Quando forti e diritte le nostre anime – Sonetto XXII di Elisabeth Barret Browning

Quando forti e diritte le nostre anime
si stringono in silenzio sempre più vicine,
finché le punte ricurve delle loro ali
aperte prendono fuoco, quale amaro
torto può farci la terra per impedirci
d’essere a lungo felici? Pensa! Mentre
saliamo in alto, gli angeli, incalzandoci,
sfere d’oro di canto perfetto vorrebbero
far cadere nel nostro profondo e caro
silenzio. Ma, amore, restiamo sulla terra
dove l’avverso, indegno umore degli umani
fugge gli spiriti puri, li isola e consente
un luogo dove stare, amare per un giorno,
con l’ombra e l’ora della morte intorno.
Elizabeth  Barrett Browning

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Elizabeth  Barrett Browning – Poetessa inglese (Coxhoe Hall, Durham, 1806 – Firenze 1861). Prima dei quattordici anni pubblicò un poema in distici eroici, The battle of Marathon, ma acquistò larga fama col volume The Seraphim and other poems/” (1838) e con la raccolta Poems (1844) che contiene la notissima poesia The cry of the children contro lo sfruttamento dei fanciulli nel lavoro degli opifici. In seguito al matrimonio con Robert Browning (1846) si stabilì a Firenze; scrisse poi i Sonnets from the Portuguese (stampati privatamente 1847, pubblicati 1850), la sua opera migliore; appoggiò con la sua attività poetica (Casa Guidi Windows, 1851; Poems before Congress, 1860) le vicende del Risorgimento italiano che seguì con calda simpatia. Il suo maggiore poema Aurora Leigh (1857), romanzo in versi sciolti, lodatissimo al suo tempo, conserva oggi solo valore di documento sociale. [ Enc.Treccani]

Al di là della nebbia

Non siamo mai totalmente felici, i nostri giorni, anche i più lieti sono sempre velati da una sottile cortina di nebbia. C’è sempre un vago senso d’inquietudine…

Io non so cosa c’è nella nebbia…
ah godete il piccolo istante di sole!
Ti riscaldi, ti illumina la strada
e pensi che sia un’eterna estate
e pensi che sia il sorriso
quello che ti mancava…
E pensi…
Io non so cosa c’è nella nebbia…
Ma avanza e ti coglie improvvisa.
E copre anche te.

Imma Paradiso
 

L’azzurro, di Stefania Melani

L’azzurro, di Stefania Melani

Stefania Melani – Percorsi di luce

L’azzurro 

L’azzurro ripiove schiuma

fra il gorgoglio marino.

L’afa accalda l’estate 

che si abbatte mordace

e tenera.

Ubriachi di sole

si vive

quasi vestiti d’aria..

su tutto l’eco lontana 

di ovattate voci.

Fluttua

disseminato nel vento salino 

l’Eros,

abbraccia il calore

la pelle nuda

e addolcisce il frutto

poi scende

e ci travolge.

Stefania Melani 

@ d.r.

Dal mio libro edito da EUROPA EDIZIONI 

ALLE RADICI DEI SOGNI 

BUONGIORNO LUMINOSO E SERENO CARISSIMI AMICI, UN ABBRACCIO 

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Foto di Stefania Melani @ Da casa mia.

Mi ricorderò di te, di Alma Bigonzoni

Mi ricorderò di te, di Alma Bigonzoni

Poesia e Serenità

Mi ricorderò di te 

Ogni nuova alba che nascerà mi 

ricorderò di te, ti coltiverò tra i miei 

pensieri più belli.

Mi ricorderò di te, di un amore vero come 

il sole, un sogno che non avrà mai fine. 

Ricorderò il tuo sguardo suadente, il tuo 

sorriso accattivante, bello come una 

poesia.

Resteranno il sapore dei tuoi baci, le 

emozioni vissute e la grande voglia di te. 

Resterà nel mio cuore un dolce ricordo, 

mi rimarrà il tuo odore, rimarranno tanti 

sogni e fogli sparsi dentro al cuore.

Rimarranno i sogni bugiardi che racconto 

al cuscino quando lo stringo e gli parlo di 

te.

___@Ab___

Per te sarò, di Alma Bigonzoni

Per te sarò, di Alma Bigonzoni

Poesia e Serenità

Per te sarò

Sarò come pioggia d’estate,

leggera brezza che seduce le onde,

fulgido colore di un vivace tramonto, 

profumo intenso di un vellutato fiore.

Sarò la voce che ti parla, la mano che 

accarezza i tuoi pensieri, i tuoi desideri, 

la passione che ti trasporterà, sarò 

tempesta nel tuo cuore o dolce uragano.

Per te sarò neve che ti copre col suo 

manto immacolato oppure per sempre 

un campo fiorito.

Sarò luce del mattino.

Lascia che io sia quello che vuoi e

sarò per te la tua poesia.

___@Ab___

L’angolo della poesia: ” La paura” di Caterina Alagna

Salerno:

Dal mio blog https://farfallelibereblog.blogspot.com/2022/04/la-paura.html

La paura, maestoso fiume in tempesta,

frantuma gli argini 

e pavida la mente resta a contemplare 

soffici ombre di ardesia.

L’anima stanca e sfibrata

goffa riprende il volo

e torbide nubi di cera, nere

come ali di piombo, si accalcano

generando un vortice tenebroso.

I densi pensieri della sera 

s’attorcigliano lungo il percorso 

sbranati dalla paura,

mentre tenui raggi di luce

nell’ombra passano ignorati.

