Dal Messico il poeta, scrittore Jorge Daniel Tejeda Palafox
Jorge Daniel Tejeda Palafox (Messico, 1993) è scrittore, giornalista, traduttore bilingue, Community Manager, speaker, freelance e imprenditore messicano.
Tre poesie del poeta messicano Jorge Daniel Tejeda Palafox
Quando il tempo è poco.
Quando il tempo inizia a spingerti a fare l’inevitabile perché quell’evento deve accadere. E senza paura o vergogna agire e fare coraggio. affinché trasformi dell’ignoto qualcosa che ti appartiene per diritto divino. Sì, sembra entusiasmante e in te nascono sensazioni diverse. Lasciati andare e non pensare alle conseguenze. Goditi il progresso e sii grato. Tutto passa, tutto migliora.
Oggi dopo ieri.
Quando ho detto addio a ieri e oggi l’orologio ha battuto le dodici ringraziare Dio è stata la prima cosa che ho fatto. Un’altra possibilità mi è data. E inizia una nuova sfida. Ho pensato di provare qualcosa di nuovo. E quando dico prova stavo dimenticando se avesse funzionato o meno. L’importante era agire senza avere aspettative. Ieri sono partito e oggi ho preso le redini del cavallo a marciare verso una destinazione diversa, un altro percorso, un’altra alternativa da godere.
Accumulare esperienze, raccogliere ricordi, oggi dopo ieri Ricordando che vivo di nuovo.
La fede quando tocca di nuovo il cuore.
Pensare che tutto è perduto e arrendersi ad una situazione. Arriva la fede che tocca di nuovo il cuore per abituarsi alla speranza pur senza vedere un minimo cambiamento. È l’incredibile potere divino rigenerare la vita, ripristinare la persona distrutta. La fede quando tocca di nuovo il cuore nel far rinascere qualcuno, da ossa di cimitero avvia verso una destinazione di pace e serenità in un vero cammino senza cadere nella disperazione.
Circa l’autore: Jorge Daniel Tejeda Palafox è nato il 3 gennaio 1993 nella città di Xalapa, Veracruz. Ha terminato la sua laurea in Scienze della Comunicazione presso la Ives University nella sua nativa Xalapa, conseguendo la laurea il 4 ottobre 2019.
È il fondatore del proprio marchio aziendale che porta il suo nome, Jorge Daniel con la sua registrazione legale incentrata sulla formazione, l’istruzione aziendale e accademica. Come bonus venture, ha fondato il suo marchio “Coconsciencia y Salud” nell’agosto 2022 dopo aver recentemente affrontato il cancro ai testicoli.
È certificato come Auditor Interno ISO 9001:2015 e nello Standard di Competenza EC0301 di CONOCER-SEP. Ha anche un accreditamento da parte dell’Organizzazione internazionale per TEFL nell’insegnamento dell’inglese. Inoltre, lavora come editorialista, giornalista, traduttore bilingue, Community Manager, conferenziere e imprenditore autonomo.
Tres poemas del poeta mexicano Jorge Daniel Tejeda Palafox
Cuando el tiempo apremia
Cuando el tiempo empiece a empujarte a hacer lo inevitable Es porque Ese evento ha de ocurrir Y sin miedos ni vergüenzas A tomar acción y agarrar coraje Para hacer de lo desconocido en algo que te pertenece por derecho divino Sí, suena emocionante y nacen en ti diferentes sensaciones Solo déjate llevar y no pienses en las consecuencias Disfruta el proceso y agradece Todo pasa, todo mejora
Hoy después del ayer
Cuando despedí el ayer Y el reloj marcó las doce de hoy Agradecer a Dios fue lo primero que hice Una oportunidad más otorgada Y empezar un nuevo reto más Pensé en intentar algo nuevo Y al decir intentar Era olvidar si funcionaría o no Lo que era importante era hacerlo Sin expectativas Dejé el ayer Y hoy tomé las riendas del caballo Y marcho hacia un destino distinto Otro camino Otra alternativa Y disfrutar Coleccionar experiencias Coleccionar memorias Hoy después de ayer Recordar que vuelvo a vivir
La fe cuando toca de nuevo al corazón
Pensar que todo está perdido Y rendirse ante la situación Viene la fe Que toca de nuevo al corazón Acostumbrándose a la esperanza Sin ver un mínimo cambio Y el sorprendente poder divino Regenerando la vida Restaurando la persona rota La fe cuando toca de nuevo al corazón Trayendo a alguien renacido Desde un cementerio de huesos Comenzar un destino De paz y de serenidad Hacia un verdadero camino Sin caer en desesperación
Sobre el autor: Jorge Daniel Tejeda Palafox nació el 03 de enero de 1993 en la ciudad de Xalapa, Veracruz. Finalizó la licenciatura de Ciencias de la Comunicación en la Universidad Ives de su natal Xalapa, obteniendo su titulación el 04 de octubre de 2019.
Es fundador de su propia marca empresarial que lleva su nombre de pila, Jorge Daniel con su registro legal enfocada en la capacitación, formación y educación empresarial y académica. Como emprendimiento extra, estableció su marca “Coconsciencia y Salud” en agoisto de 2022 después de encarar al cáncer testicular recientemente.
Está certificado como Auditor Interno ISO 9001:2015 y en el Estándar de Competencia EC0301 del CONOCER-SEP. También cuenta con una acreditación por la Organización Internacional De TEFL en la Enseñanza de Inglés. También, se desempeña como articulista, periodista, traductor bilingüe, Community Manager, conferenciante y empresario autónomo.
Jorge Daniel Tejeda Palafox (México, 1993) es un articulista, periodista, traductor bilingüe, Community Manager, speaker, freelancer y emprendedor mexicano.
Fortemente voluto a metà Ottocento da Gaetano Grimaldi Arezzo marchese di Terresena, lo splendido Teatro Garibaldi alza il sipario sulla 9ª edizione di Voci di Sicilia, rassegna organizzata da Eventi Olimpo con la direzione artistica di Peppe Truscia e il patrocinio dell’amministrazione comunale di Enna. Si parte lunedì 19 dicembre con “L’uomo che amava le donne”, una produzione Good Mood di Roma con uno straordinario Corrado Tedeschi.
L’amore è l’elemento salvifico che ci permette di accettare la vita e la morte, in quanto pulsione irrinunciabile sospesa tra eros e thanatos. L’amore secondo Truffaut, regista, sceneggiatore nonché grande protagonista della nouvelle vague francese. Uno dei soggetti unificanti della sua intera filmografia è proprio questo folle sentimento, sviscerato e approfondito su diversi livelli. Spesso mescolando il piano narrativo con quello autobiografico, così come accade nel film L’homme qui aimait les femmes (L’uomo che amava le donne).
