Marcello Mastroianni:un attore  che ha saputo coniugare comicità e drammaticità,Gabriella Paci

Chi era Mastroianni

Il 19 dicembre 1996 moriva a Parigi  a 72anni uno degli attori più amati dal pubblico italiano e non solo:Marcello Mastroianni il cui nome per intero era Marcello Vincenzo Domenico.

Un attore e musicista di particolare bellezza e bravura che ha vinto ben 18 premi tra ;David di Donatello,festival di Cannes, festival di Venezia e Nastri d’argento.

Negli ultimi periodi, anche a causa delle tre fleboclisi  al giorno, recitava quasi da seduto,pur continuando a ottemperare i suoi impegni

Poco prima della morte realizzò durante la lavorazione del suo ultimo film (Viaggio all’inizio del mondo di Manuel de Oliveira) una lunga auto-confessione (Marcello Mastroianni – Mi ricordo, sì, io mi ricordo, curata da Anna Maria Tatò, la sua ultima compagna) che è considerata da molti il suo testamento spirituale. L’ultimo impegno fu la commedia Le ultime lune nei teatri italiani.

Molte date previste non furono realizzate a causa dell’aggravarsi dello stato di salute. Dopo un malore, fu l’attore stesso a chiedere di non andare avanti con la tournée e l’ultima rappresentazione fu a Napoli; poi tornò a Parigi.

Le sue spoglie sono ora al cimitero di Varano a Roma.

È stato fra i maggiori interpreti italiani di tutti i tempi nonché uno dei più conosciuti e apprezzati all’esterodagli anni 60 in poi  in poi, soprattutto per i ruoli da protagonista nei film di  Federico Fellini e per le pellicole recitate in coppia con Sophia Loren. Capace di destreggiarsi perfettamente sia nei ruoli drammatici che in quelli comici,  ha recitato con altri grandi della commedia italiana quali Alberto Sordi,Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman, Nino Manfredi.

I film più belli

Per apprezzare questo istrione della pellicola giova ricordare i suoi film  più celebri che restano dei capolavori del cinema quali .La dolce vita (1960)di Fellini dove con Anita Ekberg interpreta un giornalista scandalistico accompagnato dal fotografo Parapazzo che è ala ricerca di scoop nella dolce vita romana.

Solo un anno dopo Mastroianni dà vita a un altro capolavoro della nostra cinematografia anni Sessanta: Divorzio all’italiana diretto da Pietro Germi. Nella pellicola, il barone Ferdinando Cefalù ha una relazione extraconiugale con una cugina (Stefania Sandrelli)  con  cui non può avere una storia alla luce del sole poiché in Italia ancora non esiste una legge sul divorzioe l’unica soluzione è sbarazzarsi dell’attuale moglie.

Sempre sotto Fellini nel 1963 recita in 8 e ½ dove interpreta un regista in crisi di identità e che attraverso tanta sofferenza,tenta di ritrovarsi.

Sempre nel 1963, sotto la regia di Vittorio De Sica con Sophia Loren recita in Ieri,oggi, domani dove la figura femminile mostra un profondo cambiamento.

Nello stesso anno diventa ne I compagni, il professor Sinigaglia che assiste . coinvolto psicologicamente,agli scioperi degli operai tessili.

E’ del 1964 “matrimonio all’italiana. Richiamato con la Loren da De Sica,Mastroianni recita magistralmente,coadiuvato dalla bravissima Loren, il marito   della storia di Eduardo de Filippo “Filumena Marturano

Nel 1974 c’è il Dramma della gelosia di Ettore Scola dove Mastroianni riscrive il ruolo della comicità dando il via ad una satira di circa due ore sulla società del benessere degli anni 70.

Mastroianni è Don Gaetano in Todo modo del 1976 ,diretto da Elio Petri.La pellicola,basata sul romanzo di Leonardo Sciascia,dove Gian Maria Volontè è Aldo Moro mentre tenta un compromesso tra DC e PCI

Come non ricordare “una giornata particolare  del 1977 dove Antonietta,(Sophia Lore) moglie di un accanito fascista e Gabriele (Mastroianni),conduttore radiofonico omosessuale che rischia il confino, hanno un’amicizia “particolare”che porta i due ad abbattere stereotipi e clichè.

Tra gli ultimi film di Marcello Mastroianni (1995) non si può non citare Sostiene Pereira di Roberto Faenza, pellicola uscita un solo anno prima della sua scomparsa. Con un fisico già provato dalla malattia, l’attore riversa tutto sé stesso nel personaggio di Pereira, il giornalista protagonista del libro di Antonio Tabucchi che in molti, dopo la visione, decisero di acquistare e leggere.

