Da giorni c’era qualcosa nell’aria, di Giusy Del Vento

Da giorni c’era qualcosa nell’aria, di Giusy Del Vento

Da giorni c’era qualcosa nell’aria

nei colori delle foglie 

Movimenti strani, brusii 

refoli di vento improvvisi

Il mondo si rassettava 

puliva gli angoli 

Perché arrivavi, da lontano 

sulla strada di pietra bianca 

E la poesia 

senza che io le chiedessi nulla

pompò sangue al cuore 

che da allora lavora per due

È per questo che ancora 

mi vedi arrossire quando sorridi

Tutte le parole d’amore 

di tutte le poesie del mondo 

mi affiorano alle guance 

Solo colpa tua, della poesia 

del cuore, che non si abitua 

ancora al peso dei tuoi sorrisi

Giusy Del Vento  (inedita)

LA MEMORIA, di Teresa Tropiano

LA MEMORIA, di Teresa Tropiano

LA MEMORIA

Amari ricordi 

scivolano nell’oblìo 

del tempo tiranno

fagocitati dalla frenesia

del vivere, 

seppellendo lembi di dolore

che appartiene al passato,

al fratello del fratello,

troppo in fretta dimenticato.

Se bastasse l’oggi 

a riesumare polveri sepolte

e a rinfrescare menti lobotomizzate, 

sarebbe la salvezza dell’umanità.

Quest’umanità logorata

dalla superb’azione

e misera sopraffazione

del fratello sul fratello.

Vittime del proprio ego 

vestono il finto saio dell’umiltà,

avvinti da delirio di onnipotenza,

affetti da cronofobia,

afferrano forte 

la spada dell’arroganza

per ferire per primi

ed aver l’ultima parola

nell’assoluta convinzione

d’aver sempre ragione

come se l’equità

fosse solo un’opinione. 

Guerra dei poveri 

in questo mondo 

che gira solo a metà

nel caos primordiale,

in cerca dell’assoluta verità

sicché la memoria si perde 

e non ricordiamo più

che siamo tutti uguali

dinanzi a Dio

quando la morte ci porta via

e persino l’amore, di noi,

nell’ultimo giorno,

si dimenticherà.

Teresa Tropiano 

Buongiorno e buona domenica

Un giorno, all’improvviso

Un giorno, all’improvviso

Mirella Ester Pennone Masi

Un giorno, all’improvviso

mentre ti starai pettinando, in silenzio

o mentre ti infilerai una calza

ti verrà in mente un mio gesto

e ti ritroverai a sorridere pensandomi

Un giorno, all’improvviso

pedalando veloce sotto le prime gocce

di una calda pioggia di settembre

sentirai un odore arrivarti al naso

e risvegliare un ricordo di mestoli e tegami

e mi vedrai davanti al fuoco, per un attimo

Un giorno, all’improvviso

farai qualcosa che facevo anch’io

proprio allo stesso modo in cui la facevo io

e te ne meraviglierai moltissimo

perché non avresti mai pensato

di potermi somigliare così tanto

E ti mancherò da fare male

Ma sarò con te in ogni gesto

o nel muoversi delle foglie

nel frusciare di un gatto nel giardino

o nelle orme di un pettirosso sulla neve

come solo l’eterna presenza di una madre

lo può.

C. Turroni

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FRAMMENTI: Appunti disordinati di una mente confusa, di FRANCESCA DELL’OSA

FRAMMENTI: Appunti disordinati di una mente confusa, di FRANCESCA DELL’OSA

Copertina flessibile – 19 marzo 2022

Esiste un modo per farsi ricordare? L’unico che trovo sempre valido è quello di essere d’esempio per gli altri e non smettere di sorridere mai. Perchè un bel sorriso te lo ricordi, la gentilezza la ricordi. Tutto il resto viene dimenticato. Ho appuntato tutto qui, pagina dopo pagina. Incontri, silenzi, momenti, paure, generose litigate e corpose notti d’amore perchè anche voi possiate sognare insieme a me. Non solo solo sognare ma provare a mettere fuori dal cassetto i vostri sogni, si trasformeranno in coraggio. Ve lo garantisco.