In un atto unico, Corrado Tedeschi fa rivivere con passione e ironia alcuni passaggi del capolavoro di Truffaut. Il protagonista Bertrande Morane, un ingegnere esperto di meccanica, dedica la sua vita all’amore infinito che prova verso le donne. Un modo per riscattare l’affetto che sua madre non era mai stata capace di offrirgli. Tedeschi in scena, come Bertrande nel film di Truffaut, scopre che la donna ama in un modo molto più universale rispetto all’uomo. Di conseguenza, non è difficile innamorarsi di una donna, è difficile amarla.
Entrambi, dunque, non appartengono alla categoria dei Don Giovanni né a quella dei Casanova. Non respirano il piacere della conquista fine a sé stessa o la seduzione finalizzata al solo raggiungimento del piacere carnale. In loro si respira il desiderio di amare l’amore in ogni sua forma, con la leggerezza e l’ingenuità di un bambino. Lo spettacolo, divertente e romantico, è arricchito da celebri scene cinematografiche di Truffaut e di Lelouch. Presenta inoltre spunti narrativi e trovate sceniche che sorprendono continuamente lo spettatore. Grazie alla straordinaria versatilità di Corrado Tedeschi, un attore dal multiforme ingegno capace di passare con lievità e grazia dai registri comici, a quelli drammatici.
Il racconto scorre come un sogno ad occhi aperti, in cui il vero protagonista si rivela essere l’universo femminile, in tutte le sue indecifrabili sfumature. Una lucida testimonianza sulla differenza che si prova fra l’amore e l’amare l’idea dell’amore. Una rappresentazione, in cui ogni essere umano sperimenta e trova il proprio modo di essere e di esprimersi, senza giudizio e senza alcuna certezza. Ma con una sola verità: “Senza amore non si è niente!”, come afferma lo stesso Truffault.
L’appuntamento con Corrado Tedeschi e “L’uomo che amava le donne” è al Teatro Garibaldi di Enna, lunedì 19 dicembre, all’interno della rassegna Voci di Sicilia. È già aperta la campagna abbonamenti. Tariffe ridotte per clubs service, Cral, over 70 ed universitari. Platea e palchi centrali: abbonamento € 95 (ridotto € 85); palchi laterali: abbonamento € 85 (ridotto € 75); galleria: abbonamento € 70 (ridotto € 60). Platea e palchi centrali: biglietto € 17 (ridotto € 15); palchi laterali: biglietto € 15 (ridotto € 13); galleria: biglietto € 13 (ridotto € 11). Inizio spettacoli ore 20.30, organizzazione a cura di Eventi Olimpo con la direzione artistica di Peppe Truscia.
Per maggiori informazioni e prenotazioni è possibile contattare il numero 335 457082 o inviare un’email a info@eventiolimpo.it. Biglietti disponibili anche sul circuito online Liveticket (https://www.liveticket.it/) e presso i punti vendita ad esso collegati.
Dotato di una tecnica strumentale ineccepibile e di un lirismo capace di far risuonare le corde più profonde dell’anima, Fabrizio Bosso incontra Battisti. L’inconfondibile jazz di uno dei trombettisti italiani più famosi nel mondo si fonde sul palco con le anime di altri cinque strepitosi performer. Ne viene fuori l’inedita ed eccezionale reinterpretazione dell’universo poetico del più intimo e personale dei cantautori.
In scena venerdì 23 dicembre alle ore 20.30, al Teatro Massimo Bellini di Catania, “Pensieri e parole – Omaggio a Lucio Battisti”. Uno spettacolo di indiscusso pregio culturale organizzato da Eventi Olimpo.
Dopo oltre dieci anni di sodalizio artistico, ritroviamo la tromba di Fabrizio Bosso e il sax di Javier Girotto che ha curato gli arrangiamenti. E ancora il contrabbasso di Furio Di Castri, il pianoforte di Rita Marcotulli, la batteria di Mattia Barbieri. Costeggiati dalla voce da crooner filosofico di Peppe Servillo, ci offrono una serata di passione per quella musica italiana che ha fatto la storia. Una storia che attraversa venti canzoni e trova espressione in ritmi suadenti e sapori latini, in racconti delicati ed emozioni palpitanti.
Non è stato semplice per i nostri sei compagni di viaggio raggiungere un simile risultato. Quello di Battisti è infatti un repertorio del tutto particolare, fatto di composizioni originali molto diverse fra loro. Il rischio che non si voleva correre era di creare un concerto di “cover”.
Invece, “Pensieri e parole” si caratterizza come un omaggio a Battisti compiuto attraverso scelte singolari, suggestioni inattese, variazioni di cui lui è il solo ispiratore. Un territorio magico dove Il mio canto libero, E penso a te e tanti altri suoi indimenticabili successi continuano a sfiorare l’anima del pubblico. Senza frattura alcuna fra la canzone e il jazz, fra la vena creativa ispiratissima di Lucio Battisti e il flusso vivo e acceso dell’improvvisazione.
Uno straordinario incontro sul palcoscenico, che si traduce senz’ombra di dubbio in una serata di grande teatro. Perché i testi e l’avvolgente musica di Battisti ci raccontano profondamente e ci emozionano ancora. E perché raramente si ha la fortuna di assistere all’interpretazione di un gruppo di artisti così appassionati e di qualità. Interpretazione che diventa per la platea la lente attraverso cui scoprire ulteriori, inattesi, suggestivi aspetti di questo amato cantautore e sottile interprete del nostro tempo.
Il 23 dicembre al Teatro Massimo Bellini di Catania risuona vivido il jazz di “Pensieri e parole – Omaggio a Lucio Battisti”. Organizzazione a cura di Eventi Olimpo, inizio ore 20.30. I biglietti sono disponibili online sul circuito BoxOffice Sicilia (al seguente link: https://bit.ly/3D6vbm0) e presso i punti vendita ad esso collegati.
Il grande cinema d’azione è di scena a Fidenza con la straordinaria partecipazione dell’attore valenzano Lorenzo Alfieri .
Nella città emiliana il 26 e 27 novembre scorsi si sono svolte le riprese del film “The camorra dominates”.
Il regista è Michele Cuccinello, noto per le opere letterarie sociali e il produttore esecutivo l’imprenditore Giuseppe Alfieri a cui vanno i nostri complimenti per la pazienza e la professionalità. Il produttore crede fermamente in questo progetto e infatti annuncia che a breve le riprese si sposteranno in altri centri italiani tra cui Milano, Alessandria e Valenza.
Il cast è ricco di nomi importanti: Alberto Petrolini, Andrea Fenu Maurizio Nicchi, al suo primo esordio, Pietro Fornaciari e Andrea Bagarella, non da meno gli esponenti di moda e televisione che hanno aderito al progetto: Marisol Fiorentino, Roberto Libero, Stefania Galiero e molti altri.
Aspettiamo con trepidante curiosità il seguito della storia.
