Dall’Ospedale Maggiore, di Yuleisy Cruz Lezcano

Yuleisy Cruz Lezcano

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Dall’Ospedale Maggiore

Guardare il cielo

da una stanza di ospedale,

guardare le mura, le finestre

soltanto per completarle

con un pezzo della propria vita.

Ed è in questo cercare respiro

lo sforzo delle terre pesanti,

un pezzo di spazio asfissiante,

il coro delle cose

che parlano insieme

per non ascoltare il dolore.

E fra le braccia quello che chiamo amore,

di quell’amore puro che non muore,

fragile come un fiore

si aggrappa al mio petto

chiedendomi aiuto.

Ed è così che passa attraverso l’imbuto

il sospiro della bocca che non apro.

Non posso raccontarmi nessuna bugia

mentre fragile anche io

vorrei farmi piccola

e coccolarmi fra le mie braccia,

ma non posso

sono una madre,

non posso permetterlo.

Y. C. L.

(Riesco a parlare della bufera solo dopo che è passata)

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