“Tutti hanno diritto alla propria favola… la mia è da qualche parte in attesa di essere scritta.” Emanuela Cadoni.
Io sono una fans della parola, mi rendo conto che le parole possono farti bene, tanto male, tanta gioia, lacrime, risate. Le parole possono essere fiore o coltello, calde e accoglienti come una tazza di caffè, fredde come l’ultima glaciazione. Hanno un fascino speciale, misterioso, come i numeri, le costellazioni, sono sempre e comunque nel bene e nel male, multicolori. Io mi sento come una ricercatrice, in questo caso di parole, e la mia mente e il mio cuore frenano bruscamente, facendo attrito quando trovo qualcuno che , in qualche modo mi colpisce. Emy’s words, le parole di Emy, una pagina che mi ha colpito, per i contenuti immediati, Emanuela Cadoni e le sue frasi, direi una poesia in pillole di impatto, che comunicano gioia di vivere, passioni, emozioni, veramente vibranti. Percepisci una donna vivace, grintosa, romantica, un pò guerriera, ma con una grande sensualità e di un fascino di cui lei stessa è consapevole, ma anche le persone con cui comunica, percepiscono. Tutto ciò che scrive, è lei, per conoscerla fatelo attraverso le sue parole. Definirei la sua poesia, uno shortino, lo bevi e poi ne vuoi un altro. Una personalià colorata e non tra le righe, lei che ascolta il mare come una musica e l’accorda al suo cuore.
Nasce il 16/06/ 1965 a Monza, dove viene assorbita fin dalla giovane età nell ‘azienda storica familiare, dove ancora oggi lavora attivamente. Ma nel cuore di Emanuela batte forte una passione che la richiama come fosse un sussurro d’anima, nel profondo e intrinseco viaggio della Poesia, regalandoci queste sue Perle di brezza che si staccano dal cielo al mare e toccano in fondo Fin dove devono andare nel più profondo essere che il lettore non puoi che catturare e rendere i suoi scritti battiti vivi di emozione che ci dona senza nulla chiedere. “È anima il dolce canto leggero, profondo il sospiro di vita che si fa lettera e inchiostro tra le dita di questa autrice.” Fatta di rosso smeraldo e profonda luce, Emanuela dipinge sui suoi fogli bianchi attimi di vita, che strugge tra i pensieri e battiti di un cuore che semplicemente… si fa Poesia. Emanuela è una poetessa in erba che ci riserverà certamente delle grandi sorprese poetiche perché come cita in uno dei suoi scritti di infinito vedere..Emanuela nelle sue liriche è semplice e va dritta al punto, delucidando il lettore e regalandogli un pensiero semplice che lo conquista. Il suo primo esordio letterario lo fa nel 2020 con il suo primo ‘”Luci sparse 18″, una raccolta di quindici autori; il secondo, “Emozioni”, una collana di sette autori nel 2021. Oggi con “Note”, una nuova collana di quattro autori che nasce per dimostrare che la poesia contemporanea esiste ed è molto forte, e con le sue poesie ce ne dà piena dimostrazione regalandoci ancora una volta una dolce emozione. Emanuela Cadoni
„Sono effettivamente ciò che gli altri dicono di me? | Oppure sono solamente ciò che io conosco di me stesso?“ Dietrich Bonhoeffer
Le poesie di Bonhoeffer
Mi è capitato di incontrare questi versi di Dietrich Bonhoeffer e di finirci dentro tutta d’un pezzo, scarpe comprese: o è stata la frase che mi è piombata addosso, insieme ai suoi puntini e ai suoi dubbi? Mi pare chiaro infatti che, a partire da essa, gli interrogativi potrebbero moltiplicarsi. Non tanto dal versante della prima domanda, quanto piuttosto dal versante della seconda. Si potrebbe infatti continuare e chiedersi “cosa conosco di me” ed ancora: “è corretto ridurre ciò che io sono a ciò che conosco di me? E se sì, fino a che punto lo è?” Ancora: messa a punto una qualche risposta, in che misura essa è in grado di rappresentarmi di fronte agli altri e di fronte a me stesso; in che misura la conoscenza che ho acquisita su di me può trasformarmi? Si tratta insomma di una conoscenza statica o dinamica?
Credo siano proprio interrogativi inderogabili di questo genere: radicali alla, e radicati nella, nostra umanità, a rendere degno di attenzione chi l’ha pronunciata. Si tratta di Dietrich Bonhoeffer (4. Febbraio 1906 – 9. Aprile 1945) teologo luterano tedesco, protagonista della resistenza al Nazismo. Un uomo che ha reso la sua azione gigantesca e incommensurabile risposta a questa serie di interrogativi, fino alla morte.
Franco Matacotta (1916 – 1978) è stato un poeta, giornalista e insegnante italiano.
Rari giorni d’inverno quando la tramontana spezza gli aliti al fiume e tende il cielo come se contrappunto fosse il giura e invece sono queste martoriate pietre che bussano ai lastrici divini, la sola porta impropria perché a Roma non spettano salvezze. Cosí dicono gli orli delle case fratturati cristalli d’arabia, trapunti dalle luci e dai suoni mattini, lo dicono fumando i meccanici topi e i natali non soffici né sacri, anche lo dicono le sue morti feriali, la mia coperta corta. Lo ripetono qui – minimamente – i cerini di lusso che s’accendono a stento fra le mani di chi non ha piú fede nell’avvento di un nuovo nord. In questi rari giorni d’inverno quando il sole mi pesa cosí poco sarà bene tenere alta la testa. Forse si vive altrove.
Insegnante curricolare di scuola primaria ed extracurricolare per ragazzi audiolesi: esperienza ultraventennale e spirito creativo.