La poesia compare per la prima volta nel 1918 dell’Antologia della Diana e nel 1919 viene inserita nella raccolta Allegria di naufragi. «Napoli il 26 dicembre 1916», Ungaretti si trovava in licenza nella casa napoletana dell’amico Marone. È proprio qui che il poeta ritrova serenità, pace e riposo, ma anche un momento di pausa dalla dolorosa esperienza della guerra. Finalmente può sentire il calore del focolare e vivere la casa come un rifugio per i suoi pensieri e la sua stanchezza. Proprio per questo il poeta preferisce rimanere isolato e perfino ignorato: alle strade piene di gente preferisce il «caldo buono» della casa. Nella celebre lirica, infatti, il poeta più che celebrare la festività del Natale si sofferma sui sentimenti di stanchezza e sollievo da lui provati nei giorni di congedo dal fronte italo-austriaco.
Quel 26 dicembre Ungaretti si lasciava alle spalle i giorni drammatici vissuti a San Martino del Carso dove aveva assistito alla morte di molti commilitoni e alla distruzione di interi villaggi. La sua visione del Natale è dunque estremamente soggettiva e interiore. Già nel primo verso c’è una forte antitesi tra il Natale (momento gioioso, sereno e spensierato per antonomasia) e la stanchezza provata dal poeta.
Ungaretti non vuole uscire nella folla cittadina, perché l’assembramento gli ricorda la confusione delle trincee belliche. Ungaretti è stanco nel fisico e segnato nell’anima, Il rimando a “una cosa posata e dimenticata” ricorda il corpo dei compagni massacrati e caduti nello scontro. Il poeta chiede dunque di rimanere in casa: c’è infatti questa esigenza di sottolineare il “qui” in contrapposizione a un non detto, ma implicito là, delle trincee dove infuria la battaglia italo-austriaca, di poter stare accanto al “caldo buono del focolare” che ha una funzione ristoratrice in contrapposizione con il gelo terribile e feroce patito in battaglia che gli si è insinuato nelle ossa.
“Natale” di Giuseppe Ungaretti
Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade
Ho tanta
stanchezza
sulle spalle
Lasciatemi così
come una
cosa
posata
in un
angolo
e dimenticata
Qui
non si sente
altro
che il caldo buono
Sto
con le quattro
capriole
di fumo
del focolare
*Una lirica così intensa e cruda nello stile scarno ed essenziale di Ungaretti. Quasi la senti la pesantezza amara dei suoi pensieri, la resa di quell’invocazione di lasciarlo lì come una cosa posata in un angolo, dimenticata, come le vittime silenziose di ogni guerra che spesso non fanno più nemmeno notizia e lui che ne è uscito vivo non sa che significato dare ad un natale chiassoso, di spese, di luci, lui che aveva negli occhi la morte.
Quando si parla di Pisa si fa inevitabilmente riferimento alla sua torre; ma questo imponente campanile pendente è solo uno dei tanti monumenti offre la bella città toscana. La bellissima Piazza del Duomo raccoglie, in un complesso architettonico unico al mondo, non a caso definita “Piazza dei Miracoli”, i principali monumenti religiosi della città: la Torre, il Duomo, il Battistero ed il Camposanto. Pisa, però, non si esaurisce in questa Piazza: basterà spostarsi di poco per scoprire le meraviglie artistiche che la rendono una delle più belle città d’arte in Italia.
Edifici, monumenti e musei contribuiscono a mantener vivo il ricordo di un passato in cui Pisa è stata Repubblica Marinara e, per molto tempo, padrona indiscussa del Mediterraneo. Inoltre, mantenendo ben saldo ancora il titolo di Regina degli Studi, conferitole dai fiorentini, Pisa è una città estremamente giovane, dinamica ed animata.
When we talk about Pisa we inevitably refer to its tower; but this imposing leaning bell tower is just one of the many monuments that the beautiful Tuscan city offers. The beautiful Piazza del Duomo brings together, in an architectural complex unique in the world, not surprisingly called “Piazza dei Miracoli”, the main religious monuments of the city: the Tower, the Cathedral, the Baptistery and the Camposanto. Pisa, however, does not end in this square: just move a little to discover the artistic wonders that make it one of the most beautiful art cities in Italy.
Palaces, monuments and museums help to keep alive the memory of a past in which Pisa was the Maritime Republic and, for a long time, the undisputed master of the Mediterranean. Furthermore, still retaining the title of Queen of Studies, conferred on it by the Florentines, Pisa is an extremely young, dynamic and lively city.
Maria Do Rosàrio Pedreira, poetessa portoghese, nata a Lisbona nel 1959.
Non c’è più nessun nome. Dopo di te mi destinarono solo nomi che non amai, volti sui quali non volli posare gli occhi per paura di fissarli, mani che erano sempre l’ombra delle tue mani sotto le lenzuola. Mai neanche le vidi né toccai quelle dita che, nel buio, celebravano nella mia la tua carne – se un altro motivo le portò, per quanto vago, anche non volli udirlo, mai lo seppi. Dopo di te, dopo gli altri uomini, è ancora il tuo nome che dico. E nessun altro.
L’ALESSANDRIA VOLLEY BRINDA IN “COPPA” E VOLA IN FINALE
Al Palacima di Alessandria giovedì 8 dicembre si è giocato, per la seconda fase della COPPA PIEMONTE FIPAV, il concentramento a 3 squadre che ha designato una delle quattro finaliste. Al termine di tre incontri ben giocati dalle contendenti a staccare il pass per le finali è stata l’Alessandria volley. Quattro i concentramenti disputati e altrettante finaliste. Oltre alle ragazze del Presidente Andrea La Rosa si contenderanno la coppa i team del Chieri, del Lilliput di Settimo T.se e del Real Venaria. Il concentramento disputatosi al Palacima nel primo incontro l’Alessandria volley ha affrontato il Torino Play gara che ha visto le alessandrine trionfare con un netto 3 a 0 con i parziali di 25/15 25/18 25/17, nel secondo incontro è uscito vittorioso il Torino Volley per 2 a 1 contro Torino Play 21/25 25/14 25/20 i parziali e per finire abbiamo ammirato l’Alessandria volley piegare per 2 a 1 il Torino Volley per 2 a 1 con i punteggi di 14/25 25/13 25/21.
Il primo incontro giocato da Soriani e compagne contro Torino Play è stato praticamente un monologo come dimostra la differenza punti dei 3 set 75 a 50. Prima frazione con un inizio che si potrebbe definire di studio dell’avversario con cambi palla e contrattacchi da entrambe le parti ma ad un terzo del set cambio di scenario con le alessandrine sugli scudi che con la conquista di 7 punti consecutivi creano un solco non più rimontabile per le torinesi e pertanto chiusura set con il punteggio di 25 a 15. Nel secondo set nuovo avvio con alternanza di punti e nuovamente ad un terzo del cammino le ragazze di coach Marco Jus Ruscigni preso in mano il gioco colpo su colpo conquistano la seconda frazione con un eloquente 25 a 18. Nel terzo set le alessandrine salgono subito in cattedra per chiudere definitivamente la pratica e con un buon gioco, limitando al limite gli errori conquistano anche il terzo set per 25 a 17 e i 3 punti nella classifica del concentramento.