UN GRIDO PER LA PACE”Sarebbe una festa per tutta la terra fare la pace prima della guerra” ☮️☮️

Il simbolo della pace (☮) fu creato da Gerald Holtom nel 1958, disegnatore commerciale e pacifista, su commissione della CND, all’epoca guidata dal filosofo e matematico Bertrand Russell e raggiunse il successo nel decennio successivo prima a sostegno della Campagna per il disarmo nucleare e successivamente più in generale dell’antimilitarismo. Il successo del simbolo si deve probabilmente alla sua semplicità e fu interpretato falsamente anche come la rappresentazione stilizzata di un amplesso, aderendo così allo slogan sessantottino «Fate l’amore, non fate la guerra».Il simbolo, secondo la sua versione iniziale, rappresenterebbe le lettere N e D, appunto Nuclear Disarmament. Inizialmente Holtom aveva pensato di ricorrere al simbolo della croce cristiana inserito in un cerchio, ma alcuni preti con cui si consultò non si dichiararono entusiasti di usare la croce in marce di protesta. La prima apparizione pubblica del simbolo della pace avvenne quello stesso anno nella Marcia di Aldermaston (o Marcia di Pasqua), una grande manifestazione anti-nucleare in Gran Bretagna, iniziata a Trafalgar Square a Londra e terminata ad Aldermaston, a 80 km dalla capitale, dove venivano prodotte le armi nucleari britanniche.  Il simbolo non fu mai, volutamente, protetto da copyright, e anche per questo è divenuto un linguaggio universale, nel bene e nel male. L’attivista statunitense Bayard Rustin, consigliere di Martin Luther King, lo importò negli Stati Uniti, dove ben presto divenne icona dei movimenti per i diritti civili e simbolo delle proteste contro la guerra del Vietnam. Ma il ☮ è stato anche impiegato da movimenti ambientalisti, nella difesa dei diritti delle donne o degli omosessuali, nella lotta all’apartheid.

Dopo la pioggia è una filastrocca di Gianni Rodari, tratta dalla raccolta I cinque libri. Storie fantastiche, favole e filastrocche edita da Einaudi nel 1997. Ancora una volta, con parole semplici ma dense di metafore, lo scrittore e pedagogista riesce a donarci un insegnamento prezioso che sembra derivare direttamente dall’armonioso ciclo della natura.
Pioggia, tempesta e arcobaleno diventano quindi simboli archetipici, immagini della “pace” e della “speranza”. Tramite un esplicito gioco di contrapposizioni, l’autore vuole porre l’accento su un modo di sentire comune a tutta l’umanità che pare rendersi conto del benessere solo dopo aver sperimentato la sventura. Racconta un fatto molto vero, quanto inevitabile.
Le cose infatti in questo nostro mondo sembrano definirsi tramite il loro opposto: la “pace” sarebbe un termine astratto, vacuo, svuotato di ogni senso senza la “guerra”.

Dopo la pioggia

Dopo la pioggia viene il sereno
brilla in cielo l’arcobaleno.
È come un ponte imbandierato
e il sole ci passa festeggiato.

È bello guardare a naso in su
le sue bandiere rosse e blu.
Però lo si vede, questo è male
soltanto dopo il temporale.

Non sarebbe più conveniente
il temporale non farlo per niente?
Un arcobaleno senza tempesta,
questa sì che sarebbe una festa.

Sarebbe una festa per tutta la terra
fare la pace prima della guerra.

*Eh sì sarebbe davvero un passo avanti nell’evoluzione della specie arrivare a questa considerazione così semplice eppure così importante. Rodari nella sua saggezza fanciulla lo pone nella giocosità di una filastrocca, da cantare ai bimbi sperando che diventino adulti più consapevoli.

Festa del Vino del Monferrato Unesco: ecco le trentuno Pro Loco partecipanti

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Festa del Vino del Monferrato Unesco: ecco le trentuno Pro Loco partecipanti
Ufficializzati i menu proposti nei due fine settimana del 16, 17 e 18 e del 23, 24 e 25 settembre

Con l’avvicinarsi della sessantunesima Festa del Vino del Monferrato Unesco, che torna nella sua formula tradizionale al Mercato Pavia, si annunciano ufficialmente le trentuno Pro Loco che proporranno le proprie specialità nei due fine settimana del 16, 17, 18 e 23, 24, 25 settembre.

Stand aperti il venerdì dalle ore 18,00 alle ore 24,00 e il sabato e domenica con orario continuato dalle ore 10,00 alle ore 24,00 con possibilità di consumare direttamente in loco, grazie ai 4 mila posti a sedere, o utilizzare il servizio da asporto.

Ad accompagnare le cucine monferrine e vercellesi ci saranno anche gli stand dei produttori vinicoli, mentre per tutto il mese di settembre si susseguiranno in città una serie di appuntamenti e iniziative.

