Tutto è relativo

Forse il segreto è accontentarsi delle piccole gioie, di quei preziosi momenti che possono capitarti…il famoso carpe Diem, fatto di gocce…piccole, che possono col tempo diventare mare, basta aspettare.

Com’è strana la vita
come tutto è relativo.
Taluni vogliono il mare
bagnarsi nelle sue profondità,
riempirsi gli occhi con la
sua infinita distesa.
Altri guardano la goccia,
la piccola stilla che cade
dall’alto, minuta, che,
quasi scompare quando
arriva al suolo.
E ad essa ambiscono,
la cercano e la
conservano gelosamente.
Se non puoi avere il mare
accetta le piccole gocce.
La felicità spesso è
nella prospettiva in cui
si apprezzano le cose.

Imma Paradiso

Lirica al Parvum: il “Rigoletto” torna ad Alessandria con l’Accademia Nazionale di Belcanto Italiano

Lirica al Parvum: il “Rigoletto” torna ad Alessandria con l’Accademia Nazionale di Belcanto Italiano

Alessandria: Due cast internazionali daranno vita ai personaggi che animano l’opera “Rigoletto”, capolavoro scritto da Giuseppe Verdi ed andato in scena per la prima volta nel 1851. 

L’opera verdiana sarà rappresentata, in selezione, al Teatro Parvum di Alessandria, con costumi storici e con l’accompagnamento del pianoforte, in uno spirito di collaborazione tra professionisti e allievi dell’Accademia Nazionale di Belcanto Italiano, fondata e diretta dal soprano belcantista e maestra di tecnica vocale Astrea Amaduzzi, in cooperazione con l’ISV (International School of the Voice) di Philadelphia. 

L’allestimento è previsto per l’1 ed il 3 settembre 2022, sempre alle ore 20.30.

Gli artisti provenienti dall’Italia e dall’estero, da ben sette nazioni diverse, sono questi: Il Duca di Mantova, Eero Lasorla (Finlandia) – Rigoletto, Pier Zordan (Italia) – Gilda, Hannah von Riesen (USA, 1 settembre) e Yael Elia (Israele, 3 settembre) – Sparafucile, Emmanuel Fullerton (Nicaragua, 1 settembre) e Vicente Dominguez Rosario (Spagna, 3 settembre) – Maddalena, Eva Sun (USA, 1 settembre) e Manuela Rinaldi (Italia, 3 settembre) – Il Conte di Monterone ed Il Conte di Ceprano, Seoung Nam Ryu (Corea del Sud) – Marullo, Davide Mazza Spantigati (Italia) – Matteo Borsa, Kalil Silva (Brasile) – La Contessa di Ceprano, Laura Basso (Italia) – Giovanna ed Un paggio della Duchessa, Arianna Richeldi (Italia) – Un usciere di Corte, Andrea Torciere (Italia) – Maestro al Pianoforte e Direttore musicale, Mattia Peli (Italia). 

Tutti i cantanti sono preparati, dal punto di vista vocale e dell’arte scenica, dalla Maestra Astrea Amaduzzi e dal punto di vista interpretativo dal M° Mattia Peli, mentre la regia è a cura della stessa Compagnia Lirica Internazionale di Belcanto Italiano che si pone come un “ponte” tra il mondo della scuola e quello del professionismo. 

L’ingresso è a offerta libera con prenotazione obbligatoria tramite telefono o WhatsApp al numero 3475853253.

Moleto: ArtMoleto ‘Green Spirit – Living with Art’

Il 3 e il 4 settembre 2022 il Borgo di Moleto torna  a riempirsi di bellezza. Gli artisti di ArtMoleto organizzano ‘Green Spirit – Living with Art’, una collettiva che animerà le vie del piccolo borgo. L’arte contribuisce a questo processo con la riflessione condivisa che, attraverso il dialogo tra colore e forma, consente a chi osserva di entrare in contatto con la parte più dinamica dell’universo.