Il terzo incontro parte con una classifica che recita Alessandria Volley 3 e dopo la vittoria per 2 a 1 nel secondo incontro Torino volley 2. Quindi uno spareggio a tutti gli effetti per staccare il pass alle final four di coppa. Il primo set si può commentare con un lapidario “alessandrine non pervenute”. Frazione affrontata con la mancata concentrazione e attenzione, frazione costellata da errori che hanno impedito di costruire gioco, frazione praticamente in balia delle avversarie che trionfano con un secco 14 a 25. Ma Marku e compagne ci hanno abituato, come l’araba fenice, a risorgere dalle ceneri e con una prestazione di set maiuscola, alzando l’asticella del gioco a livelli loro più consoni e riducendo al minimo gli errori hanno chiuso la frazione sul 25 a 13 dimostrando di esserci e di volere a tutti i costi la qualificazione e mettendo con la prestazione messa in campo timore all’avversaria. Terza frazione giocata fino al 18 a 18 in perfetta parità nel punteggio, nel gioco e nella possibilità di primeggiare ma ecco che Ferrari e socie salgono in cattedra, entusiasmando il pubblico che ha gremito il Palacima, prendono in mano il gioco e con determinazione e caparbietà lasciano ancora solo 3 punti alle torinesi e chiudono il set per 25 a 21 e con i 2 punti conquistati si regalano l’accesso alle final four. Ricordiamo che su 28 squadre partecipanti al campionato di Serie C femminile l’essere tra le quattro finaliste è già un ottimo risultato che rende merito all’ottimo lavoro dell’intero team a partire da coach Marco Jus Ruscigni, dal suo vice e preparatore atletico Giorgio Oberti, dallo staff composto dai Team Manager Marco Bernardelli e Simone Ponzano, dal medico sociale Dott. Francesco Mele e dal Massofioseterapista Antonio Aita. Non dimentichiamo però le attrici protagoniste che sono la capitana Romina Marku, Arianna Bernagozzi, Valentina Soriani, Martina Fracchia, Alessia Falocco, Giulia Ponzano, Silvia Rinaldi, Arianna Ferrari, Chiara Cazzulo, Matilde Furegato, Francesca Oberti, Alice Giacomin e Elisa Marku. Grande soddisfazione nel clan alessandrino a partire dal Presidente Andrea La Rosa, dal Direttore Tecnico Massimo Lotta, dal vice Presidente Claudio Capra e di tutto lo staff dirigenziale.
Ora un venerdì di allenamento e defaticamento in vista della decima giornata di campionato che si disputerà sabato 10 dicembre alle ore 17,00 in quel di San Maurizio D’opaglio avversario di turno il Sammaborgo team quinto in classifica nel campionato di serie C femminile.
Continua la programmazione di Natale di MOVIMENTe Centro Multifunzionale! Questa domenica 11 dicembre vi invitiamo ad un evento speciale tenuto dalla bravissima Monica di @quizzyteatro .
All’insegna del #teatro di #improvvisazione, i bambini saranno coinvolti nella creazione di una #fiabanatalizia a partire dalla combinazione di diverse carte sulle quali i bimbi troveranno raffigurati i principali personaggi del Natale. #BabboNatale, la fata delle nevi, Il soldatino di stagno e gli altri personaggi verranno interpretati dai bambini per creare tante storie con trame diverse.
Il prezzo dell’incontro è 12€. L’evento è soggetto a prenotazione. Se volete partecipare non esitate a contattarci.
Alessandria, pubblicato da: Pier Carlo Lava – Social Media Manager
Chi disse “Un bel tacer non fu mai scritto” e come si può interpretare?
“Un bel tacer non fu mai scritto” è’ un noto proverbio italiano il cui significato è: “la bellezza del saper tacere al momento opportuno non è mai stata lodata a sufficienza”.
Questo proverbiale modo di dire è da molti attribuito a Dante Alighieri, ma è più probabile che si tratti di una leggera variazione di un verso di Iacopo Badoer, un librettista e poeta italiano vissuto nel XVII secolo.
L’espressione può essere utilizzata sia per criticare, in modo non poi così velatamente ironico, colui che ha detto qualcosa che riteniamo inopportuno o poco intelligente, sia per invitare qualcuno a riflettere prima di parlare e dire qualcosa che potrebbe rivelarsi sbagliata o comunque fuori luogo.
«Juncker? Un bel tacer non fu mai scritto. Pensi al suo paradiso fiscale Lussemburgo e la smetta di insultare gli Italiani e il loro legittimo governo». Lo dice il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini replicando alle dichiarazioni del presidente della Commissione europea. – ANSA, 12 ottobre 2018).
L’Associazione NoviMusica e Cultura si è costituita a Dicembre 2019, a Novi Ligure, con lo scopo di promuovere, diffondere, realizzare o contribuire alla realizzazione di iniziative culturali, artistiche, sportive e ricreative al fine di sviluppare la conoscenza in ogni campo della cultura. In particolare intende:
– sviluppare e diffondere la cultura musicale e gli artisti valorizzandone l’opera, l’immagine e l’ingegno
– favorire e organizzare manifestazioni musicali, culturali, rassegne, festival
– valorizzare attraverso le proprie iniziative la ricchezza artistica del territorio in particolare piemontese
Direttore artistico dell’Associazione è il Maestro Maurizio Billi, compositore e Direttore d’Orchestra di livello internazionale, Direttore stabile della Banda Musicale della Polizia di Stato e Direttore Ospite di prestigiose orchestre fra cui l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, l’Orchestra del Teatro Carlo Felice, l’Orchestra Giuseppe Verdi di Milano, i Berliner Symphoniker. Il Maestro Billi è stato Direttore Artistico del Festival Marenco per tutta la sua durata, dal 2002 al 2019 e ne ha diretto i concerti più prestigiosi.
Il Galà d’Inverno 2022, dopo l’edizione “senza pubblico ed esclusivamente in Streaming “ del 2020 e l’edizione di grande successo del 2021 presso la Chiesa di San Nicolò, dove ha registrato, nonostante alcune restrizioni causate dal Covid, il tutto esaurito, si presenta alla sua ormai terza edizione, presso il Teatro Paolo Giacometti di Novi Ligure, recentemente ristrutturato.
Il Gala d’inverno 2022, prevede la partecipazione dell’Ensemble I Cameristi cromatici, (professori dell’Orchestra Nazionale della RAI) in formazione di 24 elementi), diretti dal Maestro Maurizio Billi, con la partecipazione di solisti di prestigio: Carlo Romano, Oboe solista (ha lavorato per quarant’anni al fianco di Ennio Morricone, che ha composto per lui Gabriel’s Oboe – The Mission), Federica Balucani – soprano e Aldo Caputo – tenore, apprezzati solisti di livello internazionale, e infine Constantin Beschieru, primo violino e violino solista, Claudio Romano alle Percussioni (Orchestra Nazionale della Rai).