Amori e famiglia

Nel 1950 sposa l’attrice Flora Clarabella e l’anno seguente nasce la figlia Barbara. Nonostante non abbia mai divorziato dalla moglie, che resta tale fino alla morte dell’attore, numerose sono state le relazioni e i flirt con donne belle e famose. Nel 1968 incontra a Cortina, sul set del film “Amanti” di Vittorio De Sica, l’attrice americana Faye Dunaway che dopo una tormentata storia d’amore durata due anni lo abbandona. Nel 1971 incontra a Parigi l’attrice francese Catherine Deneuve. I due vivono insieme fino al 1974 e dalla loro unione nasce una figlia, Chiara (anche lei attrice). L’ultima lunga relazione è con la regista italiana Anna Maria Tatò, autrice nel 1996 del film documento “Marcello Mastroianni, mi ricordo, si io mi ricordo”, uscito nelle sale nel 1997 dopo la morte dell’attore.

INFORMAZIONE

Per ” il ristorante che piace a me” vi presento:

Date: 19 dicembre 2022Author: irisgdm0 Commenti— Modifica

le ”SCUDERIE DEI TEMPLARI” a San Felice Circeo in provincia di Latina, di Assunta Palombi e la figlia Milla Montalbano, sommelier della Fis .

Art. di Marina Donnarumma.

Date: 19 dicembre 2022. Articolo di Marina Donnarumma

Milla Montalbano e Assunta Palombi sono il volto dello splendido ristorante ” le scuderie dei Templari”, sponsorizzano una serie di iniziative per la rivalutazione del centro storico di San Felice Circeo, splendido borgo affacciato sul mare, con degustazione di prodotti artigianali. Tutto ciò che nasce all’interno del ristorante, viene fatto con estrema cura e tradizione, prodotti di eccellenza e di prima qualità, tutto fatto a mano come i tortelli, la pasta. Un ristorante che è una vera chicca, una perla in un centro storico . Liquore al mirto, limoncello fatto con cura da queste due splendide donne, che hanno una carica ed un energia come poche.

Il 26 dicembre ospiteranno una degustazione e la presentazione della nuova associazione di San Felice Circeo. ”Ideea”, siete tutti invitati ad intervenire

il cui fine è la rivalutazione di questo bellissimo Borgo Marinaro

San Felice Circeo è un borgo marinaro, un vero gioiello, racchiuso ancora nella sua cinta muraria, che ha origini antichissime. profuma di mirto, rosmarino,colorato da oleandri, bouganville e panorama mozzafiato sul mare. Ha miti che risalgono ad Omero e Ulisse, alla famosissima maga Circe. La sua storia ufficiale risale all’epoca romana. Ma dal punto di vista politico religioso è stata sede dei cavalieri templari, perchè potevano controllare dalla Rocca del Circeo un bel tratto di costa e poi sopratttto per la vicinanza con la sede papale; Roma.
Parlare di tutta la storia sarebbe troppo lunga perchè il mio intento è di parlare di una perla di ristorante ” le scuderie dei templari”, le cui mura, esterne ed interne conservano secoli si storia. Ci sono colonne portanti e pavimento che risalgono al medioevo, poi si sono sovrapposte altre strutture, ma ha matenuto bellezza e fascino. Nel corso dei secoli all’interno delle ” Scuderie dei templari” si sono alternate varie botteghe. Troviamo segni speciali dovunque e i proprietari hanno saputo mantenere le straordinarie caratteristiche architettoniche, nella porta di accesso della cucina, troviamo rimarcati i segni delle grosse botti che facevano uscire a forza e hanno determinato il segno di una mezza luna in basso.
L’ingresso del ristorante è semplice, ma quando si entra si viene soggiogati ed immersi in un luogo che ha una storia da raccontare. Una cucina modernissima, a vista, dove lavorano in modo infaticabile la Signora Assunta Palombi e la Figlia MIlla Montalbano.
Un atmosfera accogliente con cimeli mediovali, palle di cannone, scudi, armature; da una parte, un vecchio tavolo a ribalta, completamente restaurato, all’interno, punte di armi risalenti all’epoca mediovale.Antico e moderno miscelati sapientemente e con gusto e hai immediatamente voglia di sederti e chiedere il menù. Dovunque posi gli occhi, buon gusto e tutto curato nei minimi particolari. La cucina è veramente eccezionale, ovviamente il pesce, è il loro punto di forza, freschissimo, portato direttamente dal pescatore. Loro amano fare questo lavoro, fanno marmellate ottime, che sono in vendita nel ristorante.

Il nuovo Catalogo @les_caves !

Sempre alla ricerca di ottimi vini per accompagnare i nostri piatti!

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Una cantina dei vini eccezionale, scelti personalmente dalla giovane Milla Montalbano, sommellier della fis, studia gli abbinamenti, fa la carta dei vini, devo dire molto accurata.