Inquinamento ambientale: cause e situazione in Italia

Inquinamento ambientale: cause e situazione in Italia

Maria Vittoria – 11/05/2021

https://www.informazioneambiente.it/inquinamento-ambientale-cause-situazione-italia/

L’inquinamento ambientale è costituito dall’immissione di sostanze inquinanti nell’ambiente naturale, causando gravi squilibri nell’ecosistema, danni spesso irreversibili, e conseguenze negative per la salute degli esseri viventi, piante e animali, uomo compreso. Vediamo insieme quali sono le principali cause e la situazione nel nostro paese.

Per inquinamento ambientale si intende la presenza di elementi inquinanti in tutto l’ambiente naturale. Per cui comprende non solo l’atmosfera, ma anche l’acqua e il terreno. Questi elementi possono essere di qualunque genere: gas, polveri, residui di combustione, liquidi, ma anche radiazioni elettromagnetiche, sostanze radioattive, rumori e vibrazioni.

Inquinamento ambientale: principali cause e situazione in Italia

Negli ultimi anni, il tema dell’inquinamento ambientale è stato trattato frequentemente. Infatti rappresenta un fattore di degrado per l’ambiente e di serio pericolo per la salute. Escludendo le pochissime cause di inquinamento naturale, ad esempio le emissioni di zolfo e anidride carbonica causate dalle eruzioni vulcaniche, ad inquinare l’ambiente è sempre la mano dell’uomo.

I processi industriali, il traffico, gli impianti di incenerimento dei rifiuti, le centrali termoelettriche, le raffinerie petrolifere, la lavorazione del ferro e della plastica, l’utilizzo di fertilizzanti chimici, la produzione di scorie nucleari, oltre al traffico stradale e al riscaldamento, sono fonti di inquinamento dell’ambiente ormai diffuse a livello mondiale.

Leggi anche: Quanto inquina Internet?

Inquinamento ambientale: cause

Le cause dell’inquinamento ambientale dovute ad eventi naturali riguardano principalmente le sostanze chimiche emesse durante le eruzioni vulcaniche. Queste sono zolfo, benzene e monossido di carbonio, che si sviluppano anche dagli incendi di boschi e foreste. Tuttavia, anche gli incendi sono spesso causati dall’uomo, per favorire lo sviluppo dell’urbanistica e la costruzione di impianti industriali e infrastrutture.

Molto più estese sono le cause di inquinamento ambientale derivate dalle attività umane. In particolare, industria, produzione di energia elettrica e riscaldamento, agricoltura intensiva (compreso allevamento) e traffico automobilistico.

Le sostanze inquinanti presenti nell’atmosfera in forte concentrazione sono il monossido di carbonio, l’ossido e il biossido di azoto, l’anidride solforosa, l’ozono e le polveri, oltre a benzene e idrocarburi in minori quantità. Derivano tutte dalla combustione del petrolio, dai processi industriali, dalle infrastrutture e dagli impianti di refrigerazione e riscaldamento.

A rendere più aggressiva l’azione degli elementi inquinanti è la deforestazione, che inibisce la capacità dell’ambiente naturale di assorbire l’anidride carbonica, oltre a provocare forti squilibri all’ecosistema e alla catena alimentare. Inoltre, da non sottovalutare è l’inquinamento acustico: le fonti di rumore intense, dovute al traffico e all’attività industriale, influiscono notevolmente sulla salute e sulla qualità della vita.

L’inquinamento ambientale in Italia

Per quanto il fenomeno passi inosservato, l’inquinamento ambientale in Italia tocca livelli altissimi, e provoca numerose vittime. La contaminazione dell’acqua e dell’aria dovuta ai processi industriali, al traffico e alle onde elettromagnetiche, la quantità di rifiuti tossici e le esalazioni chimiche dovute alla loro combustione spesso abusiva (è tristemente noto il fenomeno della Terra dei fuochi), ha provocato l’insorgere di decine di malattie dovute al contatto diretto con gli agenti inquinanti, alle radiazioni ultraviolette e ai cambiamenti climatici.

Le sostanze più diffuse nell’atmosfera italiana sono le polveri, il biossido di azoto e l’ozono. Questo soprattutto nelle aree settentrionali, da Torino a Brescia, ma anche a Roma e nelle città dove il traffico è più intenso. L’inquinamento ambientale in Italia riguarda soprattutto la contaminazione dell’aria. Questa causa morti premature, patologie cardiache e respiratorie e la diffusione di alcune forme di tumore.

Fenomeni che, per quanto negli ultimi anni vi siano stati continui miglioramenti, continuano a verificarsi. Una causa determinante è il continuo utilizzo di fonti energetiche dannose, come gasolio, GPL e metano, ma anche pellet e olio combustibile. Una situazione che rende sempre più necessario il passaggio a fonti di energia rinnovabile.