Le Pro Loco e i menu
Pro Loco Altavilla Monferrato – Franchini: Tartare di fassona piemontese + tomino € 7,00, Tagliolini al sugo di nocciole di Lu € 7,00, Panna cotta ai frutti di bosco € 4,00
Comitato Folkloristico Asiglianese di Asigliano Vercellese: Stufato d’asino con polenta € 8,50, Lumache in umido € 8,50, Tipica fagiolata piemontese € 5,00, Biscotti Asianot con zabaione € 4,00
Pro Loco di Balzola – Rimbalzolando Aps: Panissa balzolese € 6,00, Polenta e gorgonzola € 7,00, Carpione misto (bistecca con zucchine) € 7,00
Pro Loco di Borgo San Martino: Agnolotti al sugo d’arrosto € 6,00, Bollito misto con bagnetto verde € 10,00, Zabaione con krumiri € 4,00
Pro Loco Caminsport di Camino: Agnolotti al sugo civet o burro e salvia € 5,00, Panzerotti di magro al burro e salvia € 5,00, Vitello tonnato € 3,50, Torta di nocciole e cioccolato € 3,00
Pro Loco di Casale Monferrato: Gnocchi al Castelmagno con granella di nocciole € 7,00, Brasato al barbera con patate al forno € 10,00, Patate fritte € 3,00, Bunet € 4,00
Pro Loco di Cereseto: Gnocco fritto salato € 5,00, Gnocco fritto dolce € 5,00
Pro Loco di Coniolo: Insalata di fagioli, tonno e cipolle € 3,50, Agnolotti con ragù alle tre carni monferrine € 5,50, Stracotto al vecchio barbera con patate fritte € 8,00, Patate fritte 2,50
Gruppo culturale Rione Praïet di Crescentino: Tomini freschi alla praiettese € 3,50, Fritto misto alla piemontese € 12,00, Patatine fritte € 3,00
Pro Loco di Gabiano: Tagliatelle al sugo di cinghiale € 6,00, Tagliatelle al tartufo € 6,00, Pesche ripiene € 3,50, Salame cinghiale € 3,50
Pro Loco di Giardinetto di Castelletto Monferrato: Stinco di maiale intero (600 gr circa) con patate al forno € 11,00, Stinco di maiale intero (600 gr circa) € 9,00, Patate al forno € 3,50, Torta alle nocciole € 4,00
Pro Loco di Grana: Selezione di carni crude monferrine € 8,00, Agnolotti d’asino con sugo d’asino € 7,00, Agnolotti agli spinaci con sugo burro e salvia € 6,00, Tiramisù € 3,00
Pro Loco di Mirabello Monferrato: Lasagnette della vigilia € 6,00, Salamino ciucco con polenta o patate € 6,50, Patate rustiche fritte € 3,50, Bunet € 3,00
Pro Loco di Morano sul Po: Panissa € 6,00, Crostone con bagnetto e acciughe € 4,00, Crostata di riso € 3,00
Pro Loco Mottese di Motta De’ Conti: Fritto misto piemontese € 12,00, Lingua in salsa verde € 5,00
Pro Loco di Occimiano: Risotto salsiccia e barbera € 5,00, Prosciutto al forno con patatine € 7,00, Torronata € 3,50, Patatine fritte € 2,50
Pro Loco di Ozzano Monferrato – Associazione Polisportiva: Agnolotti con tartufo € 6,00, Grigliata mista con patate € 10,50, Patatine fritte € 3,00, Pesche al vino o Gelato artigianale € 3,00
Pro Loco La Tabarina della Piagera di Gabiano: Tris di antipasti (salamino al barbera, friciulin all’erba di S. Pietro, fagioli in umido alla Tabarina) € 6,00, Reginette al sugo di nocciole o al sugo della Tabarina € 6,00, Spezzatino di capriolo con polenta € 8,00, Dolce della Tabarina: torta di nocciole accompagnata da una crema di zabaione allo spumante € 5,00
Pro Loco di Pontestura: Agnolotti De.Co. di Pontestura al ragù monferrino € 6,00, Battuta di carne cruda con scaglie di grana € 8,00, Torta De.Co. castagnaccio e amaretti € 3,00, Tris di semolini (limone, cioccolato, zabaione) € 3,50
Pro Loco di Casale Popolo: Carpaccio di carne con bagna cauda o grana € 7,00, Tagliere di salumi e formaggi € 7,00, Patatine fritte € 3,00, Cheesecake all’uva € 4,00
Pro Loco di Prarolo: Risotto con porri mantecato con petali di grana € 5,00, Spezzatino d’asino con polenta € 10,00, Cotechino con patate € 7,00
Associazione Polisportiva di Quarti di Pontestura: Gnocchi al ragù € 6,00, Gnocchi ai formaggi € 6,00, Gran gnocco fritto di Quarti con salumi, formaggi e marmellata € 7,00, Gnocco fritto e Nutella € 4,00
Pro Loco Rosignanese di Rosignano Monferrato: Rosiburger (panino con hamburger di manzo piemontese, bacon croccante, formaggio, insalata valeriana, pomodoro, cipolla rossa caramellata) con patate al forno € 12,00, Tagliata di fassona piemontese con patate al forno € 13,00, Carne cruda € 7,00, Panna cotta all’uva fragola € 4,00
Pro Loco Compagnia della Muletta di Sala Monferrato: Piatto di muletta € 5,00, Limone ripieno € 4,00, Semifreddo al torroncino € 4,00
Pro Loco di San Salvatore Monferrato: Tagliolini al sugo di lepre € 7,00, Agnolotti fritti € 5,00, Brasato con patatine fritte € 10,00, Pesche ripiene € 4,00
Pro Loco di Terranova: Grasso con formaggio € 6,00, Trippa € 6,00, Sgroppino € 3,00, Bunet e/o Panna cotta € 2,50
Pro Loco di Terruggia: Friciulin € 4,50, Peperonata € 4,00, Straccetti di pollo € 5,50, Salame di cioccolato € 4,00
Comitato Vecchia Porta Casale di Vercelli: Panissa vercellese € 5,50, Rane fritte € 8,50, Tartufata € 3,50
Pro Loco di Vignale Monferrato: Friciulin De.Co. € 4,00, Acciughe con bagnetto € 5,00, salame di cioccolato € 4,00
Pro Loco di Villanova Monferrato: Bruschetta melanzane, burratina e granella di pistacchio € 4,50, Risotto con salsiccia e zucchine con burrata a cascata € 6,00, Tomino ruspante con marmellata di cipolle e barbera € 5,00, Torta cioccolatino (senza glutine e senza lattosio) € 3,50

Il servizio bar sarà invece gestito dalle Pro Loco di Frassinello Monferrato e di Sala Monferrato.

Per info e aggiornamenti sulla Festa del Vino del Monferrato Unesco e le iniziative in programma nel mese di settembre in città: www.festadelvinodelmonferrato.it.

Casale Monferrato, 23 agosto 2022

Il presente comunicato è redatto in modo impersonale (senza nomi e virgolettati) secondo quanto disposto dall’art.9 c.1 della legge n° 28 del 22 febbraio 2000 in tema di par condicio nei periodi pre-elettorali.

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XIII Festival Intern. Alessandria Barocca e non solo… 

Alessandria: Dopo aver regalato ad una platea sempre più entusiasta un mese di luglio all’insegna del grande repertorio barocco, il XIII Festival internazionale “Alessandria Barocca e non solo…” riprende la sua programmazione puntando l’attenzione su fasi successive della storia della musica.