Gli artisti di ArtMoleto, sempre nel rispetto della loro modalità creativa, danno vita a un percorso intorno al verde, colore di speranza e benessere, integrato con lo scenario naturale che diventa essenziale collettore e quasi estensione di questa ricerca. Esporranno le loro opere Giò Bonardi, Ilenio Celoria, Anne Conway, Elena Caterina Doria, Michelle Hold, Andrea Massari, Petra Probst, Giovanni Tamburelli e Bona Tolotti.

L’evento si aprirà sabato 3 settembre, alle ore 16.00, con l’aperitivo dalle 16.30 alle 20.00; domenica la collettiva sarà visitabile dalle 10 alle 20 e si replicherà con l’aperitivo sempre alle 16.30 con vini della Tenuta Tenaglia, Tenuta Santa Caterina, Cantina USPJA’ e Cascina Montecchio.

Il catalogo è stato sponsorizzato da Notwork prd.

Per informazioni www.artmoleto.com

artmoleto1@gmail.com https://www.instagram.com/artmoleto

Borgo di Moletosabato 3 settembre 2022dalle ore 16.00 alle 20.00

domenica 4 settembre 2022dalle ore 10.30 alle 20.00

aperitivo 3,4 settembreore 16.30 ( per i soci ArtMoleto)

24 AGOSTO, di Miriam Maria Santucci

Per non dimenticare ❤️

24 AGOSTO

Sono tornati dai campi i contadini

ed il bestiame riposa nelle stalle,

in strada giochi allegri di bambini

e in cielo già miriadi di stelle.

Il sogno aleggia lieve su ogni viso,

intorno tutto tace, è notte fonda.

Un tremore di terra e all’improvviso

in un istante tutto si trasforma!

Montagne spaventose di detriti.

Grida intorno a quel poco che resta.

Sogni stritolati mai vissuti.

Boati orrendi, come demoni in festa!

(2016)

#MiriamMariaSantucci

#oltreiconfinidelcieloedelmare

#oltrelorizzonte

#terremoto2016

Amatrice 2016, foto © Patrizia Minervini

I “Muri” che ci delimitano l’Oltre.

Ci sono Muri fisici e muri interiori, linee di demarcazione, protezione, divisori: i muri della nostra vita sono dentro di noi e intorno a noi. La storia dell’umanità è ricca di muri costruiti e abbattuti col significato di avvicinare e allontanare i popoli. Il muro, dal latino “mūrum” viene solitamente conosciuto come una costruzione in muratura, sassi o altro materiale che può svolgere differenti funzioni. Tuttavia, questo è vero per i muri che comunemente si possono definire “fisici”, altri sono invece quelli che si costruiscono e regnano dentro ognuno di noi. Ci sono poi quei muri che si muovono tra l’interno e l’esterno poiché sono delle barriere costruite internamente per ridurre o gestire paure, difficoltà, sofferenze o disagio, ma che inevitabilmente modificano il comportamento verso l’esterno, agendo anche da fortezza fisica vera e propria.

Il muro è un tema importante nella poetica di Eugenio Montale (1896-1981).
La prima raccolta di poesie di Montale, Ossi di seppia, viene pubblicata dalla casa editrice di Pietro Gobetti nel 1925. Composto da 61 liriche e in base a un disegno concettuale preciso e non in ordine cronologico, il libro si apre con I limoni, testo del 1924 e si chiude con Riviere, componimento del 1920. La raccolta di divide inoltre in quattro sezioni: Movimenti, Ossi di seppia, Mediterraneo e Meriggi e ombre. Il tema della raccolta poetica è quello dell’aridità, da lui chiamata “arsura”: gli ossi di seppia sono infatti quei residui calcarei dei molluschi che rimangono depositati sulla riva, che rimandano a una condizione vitale impoverita. Per questo la sua poesia si bassa su realtà marginali, con un linguaggio secco e spoglio e mai ricercato.
Un altro oggetto molto significativo è il muro, un ostacolo impossibile da valicare perché “scalcinato e con in cima cocci aguzzi di bottiglia”: l’uomo rimane perciò intrappolato in questa realtà materiale, senza una consistenza unitaria, e incapace di raggiungere il senso di integrità. Tutto ciò si traduce in una perdita di identità individuale e in un distacco dal mondo esteriore: un’irrequietezza che diventa un male di vivere che è possibile superare solamente attraverso l’indifferenza e l’impossibilità di provare dei veri sentimenti.Gli Ossi si concludono in modo positivo però: in Riviera infatti Montale alimenta la speranza che l’anima un giorno non sia più divisa e trovi la sua armonia con la realtà.