C’é la possibilità di abbinare ad ogni pietanza un calice di vino adatto, dall’antipasto al dolce, dolci rigorosamente made Assunta Palombi e Milla Montalbano. Milla Montalbano, portavoce e in qualche modo volto delle ” Scuderie dei Templari”

  • Milla, da quanti anni avete iniziato questa attività di ristorazione?

L attività è nata 7 anni fa, riportando alla luce
le “ stalle “ dei templari del 1200, facendo un restauro conservativo della struttura durato anni. Ad oggi il ristorante “scuderie templari”, comprende tre sale interne con soffitto a volta di 5,04 m totali da terra, un soppalco adibito a magazzino e scorta vino e spazio esterno con tavoli, sedie e ombrelloni per mangiare all’ esterno.

  • Mettersi nella ristorazione è una bella impresa, richiede organizzazione e fatica, però avete scelto questo particolare settore, una vostra passione?

Siamo figli di ristoratori, di generazione in generazione questo amore verso la cucina nasce da mio nonno, che apri anni fa un ristorante sul mare e da lì nacque tutto.

  • Ogni quando compilate il menù?

Il menù varia ogni settimana a seconda del pescato, essendo noi principalmente un ristorante di pesce, e del prodotto di stagione che prendiamo a km 0.

  • Fate ogni volta dei piatti diversi, ma ovviamente avete dei capisaldi. Le Scuderie dei Templari, hanno un piatto che lo rappresenta?

Possiamo dire che due sono i veri e propri capisaldi: lo spaghettone Mancini alle vongole e bottarga di tonno, e la frittura di calamari con cipolle di tropea caramellata

Spaghettone Mancini con vongole e bottarga di tonno
frittura di calamaro e cipolla di tropea caramellata
  • La carta dei vini, è affidata a te, bravo sommelier della Fis, la rinnovi e aggiungi?
Milla Montalbano

Dopo l esperienza del corso da sommelier con Barbara Palumbo a villa Latina vedi il vino con altri occhi. Mi affido a piccoli viticoltori che preferisco alla grande casa vitivinicola, con vini autoctoni. La carta dei vini è impostata principalmente con l idea del prodotto del territorio italiano. La carta dei vini come dicevo prima è strutturata in modo da trovare di regione in regione il vitigno autoctono. Parlo di vitigno perché si parla sempre e solo prima di uva e poi di vino che possa essere biologico, biodinamico o natura. Mi rifaccio a cataloghi di viticoltori indipendenti e piccole aziende che producono poco prodotto ma lo definirei nettare più che prodotto, uno di questi cataloghi è “les caves de pyrene”.

Prima di ogni stagione scelgo accuratamente l uva da poter proporre provandola e pensando e sperimentando abbinamenti con il cibo da poter presentare.
C’è tutto uno studio dietro la carta dei vini, non sono semplici bottiglie messe lì.

  • Stare nel vostro ristorante è un oasi di piacere, per gli occhi, il cuore e la mente. sostengo che il cibo è poesia, quali sono i vostri progetti futuri? Ritornando agli abbinamenti cibo e vino, so che fate dei menu completi, dall’ antipasto al dolce, abbinando ad ogni portata un calice di vino.

Per serate speciali a seconda del pescato del giorno riusciamo a fare menu con abbinamento cibo-vino come per esempio la settimana scorsa è arrivato del buonissimo pesce da zuppa e in abbinamento abbiamo scelto una Schiava della Meran.

Io ringrazio Assunta Palombi e Milla Montalbano del ristorante le” Scuderie dei Templari”, un esempio di imprenditoria al femminile di cui essere orgogliosi.


Ristorante sito al centro Storico di San Felice Circeo.
0773 284207

mazzancolle alla griglia con lemon curd salata
Per finire mi ci metto anche io, insieme a Milla Montalbano durante le nostre degustazioni

Articolo di Marina Donnarumma

Bauletto di frolla al cioccolato ripieno di ricotta e arancia candita

Le scuderie dei Templari, vi augurano buone feste.

Articolo di Marina Donnarumma 19 dicembre 2022

Dedica di Deanna Young

Dal Canada

almerighi

Deanna Young (London, Ontario, Canada, 1964) è autrice di quattro libri di poesia. Ritrovarsi (tradotto in italiano) fu pubblicato originariamente in Canada nel 2018, col titolo Reunion. Nata e cresciuta nel sud-ovest dell’Ontario, vive a Ottawa, città per la quale fu ‘Poeta laureato’ dal 2019 al 2021.

E questo, una storia
Per tutti i bambini le cui vite
Iniziano a consumarsi
Sebbene la lanterna sia appena stata accesa –

Che si domandano
Quotidianamente,Perché essere nati per questo?
Carponi sotto il fumo
Ma senza trovare l’uscita.