Due gli appuntamenti nella settimana che segna il passaggio tra agosto e settembre:

Martedì 30 agosto, alle ore 21, presso la Chiesa di Santo Stefano in Castellazzo Bormida, il Guitar Duo Angela Centola & Roberto Margaritella sarà protagonista di “NOTTE FLAMENCA”, uno spettacolo dedicato al Flamenco da concerto per due chitarre, che si svolgerà in collaborazione con il Comune e la SOMS castellazzesi e l’associazione Cultura Viva.
Dal Flamenco Primitivo al Flamenco Nuevo i due musicisti accompagneranno il pubblico in un percorso attraverso le melodie più struggenti e rappresentative dell’arte gitana per eccellenza.

Sabato 3 settembre, alle ore 21, il Chiostro del Seminario Vescovile di Tortona ospiterà l’appuntamento con l’immortale repertorio per clarinetto, violoncello e pianoforte proposto dal Trio costituito dai noti musicisti Roberto Bocchio, Claudio Merlo e Nicola Giribaldi.

In programma il “Kegelstatt – Trio” o “Trio dei birilli” di W.A. Mozart ed il Trio op. 114 di J. Brahms, uno dei più celebri ed iconici brani composti per questa formazione strumentale. L’evento, dal titolo 
“…E MI SOVVIEN L’ETERNO…” è organizzato in collaborazione con l’associazione “Paolo Perduca” ed il Polo Culturale Diocesano di Tortona.

L’ingresso ai concerti sarà gratuito e libero fino ad esaurimento posti.

Il XIII Festival Internazionale “Alessandria Barocca e non solo…”, promosso dall’associazione Pantheon ETS, gode del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero della Cultura, della Regione Piemonte, della Provincia e del Comune di Alessandria, dei Comuni di Ovada e Castellazzo Bormida, delle Diocesi di Alessandria e Tortona ed è realizzato grazie al contributo delle Fondazioni CRA e CRT, di AMAG S.p.a. e di alcuni sponsor privati.

I Templari, san Francesco, la guerra e la santità

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Alessandria: I Templari, san Francesco, la guerra e la santità

Storici e cantanti, scrittori e rievocatori, attori e performers, narratori e musicisti raccontano

la storia, il mistero e la leggenda dei famosi frati-cavalieri del Medioevo,

ancora presenti nel nostro immaginario collettivo

Dopo il notevole successo della prima edizione, torna l’innovativo “Festival internazionale dei Templari” ideato e diretto da Simonetta Cerrini, storica e saggista, esperta di Templari, e da Gian Piero Alloisio, cantautore e drammaturgo.

Il ‘Festival internazionale dei Templari’, a cui è stato conferito il patrocinio da parte della Regione Piemonte e il patrocinio da parte dell’Università del Piemonte Orientale (U.P.O.), è entrato a far parte della ‘Templars Route European Federation’ (TREF).

Il tema di quest’anno – “I Templari, san Francesco, la guerra e la santità” – invita storici e artisti a rispondere a numerose domande, divenute tragicamente di estrema attualità: qual è la posizione dei cristiani rispetto alla guerra? Qual era la pace per san Francesco? Come affrontavano la guerra i frati cavalieri Templari? Un soldato può divenire santo? Chi era il vero Nemico per i Templari? Cristiani d’Oriente, cristiani cattolici, musulmani ed ebrei: quali rapporti c’erano al tempo delle crociate? Scontro o condivisione?

Ad Alessandria, nella suggestiva cornice di Piazza Santa Maria di Castello, i due mondi degli storici e degli artisti si comporranno in quattro serate-spettacolo (25-26-27-28 agosto alle ore 21:15) volte a raccontare a un largo pubblico la storia dei Templari, cavalieri in cerca di santità, che ancora oggi affascinano milioni di persone in tutto il mondo. 

Venerdì 26 e sabato 27 agosto alle ore 17 la prestigiosa sede dell’Associazione ‘Cultura e Sviluppo’ di Alessandria ospiterà le conferenze pomeridiane dei relatori, precedute da un Firmacopie alle ore 16:30, mentre domenica 28 agosto alle ore 17:30 la chiesa della Natività di Maria di Spinetta Marengo (AL), ospiterà una conferenza-spettacolo. 

Tra gli storici, coordinati da Simonetta Cerrini, ascolteremo Franco Cardini, professore emerito di Storia medievale, saggista dalla produzione sterminata e intellettuale attento alla storia contemporanea, la storica francese Camille Rouxpetel, dell’Università di Nantes, studiosa dei pellegrinaggi e degli scambi culturali e religiosi tra i cristiani d’Oriente e i cristiani d’Occidente e Antonio Musarra dell’Università La Sapienza di Roma, studioso di storia marittima del Mediterraneo, di storia delle crociate e di storia francescana, oltre agli interventi in video di Alessandro Barbero (professore ordinario dell’Università del Piemonte Orientale), Philippe Josserand (maître de conférence all’Università di Nantes), Benjamin Z. Kedar (professore emerito dell’Università ebraica di Gerusalemme ), e André Vauchez (professore emerito dell’Università di Paris X- Nanterre).

Quest’anno, il copione delle quattro serate, scritto da Gian Piero Alloisio, affianca agli interventi dei relatori (tutti in italiano), canzoni d’autore (fra cui Leonard Cohen, Fabrizio De André, Luigi Tenco, i Gufi, Giorgio Gaber e lo stesso Alloisio), cabaret, letture, musica elettronica, performances e installazioni.

