Filippo Papa espone una sua opera fotografica in Asia

Dal Festival della Tunisia Filippo Papa vola verso il Festival in Asia

Foto : Filippo Papa

Catania, 30 novembre 2022

FILIPPO PAPA ESPONE
UN’OPERA FOTOGRAFICA INEDITA PER LA PRIMA VOLTA IN ASIA
BUSAN INTERNATIONAL ART FESTIVAL – SOUTH KOREA

Filippo Papa artista eclettico e versatile esprime la sua arte attraverso fotografia,
performance, videoarte, installazioni e anche poesia. Trova la massima espressione nelle
sue opere “Fotografiche” non a caso uno dei suoi lavori inediti è stato scelto per essere
esposto durante il “Busan International Art Festival” che si svolgerà dal 5 al 20 dicembre
all’interno di un importante istituzione culturale la “Tongmyong University “di Busan in
South Korea.
L’opera inedita scelta per l’esposizione in Asia ha il titolo “Neodiagonal” ed è uno degli
ultimi lavori realizzati dall’artista nel 2022.
Il titolo è un neologismo, come spesso l’artista usa fare e si ricollega volutamente alla
ricerca di una sua precedente opera dal titolo “Diagonal”, come se fosse una sua
evoluzione.
La ricerca fotografica di Papa si è sempre espressa rappresentando l’architettura per
esaltare l’essenza primigenia delle forme. La filosofia degli scatti è caratterizzata dal
contatto col divino e la ricerca dell’anima delle forme, attraverso l’estrema sintetizzazione
ottenuta anche grazie al bianco e nero, ai suoi forti contrasti è ad inquadrature inusuali. Tra
luci ed ombre l’architettura reale fotografata ritorna all’origine un vivido disegno
geometrico.
Dal critico d’arte Roberto Portinari, uno dei curatori della prima edizione della “Biennale
Internazionale di Asti” la sua fotografia viene definita”metafisica” dove la forma ritorna
forma oltre lo stesso soggetto.

BIOGRAFIA
Filippo Papa nato a Leonforte (EN) nel 1986 è un eclettico artista visivo siciliano che è
stato inserito, fra gli esponenti più significativi del panorama artistico contemporaneo,
all’interno delle due più importanti pubblicazioni editoriali italiane quali l’Atlante dell’Arte
Contemporanea edito De Agostini e il CAM Mondadori. Inoltre, è vincitore del premio Italia
per la fotografia 2022. La sua arte trova la massima espressione spaziando tra la
fotografia d’architettura – caratterizzata dal contatto col divino attraverso l’estrema
sintetizzazione delle forme ottenuta dal bianco e nero e dai forti contrasti tra luci ed ombre
– e la performance in cui il suo corpo è il protagonista, specchio delle sue molteplici
sfaccettature intime e carnali. Il movimento diventa forza, i gesti omaggi a miti e artisti del
passato. Una nuova visione metafisica che connette tempo e spazio creando linguaggi
ibridi tra le varie forme d’arte.
L’EVENTO
Sito: Tongmyong University, Busan city. South Korea
Durata: 5 – 11 dicembre 2022

Per ulteriori informazioni

Web: http://filippopapa.com/
mail: press@filippopapa.com

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http://nonsolopoesiarte.art.blog/2022/12/01/dal-festival-in-tunisia-al-festival-in-asia-a-rappresentare-larte-fotografica-e-la-poesia-filippo-papa/

http://alessandria.today/2022/12/01/dalla-partecipazione-al-festival-in-tunisia-al-festival-in-asia-filippo-papa-per-esporre-una-sua-opera-fotografica/