Se il mare rappresenta la felicità, la terra rappresenta l’opposto: è il luogo dove il poeta si ritrova dopo essere stato esiliato dal mare e dove è costretto a fare i conti con l’esclusione dalla beatitudine naturale pura. Il mare è l’infinito, la terra è il limite. Montale non si lascia sopraffare e fa della terra anche il luogo dove l’uomo può, seppur in modo non tradizionalmente eroico, mostrare il proprio valore, che consiste principalmente nell’accettazione stoica della propria condizione.
Negli Ossi di seppia c’è ancora questo muro grafito a limitare il cielo – un’altra immagine per quell’«oltre» che è impedito al poeta e che rimane al di là come “il palpitare lontano di scaglie di mare”
In questa poesia, il tono dominante è di rassegnazione di fronte ad un mondo in cui l’abitudine ha preso il sopravvento, abitudine che da una parte è una conferma che ci avvolge e ci conforta, ma dall’altra può essere anche una gabbia che ci assilla e ci snerva.
Le mattine future sono ancorate come barche in un’insenatura: il dilemma della vita è tutto qui. Da una parte l’insenatura tranquilla è una consolazione, una conferma, è la bellezza e la sicurezza del quotidiano, dall’altra ancorate ci fa pensare a qualcosa di pesante, difficile da smuovere, una condanna alla consuetudine.

Sul muro grafito
che adombra i sedili rari
l’arco del cielo appare
finito.

Chi si ricorda più del fuoco ch’arse
impetuoso
nelle vene del mondo; – in un riposo
freddo le forme, opache, sono sparse.

Rivedrò domani le banchine
e la muraglia e l’usata strada.
Nel futuro che s’apre le mattine
sono ancorate come barche in rada.   

(da Ossi di seppia, 1925)     

*Una realtà che il poeta descrive in una serie di efficaci e meravigliose metafore. Muri, invalicabili, alcuni con in cima taglienti cocci di bottiglia…quanti muri che ci costruiamo negli anni per proteggerci. Dall’ardente giovinezza piena di curiosità e di entusiasmo, fino all’isolamento nella piccola rada tranquilla dove ci sentiamo sicuri quasi prigionieri come barche ancorate.

Contemplo il tuo mistero, di Magda Dimora

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Contemplo il tuo mistero, di Magda Dimora

Magda Dimora

Contemplo il tuo

mistero

Contemplo il tuo

mistero, fragile

e altero come fiore

al sole d’inverno;

i ricordi, smagliati

e sfuggenti, pervadono l’anima

opaca, sospesa

ad un miraggio

senza luce.

Pietoso il cielo

in gramaglie

ricopre il corpo esangue, leggero

sul fiume inquieto

dei desideri.

Tenero e forte

l’amore sconfiggera’

la notte, disperdera’

i fantasmi di tenebra.

Una piccola lucerna

si accende ogni notte

sul davanzale

della mia finestra.

Dolcemente selvaggia, di Maria Rosa Cugudda

Dolcemente selvaggia, di Maria Rosa Cugudda

Dolcemente selvaggia

Per te, Isola sarda

da sempre sfruttata,

al par mio

da sempre emigrata,

geme il cuore.

Eri trasparenza

quiete e splendore,

oggi immeritata 

sofferenza.

Di nascosto

amata Terra mia

ti hanno invasa.