Data alle fiamme la storica bancarella di libri usati a Roma: distrutta una  montagna di sapere  per mano di ignoti. Gabriella Paci

Una bravata di pessimo gusto o più semplicemente una cattiva azione gratuita,dettata da pochezza di relazioni e di capacità di riflessione  che è costata la fine di un’attività trentennale e la perdita di un piccolo patrimonio di saggezza.

Come definire altrimenti l’incendio doloso che è costato la perdita di circa 6.000 volumi di vari genere letterario,autore e data? In soli 10 metri quadri a Piazzale Flaminio a Roma Alberto Maccaroni,prima occupato nell’edilizia, aveva realizzato in trent’anni di vita quello che era il suo sogno: conoscere e far conoscere agli altri ,attraverso la lettura,qualcosa in più del mondo intorno a noi e dietro di noi. Frequentata da intellettuali e non ,comprava e vendeva libri usati per ogni esigenza,da quella della semplice lettura di un romanzo a quella specifica di autori classici.

Eppure quella bancarella,gestita con garbo e competenza dal signor Alberto che per questo era stato insignito del titolo di “professore” ha dato noia a qualche teppistello che ha pensato bene di farne un bel falò ,magari per far parlare del suo gesto scellerato .

Il 9 luglio scorso,alle 5 di mattina qualcuno aveva infatti allertato i vigili per quell’incendio in centro che stava divorando i libri e la struttura di metallo e plastica che era stata costruita a protezione .

Ma lui,il professore,intervistato da qualche reporter e giornalista, con la sua  naturale signorilità e pazienza,non ha inveito contro i responsabili né si è lasciato andare alla commiserazione ma con apprezzabile spirito di resilienza ha detto che si sarebbe fatto daccapo nella ripresa della sua attività.

Non sono mancati apprezzamenti e gesti di solidarietà nei suoi confronti che,subito  dopo il disastro, gli hanno consentito di avere già un recupero di quasi la metà dei libri perduti e dopo soli quattro giorni, la bancarella era di nuovo in funzione.

Purtroppo certe edizioni “storiche “ di volumi classici sono andate irrimediabilmente perdute ma la bancarella di Piazzale Flaminio tornerà ad esserci perché come ha detto lo stesso gestore:”La cultura risorge sempre “

Alberto e la sua bancarella

Ignavia, di Maria Teresa Infante

Ignavia, di Maria Teresa Infante

Ignavia 

Ci sono notti 

che hanno gli occhi delle donne

ed altre 

che ne asciugano il dolore.

Ieri una donna si chiamò Maria 

e generò da spine il grande amore.

Ieri una donna ci indicò la strada

ma ancor di croci il cielo è costellato.

Sarà condanna o la sciagura umana?

Aspetteremo l’alba che rischiari 

o dormiremo il sonno degli ignavi? 

Maria Teresa Infante

da “Rosso sangue” Oceano Edizioni, 2018 

Immagine web: Gustav Klimt

Se ne vanno fisicamente ma il loro spirito trova il modo di rimanere sempre con noi

Se ne vanno fisicamente ma il loro spirito trova il modo di rimanere sempre con noi

di Gian Ruggero Manzoni

Un qualche giorno fa abbiamo dovuto sopprimere il cane di mia madre, Tabù, il quale aveva compiuto 16 anni. Aveva un tumore al fegato, le cataratte, che lo rendevano semi cieco, e non aveva quasi più l’udito. Si trascinava, causa, anche, una tremenda forma reumatica alle gambe posteriori. 

Mia madre sta soffrendo molto causa tale perdita, infine era il suo cane … infatti mia figlia ed io non l’abbiamo mai sentito più di tanto nostro, sebbene lui, un qualche gioco, anche da noi se lo lasciasse fare. Mia madre, che sta elaborando il lutto, ha lasciato tutte le cose di Tabù al proprio posto … la cuccia, le sue scodelle, la vecchia coperta sulla quale dormiva, e, nel giardino, ha lasciato la bacinella dove Tabù beveva, e, ogni giorno, aggiunge acqua. 

Sono 5 o 6 mattinate che, all’alba, in quel recipiente, va a bere e si fa il bagno un giovane merlo di recente nidiata. Mia madre se n’è accorta e sono già 3 giorni che punta la sveglia alle 5 e 30 così da vedere quel nero volatile dal becco giallo fare le sue abluzioni nella ciotola di Tabù. 