“Neodiagonal” opera fotografica di Filippo Papa

Nuovo evento Poetry Box Cube di Filippo Papa e Joan Josep Barcelo

Performance Art & Poetry

Catania, 6 dicembre 2022

“POETRY BOX CUBE”
FILIPPO PAPA & JOAN JOSEP BARCELO
HOLOPERFORMANCE
BIENNALE INTERNAZIONALE DI ASTI

Filippo Papa e Joan Josep Barcelo ospiti della Biennale di Asti
propongono la terza e ultima performance art che vedrà protagonista
l’iconica “Poetry Box”
La prima performance “Poetry box” si è svolta nella città di Varese durante l’evento “Voci
per voi” nel 2021, per approdare nella sua seconda edizione con il nome di “Poetry box 2
(Al quadrato)” presso la Biennale Internazionale di Asti nel 2022. All’interno dell’Asti Art
Gallery ha trovato la sua dimensione diventando una vera e propria installazione artistica.
In tutto il 2022 la Box si è trasformata in un vero e proprio simbolo di “Libertà”, i
numerosissimi visitatori della Biennale che in questo anno si sono avvicendati hanno
imparato ad apprezzare l’opera e interagire con essa, a volte lasciando un messaggio con un pennarello indelebile su di essa , altre inserendolo all’interno della box stessa. L’atto d’amore che Papa con il suo corpo ha realizzato e Barcelo con la sua voce ha sublimato è diventato oggetto tangibile e materia fisica.
Da queste ultime considerazioni nasce la terza e ufficialmente ultima della serie di
performance “Poetry Box”. Dopo l’esperienza della prima “Holoperformance” dal titolo
“Regeneration” svoltasi durante la “Biennale Amedeo Modigliani” di Venezia, Filippo Papa e
Joan Josep Barcelo vogliono unire la tecnica olografica alla “Poetry Box”.
Nasce cosi la “Poetry Box Cube” Holoperformance, scegliendo fortemente ancora una volta
Asti per rappresentarla perché lì si sentono come a casa.
Troviamo già dal nome rimandi molto importanti dell’opera:

Sarà la terza edizione da questo “Cube” che rappresenta la dicitura “Al cubo”.

Un forte rimando alla geometrica del “Cubo” che è la forma stessa della box.

Il cubo al cubo, il cubo dentro un’altro cubo, quello che vedremo grazie alla tecnologia olografica

Una Poetry box dentro la Poetry box rappresenta “la liberazione dell’energia positiva” già rappresentano in precedenza con l’azione fisica di Papa. Questa volta il corpo reale di Papa diventerà olografico e l’energia dell’amore espressa con il suo corpo fisico diventa rappresentazione metafisica fatta di geometria, colori, luce e energia.

Infatti Papa questa volta non sarà fisicamente all’interno della poetry box ma apparirà il suo corpo nudo e verrà rappresentata la sua energia positiva. Dal reale, al surreale, dalla materia alla matefisica, “Poetry box Cubed” diventa l’evoluzione delle precedenti arrivando all’incastro perfetto fra sentimento e tecnologia, fisicità e sogno.

Ma non sarà solo questo Joan Josep Barcelo e Filippo Papa saranno presenti fisicamente e si uniranno idealmente alla “Poetry box” in una gestualità che possiamo definire rituale. Mentre Barcelo declamerà le parole di “Platone” scriverà sul torso nudo di Papa che indosserà una camicia aperta con colori oleografici che rimanderanno a quelli all’interno della “Doppia box”.

Un progetto complesso e ambizioso che si fa promotore di una visone cross mediale che unisce nuove tecnologie, poesia e performance.

L’EVENTO

Sito: Biennale Internazionale di Asti –

Durata: 11 dicembre 2022

Ingresso: Gratuito

Per ulteriori informazioni

Web: http://filippopapa.com/

mail: press@filippopapa.com

Ufficio stampa
Artista Filippo Papa

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http://nonsolopoesiarte.art.blog/2022/12/06/poetry-box-cube-nuovo-evento-di-filippo-papa-e-joan-josep-barcelo/

http://alessandria.today/2022/12/06/poetry-box-cube-nuovo-evento-di-filippo-papa-e-joan-josep-barcelo/

Foto : Filippo Papa
Foto : Joan Josep Barcelo

Controluce. se nasci uomo…

Date: 6 dicembre 2022Author: irisgdm0 Commenti— Modifica

Articolo di Marina Donnarumma 6 dicembre 2022

Ma se nascerai uomo io sarò contenta lo stesso. E forse di più perché‚ ti saranno risparmiate tante umiliazioni, tante servitù. Se nascerai uomo, non dovrai temere d’essere violentato nel buio di una strada. Non dovrai servirti di un bel viso per essere accettato al primo sguardo.

Non subirai giudizi malvagi quando dormirai con chi ti piace, non ti sentirai dire che il peccato nacque il giorno in cui cogliesti una mela. Faticherai molto meno. Naturalmente ti toccheranno altre schiavitù: neanche per un uomo la vita é facile, sai. Poiché‚ avrai muscoli più saldi, ti chiederanno di portare fardelli più pesanti. Poiché‚ avrai la barba, rideranno se tu piangi e perfino se hai bisogno di tenerezza. Ti ordineranno di uccidere o essere ucciso alla guerra ed esigeranno la tua complicità per tramandare la tirannia che instaurarono nelle caverne. Eppure, o proprio per questo, essere un uomo sarà un’avventura altrettanto meravigliosa.

Almeno lo spero perché… se nascerai uomo, spero che sarai un uomo come io l’ho sempre sognato: dolce coi deboli, feroce coi prepotenti, generoso con chi ti vuol bene, spietato con chi ti comanda.

Oriana Fallaci, Lettera a un bambino mai nato.

