
Alessandria, pubblicato da Pier Carlo Lava
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E’ LA SUA VOCE
Scioglie il suo nastro azzurro primavera
nuovamente nell’aria.
Dolci, noti profumi,
rigano di presagi la campagna.
Trasognate viole
chiedono di sbocciare. –
Ascolta: un tocco d’arpa, chissà dove!
Primavera, sei giunta! E’ la tua voce!
CRISTINA CAMPO, La tigre assenza, Adelphi, 1991
Cristina Campo (Bologna 1923 – Roma 1977) fu una traduttrice eccelsa. Poetessa solitaria, riservata, “di natura anacoretica”, coltivava il culto per i mistici, come l’inglese del ‘600 John Donne e lo spagnolo Juan de la Cruz. Fu amica e sodale di Mario Luzi, Elémire Zolla, Roberto Bazlen. Questa lirica è la traduzione di una poesia dello scrittore tedesco Eduard Frederich Morike (1804 – 1875); concentrata e criptica, consta di 4 endecasillabi e 5 settenari, metricamente perfetti, in assenza di rime. La parola chiave, primavera, apre e chiude. Notevoli: Scioglie il suo nastro azzurro (il cielo); rigano di presagi; trasognate viole chiedono di sbocciare; un tocco d’arpa, chissà dove! L’ultimo verso ripete il titolo. Commento con una doppia citazione: “Poesia è l’arte di caricare ogni parola del suo massimo significato” (Ezra Pound) e “che ogni parola abbia un sapore massimo” (Simone Weil).