Presenta la serata Tonino Bernardelli, presentatore spesso invitato ad eventi istituzionali di grande prestigio, alla presenza del Presidente della Repubblica o del Capo della Polizia.
In occasione del Gala l’Associazione consegnerà il secondo Excelsior d’oro, coniato dalla Gioielleria Megazzini di Valenza. Il gioiello, il cui destinatario sarà svelato solo durante il concerto, sarà consegnato dai pronipoti di Romuado Marenco, Mario Leopoldo e Maria Rita Marenco, che hanno già confermato la loro presenza.
Il Galà d’inverno 2022 ha già ottenuto il patrocinio del Comune di Novi Ligure, della Provincia di Alessandria, della Regione Piemonte della Camera di Commercio di Alessandria-Asti.
In data 30 novembre l’Ambasciata di Spagna ha comunicato la concessione di patrocinio Morale al Gala d’Inverno 22 e ha confermato la presenza al concerto, in rappresentanza dell’Ambasciata, della Sig,ra Sig.ra María Jesús García Miguel, Console Onoraria di Spagna a Torino
Ha inoltre ottenuto il sostegno del Consiglio Regionale del Piemonte e della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria
L’evento potrà vantare un servizio streaming grazie alla collaborazione con l’emittente radiofonica tortonese RADIO PNR, della Diocesi di Tortona. L’Associazione ha infatti aderito alla piattaforma Vincerò. Il concerto sarà trasmesso in differita
Di seguito si allegano alcune immagini dell’edizione 21 e una sintesi dei risultati ottenuti:
Edizione 2021 Gala d’inverno
La chiesa di San Nicolò gremita , un suggestivo gioco di luci, musicisti e solisti di altissimo livello , un programma che ha spaziato da Vivaldi
A Bach, a Rota, Piazzolla e Morricone , la Direzione del Maestro Billi.
Questi gli ingredienti del secondo Gala d’inverno, organizzato dall’ Associazione NOVI MUSICA E CULTURA
Tanta buona musica , emozioni e un pubblico entusiasta
Il concerto è stata anche L occasione per consegnare L EXCELSIOR D ORO, prezioso gioiello in oro e argento creato da Megazzini gioielli di Valenza alla dott.ssa Ada Geraldini Caraccia
La Targa è dedicata al Ballo Excelsior. Rappresenta la Luce che trionfa sulle Tenebre. I ballerini sono in argento con Elettra che sostiene la fonte della Luce ( in oro 18 kt con al centro un diamante) sull’ottagono è inciso il logo dell’associazione Novi Musica e Cultura di Novi Ligure, città che ha dato i natali a Romualdo Marenco.
A consegnare il riconoscimento sono intervenuti i pronipoti di Marenco , Mario Leopoldo e Mariarita .L’evento è stato registrato e sarà trasmesso in streaming grazie alla collaborazione con l’emittente radiofonica tortonese RADIO PNR, della Diocesi di Tortona.
L’Associazione ha infatti aderito alla piattaforma Vincerò.
Il concerto è stato pubblicato, evidenziando nei titoli di testa e di coda sia i patrocini che i sostegni economici, incluso il patrocinio oneroso del Consiglio Regionale del Piemonte. Di seguito il link definitivo della pubblicazione su YOU TUBE
Link definitivo :
Per ogni precisazione o integrazione il Direttore organizzativo dell’Associazione, Dott.ssa Patrizia Orsini, è a disposizione ai seguenti numeri:
cell 392 6001256
e-mail novimusicaecultura.direzione@gmail.com
IN ALLEGATO LE BIOGRAFIE DEGLI ARTISTI
INFO E PRENOTAZIONI PRENOTAZIONI DEI POSTI DAL 9 DICEMBRE(FINO AD ESAURIMENTO DEI POSTI) DA RICHIEDERE A: MESS SU W APP AL 380 582 7986EMAIL novimusicaecultura.direzione@gmail.com (SUCCESSIVAMENTE SARANNO COMUNICATE AL RICHIEDENTE LE MODALITA’ DI VERSAMENTO DEL CONTRIBUTO) CONTRIBUTO INGRESSO € 20,00CONTRIBUTO INGRESSO FRIENDS € 10,00PARTE DEL RICAVATO SARA’ DEVOLUTO AL GRUPPO DI VOLONTARIATO VINCENZIANO DI NOVI LIGURE PRELAZIONE DEI POSTI PER I FRIENDS DELL’ASSOCIAZIONE NOVI MUSICA E CULTURA
GALA D’INVERNO 2022
(Novi Musica Festival)
BIOGRAFIE
In foto Gala 202
MAURIZIO BILLI
Direttore artistico e direttore dell’escecuzione
È nato a Roma nel 1964. Ha compiuto gli studi musicali presso il Conservatorio di Musica di Santa Cecilia di Roma diplomandosi in Composizione (sotto la guida di Teresa Procaccini), Musica corale e Direzione di coro, Strumentazione per Banda e Clarinetto. Allievo di Bruno Aprea e Nicola Samale, si è diplomato in Direzione d’Orchestra col massimo dei voti. Ha conseguito il Diploma di perfezionamento per la Composizione all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con Franco Donatoni. Laureato con lode in Lettere all’Università “La Sapienza” di Roma, con una tesi su “La produzione sinfonico-corale di Goffredo Petrassi” (relatore Franco Donatoni), pubblicata presso la Sellerio e che ha ottenuto nel 2004 il “Premio Mario Soldati per il giornalismo e la critica”, collabora con alcune riviste musicali.