T”han sporcata

sfruttata

ed infettata.

Ed ora  denigrata…

Le mie amare

calde lacrime

son tutte e 

solamente per te,

Sardegna dolcemente

selvaggia!

© Maria rosa Cugudda

Ph. Personale

COME UN FIORE NEL VASO, di Daniela Patrian

COME UN FIORE NEL VASO, di Daniela Patrian

COME UN FIORE NEL VASO

Nel crepuscolare taciturno,

immerso nel vissuto solitario,

liberato dalla bulimia degli oggetti,

trovi le persone da annusare.

Incedere nuovo,

lento anche oggi

mentre la vita si snoda sotto un cielo

farraginoso e divenuto meccanico.

Il trucco si scioglie

apparenti banali aperture incerte.

Intorno alle ore riempite dal fare,

riempire quel niente, gioire del poco.

La tua vita echeggia dal vuoto,

potente torni a casa per bere il silenzio;

così ,ti mostri e ti vedo

come un fiore nel vaso.

Daniela Patrian 

Dipinto : colori acrilici su cartone telato

Buongiorno

MONFERRATO CLASSICA MASSIMO QUARTA e la  MONFERRATO CLASSIC ORCHESTRA

MONFERRATO CLASSICA MASSIMO QUARTA e la  MONFERRATO CLASSIC ORCHESTRA

Sabato 3 settembre, alle ore 21, ad Alessandria

Si chiude il festival diffuso del Monferrato

Alessandria, 25 agosto 2022

Sabato 3 settembre, nel cortile di Palazzo Cuttica, ad Alessandria, l’ultima tappa di Monferrato Classica, un evento diffuso a firma del Maestro Alex Leon e promosso dall’Associazione H.E.R., con il concerto del maestro Massimo Quarta accompagnato, nella sua esibizione, dalla Monferrato Classic Orchestra.

Tra giugno e settembre, le città di Alessandria, Acqui Terme, Nizza e Casale Monferrato, che hanno dato il patrocinio a questo momento musicale, sono state unite da un unico filo conduttore: le vibrazioni delle note suonate dai protagonisti di questo cartellone che ha portato artisti di fama internazionale nel nostro territorio.

Un percorso nella terra Unesco che ha dato la possibilità ai numerosi spettatori di godere delle bellezze del Monferrato, diventando testimoni di un progetto che ha l’ambizione di voler costruire, attraverso la musica, un manifesto di sostenibilità e di rispetto dell’ambiente.

“Sono sicuro che Alessandria saprà accogliere, come ha fatto fino ad ora, Massimo Quarta e la Monferrato Classic Orchestra con l’entusiasmo e il calore che meritano. Con loro salirò sul palco e insieme suoneremo per rendere omaggio ad un territorio, il Monferrato, che mi ha dato molto e a cui devo molto   -racconta Alex Leon, direttore artistico della manifestazione- Monferrato Classica è stato un viaggio intenso fatto di mille sfumature, che hanno reso questo progetto ancora più saldo nei suoi intenti di sostenibilità sociale, culturale e ambientale.”

Un programma che coinvolge la Monferrato Classic Orchestra che con Massimo Quarta, suoneranno musiche di Felix Mendelssohn, concerto per violino in mi minore e di Ludwig van Beethoven, Sinfonia n.7  “La Monferrato Classic Orchestra è diventata recentemente l’ orchestra della Città e del Teatro di Casale Monferrato. Questo permetterà alla nostra realtà di arricchire ulteriormente con nuove ed innovative proposte artistiche la vita culturale della città e limitrofe, preziosi patrimoni UNESCO -afferma Sabrina Lanzi, presidente e direttore artistico di MCO– In collaborazione con Monferrato Classica e il Maestro Massimo Quarta nasce questo grande progetto sinfonico che consentirà alla MCO di acquisire un’ulteriore visibilità sulla scena musicale del territorio piemontese”.