Tra gli artisti, l’attore Massimo Bagliani (direttore artistico del ‘Teatro Alessandrino’), la cantante Elisabetta Gagliardi (docente al Conservatorio ‘Verdi’ di Milano e al Conservatorio ‘Martucci’ di Salerno), il musicista Globular Waves (Edoardo Lanza) e il violinista/compositore di musica classica ed elettronica Say Twine (Alessio Cavalazzi)

Saranno presenti sul palco anche i ricostruttori della ‘Mansio Templi Parmensis 1275’, che illustreranno l’abito e le armi dei Templari.

Per un Festival in chiave pop che si propone di raccontare a un largo pubblico sia la vera storia dei Templari, sia la storia della loro leggenda.

L’ingresso sarà libero e gratuito.

In caso di maltempo, le serate si svolgeranno regolarmente nella sede di Cultura e Sviluppo.

In occasione del Festival inoltre da giovedì 25 agosto  a domenica 28 agosto ad Alessandria rimarranno aperte le Sale d’Arte di Via Machiavelli 13, dove è custodito il prezioso “ciclo arturiano” e il Museo di Palazzo Cuttica, in Via Parma 1 che ospita la mostra “Un set alla Moda – Un secolo di cinema italiano tra fotografie e costumi”.  Per entrambe i musei gli orari d’apertura sono dalle ore 15 alle ore 19.

Il Festival è prodotto da A.T.I.D. con la compartecipazione della Città di Alessandria, in collaborazione con l’Azienda ‘CulturAle – ASM Costruire Insieme’ nonché con il sostegno della ‘Fondazione Cassa di Risparmio’ di Alessandria e Gruppo AMAG di Alessandria.

Si ringrazia inoltre ‘Il Chiostro’ di Santa Maria di Castello, la ‘Comunità di San Benedetto’, l’Associazione ‘Cultura e Sviluppo’, la comunità  dei frati Francescani della Chiesa della ‘Natività di Maria’ del sobborgo di Spinetta Marengo, ‘Il Libraccio’ e altre realtà cittadine.

Il Festival sarà presente inoltre sulle pagine Facebook e Instagram: @festivaldeitemplari

Per contatti: A.T.I.D. cell. 380-4522189 o all’indirizzo mail: festivaldeitemplari@gmail.com

***

QUATTRO CONFERENZE-SPETTACOLO 

in piazza Santa Maria di Castello, ore 21:15

Con: Gian Piero Alloisio, Massimo Bagliani, Franco Cardini, Simonetta Cerrini, Elisabetta Gagliardi, Globular Waves (Edoardo Lanza), ‘Mansio Templi Parmensis 1275’, Antonio Musarra, Camille Rouxpetel, Say Twine (Alessio Cavalazzi).

E con video-interviste ad Alessandro Barbero, Philippe Josserand, Benjamin Kedar, André Vauchez.

Giovedì 25 agosto: ‘Il paradosso templare’

Chi era il miles Christi? Chi erano i crucesignati? Chi erano davvero i Templari? Chi raccolse la loro eredità?

La serata di apertura del Festival fa emergere la figura paradossale del Templare, che al tempo stesso è un religioso e un militare. Simonetta Cerrini, dopo aver introdotto l’argomento, presenterà gli altri relatori: Camille Rouxpetel disegnerà il ritratto del pellegrino, mentre Antonio Musarra racconterà in che modo gli Ospitalieri ereditarono i beni Templari e descriverà la figura dell’alessandrino sant’Ugo Canefri. 

Franco Cardini, uno dei più illustri e noti storici italiani, spiegherà chi era nel Medioevo il miles Christi, il cavaliere di Cristo. 

L’attore alessandrino Massimo Bagliani impersonerà papa Clemente V e leggerà alcuni articoli della Regola dei Templari.

Il tema del Festival, in bilico fra le riflessioni sulla guerra e sulla santità, sarà affrontato in chiave artistica da Gian Piero Alloisio e Elisabetta Gagliardi che canteranno Halleluja di Leonard Cohen e Chiara Luce, canzone di Gian Piero Alloisio dedicata alla beata Chiara Luce Badano. La canzone Non spingete scappiamo anche noi dei Gufi creerà un momento comico.

Completa la serata l’intervento in video di Philippe Josserand, dedicato all’ultimo gran maestro del Tempio, Jacques de Molay.

Venerdì 26 agosto: ‘San Francesco cavaliere’

Cosa avevano in comune i Templari e san Francesco? Il santo di Assisi andò alla ricerca del Graal?

I Templari, san Francesco e l’islam: incontro di civiltà?

La seconda serata del Festival permetterà di scoprire un lato meno conosciuto di san Francesco e di approfondire le somiglianze fra i cavalieri Templari e i frati francescani, nel nome della laicità, della povertà e della cortesia. 

La relazione introduttiva di Simonetta Cerrini sarà seguita da un video di Benjamin Kedar, che presenterà la storia della casa-madre del Tempio, l’attuale moschea Aqsa. 

Franco Cardini, che a san Francesco cavaliere ha dedicato molte ricerche, non mancherà di spiegarci l’incontro di san Francesco con il sultano e la sua particolare ricerca del Graal. Il racconto sarà impreziosito dagli interventi del giovane musicista Say Twine (Alessio Cavalazzi), presente a Eurovision 2022.

A Massimo Bagliani sarà affidata la lettura del Cantico delle creature di san Francesco, ma anche una versione speciale, cabarettistica, della parabola delle tre anella, raccontata da Giovanni Boccaccio. 

Aprirà la serata Siamo arrivati, un brano di Gian Piero Alloisio del 1981, tornato di straordinaria attualità.

Sabato 27 agosto: ‘Guerra e pace’

Quali furono le grandi battaglie dei Templari? Quali guerre rifiutarono? In che modo operavano per la pace?

