
In attesa del mare
grava il silenzio e ci avvolge
come invisibile cappa.
È un foglio trasparente
di carta velina,
l’aria che ci circonda.
Un fremito scuote l’acqua
quando il vento la sfiora
e la increspa.
Forse,
anche il cuore ha un brivido
che resta nel profondo
e tosto s’accheta.
Risuona l’antica melodia dell’onda
con ritmi grevi e profondi;
con primordiali note
scaturisce dalle viscere
dell’eterno.
Eterno è il ritmo
e noi fragili, immoti, frastornati,
in attesa
sotto la cupola azzurra che ci circonda
Pesanti i passi fra noi e il mare.
Dietro un candido velo
occhieggia bonario il sole.
Rosalba Di Giacomo