Appuntamento al buio con la musa di Stephen Dunn

Un bel testo del grande poeta americano

almerighi

Stephen Dunn poeta (Usa 1939 – 2021)

Be’, non proprio al buio, la conoscevo.
Ero io lo sconosciuto bisognoso, preoccupato
dell’apparenza e di quanto
avrebbe mai visto al di sotto. E, disperato
come sembra, sono stato io a farmi avanti –
non mi dispiaceva essere l’intermediario
per l’uomo che volevo essere. “Sì”, assentì,
e poi, “spero tu non sia geloso”.
Mentii, e fissò l’ora e il posto,
disse che c’erano altri, sempre e comunque.
La porta era aperta. E c’eravamo tutti –
uomini e donne, a mani vuote
e mal vestiti – ciascuno con la speranza
di piacere per la voce, il tono. Sulla sua poltrona
salutava o aggrottava la fronte.
Toccò delicatamente uno di noi, come a dire:
“Non disperare, presto ti verrà concesso”.
L’odiavo, ma presi coraggio.
Era delle donne la più ordinaria.
La volevo truccare, ma tutte le iniziative
parevano spettare a lei – mi ritrovai incapace

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Cinereo susurro

Di Frida la loka (Lombardia)

La bifora è lì, sempre allo stesso posto, son passata davanti tante volte, fa freddo, tanto freddo, di preciso non saprei dove, fuori? O nel core...

Mi affaccio attraverso essa con la rugiada del mattino e lo sguardo si perde nel bianco grigio della nebbia che concede d'intravedere soltanto la cima alta dei pini secolari.

Il resto del fotograma lo conosco a memoria, ma non lo vedo, come le tue labbra, quando smorfiano un lieve sorriso.

Questa sera mi sporgo ancora una volta, senza far caso una luce mi acecca,  non c'è nebbia, un cielo limpido non mi nasconde nulla.

Tutto mi si rivela. Torno a vedere le stelle nel firmamento e quelle labbra in ogni sua finitura, sussurrano qualcosa, sicuramente qualcosa di bello perché la cinerea che irradia la luna, brilla più che mai...arrivandomi.

Tua.

28 dicembre, 2022.

Dal blog personale

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