Lei dice che l’anima del suo cane è migrata in quel piccolo merlo, e, quando mi domanda se così può essere, io le rispondo con un sì convintissimo, poi le dico che certamente Tabù è in quel merlotto, e che mai nulla si perde in questo universo … anche se ben so che siamo anche noi uomini già sperduti fin dalla nascita, o, meglio, ancor prima di nascere. 

Sono felice che mia madre si sia votata a questa sorta di credenza orientale “metempsicotica”, del resto l’importante è credere in un qualcosa, soprattutto in cose che non puoi provare, vedere o che mai si sono rivelate, cose che comunque fanno parte della nostra tradizione, della nostra cultura, del nostro essere umani, a cui giusto il credere nello Spirito, non tanto nella Materia, resta …

Prima Guerra Mondiale. Uomini, Soldati, Eroi, di Il Soldato Dimenticato di Claudio Restelli

Prima Guerra Mondiale. Uomini, Soldati, Eroi, di Il Soldato Dimenticato di Claudio Restelli

Prima Guerra Mondiale. Uomini, Soldati, Eroi.

In questa straordinaria Fotografia, è ritratto un Cappellano Militare Bavarese con i  suoi cani durante la Grande Guerra. 

Dopo l’autunno del 1914, i Cappellani di divisione furono anche assistiti da Cappellani di campo volontari.

In Baviera i Cappellani agirono negli ospedali da campo e si presero cura dei feriti.

Diversi Rabbini volontari furono impiegati anche per i soldati ebrei.

L’uniforme da campo stabilita per i Cappellani da campo nel 1913 aveva il viola come colore distintivo.

Indossavano il berretto da campo degli Ufficiali con una fascia viola e una speciale croce smaltata bianca tra le coccarde. Avevano anche un grande cappello di feltro Feldgrau con una fascia viola indossata con la falda rivolta verso l’alto. 

Le divise da campo erano le stesse per entrambe le confessioni, quindi indossavano croci diverse per differenziarsi. Questi erano indossati su una catena intorno al collo per tutti i servizi religiosi. La croce protestante era liscia e decorata con le lettere “XP” (Chi-Rho), mentre la croce cattolica era un crocifisso con il corpo di Cristo e bordi d’argento.

PER NON DIMENTICARE

Foto Archivio Storico Bundesarchive

(Foto non presente all’interno del libro) 

IL SOLDATO DIMENTICATO. La storia di Giovanni Battista Faraldi (Leucotea Edizioni Sanremo). In tutte le Librerie e Webstore.

In pronta consegna su Leucotea Store:

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https://www.leucotea.it/…/product/il-Soldato-Dimenticato-1

Se avessi le stoffe ricamate del cielo, di WLLIAM BUTLER YEATS

Se avessi le stoffe ricamate del cielo, di WLLIAM BUTLER YEATS

di Elvio Bombonato

Se avessi le stoffe ricamate del cielo,

intessute di luce d’oro e di argento,

le stoffe azzurre le pallide e le oscure

di notte e luce e penombra,

stenderei le stoffe sotto ai tuoi piedi:

ma, essendo povero, ho solo i miei sogni;

ho steso i miei sogni sotto ai tuoi piedi;

cammina leggera perché cammini sui miei sogni.

WLLIAM BUTLER YEATS   (Dublino 1865-1939);  trad. di Carlo Franzini.

Yeats è il più importante poeta irlandese del ‘900, e uno dei massimi in Europa.  Ebbe un amore tempestoso e sfortunato per Maud, attrice della sua compagnia teatrale a Dublino, cui si riferisce il tu della breve lirica. Entrambi militarono nella lotta per l’indipendenza dell’Irlanda dalla Gran Bretagna, lui più tiepido, lei più accesa.  Splendida l’immagine finale: ‘ho steso i miei sogni sotto ai tuoi piedi; cammina leggera perché cammini sui miei sogni’.  La poesia è solare nei primi cinque versi; sfiduciata, ma consolata dai sogni, negli ultimi tre.