” la vita non ha bisogno di te e di me. Tu sei morto. Forse muoio anch’io . Ma non conta. Perchè la vita non muore”

Quando lessi, per la prima volta questo libro, mi ricordo che piansi, ero giovane, ancora non ero madre, ma entrai in empatia con questo libro della splendida Oriana Fallaci. Fu scritto nel 1975, quando ancora, per una donna sola, affrontare una maternità, era difficile, in genere condannata da tutte le categorie sociali. Io mi domando in questo caso e in tutti gli altri casi, che ci vogliono due persone per fare un bambino, in questi casi l’uomo neppure viene citato, e la donna appellata con termini tutt’altro gentili.

Queste righe della Fallaci, mi hanno fatto pensare a molte cose, noi donne continuiamo ad essere additate, violentate, perseguitate,

molte ragazze, raccontano episodi in cui sono rimaste spaventate, palpeggiate ad esempio su un autobus, tra l’indifferenza di tutti.

Si può essere più tranquilli se tuo figlio è un uomo e subirà meno ingiustizie? Se la Fallaci potesse vedere il mondo di adesso, rimarrebbe inorridita, certo è la donna a subire più violenze e oppressioni, ma ultimamente anche gli uomini subiscono atti di violenza atroce. Perchè mi domando? Mettere al mondo un figlio è un rischio, nel senso cosa posso offrire ? Cosa ci riserva il futuro? non lo sappiamo, vivere è difficile, i rapporti tra le persone sono difficili, educare un figlio è difficile. Ci domandiamo mai se siamo all’altezza di ciò? Cosa insegniamo ai bambini ad essere bulli? a dire parolacce perchè è divertente? Gli insegniamo a non avere rispetto per gli adulti e a loro volta saranno adulti non rispettati. A scuola non hanno ragione i maestri o i professori, hanno ragione sempre e solo i nostri figli. ” lettera a un bambino mai nato” è un monologo profondo, alla fine un dialogo perchè lei sente il bambino, Sentire un figlio dentro di te, un emozione pura, un altro essere che si muove dentro di te. Una donna due cuori, due cuori!

Ti domandi come sarà, il suo aspetto e da grande? Avrà un talento e quale? Oh se tutti nascessero con il talento dell’amore, neanche dovremmo domandarci come sarà! I ragazzi sono fragili, tormentati, insicuri, come faremo in modo che siano diversi da questo?

” Se nascerai uomo, spero che sarai un uomo come io l’ho sempre sognato: dolce coi deboli, feroce coi prepotenti, generoso con chi ti vuol bene, spietato con chi ti comanda.”. Un vero uomo nell’immaginario cosi, quale è il ritratto oggi del vero uomo? Oggi noi proviamo ad educare i nostri figli, ma una lotta impari con la società, sempre più vittoriosa con la proposta dell’ignoranza, dell’arroganza, dell’ aggressione verbale e fisica, con modelli estetici di bellezza, ricchezza e di droga.

Il guadagno facile, l’aggressività tutti modelli proposti come se fossero verità e modi i fare giusti.

” Non è vero che non credi nell’amore, mamma. Ci credi cosi tanto da straziarti perchè ne vedi cosi poco e perchè quello che vedi non è mai perfetto. Tu sei fatta d’amore. Ma è sufficiente credere nell’amore se non si crede alla vita”’. Oriana Fallaci

Io direi si, puoi credere nell’amore, anche se non credi alla vita. Perchè non lo so, io ci credo nell’amore, ma ne vedo cosi poco intorno a me! E la vita? la sopporto perchè credo ancora nell’amore.

Articolo di Marina Donnarumma. 6 dicembre 2022

Come tu vuoi di Mario Luzi

Il Maestro

almerighi

La tramontana screpola le argille,
stringe, assoda le terre di lavoro,
irrita l’acqua nelle conche; lascia
zappe confitte, aratri inerti
nel campo. Se qualcuno esce per legna,
o si sposta a fatica o si sofferma
rattrappito in cappucci e pellegrine,
serra i denti. Che regna nella stanza
è il silenzio del testimone muto
della neve, della pioggia, del fumo,
dell’immobilità del mutamento.

*

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Sguardo assente

Di Frida la loka ( Lombardia)

Me ne accorgo sai? Io ti vedo
Invece tu? Tanti pensieri, insoddisfazioni,
domande senza risposte, tanta malinconia, solitudine immersa fra tanti, ma quanti veri?

Non ti manca niente per essere felice, invece...
Sempre quello sguardo;
Perso nel nulla, nell'infinito che nessuno ha mai raggiunto nemmeno tu ne riuscirai.

Una camuffata indifferenza evoca, suplica, implora affetto, tenerezza, serenità che mai usciranno dalle tue labbra, perché non è nel tuo; chiedere... amore.
Di Frida la loka

Tua.

6 dicembre, 2022.

Dal blog personale di:

http://fridalaloka.com

Ripubblicato su:

http://alessandria.today