
Che cos’e il Canicross?, di Flavia Sironi
La disciplina sportiva canicross si divide in quattro specialità.

La corsa a piedi, la corsa con lo scooter, la corsa con la bici bikejoring e il triathlon che raggruppa le prime tre discipline. La corsa a piedi si divide in due specialità, canicross, corsa breve veloce su sterrato con una lunghezza massima di 6/7 chilometri e la corsa lunga svolta in montagna chiamata dog trail.
Tutte queste discipline derivano dagli sport umani aerobici, corsa, bici, scooter e triathlon che comprende anche il nuoto e dallo sleedog ovvero la corsa sulla neve con i cani da slitta. In queste specialità il due zampe è come se fosse la slitta del quattro zampe.

Questo sport ha regole ferree per la salvaguardia del cane che viene sottoposto ad accurate visite veterinarie prima di ogni competizione. I compagni di binomio che sono formati da un uomo/una donna e un cane devono avere un’intesa ed un feeling perfetti. Si devono fidare ciecamente l’uno dell’altro. Lo sport a sei zampe è un modo per vivere la vita all’aria aperta in compagnia del proprio cane facendo qualcosa che diverte e piace ad entrambi. Si svolge su terreni sterrati, è rigorosamente vietato far correre i cani su asfalto. Questo sport viene praticato in mezzo a boschi incantati, su magnifiche spiagge, insomma in ambientazioni naturalistiche davvero molto belle. I cani amano correre, per loro è un movimento naturale, è compito degli umani riuscire a tenere il loro passo.
Per poterlo praticare l’umano e il cane si legano l’un l’altro ad una “linea” che per me ha il valore di un cordone ombelicale, agganciata sia all’imbrago indossato dall’umano sia alla pettorina indossata dal cane, che unisce due corpi, sei zampe e un’unica anima. Tutta l’attrezzatura deve essere regolamentare per permettere al cane di muovere tutti gli arti senza forzare in alcun modo la colonna e all’uomo per salvaguardare la schiena sottoposta a notevoli urti e strappi.
Per poter svolgere questo sport è necessario saper comunicare col proprio cane, anche perché per la velocità raggiunta, in caso di caduta il due zampe si può fare davvero molto male. Io, grazie alla mia Havana ho fratturato un braccio e incrinato due coste. Altre persone che conosco hanno avuto qualche indente, tutti i cani che conosco invece sono sempre rimasti illesi e si sono solo divertiti. Per questo motivo l’umano deve essere in possesso del certificato agonistico.
Correre a fianco del proprio cane è un’esperienza unica, fatta di intesa, complicità, amore e voglia di vivere la vita nel bel mezzo della natura in assoluta libertà fisica e mentale. Una vera e propria liberazione per la mente e un toccasana per il proprio corpo.
Quest’anno, durante il campionato mondiale che ha avuto luogo a Pledran in Francia, abbiamo avuto tre campioni italiani. Oro Vito Antonio Fiore nella disciplina bikejorin, argento Rinaldo Marioli già campione europeo, bronzo la mia cara amica Barbara Boccaccio nella disciplina di canicross.