Lucia Triolo: senza fiato

“quando fratello, dimmi,
finalmente la parola mi capirà?” 
M. Mehr, Notizie dall’esilio
“un urlo ha preceduto questo giorno”

—–
Era un senza fiato
una sorta di stridore su un metallo
Non sapeva fare perché
non sapeva dire

fermo non rispondeva
come un incustodito trapassato

Aspettava un vieni
un richiamo anche interrotto
di una parola 

Qualcuno gli gettò sopra un 
giornale
finì così in un coppo come
un pesce al mercato del pesce

icona di azione in contumacia
come tante!
troppe 

da L. Triolo, Debitum

Controluce: a Natale puoi, fare quello che non puoi fare mai, riprendere a sognare, riprendere a giocare, riprendere quel tempo che rincorrevi tanto… brano di Roberta Bonanno

Date: 14 dicembre 2022Author: irisgdm0 Commenti— Modifica

Articolo di Marina Donnarumma 14 dicembre 2023.

Dicembre è il mese della bontà, della luce, dei doni. Tutti più buoni, films dove i protagonisti sono innamorati, miracolati, l’atmosfera è calda accogliente, perfino il barbone sotto la neve al freddo al gelo sembra felice. le case senza riscaldamento si riscaldano da sole, chi è senza luce a causa dell’aumento dell’energia. è comunque illuminato. La piccola fiammiferai morta dal freddo, fa atmosfera natalizia.

Il leit motiv di tutto dicembre, non ci sono guerre o se ci sono , ci pensiamo di meno, se ci sono disoccupati, ci penserà la caritas o chi se ne frega. Le case in teoria, tutte calde accoglienti, alberi e presepi, bambini buoni, tanti regali.

Il Natale è una festa bellissima, ma molti non sanno neppure perchè si chiama cosi. La parola Natale deriva dal latino ” natus” nato, più il suffisso ”Alem” appartenenza, quindi indica una nascita, in questo caso il giorno in cui nacque Gesù. Per i cattolici il tempo dell’avvento, cioè della venuta di Cristo, il 27 novembre è stato il primo giorno dell’avvento, quindi la prima settimana, sono quattro e l’ultima dell’avvento il 24 dicembre. Tutto questo ha un profondo significato spirituale, semplicemente questo. Ai tempi d’oggi un favoloso affare commerciale, molti fautori del politicamente corretto e ridicoli, volevano cancellare questa festa e chiamarla” festa d’inverno”, veramente ridicoli, perchè chi non crede, può semplicemente non festeggiare. A dicembre si muove un enorme apparato commerciale, i doni di babbo natale, di Gesù bambino, la befana, cibi tradizionali, ecc, un enorme macchina consumistica, di apparenza e di lustrini. Si divorano quantità industriali di cibi tradizionali, e chi non può mangiare? Certo ” a Natale puoi”. Aggiungerei che quelli ” del politicamente corretto” non sono riusciti ad eliminare questa festa, a causa di tutto ciò che si muove dietro il Natale. Io come cattolica ritengo che cancellare questa festa sarebbe stato terribile!

Allora vorrei riprendere il leit motiv della bontà ecc, sostengo che non ci dovrebbe essere solo a dicembre, ma tutto l’anno, la bontà, la carità, la compassione, la misericordia ogni mese. I social istigano ad essere violenti, verbalmente e anche con i fatti. Abbiamo trasmissioni televisive, dove si accapigliano, si prendono a male parole, ci spaventano a morte con pandemia, guerre, un vero lavaggio del cervello, costi delle bollette, costi del cibo, carburante, siamo sottoposti a un vero lavaggio del cervello, impotenti, svuotati, senza forze, terrorizzati e poi a Natale?

A natale puoi
Fare quello che non puoi fare mai:
Riprendere a giocare,
Riprendere a sognare,
Riprendere quel tempo
Che rincorrevi tanto.

È Natale e a Natale si può fare di più,
è Natale e a Natale si può fare di più,
è Natale e a Natale si può fare di più,
Per noi, a Natale puoi.

A Natale puoi
Dire ciò che non riesci a dire mai:
Che bello è stare insieme,
Che sembra di volare,
Che voglia di gridare
Quanto ti voglio bene.

È Natale e a Natale si può fare di più,
è Natale e a Natale si può fare di più,
è Natale e a Natale si può fare di più,
Per noi, a Natale puoi.

È Natale e a Natale si può fare di più,
è Natale e a Natale si può fare di più,
è Natale e a Natale si può fare di più,
Per noi, a Natale puoi.

Luce blu,
C’è qualcosa dentro l’anima che brilla di più:
è la voglia che hai d’amore,
Che non c’è solo a natale,
Che ogni giorno crescerà,
Se lo vuoi.

È Natale e a Natale si può fare di più,
è Natale e a Natale si può fare di più,
è Natale e a Natale si può fare di più,
Per noi, a Natale puoi.

A Natale puoi
Puoi fidarti di più..

Concludo dicendo che è ora di dire basta, che è ora di recuperare noi stessi, la fiducia negli altri, reciproca. Amarsi e avere fiducia sempre, perchè l’amore l’amore veramente risolve, ed è gratuito. Non solo possiamo a natale, ma per ogni mese dell’anno. Auguri a tutti

articolo di Marina Donnarumma 14 dicembre 2022

Il grido di Simon Armitage

Grande poeta britannico

almerighi

Simon Armitage (1963) è un letterato, scrittore, poeta, saggista e drammaturgo britannico, che ha ricevuto la carica di Poeta Laureato del Regno Unito dalla regina Elisabetta II il 10 maggio del 2019. 

Uscimmo
insieme nel cortile della scuola, io e il ragazzo
di cui non ricordo
nome né faccia. A provare l’estensione
della voce umana:
lui doveva gridare a più non posso.
io alzare un braccio
di là dal divisorio segnalando
che il suono era arrivato.
Lui gridò da oltre il parco – io alzai il braccio.
Da oltre il confine
urlò in fondo alla strada,
dai piedi della collina,
da oltre l’osservatorio di Fretwell’s Farm –
io alzai il braccio.
Cambiò città e alla fine era morto da vent’anni
con un foro di proiettile
nel palato, nel Western Australia.
Ragazzo con nome e faccia che non ricordo,
puoi smettere di gridare ora, ti sento ancora.

*

View original post

ATEO, di Silvia De Angelis

Una lucente lama di sole

affina l’esaltante

confine umano

lievitando

mistici sussulti

linfa d’un accordo d’universo.

Lui

disadorno e stordito

dietro un arido legno

esalta

un senno intemperante

allineando

l’obliquo sguardo

su entroterra ruvidi

sconfinati d’alito ascetico.

Sfuriate inzuppate di crudezza

marcano ascelle spente

fuori di qualsiasi dogma

musicante la sonorità

d’una coltre nevosa

priva d’un puro vagito d’acqua

@Silvia De Angelis