I NOSTRI  RESPIRI – OUR BREATHING , di Mirella Ester Pennone Masi

I NOSTRI  RESPIRI – OUR BREATHING , di Mirella Ester Pennone Masi

I NOSTRI  RESPIRI  

Nel tramonto anelante di fiabe

solo due palme ondeggiano, lente, 

testimoni silenti di nuovi giochi

all’ombra tremula

Palpitano làttimi di stelle

in cerca di segreti infuocati

e di note aperte al vento;

ecco … scintillano … precipitano,

ed è un prisma di colori

Un temporale dalla stagione breve

in me lascerà tracce di nostalgia;

ma ora c’è l’isola a ritmare il tempo,

il verde mare, le onde e i nostri respiri:

“il tuo, mai disancorerà dal mio cuore”

*

 OUR BREATHING  

In the longing sunset of fairy tales

only two palm trees sway, slow, 

silent witnesses of new games

in the trembling shade

They throb with stars

in search of fiery secrets

and of notes open to the wind;

behold … they sparkle … they precipitate,

and it is a prism of colours

A storm from the short season

will leave traces of nostalgia in me;

but now there is the island to mark time,

the green sea, the waves and our breaths:

“yours, never will it leave my heart”

ester @ mirella M P    2018

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Avete stancato con il vostro perbenismo ipocrita, dove chi si comporta seguendo le regole è punito, chi le vìola è premiato, di Fabio Canepari

Fabio Canepari

Avete stancato con il vostro perbenismo ipocrita, dove chi si comporta seguendo le regole è punito, chi le vìola è premiato, di  Fabio Canepari

In più di mille si sono dati appuntamento da questa mattina per un rave party in riva al Po, in provincia di Pavia, non lontano dal comune di Pieve del Cairo, in Lomellina, ai confini con la provincia di Alessandria. La festa dovrebbe avere il suo momento culminante stanotte, estendendosi forse anche alla vicina area di Tortona, sempre nei pressi del fiume. I partecipanti sono stati richiamati dagli annunci diffusi via internet. Le forze dell’ordine stanno tenendo sotto controllo la zona, con la presenza di polizia, carabinieri e anche della protezione civile. L’area è stata “cinturata” per evitare nuovi afflussi.

Punto primo i rave sono abusivi.

Punto secondo , fanno feste di paese limitate e sui mezzi pubblici c’è obbligo di mascherina, li invece è tutto concesso.

Punto terzo, nei rave c’è la droga e alcool non siamo nel medioevo e con questo caldo puo’ capitare la disgrazia.

Punto quarto, forze dell’ordine , protezione civile ecc. tutti in allerta per sto branco di celebrolesi pagati con le spese dei contribuenti.

Punto quinto, avete stancato con il vostro perbenismo ipocrita, dove chi si comporta seguendo le regole è punito, chi le vìola è premiato

Buon compleanno, Renato, di Andrea Scanzi 

Renato Pozzetto

Buon compleanno, Renato, di Andrea Scanzi 

Renato Pozzetto è un maestro di comicità. Oggi compie gli anni. Qualche tempo fa fece un ritratto molto lucido dell’epoca attuale.

“Ho mandato a cagare più io in tutta la storia del cinema italiano che nessun altro.

Ma si sa…”il vai a cagare pirla”…oggi non lo si usa quasi più…

Chi riesce a fregarsene dei problemi poi alla fine vince sempre.

Sono un appassionato di auto, ho figli e ho una bella casa fuori dalle balle.

Mi mancano quelle belle vie di Milano vuote dove si girava in bicicletta.

E la scena del trattore in piazza San Babila… fantascienza se pensiamo a cosa c’è oggi…

Ma va bene così…

Oggi le persone vivono freneticamente con il taaac…

Se pensate alla velocità di tutto e tutti….

Accompagni i figli a scuola… taaaac…

Torni a casa e prepari da mangiare… taaaac…

Guardi tua moglie e pensi che ti sei sposato per amore e non per altro… taaaac…

E la tua felicità è un taaaaac…

Che posizioni in fondo alle frasi perché in quel momento sei felice ed infelice…

Felice perché hai tante cose… infelice perché le cose che non avevi prima ti mettono a disagio in quel momento…

E vorresti tornare indietro alla tua semplicità.

E così la società d’oggi va forte…

E i ragazzi sono pieni di troppe cose che non possono far nascere un qualcosa che si possa definire Trash…

Anzi oggi c’è troppa poca leggerezza…

E le generazioni mie Teocoli, Boldi, Abatantuono, Villaggio…

Non le eguaglierà nessuno.

Perché noi abbiamo fatto epoca…

Con le nostre vite, le nostre abitudini e le nostre tristezze e le nostre tragedie.