La sua attività di compositore gli ha valso numerosi premi e riconoscimenti in ambito nazionale ed internazionale fra cui , per ben due volte, l‘ambito premio “Personalità Europea“ (anno 2000 e 2010). I suoi lavori, pubblicati ed incisi per la Edipan, Sonzogno, Berben, Fonè, Quadrivium, Pentaphon, Autostop Music Edizioni, Rugginenti sono stati eseguiti con successo in Italia e all’estero, trasmessi e radiodiffusi dalla Rai (Radiotelevisione Italiana). Membro della WEMA (Wind European Music Association), ha tenuto il Corso di perfezionamento in “Composizione e Direzione per Banda” presso l’Accademia Musicale Umbra. E’sovente invitato in Giurie di numerosi concorsi nazionali ed internazionali di esecuzione e composizione musicale. Nel 2004 gli è stato conferito dall’Accademia della Musica Valençiana, il prestigioso titolo di Accademico Corrispondente. E’ stato docente di Analisi Musicale per il Corso Superiore presso il Conservatorio di Musica di Teramo, di Direzione e prassi strumentale per Orchestra di Fiati per il biennio Superiore presso i Conservatori di Musica Santa Cecilia di Roma e “Nino Rota” di Monopoli (Bari). Si è esibito nei più importanti teatri in Italia (fra cui il Carlo Felice di Genova, il Massimo di Palermo, il San Carlo di Napoli, il Comunale di Firenze) e all’estero (Stati Uniti, Messico, Israele, Norvegia, Turchia, Malta, Germania, Austria). Ha diretto orchestre prestigiose quali l’Orche stra Sinfonica Nazionale della Rai, l’Orchestra del Teatro Carlo Felice, l’Orchestra Giuseppe Verdi di Milano, la Filarmonica ‘900 del Teatro Regio di Torino, la Filarmonica di Torino, i Berliner Symphoniker ed ensembles di musica contemporanea. Interessato alla musica sinfonicocorale, ha realizzato numerose produzioni con complessi artistici delle principali fondazioni lirico-sinfoniche italiane, tra cui quelle dell’Accademia di Santa Cecilia e del Teatro dell’Opera di Roma; del Teatro Comunale di Firenze, del Teatro Regio di Torino e di Parma, del Teatro Massimo di Palermo collaborando con artisti di fama internazionale come Leon Bates, Mariella Devia, Vincenzo La Scola, Stefano Bollani e altri. Impegnato in una intensa attività di promozione e diffusione della musica originale per fiati contemporanea e del Novecento è dal 1992 Direttore della Banda Musicale della Polizia di Stato, considerata tra le migliori Orchestre di Fiati a livello Internazionale, con la quale ha eseguito, in Italia e all’estero, più di cinquecento concerti. Dal 2002 al 2019 è stato Direttore Artistico del Festival Marenco e dell’omonimo Concorso Internazionale di Composizione, manifestazioni volute dall’Amministrazione Comunale di Novi Ligure per ricordare il compositore novese Romualdo Marenco, Maurizio Billi si è particolarmente distinto, in Italia e all’estero, quale musicista, compositore e direttore d’orchestra di indiscusso valore. Di particolare rilievo la Sua partecipazione ad eventi di livello internazionale quali il Ravello Festival e la Stagione Sinfonica del Teatro Carlo Felice di Genova. Dal 2020 è Direttore artistico del NOVI MUSICA FESTIVAL con ANNESSO CONCORSO DI COMPOSIZIONE, progetto realizzato per la prima volta nel 2020 dall’Associazione Novi Musica e Cultura, in collaborazione con l’Associazione Karkadè.
ENSEMBLE CAMERISTI ROMATICI
L’Ensemble Cameristi Cromatici, nasce nel Settembre del 2017 dall’amicizia dei due maestri Carlo Romano (Primo Oboe della RAI di Torino) e Roberto Bacchini (organista e compositore) con l’idea di affrontare un repertorio che parte dal periodo barocco fino ad arrivare ai nostri giorni senza escludere le magnifiche Colonne Sonore da films che Roberto Bacchini ha trascritto e arrangiato appositamente per Carlo Romano che da sempre è anche il primo Oboe dell’Orchestra di Ennio Morricone. L’espressività della violoncellista Ruta Tamutyte e del violinista Constantin Beschieru (primo violino) arricchiscono l’Ensemble con le loro sonorità timbriche capaci di far vibrare l’anima di chi ascolta. I Cameristi Cromatici pongono molta attenzione alla loro formazione, essi infatti sfruttano le potenzialità degli strumenti ad arco al suono contrapposto dell’oboe che ricrea quelle sonorità suggestive che guidano l’ascoltatore attraverso il corso della storia della musica. I Cameristi Cromatici hanno fatto concerti in tutta Italia e all’estero passando attraverso i Festival Musicali più importanti. L’Ensemble, che è formato in gran parte da musicisti dell’O.S.N. Rai, si presenta, nel Galà d’inverno, con una formazione da camera, diretti dal Maestro Maurizio Billi.
Constantin Beschieru- Primo Violino
Nato a Chisinau nella Repubblica Moldova inizia lo studio del violino all’età di sei anni presso la scuola di musica “C. Porumbescu” della capitale; durante il ciclo di studi musicali partecipa a diversi master classe e concorsi in Moldavia, Romania, Russia, Germania, USA .
Dopo l’eccellente Diploma moldavo consegue il Diploma in Violino (2004) e il Diploma Accademico di II livello in Violino (2008) presso il Conservatorio di musica “B. Marcello” di
Venezia con il M° M. Valmarana.
E’ vincitore di diversi concorsi nazionali ed internazionali.
Ha ricoperto il ruolo di spalla dei violini primi nell’orchestra Mitteleuropa FVG, nell’orchestra “S. Marco” di Pordenone e nell’orchestra regionale Filarmonia Veneta “G. F. Malipiero”, di concertino dei violini primi nell’orchestra I Virtuosi Italiani;
In qualità di solista si esibisce con l’Orchestra I Virtuosi di Venezia, L’orchestra del Gran Teatro la Fenice e I Virtuosi Italiani, Orchestra Sinfonica di Udine.
Attualmente ricopre stabilmente il ruolo di violino di fila presso l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai.
CARLO ROMANO già primo oboe solista
dell’Orchestra Sinfonica della Rai
Nato a Roma, è entrato nel Conservatorio “S. Cecilia” della sua città conseguendo gli studi musicali studiando pianoforte, armonia e diplomandosi in Oboe con il massimo dei voti nella prestigiosa scuola di Giuseppe Tomassini. Vincitore di più concorsi, si è subito affermato sia come solista che come I° oboe, collaborando con prestigiose orchestre italiane e straniere. Dal 1977 ha iniziato stabilmente l’attività di I Oboe, prima nell’ Orchestra del Teatro “Carlo Felice” di Genova ed in seguito, nel 1978, come vincitore del concorso di I Oboe Solista, nell’ Orchestra Sinfonica di Roma della RAI.
Ha occupato, per 42 anni, lo stesso ruolo presso l’ Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, dopo l’unificazione dei complessi nel 1994 a Torino. Ha svolto e svolge un’intensa attività solistica e cameristica con prestigiosi solisti e complessi di fama internazionale in Italia ed all’estero riscuotendo ovunque unanimi consensi di pubblico e di critica, tanto da essere considerato tra i maggiori oboisti italiani.
Nel 2007 gli è stato conferito un prestigioso premio alla carriera di Oboista dall’Associazione Musicale Internazionale “G.Verdi” di Sabaudia (LT) e nel 2018 ha ricevuto il premio alla carriera dall’Associazione Rossini di Pietrarubbia (PU) e il premio “Matino città della musica” (LE).
Oltre all’attività concertistica si dedica anche alla didattica. Si è dedicato inoltre alla realizzazione di colonne sonore, firmate da compositori di fama mondiale. Ha colloborato per oltre 45 anni con Ennio Morricone, registrando gran parte della sua musica da film e da camera, tenendo inoltre concerti in tutto il mondo. Partecipa regolarmente come membro tecnico del suo strumento e di musica da camera, nelle giurie di concorsi nazionali ed internazionali.