Introdotta da una canzone di Gian Piero Alloisio, La terra gira rallentando, la serata si apre con la descrizione dei Templari in battaglia scritta da un pellegrino. Simonetta Cerrini svilupperà il tema dell’atteggiamento del cavaliere Templare nei confronti della guerra, mentre Antonio Musarra percorrerà le più importanti battaglie combattute dai frati cavalieri. A Massimo Bagliani è affidata la lettura di brani di noti teologi che si rivolgono ai Templari, elogiandoli o criticando il loro operato. Proprio alla critica degli ordini militari è dedicato l’intervento in video di Alessandro Barbero. La canzone La strana famiglia scritta da Alloisio con Giorgio Gaber nel 1990 crea un momento divertente. Elisabetta Gagliardi e il musicista Globular Waves affiancano Alloisio nell’esecuzione dei brani. 

Domenica 28 agosto: ‘La santità negata’

I Templari facevano miracoli? Esistono preghiere templari? Poteva un templare diventare santo?

La quarta serata si apre con un omaggio a un grande artista del territorio, Luigi Tenco, e alla sua Ciao amore, ciao, affidata alla voce di Elisabetta Gagliardi. Il racconto di un miracolo templare, letto da Massimo Bagliani, introduce l’argomento della serata. Simonetta Cerrini spiegherà come mai i Templari non raggiunsero mai la santità e Camille Rouxpetel svelerà quali erano i rapporti a Gerusalemme tra le varie comunità cristiane e i Templari. L’intervento in video di André Vauchez dedicato al Santo Sepolcro introduce la relazione di Simonetta Cerrini sulle chiese templari. La religiosità dei frati cavalieri è dimostrata dalle preghiere che composero in prigione, lette da Massimo Bagliani. Non manca la suggestiva Giovanna d’Arco, canzone di Leonard Cohen tradotta da Fabrizio De André. Mentre il brano comico della serata è Le nozze di Cana, eseguito dal trio Alloisio-Gagliardi-Bagliani.

I ricostruttori della Mansio Templi Parmensis 1275 illustreranno qual era l’equipaggiamento militare dei frati cavalieri. Il momento finale d’animazione è affidato a Globular Waves.

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TRE INCONTRI CON IL PUBBLICO

Centro Congressi Associazione ‘Cultura e Sviluppo’ – p.zza De Andrè 76, Alessandria – ore 17 (Firmacopie alle ore 16:30)

Venerdì 26 agosto – Franco Cardini, Lectio magistralis. Il “soldato cristiano” ieri e oggi

Sabato 27 agosto – ‘Templari, Francescani e Terre sante’

Con Simonetta Cerrini, Antonio Musarra e interventi in video di André Vauchez (Gerusalemme e la Terra santa in Occidente), Benjamin Kedar (Il Tempio di Salomone. La casa–madre  dei Templari: ciò che resta) e Philippe Josserand (Da Bernard de Girard Du Haillan a Umberto Eco: cinque secoli di leggenda templare

Chiesa della ‘Natività di Maria’, sobborgo di Spinetta Marengo – strada Frugarolo di Spinetta 4 – ore 17:30

Domenica 28 agosto – ‘Dialoghi Templari e non solo’

Con Camille Rouxpetel (La Custodia francescana di Terra Santa), la Mansio Templi Parmensis 1275 (L’abito dei Templari), Massimo Bagliani (Monologo di re Filippo il Bellodal dramma storico I Templari, ultimo atto di Gian Piero Alloisio), Gian Piero Alloisio ed Elisabetta Gagliardi (canzoni Il destino e Noi che semper naveghemmo).

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IL CAST

Gian Piero Alloisio – Gian Piero Alloisio è un cantautore e drammaturgo poliedrico e imprevedibile: autore di canzoni (Francesco Guccini, Gaber-Jannacci, Gianni Morandi), autore di teatro (Ombretta Colli, Arturo Brachetti, Paolo Graziosi, Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse), scopritore di talenti autorali (Federica Abbate, Emanuele Dabbono, Willie Peyote, Alessandro La Cava) e scrittore (Il mio amico Giorgio Gaber).

Ha scritto il dramma storico : I Templari, ultimo atto (RAI2).

Massimo Bagliani – Attore diplomato alla scuola del Piccolo Teatro di Milano, Massimo Bagliani è Direttore Artistico del Teatro Alessandrino. Ha recitato nelle Compagnie di Vittorio Gassman, Gino Bramieri, Gigi Proietti, Ugo Pagliai, Renzo Montagnani. Ha scritto testi teatrali con Enrico Vaime. 

Franco Cardini – Franco Cardini è uno dei più importanti storici italiani, professore emerito di Storia medievale nell’Istituto Italiano di Scienze Umane della Scuola Normale Superiore, è anche Directeur d’Études nell’EHESS di Parigi e Fellow della Harvard University. Studioso di storia delle crociate, di pellegrinaggi e dei rapporti fra Europa e Oriente, collabora con la Rai e con numerose testate nazionali. Tra i suoi numerosi saggi ricordiamo Alle radici della cavalleria medievale ; Europa e Islam ; Gerusalemme ; San Francesco ; Quell’antica festa crudele ; San Bernardo Lode della nuova cavalleria ; L’avventura di un povero cavaliere del Cristo, Il grande racconto delle crociate (con Antonio Musarra). Con Simonetta Cerrini ha pubblicato Storia dei Templari in otto oggetti. 

Simonetta Cerrini – Storica e saggista, laureata all’Università Cattolica di Milano, Dottore dell’Università della Sorbona (Paris IV), Simonetta Cerrini ha scritto una trilogia sui Templari tradotta in varie lingue (La Rivoluzione dei Templari, L’Apocalisse dei Templari e La Passione dei Templari) e, con Franco Cardini, Storia dei Templari in otto oggetti. Per RMC Production scrive documentari sui Templari.

Elisabetta Gagliardi – Diplomata al Conservatorio Vivaldi di Alessandria, Elisabetta Gagliardi ha vinto come cantautrice il Festival della canzone italiana a New York; attualmente insegna al conservatorio Giuseppe Martucci di Salerno e al conservatorio Verdi di Milano, dove si è laureata in Canto pop-rock. 