Perché un comico che può far veramente ridere deve ”sorbirsi” esperienze di ogni genere…

E la bellezza di una faccia che si riconosce è proprio questo…

Se mi riesci a guardare negli occhi ti sentirai a casa…

Una casa che si chiama ”Italiano”…

Come le belle cose che si facevano tra il 1960 e il 1990….

Poi tutto diventa difficile…

Ed è un peccato non per me che ho anche l’umbrela…

Ma più per voi che ridete poco e vi divertite male”.

Buon compleanno, Renato.

PROGRAMMA ESTATE 2022, di Andrea Gasparri, scrittore

Andrea Gasparri Scrittore

PROGRAMMA ESTATE 2022, di Andrea Gasparri, scrittore

PROGRAMMA ESTATE 2022

Sono lieto di annunciare che il programma della presentazione dei miei romanzi per questa estate è di massima completato. Spero che sia d’interesse di molti. Le presentazioni saranno condotte da Maria Luisa Cipriani a Sarteano, da Angelica La Grotta a Montecatini e da Nicola D’Argenio e dall’Autore nelle altre sedi. Gli eventi saranno animati dalla lettura di alcuni passi (brevi non temete…) a cura di Alessandra Rossi degli Arrischianti. Si parlerà non solo del romanzo giallo “La notte”, ma anche di scrittura e di rapporti editoriali, se il tempo lo concederà. Nell’evento “Cetona stregata” parlerò della “Strega di Cetona” per festeggiare la vittoria nel premio letterario “Il borgo 2022” conseguita dal romanzo e dal borgo associato Cetona. Parlerò di stregoneria, Santa Inquisizione e altro, mentre Massimo Cinelli parlerà della storia di Cetona del 1500 e di altre storie con intriganti rivelazioni. A Cetona e Radicofani presenterò il Corto “Espiazione” (che sarà girato a settembre nella Fortezza di Radicofani per gentile concessione del Sindaco e del gestore Paul Mazzuoli) di cui ho scritto la sceneggiatura originale ispirandomi al romanzo “La strega di Cetona”. Saranno presenti il regista e gli attori. Il programma definitivo è il seguente:

24 LUGLIO CHIANCIANO ore 11 “Villa Simoneschi” ospiti di un evento organizzato dall’”Associazione la Dea Athena ETS”: Presentazione de “La notte”. Parteciperà l’Editore. Letture dal libro di Alessandra Rossi degli Arrischianti

7 AGOSTO SARTEANO ore 16,30 Sala Mostre: Presentazione de “La notte”. Letture dal libro di Alessandra Rossi degli Arrischianti

9 AGOSTO RADICOFANI ore 18 Sala Consiliare del Comune: presentazione de “La notte” e del Corto “Espiazione” su mia sceneggiatura ispirata al romanzo “La strega di Cetona”. Presenti il regista e gli attori; Letture dal libro di Alessandra Rossi degli Arrischianti

13 AGOSTO “CETONA STREGATA” ore 18 presso “La Collegiata” di Cetona per gentile concessione del parroco Don Piero.  L’Autore presenterà “La strega di Cetona” in occasione della vittoria nel concorso letterario “Il Borgo italiano 2022” riportata dal romanzo e dal Borgo di Cetona al quale era associato. Sarà anche annunciato il Corto “Espiazione” ispirato al romanzo.  Si parlerà di stregoneria e di S. Inquisizione con considerazioni sorprendenti. Massimo Cinelli racconterà la storia di Cetona nel 1500, epoca nella quale è ambientato il romanzo, e altre storie, rivelando particolari inediti e intriganti.  Saranno presenti il regista e gli attori. 

3 SETTEMBRE MONTECATINI ore 18 presso la Libreria “Amo i libri”: Presentazione de “La notte” di Angelica La Grotta

Mi manca il mare, di Giuseppe Pippo Guaragna

Mi manca il mare, di Giuseppe Pippo Guaragna

Mi manca il mare 

Quanto mi manca il mare, 

la carezza salata sulla pelle, 

immergersi al profondo

trattenendo il respiro, 

è diventarne parte tra le stelle

marine, e le verdesche, che guizzano

spavalde e colorate. 

Mi manca il mare, 

l’incontro con le trigoni e le mante

e con il loro incedere elegante, 

dare la caccia a mormore e corvine

ed alla grande cernia,

regina incontrastata dei fondali

dove l’acqua è più fonda.