FEDERICA BALUCANI, Soprano
Con una vocalità eclettica e un repertorio concertistico molto variegato che spazia dalle romanze liriche alle canzoni internazionali, passando per l’intramontabile canzone napoletana, con qualche incursione nella vocalità pop, Federica Balucani, soprano di origine umbra, raffigura un connubio di talento, caparbietà, musicalità versatile e un’immensa passione per il canto, supportata da una preparazione tecnico/accademica sicuramente degna di nota. Ha iniziato giovanissima gli studi di canto moderno attraverso l’approfondimento del repertorio leggero italiano e internazionale. Dopo la laurea in Lingue e Culture Straniere all’Università di Perugia, matura l’interesse e la predisposizione per il canto lirico. Attualmente è seguita dal soprano Rossella Marcantoni, presso l’Accademia Musicale Internazionale “Maria Malibran”. Vincitrice di numerosi e importanti premi canori, vanta prestigiose esperienze concertistiche nazionali e internazionali e partecipazioni a rilevanti trasmissioni musicali televisive Rai e Mediaset. Non dimenticando la sua duttilità vocale , annovera tra le sue collaborazioni nel canto leggero anche Ron, Enrico Maria Papes, Gloria Gaynor e altri importanti nomi. Collabora stabilmente con la Banda Musicale della Polizia di Stato, con la quale si è esibita nei maggiori teatri Italiani.
ALDO CAPUTO, Tenore
Diplomatosi in canto presso il Conservatorio Nicolo Piccinni di Bari col massimo dei voti e la menzione di lode, sotto la guida del baritono Luigi De Corato, si iscrive alla Facolta di Conservazione dei Beni Musicali. Con il debutto nel Barbiere di Siviglia al Teatro Politeama Greco di Lecce inizia una rapida ed intensa carriera che lo porta a collaborare con le maggiori realta musicali italiane e straniere: il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro dell’Opera di Roma, il Teatro San Carlo di Napoli, la Cleveland Orchestra, la Fondazione Arena di Verona, il Teatro Regio di Torino, la Fondazione Goulbenkian di Lisbona, l’Opera Royal de Wallonie di Liege, il Teatro Rosalia Castro de La Coruna, il Teatro Massimo di Palermo, il Teatro Carlo Felice di Genova, la Fondazione Petruzzelli di Bari, I Solisti Veneti, il Festival della Valle d’Itria, il Teatro Comunale di Bologna, la Philarmonique du Maroc, l’Accademia degli Astrusi, l’Hermitage Sinfony Orchestra, i Munchener Sinfonichern, il New York City Opera. Si e esibito sotto la guida di importanti direttori come Aprea, Arrivabeni, Bosmann, Campanella, Mariotti, Mastrangelo, Scimone, Stefanelli,Weltser-Most, Zedda e di prestigiosi registi come Crivelli, De Simone, De Tomasi, gipeto, Mazzavillani-Muti, Micheli, Mirabella, Patroni-Griffi, Piva, Pizzi, Scandella, Terrani. Ha inciso per la Dynamic e per la Bongiovanni ha registrato in dvd “Il matrimonio segreto” (Dynamic), “La Cambiale di Matrimonio” (Musica Rara). Nel 2014 ha cantato Werther e L’elisir d’amore a Tallinn e La Messa di Gloria all’Arena di Verona.
La biova ha origini antiche, e si presentava di dimensioni molto più grandi di quelle odierne. Con il mutare delle abitudini alimentari e l’industrializzazione del Piemonte, la sua grandezza si ridusse.
La biova è un pane di forma tondeggiante o a goccia a base di farina, lievito, sale, acqua e talvolta strutto, che conferisce all’alimento un sapore caratteristico. Le biove hanno forma tondeggiante, una crosta friabile, poca mollica e il loro peso varia dai 100 ai 500 grammi. L’impasto delle biove viene lasciato riposare per circa 80-90 minuti prima di essere cotto in forno per circa mezz’ora. (Fonte: Wikipedia)
Il Teatro Marenco ospiterà uno spettacolo a tutto tondo tra discipline aeree, acrobati rotanti, la poetica di Eduardo de Filippo e un omaggio a Charlie Chaplin.
Novi Ligure: Le vicende che ispirano lo spettacolo TarantElla prendono avvio nel 1943. La guerra sullo sfondo, lontana, forse, dal piccolo paese del sud dove arrivano alcuni soldati alleati, rimasti isolati dalla propria guarnigione. Paura, diffidenza dei popolani, costretti, loro malgrado, ad accettare la temporanea convivenza con gli stranieri, sollievo momentaneo dei militari, che rivivono gli orrori della battaglia o recuperano ricordi lontani. Sul palco si materializzano le atmosfere di un locale del Sud Italia negli anni ’40; una piccola bolla nel tempo che viene scossa dall’arrivo della guerra con alcuni soldati alleati in cerca di riparo e ristoro.
Poi il riavvicinarsi della guerra spinge gli uni e gli altri a trovare un senso alle difficoltà nel recupero dei valori universali, spinti dalla necessità di vivere intensamente ogni momento, come recita una poesia di poesia di Eduardo De Filippo “Ncopp’ a sta Terra”. La musica, un ballo collettivo, una Tarantolata esaltano la speranza nella rinascita e lanciano un messaggio di fratellanza.
Tarantella e Jazz si scontreranno su questo campo di battaglia metaforico in cui “l’altro” pur essendo amico è diverso, da conoscere, tollerare forse o con cui addirittura condividere la propria esistenza.
Musicisti dal vivo, una cantante Jazz, giochi di luce e suoni ci porteranno nei due mondi della Tarantella e delle Danze del Sud più scatenate contro il Jazz americano di Ella Fitzgerald e lo Swing d’Oltreoceano in un incontro/scontro epico da vivere tutto in coreografie magiche di danza e circo contemporaneo. Uno spettacolo che ci permetterà di astrarci dal “qui ed ora” per assurgere ad emozioni sincere, antiche e da rinnovare per un presente più consapevole e pieno di vita.
Un delicato equilibrio tra circo e teatro dove la realtà è vista in una chiave surreale grazie a piccole pazzie e una dolce poesia, che permette di emozionare e divertire rievocando intimi ricordi con ironia, spensieratezza, divertimento e gioia, un intenso sistema tra gesti, acrobazie mozzafiato, musica, luci e scenografia. Un’esibizione per emozionare e divertire, il primo passo verso l’inizio di un viaggio…
Direzione artistica della stagione teatrale del Teatro Romualdo Marenco: Giulio Graglia in collaborazione con la Fondazione Piemonte dal vivo.
Ideazione, drammaturgia e regia Milo Scotton.