Per chi sopravvive, speranza.
Per gli altri, infinito amore.

*

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ATTIMO FINITO, di Silvia De Angelis

Scaturisce

nella complicanza

un  sentore incerto

posato sull’arcata del sopracciglio.

Restio svanire

nella tenebra che avanza

invade occhi palpitanti

sull’espressione d’un disagio.

Contrappone buonismo e rigore

vividi nel pensiero d’un’immagine

svestita di trasparenze e ambiguità

nell’attimo finito che valicherà

l’insapienza di gomiti inaspriti

@Silvia De Angelis

https://youtu.be/_Ku2g-X9E2M

poesie semiserie

Cari amici

ho piacere di condividere, qui, sul mio blog la bellissima esperienza vissuta Venerdì sera a “La parola da casa”. Ringrazio Giuseppe Cerbino e Federico Preziosi per l’opportunità che mi hanno dato di parlare estesamente dei miei due ultimi testi”Debitum” e “Sulle Pendici dell’altro” e per l’intesa armonica che sono riusciti a creare attorno alle mie parole

buon tutto

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La mia preghiera laica natalizia…

Aiutami a toccare le vette celestiali

dell’animo, a raggiungere la pace,

senza più toccare il fondo.

Fa  che dopo la mia notte dell’anima

sopraggiunga di nuovo l’alba. 

Ci sono infiniti modi

per approdare all’essere.

Ci sono infiniti modi

per perdersi per sempre.

Mi manca una donna

(è tardi ormai per stare con una donna).

In me si alternano voci contraddittorie,

pensieri e ripensamenti. 

A volte provo troppa solitudine

(non si può stare troppo da soli

senza provare solitudine). 

È umano. È umano. Di nuovo è umano.

Sono umano. Sono umano. Sono umano.

Non sono fatto per essere solo.

Non ho deciso di farmi prete

e poi oggi molti preti 

non rispettano il voto di castità

(questa non è una giustificazione, 

è la realtà).

Fa che finisca la guerra

(troppo sangue è stato versato).

Fa che riprenda l’economia.

Fa che ci sia meno violenza.

Fa che non regni il caos.

Fammi ascoltare il mondo,

anche se il mondo non mi ascolta. 

Aiutami a ritrovarmi.

Fammi eliminare dalla mia vita i falsi maestri.

Indicami la via maestra.

Dammi i soldi necessari

e la salute per stare bene.

Non togliermi gli affetti più cari.

Fa che la carne non prenda il sopravvento

(però ricordati che sono debole

e non posso vivere di solo spirito.

In ogni caso aiutami).

Dammi ancora del tempo

e io cercherò di non sprecarlo.

Non ho intenzione di insegnare

ma solo di imparare,

ma se finissi per insegnare qualcosa

non ci sarebbe nulla di male. 

Pensavo di essere più forte.

La verità è che sono stato troppo a lungo solo.

Un tempo chiedevo di essere amato

e di amare. Non mi sembrava di chiedere molto,

ma il mio destino passava da un’altra strada.

La verità è che ho chiesto troppo a me stesso,

che ho chiesto troppo al mondo. 

Alla fine anche io come tutti

finisco, anche se in minima parte,

dal farmi condizionare dalle vite altrui.

Non farmi essere preda delle malignità,  delle negatività altrui.

Non farmi essere preda dei demoni interiori che abbiamo tutti.

Aiutami a superare le mie debolezze,

i miei errori, le mie crisi.

Ho bisogno di essere nel mondo

(voglio ritirarmi dal mondo). 

In me da tempo immemorabile

c’è un combattimento interiore,

ma forse è il segno che sono 

ancora vitale.

Non so in quale direzione

sto andando. Non so

in quale direzione sta andando

la mia vita. Mi basta poco,

una stupida scintilla per arrabbiarmi.

Basta niente per rovinarmi

(…questa civiltà occidentale

teoricamente dovrebbe essere fondata

su archetipi greci e principi biblici:

in realtà siamo allo sbando).

Ho chiesto troppo a me stesso.

Ho superato diverse prove,

ma ora sono tornato indietro.

Penso che la mia vita è piena di ricadute. 

Chiudo gli occhi nel buio della stanza.

C’è quasi silenzio. 

Scaccio immagini e ricordi negativi.

In me ora si affollano i pensieri.

Alcuni pensieri sono ancora negativi.

Devo svuotare la mente.

Fa che i miei giorni non si consuminino 

tra frustrazione, rabbia, sentimenti negativi.

Fai luce in me, fai luce nel mio mondo. 

Fammi rinascere dentro senza morire

(sarò in pace con me stesso

quando non chiederò più niente ai miei giorni

e prenderò quel che viene).

In ogni caso e in ogni modo

sii con me e con i miei affetti più cari.