Mi manca il mare, 

le grandi praterie di poseidonia, 

che sembrano danzare

al ritmo che gl’impone la corrente, 

e t’accarezzan lieve sulla pelle 

nel brulichio di pesci colorati.

Mi manca il mare, 

disteso su uno scoglio ad osservare

il volo dei gabbiani su nel cielo, 

e poi il tuffo improvviso sulla preda, 

e quei tramonti d’ambra 

che sembrano dipinti da un pittore.

E si manca il mare, 

mi manca la scogliera, 

a me vecchio delfino ormai spiaggiato.

12 luglio 2022

Chiedo se, di Stefania Melani – Percorsi di luce

Chiedo se, di Stefania Melani – Percorsi di luce

Chiedo se 

come il mio sia il tuo sognare

se tu rimanga a terra o voli

nel quotidiano gioco degli scacchi?

Guarda; 

simile ad un empireo impalpabile 

piantano le stelle

vivai di lumi.

Tutto somiglia al sogno nella notte 

chiuso in siderea corazza

della luna bugiarda.

Vedi? 

Spia sui dubbi e sulle sfide degli amanti

e, come tartaruga, 

rimane assente nella sua corazza.

Oh..luna di magnete

attrai impassibile l’essenza di un mondo

adulatore, 

che s’illude come una stella spenta.

Stefania Melani @

BUONGIORNO LUMINOSO E SERENO e FELICE FINE SETTIMANA DI SOGNI 

amici carissimi della mia pagina artistica.

Foto di Stefania Melani @ Foto dalla mia casa in collina

DESTINO, di Horion Enky

DESTINO, di Horion Enky

DESTINO – HORION ENKY

Non porterò con me la rabbia, 

se è stato  infausto, il destino.

Non me la prenderò con i miei piedi,

 se mi duoleranno in certi momenti  nel cammino.

Non mi fermerò ad ascoltare il mio passato, 

continuerò andare avanti guardando il sole 

che nasce ogni mattino, 

lasciando le ombre che mi seguono,

 al loro destino.

Il Rosmarino non capisce l’inverno, di Matteo Bussola 

Matteo Bussola – Il rosmarino non capisce l’inverno

Il Rosmarino non capisce l’inverno, di Matteo Bussola 

Sono uscito a prendere “Robinson”, come ogni sabato mattina.

Quando torno dall’edicola il rito prevede caffè nero, pane tostato, tavolinetto in giardino, solo allora apro il giornale.

Ammetto che stavolta non ho resistito. Ho iniziato a sfogliarlo piano già mentre camminavo verso casa, pensando “Ma su, figurati se.”

Quando stavo arrivando alla pagina delle classifiche mi è arrivato un WhatsApp di mia mamma, conteneva una foto storta. Ho visto prima la sua foto e poi la pagina, ed è stato ancora più bello saperlo così.

La foto l’ho rifatta un po’ meglio dieci minuti dopo, è quella qui sotto.

Insomma, ecco.

Per la seconda settimana consecutiva, un piccolo romanzo che parla di storie di donne e di ragazze, di cadute e dignità e coraggio, è nella top ten dei dieci libri più venduti nel Paese, a un’incollatura dal premio Strega.

Io, sul serio, credo di avere finito i grazie. 

#ilrosmarinononcapiscelinverno #einaudieditore

Racconti: Smise di piangere, di Sergio Pizio scrittore sceneggiatore

Racconti: Smise di piangere, di Sergio Pizio scrittore sceneggiatore

Smise di piangere.

Cercando la propria dignità e perdono nell’anima, stropicciata e abusata da un sentimento privo d’amore. La poesia del suo essere donna plasmò il suo viso regalandole un sorriso, una tacita introspezione dalla quale emerse la voglia di smettere di amare quella vita colma di nulla. Un nulla pressato dal tutto, incontenibile nel suo assordante vuoto assoluto. Forse l’amore che conosceva non bastava per colmare quella voragine dentro il cuore. Forse esisteva un’altro tipo di amore per sollevare gli occhi verso il cielo e provare una inspiegabile emozione così intensa e passionale. Forse bastava librarsi nell’aria spiegando le ali senza domandarsi nulla, lasciandosi trasportare dal vento. Senza ascoltare inutili parole, inseguendo false linee di pensiero obsolete.

Forse bastava davvero poco per credere di volare, ma soprattutto di credere nell’amore più puro cristallino e lucente di tutto l’Universo.