Monferrato Classica, si inserisce all’interno di un progetto più ampio che per tutta l’estate ha coinvolto le piazze di Acqui Terme con dibattiti, incontri, divertimento e territorio. Revolution Culture, anche questo ideato e diretto da Alex Leon e sostenuto dall’Associazione H.E.R come spiega la Project Manager Graziella Boi: ”I concerti di Massimo Quarta e la Monferrato Classic Orchestra chiudono la seconda edizione e aprono la nuova stagione. “Nel mese del Passaggio, nel difficile varco fra i mondi, l’augurio di custodire, mentre il buio avanza, la memoria della luce”. La parola chiave del progetto vuole essere “rigenerazione” che è il messaggio che la natura continua a mandarci nonostante crisi climatiche e sociali. Attraverso l’interprete dell’artista più selvaggio ed esagerato, vogliamo rappresentare questo concetto e inaugurare il nuovo con la celebrazione del vecchio.”

Il territorio del Monferrato è stato il palcoscenico naturale sul quale hanno rivissuto i grandi maestri.

Monferrato Classica è un Festival con una formula innovativa grazie alla quale artisti prestigiosi, interpreti qualificati, solisti di fama internazionale, hanno portato la grande musica nel nostro territorio, dice il Sindaco di AlessandriaGiorgio Abonante. Tutto questo ha consentito al pubblico partecipante non solo di vivere momenti artistici indimenticabili ma anche di scoprire il fascino e la bellezza dei luoghi del nostro territorio che ben si prestano ad essere un naturale palcoscenico per eventi di tale levatura. Ecco perché Alessandria ha preso parte a questo manifestazione con entusiasmo, certa non solo del suo valore artistico ma anche della validità delle finalità di salvaguardia e promozione delle nostre terre”

Seguirà a questo appuntamento Casale Monferrato il 4 settembre, sempre alle ore 21.00.

Il costo del biglietto è di euro 25 comprensivo di una degustazione vino e prodotti monferrini.

Per informazioni e biglietti contattare il numero: 339 408 3494 o consultare il sito https://monferratoclassica.it/

Per interviste e approfondimenti artisti

Laura Gobbi

Mobile 3383937605

BIOGRAFIE

L E O N – Direzione Artistica

Nome d’arte di Alex Florin Leonte è un giovane violinista di formazione classica volto alla sperimentazione e alla ricerca di nuovi linguaggi musicali. Nasce nel 1987 a Sighetu Marmatiei, città del nord della Romania, e inizia lo studio del violino all’età di 5 anni in una piccola scuola di musica dedicata al grande violinista romeno George Enescu. All’età di 13 anni viene ammesso al prestigioso Liceo Musicale “Sigismund Toduta” a Cluj-Napoca sotto la guida del Maestro Soltan Viorel. Nel 2003 si trasferisce a vivere in Italia, per proseguire gli studi al Conservatorio “N. Paganini” di Genova, dove si diploma sotto la guida del Prof. Valerio Giannarelli. Nel 2011 studia alla “International Menuhin Music Academy” in Svizzera con Maxim Vengerov, Liviu Prunaru e Oleg Kasiv. Nel 2014 studia e si perfeziona con la violinista Bin Huang vincitrice di numerosi premi tra cui il 1° Premio Paganini. Dal 2016 al 2019 studia e si perfeziona in musica da camera con Massimo Quarta a Genova e successivamente Piergiorgio Rosso a Torino. Nel cammino musicale incontra vari musicisti con i quali collabora, tra i quali il pianista Stefano Nozzoli. I due artisti formano un duo stabile e costruiscono negli anni un repertorio cameristico che spazia da J. S. Bach, Mozart, Schubert a Beethoven, Brahms, Schumann, Poulenc, R. Strauss, Debussy e Prokofiev. Violinista versatile trova interesse anche verso altri generi musicali. Nel 2008 inizia la collaborazione con gli Yo Yo Mundi gruppo folk-rock Piemontese, con i quali inciderà diversi dischi, Album Rosso, Munfrà. Insieme agli Yo Yo Mundi terrà numerosi concerti in Italia e all’Estero in teatri e palchi prestigiosi. La collaborazione durata fino al 2013 con la band Piemontese, porterà un enorme bagaglio culturale ed artistico all’artista in divenire. Tra il 2010 e il 2013 sarà tra i fondatori di un progetto musicale e multiculturale chiamato “Orchestra Multietnica Furasté”, con il quale ha tenuto numerosi concerti in giro per l’Italia. Viene invitato come turnista in diversi concerti della band “The Vad Vuc” in Svizzera e insieme alla band “In Vivo Veritas” suona al Festival de Chassepierre in Belgio e a numerosi concerti in Italia. La ricerca di nuove forme e linguaggi lo portano ad approfondire la musica d’improvvisazione, attraverso la quale sente di poter esprimere al meglio le proprie idee ed emozioni. Studia improvvisazione jazz con Marco Tindiglia, Masa Kamaguchi, Dave Douglas, Karl Berger, Ingrid Sertso e Furio di Castri. Ha suonato con: Faondail, Orchestra Multietnica Furastè, In Vivo Veritas, The Vad Vuc, Sharon Shannon, Stefane Mellino (Les Negresses Vertes), Trivette Bluegrass Band, The Thomas, Class Ingstrom, Marius Seck, Valerio Carboni, Maria Teresa Lonetti, Miriam Gallea, Toti Canzoneri, 20 Strings, Andy Sheppard. L E O N suona un violino Ansaldo Poggi del 1974.

