla scrittrice – artista poliedrica donna di cultura riconosciuta in tutto il mondo Marlene Pasini dal Messico

MIE CARE ANIME :

“La spontaneità dei cuori” un bellissimo incontro tra me e mio fratello e maestro sciamano Intiwari dal Perù. Dai nostri cuori a te una conversazione sulla nostra visione del mondo della spiritualità, dell’antica saggezza, dell’essenza del cuore, della poesia mistica e molto altro per questi tempi.

Un progetto di Intiwari Yatiri e Consciousness & Art Transformation di Marlene Pasini

Molto presto, restate sintonizzati

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Hoy una especial invitación “de corazón a corazón a descubrir la esencia”, de la escritora – multifacética artista mujer de la cultura reconocida en todo el mundo Marlene Pasini de México

MIS QUERIDAS ALMAS 🌷:
“La espontaneidad de los corazones ” un hermoso encuentro entre mi hermano y maestro chamán Intiwari de Perú y yo. Desde nuestros corazones para ustedes una conversación sobre nuestra cosmovisión de la espiritualidad,  la sabiduría ancestral,  la esencia del corazón,  poesía mística y mucho más para  estos tiempos.

Un proyecto de Intiwari Yatiri y Consciousness & Art Transformation by Marlene Pasini

Muy pronto, estén al pendiente

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http://nonsolopoesiarte.art.blog/2022/07/26/invito-da-cuore-a-cuore/

Foto : Marlene Pasini