The power of love 

Sergio Pizio

scrittore sceneggiatore 

The power of love Copyright@ 2022′

Valeria Bianchi Mian: Tra i miei colori preferiti 

Valeria Bianchi Mian

Valeria Bianchi Mian: Tra i miei colori preferiti 

– al primo posto il verde in tutte le sue sfumature. Verde menta e mela, verde salvia e menta, verde del mare fosforo quando il cielo è plumbeo e sta per scoppiare il finimondo; io, verde di cuore, come voi, preferisco sempre la via di mezzo, il chakra verde che batte il tamburo della vita.

– al secondo posto, il rosso. Rosso fuoco vivo, rosso sangue e labbra, rosso che si sposa bene con il verdeblu. Infrarosso e ultravioletto nella danza uroborica che, lavorandoci senza sosta, diventa produzione della differenza, opera personale e universale. Bello il rosso, signora in rosso. I capelli rossi. La maturità rubedo.

– al terzo posto, tutte le gradazioni di bianco fino al blu nero della notte, in accordo però con i toni della terra e della corteccia di un albero. The Tree of Life ha le fronde rivolte verso il cielo e un formicolio di animali, e un universo di fiori nell’erba. È saldo nelle radici.

V.

#appunti #grimorium #cromoterapiaarchetipica

<fotografia di Sebastian B.>

Germoglia l’anima deserta, di  Manuela Di Dalmazi 

Le poesie di questa raccolta conducono il lettore in un viaggio della mente e del cuore, offrendo una promessa di ordine nella confusione e nel caos di una società “liquida”. Nello smarrimento e nella delusione per speranze vanificate e sogni bruscamente interrotti, ecco la parola che unisce, il miracolo di mani che si stringono e di corpi che si incontrano. Il dolore è un germe dal quale possono nascere la dolcezza e la grazia necessarie a dare forza al nostro cammino e a renderlo ben più di un semplice “passaggio”, anche quando sembra spegnersi la speranza di un futuro diverso.

Dillo alla casa editrice. 
Vorrei leggere questo libro su Kindle 

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Dettagli prodotto

  • Editore ‏ : ‎ Tabula Fati; Tabula fati edizione (10 marzo 2019)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 64 pagine
  • ISBN-10 ‏ : ‎ 8874757190
  • ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8874757190
  • Peso articolo ‏ : ‎ 120 g

È tempo di disobbedire, di Manuela Di Dalmazi 

È tempo di disobbedire

 Manuela Di Dalmazi 22 dicembre 2020 1 Minute

La poesia è l’urlo della verità. Essa ha tante voci, di denuncia, di sofferenza, di ribellione, d’amore. Il suo volto ha occhi puri, profondi che guardano il mondo, la vita e la sua precarietà.

In mezzo a tanto deserto in quanto il libro è stato scritto durante il primo periodo di Pandemia Marzo 2020, racconta attraverso le Poesie che l’Autrice definisce “Virulente”, l’amore, il dolore, il senso di precarietà che ha travolto tutti.

Disobbedire quindi alla morte spirituale, non certo fisica, che in questi tempi arroganti di mercato, sta lentamente cedendo il passo al più becero mercantilismo culturale.

Due domande sono rivolte al lettore alle quali l’Autrice poeticamente risponde:

“L’amore è un sentimento?

Il dolore può diventare fecondo?”

E’ un’audace operazione di alta filologia, rara in questi tempi di mediocrità. (Francesco Di Rocco)

Un’opera che ha sdoganato i confini della poesia, seppure ne abbia! (Maurizio D’Amato)

Poetry is the scream of truth. It has many voices, of denunciation, of suffering, of rebellion, of love. His face has pure, deep eyes that look at the world, life and its precariousness.

In the midst of so much desert as the book was written during the first period of the Pandemic March 2020, it tells through the Poems that the Author defines “Virulent”, the love, the pain, the sense of precariousness that overwhelmed everyone.

Disobeying therefore the spiritual death, certainly not physical, which in these arrogant market times is slowly giving way to the most vulgar cultural mercantilism.

Two questions are addressed to the reader to which the Author poetically replies:

“Is love a feeling?

Can pain become fruitful? “

It is a daring operation of high philology, rare in these times of mediocrity. (Francesco Di Rocco)

A work that has cleared the boundaries of poetry, even if it has any! (Maurizio D’Amato)