Trio Debussy

I torinesi Piergiorgio Rosso, Francesca Gosio e Antonio Valentino, dopo gli studi al Conservatorio, si sono formati nel 1989 alla scuola del Trio di Trieste e dell’Altenberg Trio Wien(grazie ad una borsa di studio della De Sono). Nel 1993 hanno debuttato alla Grosser Saal del Musikverein di Vienna; nel 1995 ottengono il secondo premio al Concorso Internazionale “Gui” di Firenze; nel 1997 il primo premio al Concorso Internazionale “Trio di Trieste”; nel 1999 tengono un ciclo di concerti al Teatro Coliseum di Buenos Aires; nel 2002 sono protagonisti all’Accademia di Santa Cecilia di Roma con il Concerto Albatro di Ghedini, diretti da Jeffrey Tate.

Quartetto Indaco 

Nasce presso la Scuola di Musica di Fiesole nel 2007 grazie all’impulso di Piero Farulli e Andrea Nannoni. La formazione ha seguito masterclass con diversi quartetti (Quartetto Artemis, Quartetto Brodsky, Quartetto Prometeo) e corsi di specializzazione tenuti da alcuni tra i maggiori cameristi e quartettisti del nostro tempo (Milan Skampa-Quartetto Smetana, Hatto Beyerle Quartetto Alban Berg, Reiner Schmidt-Quartetto Hagen, Krzysztof Chorzelski Quartetto Belcea). Nel 2017 il Quartetto Indaco ha conseguito il Master in Musica da Camera presso la Musikhoch schule di Hannover, sotto la guida di Oliver Wille (Quartetto Kuss).

Quartetto di Cremona

Nasce nel 2000, durante un periodo di studio all’Accademia Stauffer di Cremona con Salvatore Accardo, Bruno Giuranna e Rocco Filippini. L’ensemble, nell’attuale formazione dal 2002, si perfeziona con Piero Farulli del Quartetto Italiano presso la Scuola di Musica di Fiesole e con Hatto Beyerle dell’Alban Berg Quartett e in breve si afferma come una delle realtà cameristiche più interessanti sulla scena internazionale. Si esibisce regolarmente nei principali festival e rassegne di tutto il mondo, in Europa, in Sudamerica, Australia e Stati Uniti.