Globular Waves – Globular Waves aka Edoardo Lanza è membro dell’Associazione Culturale PeakBeat e organizzatore del Komorebi Music Festival. Si avvicina alla musica elettronica nel 2017: la sua passione per i sintetizzatori modulari lo spinge fin da subito alla ricerca di territori inesplorati. Onde, frequenze e battiti che creano strutture architettoniche complesse.

Mansio Templi Parmensis 1275 – La Mansio Templi Parmensis 1275, nata a Parma nel 1994, è un’associazione specializzata nello studio e nella divulgazione della storia dei Templari che organizza allestimenti, lezioni e rievocazioni storiche in Italia e all’estero.

Antonio Musarra – Antonio Musarra è Professore di Storia medievale presso la Sapienza Università di Roma. Si occupa di storia marittima e navale del Mediterraneo medievale, di storia delle crociate e dell’Oriente latino e di storia francescana. Tra le sue pubblicazioni: Francesco, i Minori e la Terrasanta; Il grande racconto delle crociate (con Franco Cardini); Medioevo marinaro. Prendere il mare nell’Italia medievale; Le crociate. L’idea, la storia, il mito ; Gli ultimi crociati : Templari e Francescani in Terrasanta.

Camille Rouxpetel  – Camille Rouxpetel, ex Florence Gould Fellow presso Villa I Tatti (Harvard University) ed ex membro dell’École française de Rome, insegna all’Università di Nantes. Il suo lavoro si concentra sulle relazioni interculturali tra le comunità cristiane latine, greche e orientali nel Vicino Oriente tra il XII e il XV secolo. Ha pubblicato una monografia sulle rappresentazioni latine dei cristiani del Vicino Oriente: L’Occident au miroir de l’Orient chrétien: Cilicie, Syrie, Palestine, Égypte (XIIe-XIVe siècle)

Say Twine – Nome d’arte di Alessio Cavalazzi, Say Twine, successivamente agli studi tradizionali conseguiti nel conservatorio di Milano in violino e in musica elettronica, ha iniziato a esplorare un genere musicale di sua visione, che comprende sia il mondo acustico, sia quello elettronico: una partitura dove l’orchestrazione, anche se composta da strumenti e suoni contemporanei, è pensata in modo sinfonico, con stratificazioni e contrappunti, i quali lasciano spazio anche a momenti aleatori di pura improvvisazione.

E interventi in video di Alessandro Barbero (Università del Piemonte Orientale) ; Philippe Josserand (Università di Nantes) ; Benjamin Kedar (professore emerito Università ebraica di Gerusalemme) e André Vauchez (professore emerito Università di Paris X Nanterre).

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Casale Monferrato: Al Moonfrà ritorna il Monfrà (Jazz Fest)

Al Moonfrà ritorna il Monfrà (Jazz Fest)

Ultimo appuntamento del mese per il Monfrà Jazz Fest: giovedì 25 agosto, alle 21.30, alla Birreria Moonfrà di Casale (Via Visconti), si esibisce il duo formato da Gabriele Guglielmi, alla voce, e Gege Picollo alla chitarra, con un concerto dal titolo “Cole Porter Songbook”.

La musica ritorna, quindi, là dove birra e hamburger parlano rigorosamente in dialetto monferrino e lo fa omaggiando uno dei più grandi songwriter di tutti i tempi! 

Il concerto è dedicato proprio alle canzoni di Cole Porter che hanno saputo diventare evergreen per la loro capacità di unire la sofisticatezza musicale alla leggerezza. Il tutto con testi di grande intelligenza e ironia, di cui Porter era sovente l’autore. La profonda aderenza fra musica e parola è, infatti, il tratto che rende unico e riconoscibile questo autore, così amato ed eseguito in tutto il mondo.

Il programma vede tutti i suoi classici: da “Let’s do it” a “Everytime we say goodbye”, da “Night and day” a “So in love”.  I successi di Porter vengono ripercorsi in duo voce e chitarra, per esaltarne la liricità e l’inestinguibile forza vitale.

Info e prenotazioni direttamente al Moonfrà 0142 234234.

Al Moonfrà ritorna il Monfrà (Jazz Fest)

Al Moonfrà ritorna il Monfrà (Jazz Fest)

Ultimo appuntamento del mese per il Monfrà Jazz Fest: giovedì 25 agosto, alle 21.30, alla Birreria Moonfrà di Casale (Via Visconti), si esibisce il duo formato da Gabriele Guglielmi, alla voce, e Gege Picollo alla chitarra, con un concerto dal titolo “Cole Porter Songbook”.

La musica ritorna, quindi, là dove birra e hamburger parlano rigorosamente in dialetto monferrino e lo fa omaggiando uno dei più grandi songwriter di tutti i tempi! 

Il concerto è dedicato proprio alle canzoni di Cole Porter che hanno saputo diventare evergreen per la loro capacità di unire la sofisticatezza musicale alla leggerezza. Il tutto con testi di grande intelligenza e ironia, di cui Porter era sovente l’autore. La profonda aderenza fra musica e parola è, infatti, il tratto che rende unico e riconoscibile questo autore, così amato ed eseguito in tutto il mondo.

Il programma vede tutti i suoi classici: da “Let’s do it” a “Everytime we say goodbye”, da “Night and day” a “So in love”.  I successi di Porter vengono ripercorsi in duo voce e chitarra, per esaltarne la liricità e l’inestinguibile forza vitale.

Info e prenotazioni direttamente al Moonfrà 0142 234234.

LA CERCATRICE DI FUNGHI di Viktorie Hanisova

Libri nell’aria

Libri, letture e recensioni

LA CERCATRICE DI FUNGHI di Viktorie Hanisova

laurasalvadori

Corsi fuori dalla casa. Avrei voluto continuare a correre e correre, lontano da quell’inferno, finchè per la stanchezza non fossi caduta a terra. Invece mi nascosi sotto il gelso, nell’angolo del giardino e sotto i suoi rami spessi e carichi, da cui mi spuntavano solo i piedi, scoppiai a piangere. Rimasi lì seduta per diverse ore, finché mia madre mi chiamò per il pranzo. Quindi mi asciugai le lacrime con il dorso della mano e li raggiunsi in cucina.