Acrobati Milo Scotton, Valeria Quatrale, Valentina Padellini, Raffaele Riggio, Alice Di Stefano, Lucia Brusadin, Cristian Rodriguez
Musicisti Simone Grimaldi, Andrea Maracci, Raffaella Buzzi, Roberto Cannillo
Creazione sonora Corrado Gallo
Fonica Francesco Santospagnuolo
Creazione luci Corrado Gallo, Milo Scotton
Coreografie Milo Scotton, Clelia Riva, Barbara Crescimanno
Costumi Simona Randazzo
Scenografie Andrea Valpreda
Stage management e macchinismo Caterina Pio, Marco Ferroglio
Oggi vorrei proporre ai nostri lettori la bellissima poesia “Amore” del professor Bartolomeo Theo Di Giovanni. Poesia vincitrice del terzo posto al Premio Letterario Internazionale “Arte e poesia nella notte “.
Di seguito al testo troverete il mio commento critico.
“Amore”di Bartolomeo Theo Di Giovanni
Indossami come il migliore profumo, tienimi in tasca come la moneta, spendila per comprarmi come una rosa gialla da tenere abbracciata, riempirò il tuo tempio con l’olezzo delle estati notturne di Sicilia. Curami fino alle radici, sono il tuo uomo, colui che tra tanti volti ha due soli occhi, riconoscibili dietro il sipario delle monotonie e delle trappole ordinarie di questa vita.
Un testo ricercato, denso di pathos, che nei versi iniziali gioca su un velato erotismo. Nonostante il tema sia tra i più comuni, il brano riesce a non scadere nel banale; tutt’altro, grazie all’utilizzo di metafore efficaci e ben circostanziate, risulta in grado rivitalizzare l’estrinsecazione del concetto di amore che la poesia si propone. Notevole l’epilogo, che a mio modo di vedere racchiude l’essenza del rapporto amoroso; l’unico elemento che può far sì che sia duraturo: la “cura dell’altro”. Una cura radicale, profonda, in grado di cogliere e ravvivare l’essenza del proprio partner. Essenza, intesa come nucleo che ci distingue nella nostra individualità rispetto al resto del mondo. Solo così, prendendosi cura reciprocamente – “fino alle radici” – è possibile apprezzarsi nella propria unicità, evitando di perdersi nella monotonia dell’ordinario. Monotonia che per essere evasa non necessita di semplice trasgressione – che nel tempo verrebbe inevitabilmente riassorbita dal vortice dell’abitudine – ma di conoscenza profonda, premura e tenerezza. Solo questa piccola “azione” della mente è in grado di trasmutare la monotonia “dell’ordinario” , in un processo di continua gioia, rinnovamento e incremento delle reciproche forze vitali. Solo l’amore.
Ponte dell’Immacolata segna ufficialmente il via all’acquisto di addobbi e strenne
Natale: la consolidata tradizione dell’albero, vero o sintetico, nelle case dell’85% degli alessandrini
Spesa media per l’albero vero è di 40 euro e, in tempo di crisi, scatta la caccia al regalo utile
Coldiretti. Alessandria: L’albero di Natale resta una tradizione fortemente radicata tra gli alessandrini che lo accendono in quasi nove famiglie su dieci (85%), anche se però ci si divide, tra vero o finto, tra piccolo e grande, tra addobbo tradizionale od innovativo.
E’ quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixe’ in occasione dell’Immacolata durante il quale nelle case si inizia ad addobbare l’abete per le feste.
L’albero naturale verrà scelto quest’anno, a livello nazionale, da quasi 3 milioni di famiglie anche se la maggioranza del 63% ricicla l’albero di plastica recuperato dalla cantina mentre una minoranza lo compra nuovo ma sempre “finto”.
La spesa media per l’albero vero è quest’anno di 40 euro anche se secondo Coldiretti/Ixe’ quasi un alessandrino su due (47%) contiene il budget sotto i 30 euro, un altro 28% si orienta tra i 30 e i 50 euro, ma c’è anche un 19% che spenderà fino a 100 euro, e chi andrà addirittura oltre.
I prezzi variano a seconda dell’altezza e delle varietà con gli abeti più piccoli che non superano il metro e mezzo venduti tra i 10 e i 60 euro a seconda della misura, della presenza delle radici ed eventualmente del vaso, mentre per le piante di taglia oltre i due metri il prezzo sale anche a 200 euro per varietà particolari.
La vendita avviene nei vivai, nella grande distribuzione, presso i fiorai, nei garden, ma ottime occasioni si trovano anche in molti mercati degli agricoltori di Campagna Amica.
“L’albero naturale concilia il rispetto della tradizione con quello dell’ambiente a differenza delle piante di bassa qualità importate dall’estero che raggiungono l’Italia dopo un lungo trasporto con mezzi inquinanti – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. In Italia gli alberi naturali sono coltivati soprattutto nelle zone montane e collinari in terreni marginali altrimenti destinati all’abbandono e contribuiscono a migliorare l’assetto idrogeologico delle colline ed a combattere l’erosione e gli incendi”.
Gli abeti utilizzati come ornamento natalizio derivano per circa il 90% da coltivazioni vivaistiche mentre il restante 10% (cimali o punte di abete) dalla normale pratica forestale che prevede interventi colturali di “sfolli”, diradamenti o potature indispensabili per lo sviluppo e la sopravvivenza del bosco.
“L’albero finto invece è anche inquinante oltre ad essere quest’anno più costoso, con rincari fino al 40% a causa degli aumenti delle materie prime, proprio a partire dalla plastica – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. Un abete artificiale di circa 1,90 metri ha un’impronta di carbonio equivalente a circa 40 chili di emissioni di gas serra, che è più di 10 volte quello di un albero vero. A determinare la maggior parte dell’impronta di carbonio dell’albero di plastica è la sua fabbricazione, a partire dal petrolio alla quale si aggiungono le emissioni industriali derivanti dalla produzione dell’albero e la spedizione per lunghe distanze prima di arrivare al negozio, se si tiene conto che la maggioranza ha origine in Cina a circa novemila chilometri di distanza dall’Italia, senza dimenticare che impiega oltre 200 anni prima di degradarsi nell’ambiente, contribuendo alla diffusione delle microplastiche nel suolo, nelle acque e nella catena alimentare”.
Il ponte dell’Immacolata segna ufficialmente anche l’inizio della corsa ai regali: per questo Campagna Amica all’interno dei mercati coperti e nelle piazze, ha organizzato dei punti dove poter acquistare delle strenne natalizie già composte oppure personalizzarle con i prodotti genuini firmati dagli agricoltori.
Con la tendenza a fare acquisti utili sotto la spinta della crisi aumenta la voglia di scegliere cibo locale, sano, sicuro e garantito. Si cerca la sostenibilità, c’è il desiderio di sostenere gli agricoltori e nello stesso tempo regalare prodotti di qualità da portare ad amici e parenti. Le proposte sono tantissime, a partire da quelle al Mercato Coperto di Campagna Amica in via Guasco ad Alessandria, dove è possibile scegliere un regalo utile, goloso, 100% italiano e sostenere il territorio.