Massimo Quarta e Monferrato Classic Orchestra

Vincitore del Primo Premio al Concorso Nazionale di Violino Città di Vittorio Veneto (1986) e del Primo Premio al Concorso di Violino Opera Prima Philips (1989), nel 1991 Massimo Quarta ha vinto il Primo Premio al prestigioso Concorso Internazionale di Violino N. Paganini di Genova. La sua intensa attività concertistica lo porta ad esibirsi per le più prestigiose istituzioni concertistiche, suonando con direttori quali Yuri Temirkanov, Myun Wun Chung, Christian Thielemann e molti altri. Massimo Quarta è considerato uno dei piú importanti violinisti della sua generazione ed è stato ospite di alcuni tra i maggiori festival.

Human Evolution Resource

Siamo una sola associazione, ma costituita da persone, aziende, enti formativi, altre associazioni. Un unico gruppo, un insieme di persone che lavorano insieme per costruire qualcosa di grande. Ognuno conta perché  porta qualcosa, aggiunge un pezzo al puzzle che una volta composto costruisce una risorsa imperdibile. Condividiamo e portiamo avanti un obiettivo: l’umanizzazione in ambiti quali l’educazione, la salute e il lavoro. Non si tratta solamente di ciò che possiamo fare, ma di come possiamo pensare insieme e di conseguenza agire.

L’Associazione HER si occupa di Ricerca, Salute e Formazione, si ispira al movimento dell’ecologia profonda di Arne Naesse e vuole fornire la base filosofica e spirituale per un vivere più vicino alla natura e con la sua costituzione e il suo nome segna il punto di svolta. H.E.R. “Di lei” segna la tendenza del cambiamento della nostra epoca dal maschile al femminile; nel pensiero: da auto assertivo a integrativo, da razionale a intuitivo, da analitico a sintetico, da riduzionistico a olistico, da lineare a non lineare. Dal punto di vista dei valori da auto assertivi a integrativi, da conservazione a espansione , da competizione a cooperazione, da quantità a qualità, da dominazione ad associazione.

L’associazione HER APS ETS è partner dei due progetti culturali, Monferrato Classica e Revolution Culture per supportare la realizzazione di eventi culturali in una logica di turismo sostenibile, sostenere le progettualità di transizione green e di economia circolare delle aziende dei territori coinvolti, attraverso la ricerca di fondi o con sostegno diretto.

La HER intende coinvolgere gli stakeholder al fine di definire la stesura del documento di politica di sviluppo sostenibile e la condivisione tra soggetti pubblici e privati di un nuovo modello economico a supporto dello sviluppo territoriale.

Premio Lunezia Nuove Proposte 2022

Premio Lunezia Nuove Proposte 2022

A seguito del consulto delle Commissioni preposte, sono stati comunicati dalla Segreteria del Premio Lunezia Nuove Proposte 2022 i nomi dei treFINALISTI della Sezione “AUTORE DI TESTO” (in ordine alfabetico):

  • Marco Baiotto e Claudia Manuela Turco di Attimis (UD) con il testo “Senza le mani dell’uomo nero”
  • Matteo Cattaneo di Schio (VI) con il testo “Caffè al Seurat
  • Matilde Maria Rosati di Prato con il testo “Wanda“.

Nell’ambito della stessa sezione, sono stati resi noti, inoltre, i nominativi di altri tre autori così premiati:

PREMIO DELLA CRITICA: Renato Billi di Forlì con il testo “Le parole

MENZIONE SPECIALE: Alessia Di Biase di Foggia con il testo “La quadratura che cerchi

MENZIONE SPECIALE: Stefano Caironi di Legnano (MI) con il testo “Anime rare“.

Nella Sezione “MUSICARE I POETI“, invece, è risultato VINCITORE assoluto:

LUCIANO NARDOZZA di Casalpusterlengo (LO), musicando la prima parte dell’opera “Il pianto della scavatrice”, lirica scelta per la sezione dedicata a Pier Paolo Pasolini in occasione dei cento anni dalla nascita. 

I candidati non prescelti potranno richiedere un’analisi scritta delle loro opere (tra il 20 ottobre e il 30 novembre 2022).