Trama

Sára ha 25 anni e vive in una vecchia casa nella Selva Boema. Tutte le mattine si alza, indossa un paio di vecchi scarponi, afferra il cestino e imbocca il sentiero che suo padre le ha insegnato da bambina, in cerca di funghi da rivendere alla taverna locale. I funghi sono il suo sostentamento, la sua condanna e la sua ossessione: certamente l’unico campo in cui lei, ex studentessa modello, oggi eccelle. Ogni notte Sára la passa insonne. La sua vita trascorre a un ritmo immutabile, e la routine è interrotta solo dai controlli trimestrali con la psichiatra. Ma la morte della madre, l’assillo dei fratelli per l’eredità, un cambio di gestione alla taverna e l’inattesa amicizia di un vicino la costringono ad affrontare i ricordi di un’infanzia che ha voluto nascondere anche a sé stessa.


Recensione

Il mio primo incontro con la casa editrice Voland avviene con questo romanzo, introspettivo, profondo, toccante e scritto magnificamente. Un libro che mi ha incantata, coinvolta, emozionata.

Una storia semplice, che non cede alle lusinghe di una trama complicata ma si accontenta di creare mirabili ricami attraverso i ricordi e il presente di Sára, la cercatrice di funghi.

Viktorie Hanisova ambienta il suo romanzo nella Selva Boema, una terra poco conosciuta, fitta di boschi e di foreste, dove il turismo non ha ancora preso il sopravvento sui fianchi umidi e ombreggiati, sotto gli alberi secolari, nei profumi inebrianti e atavici del sottobosco. Là, dove i funghi crescono rigogliosi ma nascosti, celati agli occhi di chi non sa coglierli, tra i fili d’erba di un verde accecante, tra la bruma del mattino, sotto le foglie timide, cadute a terra per caso, a formare un tappeto odoroso e soffice. I funghi, organismi complessi, che obbediscono a leggi naturali sconosciute ai più, cappelli del colore della terra che spuntano nello spazio di una notte e che celano sotto di sé un mondo imperscrutabile e pieno di mistero.

Sára sa tutto dei funghi. Conosce ogni specie e ogni anfratto in cui trovarli. Prima per pura passione, poi per necessità. I funghi hanno attraversato tutta la sua giovane esistenza, grazie a suo padre, che l’ha iniziata a questa arte. Fino a che la sua piccola vita è andata in frantumi. Allora i funghi sono diventati salvezza, sostentamento, rifugio, fuga da una realtà orribile.

Nella vecchia bicocca di famiglia nel cuore della foresta, Sára  conduce un’esistenza misera e miserabile. Stretta ai margini da ricordi spaventosi, rifiutata dal mondo che prima l’accoglieva e la proteggeva, bollata dalla società che la crede folle e la marchia come pericolosa e inetta. Una vita schiacciata sotto un peso enorme e gli sforzi, vani ed estenuanti, per risalire a galla. Un metro avanti e cento indietro.

La voglia di cambiare, di ribellarsi, di tagliare i ponti con la sua famiglia. Il bisogno di rinascere, di reinventarsi, di credere in qualcosa, di fidarsi degli altri. E la paura di non farcela. La consapevolezza di tornare a cadere, sempre più in basso. La vita che fugge via. Una vita che è un voltagabbana, una delusione, un fallimento.

Viktorie Hanisova riesce a dare la luce ad una storia di resistenza e di redenzione, attraverso un linguaggio semplice, accorato, profondo. Viktorie tocca le corde più sensibili di chi legge, stravolgendo ogni sua emozione e graffiando nell’intimo fino a farlo sanguinare. L’autrice riesce a rappresentare al meglio le tenebre che attanagliano una vita. Le ali tarpate, la bocca tappata, il fiato che manca, la vita che scivola via.

La strenua lotta contro i fantasmi dell’infanzia. Il fragore che si alza quando ogni certezza cade e si spezza in mille frammenti. L’irrompere della solitudine in una vita che prima era serena, felice, piena. E la risalita verso l’ossigeno, verso la luce. La rinascita, dove prima c’era solo morte e negazione.

Attraverso frequenti flash back il romanzo riesce nell’intento di dipingere distruzione e salvezza. Follia e ragione. Morte e vita.

Consiglio questo romanzo a chi si sofferma ad osservare la parabola di un’esistenza. A chi sa cogliere tragedia e luce dallo stesso evento. A chi non si piega alle sbandate del destino. A chi crede che la vita trova sempre la sua chiave di lettura. E di volta.

E a chi trae la luce dalla bellezza delle parole e dalla forza delle immagini.


L’autrice

Vicktorie Hanisova (Praga, 1980) è considerata l’astro nascente della letteratura ceca. Scrittrice, traduttrice e docente di lingue. Ha esordito nel 2015 con il romanzo Anežka, accolto positivamente da critica e lettori. I suoi libri sono tradotti in spagnolo, catalano, tedesco, croato, polacco e arabo. La cercatrice di funghi è il suo secondo romanzo.


  • Casa Editrice: Voland
  • Collana: Amazzoni
  • Traduzione: Letizia Kostner
  • Genere: narrativa straniera
  • Pagine: 308
  • https://librinellaria.org

Ortiche, di Donatella Maino

Ortiche, di Donatella Maino 

Ortiche

(una pagina di diario e i suoi tepori)

I miei dettati scorrono  in vene di congiunzione,

 sono intonazione ritmiche

per vestire di poesia la mia prosa: 

Ogni tanto passeggio nell’aria, se incontro brezza

si apre la testa e  allora sento il mondo dentro di me.

Ecco come nasce la mia prosa 

che si finge poesia

ecco come crescono le ortiche fra il lastrico radicate.

22.08.2022