A breve sarà comunicata, agli autori premiati, la sede e/o il contesto in cui si svolgerà la cerimonia di premiazione.

(www.premiolunezia.it)

***

Il poeta Marco Baiotto (piemontese ma da tanti anni residente in Friuli) e la poetessa friulana Claudia Manuela Turco (in arte Brina Maurer, nata a Codroipo), usando lo pseudonimo “Glitter & Sundog”, da tempo scrivono insieme testi di canzoni, in italiano e in inglese, e hanno raccolto sin da subito significativi riconoscimenti e giudizi molto favorevoli.

Il testo della canzone Senza le mani dell’uomo nero nel 2021, al 13° TourMusicFest – The European Music Contest, ha raggiunto la fase delle semifinali, e nel 2022è risultato secondo classificato alla 7a edizione del Premio Internazionale Salvatore Quasimodo (Presidente di Giuria Alessandro Quasimodo). 

Dementia Friendly Community: due convegni in occasione della Giornata Mondiale Alzheimer

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Casale Monferrato: Dementia Friendly Community: due convegni in occasione della Giornata Mondiale Alzheimer

A inizio settembre il Tavolo dei Promotori svilupperà il piano di sensibilizzazione

Il 21 settembre è la Giornata Mondiale dell’Alzheimer, una patologia che sta registrando in tutti Paesi del mondo un significativo incremento. Casale Monferrato ha deciso di agire su questo fronte e dall’aprile scorso, su iniziativa di Vitas, è diventata una delle 39 città italiane Dementia Friendly Community, cioè ha istituzionalizzato l’impegno comune per l’inclusività, il sostegno e l’eliminazione dello stigma sociale nei confronti delle persone con demenza.

Il Tavolo dei Promotori della Community, che comprende il Comune di Casale Monferrato, la Diocesi, l’Asl AL, l’Ospitalità Casa di riposo di Casale e Vitas, svilupperà nel corso di una riunione a inizio settembre il piano di sensibilizzazione rivolto alla cittadinanza, alle organizzazioni di volontariato, ai club di servizio e agli operatori della sanità coinvolti.

Solo con il coinvolgimento attivo del territorio, infatti, sarà possibile diventare a tutti gli effetti una Comunità Amica della Demenza, dove le persone con questa patologia non siano escluse, ma parte ancora attiva della società.

Per questo motivo chiunque volesse approfondire gli obiettivi della Community o dare la propria disponibilità per partecipare ai prossimi incontri di sensibilizzazione, può inviare entro lunedì 5 settembre una e-mail a dfc@comune.casalemonferrato.al.it.
E proprio per sottolineare l’avvio del piano e per contribuire al programma nazionale di interventi della Giornata Mondiale dell’Alzheimer, il 23 settembre si terranno due convegni di particolare rilevanza.

Il primo si svolgerà nel pomeriggio alla Casa di Riposo: con un alto profilo scientifico, sarà destinato alla comunità di operatori del settore, ai medici ospedalieri e di medicina generale, ai familiari e alle associazioni di volontariato per approfondire e sensibilizzare sulle tematiche di cura e assistenza dei malati sofferenti di patologie legate alle demenze.

Alla sera, invece, si terrà un evento rivolto a tutta la cittadinanza con l’intervento di Alessia Rossetti, psicologa della Federazione Alzheimer Italia, la testimonianza di una caregiver di Casale Monferrato e la lectio magistralis di monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita e Presidente della commissione nazionale per la riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria per la popolazione anziana.

Nel corso della giornata sarà anche presentato un progetto di forte carattere innovativo e inclusivo, destinato a migliorare la qualità dell’assistenza fornita alle persone con demenza da parte degli operatori e dei caregiver, sempre nell’ottica di aiutare i malati a vivere meglio e di sollevare il gravoso peso che sostengono famigliari e operatori con costi umani, sociali ed economici molto spesso insostenibili.