Organizzatrice e curatrice di gemellaggi culturali (Guidonia), incontri eventi con autori di libri, concerti con alunni di diversi ordini di scuola, spettacoli teatrali, concorsi, (ruoli di coordinamento dello staff nell’istituto di appartenenza): 1999/2001 – Scuola Primaria 7 circolo di Pescara (PE) 2001/2009 – Scuola Primaria di Montebello di Bertona (PE) 2009/2022 Scuola Primaria di Marina di Città Sant’Angelo (PE).
Diplomata con 60/60 e borse di studio da parte dell’Istituto Magistrale “G. Marconi” (PE) come alunna con la media voti più alta della scuola durante il periodo di frequenza.
Operatrice socio-educativa con borsa di studio dell’Ente Regione Abruzzo.
Master di 1 livello in “Approfondimenti professionali per l’insegnante ed il formatore” c/o l’Università telematica “Leonardo da Vinci”.
Tutor di insegnanti in anno di prova pre-immissione in ruolo.
Laureata in pianoforte all’Istituto Musicale “G. Braga” di Teramo (a.a. 1997-1998) con esperienza giovanile di concerti e concorsi e programmi televisivi.
Laureanda in Giurisprudenza (ultimi esami).
Corsi di aggiornamento:
per il conseguimento del livello B1 in inglese/delle pratiche di Coding (Istituto Istruzione Superiore “E. Alessandrini”);
sulle sigle dei film (Istituto MIBE di Pescara); per il conseguimento della pratica della didattica capovolta con esperti provenienti da diverse parti d’Italia (PalaEur di Roma); con il Centro dei Servzi Culturali (60 partecipanti provenienti da tutta Italia);
sulla memoria con il Metodo Golfera (Prof. Gianni Golfera); sulla lettura ad alta voce organizzato dal Prof. Batini;
corsi AIB (regione Umbria). Lettrice per l’iniziativa nazionale “Libriamoci”
e per
l’organizzazione “Telefono Rosa”. Incisione di un disco di musica contemporanea al pianoforte. Attrice amatoriale-corsi con: Maestro Maria Antonia e Tommaso Avati, Giorgina Cantalini, Paolo Genovese, Aldo Inda, Piero Lombardi, Valentina Materiale, Randall Paul, Gianmarco
Tognazzi, Tina Venturi, Giovanni Veronesi, Beniamino Vitali.
Musical “Children”. Film: Lilium, storia di un femminicidio presentato al Festival Internazionale del Cinema di Casacalenda.
Spettacoli teatrali: Le coeur du mal (ispirato alla vita e alle opere di Charles Baudelaire) Pinocchio Pilato Sei personaggi in cerca di autore. Lettrice per la Maratona di lettura con DiLibri (Edizione critica edita dalla Fondazione Nazionale Carlo Collodi in occasione del Centenario di Pinocchio-1983- a cura di Ornella Castellani Pollidori con il patrocinio dell’Accademia della Crusca): 80 insegnanti italiani. Inteprete di opere teatrali radiofoniche e presenti in siti nazionali (Cotier le mimò di J. L. Giadima-Casa di bambola di H. Ibsen-A piedi nudi nel parco di N. Simon). Collaboratrice del programma di mobilità “Eu-Reading Circle”, con l’Associazione SmartLab Europe-Università degli Studi di Chieti, in partenariato con paesi europei (Francia, Grecia, Spagna, Polonia), per il quale ha curato la documentazione con filmati, voce, testi, montaggio e regia video. “Direttore” del coro “Istituto Omnicomprensivo di Città Sant’Angelo” per il relativo Progetto PON. Volontaria della cultura, in particolare degli audiolibri teatrali per non vedenti e dei libri, in particolare per il CSV (laboratorio di lettura ad alta voce con ragazzi delle Scuole superiori). Disegnatrice, scrittrice per passione per fasce d’età 6-11 anni. Cultrice del fai-da te (pittura, decoro, piastrellato, riciclo). Co-conduttrice radiofonica. Editor. Giurata in concorsi letterari, presente in antologie di premi letterari e audioletture c/o biblioteche scolastiche; Interprete-Lettrice per il Telefono Rosa e di Reading letterari. Istruttrice di nuoto e preparatore Atletico (tesseramento FIN-CONI). Appassionata di arte, cinema, teatro, fotografia. Viaggiatrice-Comunicativa-Versatile-Desiderosa di imparare-Predisposta al lavoro di gruppo e/o in modalità singola-Attenta al dettaglio. Il poeta Lucio Vitullo, vincitore di premi nazionali ed internazionali, le ha dedicato una poesia dal titolo “Il canto di Florena”. Nel Gennaio 2021, ha ricevuto dal World Literary Forum For Peace and Human Rights ( WLFPH) il titolo di “International Ambassador of peace”.
“CONTAGIATI DALLA LETTURA CON FLORENA IAVARONE” (Cinzia Di Giannatale)- Novembre 2020
Anche quest’anno, a dispetto del Covid, l’Istituto Comprensivo “Savini – San Giuseppe – San Giorgio” di Teramo ha aderito alla settimana di Libriamoci con scambi, incontri, riflessioni ispirati al libro e alla lettura. Tra le tante iniziative che hanno visto coinvolti gli alunni della scuola secondaria di I grado “F. Savini”, l’incontro con una lettrice d’eccezione: Florena Iavarone. Nonostante il mezzo utilizzato (il ben noto Google Meet) non agevoli le relazioni e le interazioni, né quelle sociali né quelle culturali, le letture proposte dalla Iavarone e le successive riflessioni, domande, curiosità degli studenti hanno accorciato le distanze fisiche e hanno reso il clima simile a quello di uno di quegli eventi in libreria o in biblioteca, di cui tanto si avverte la mancanza in questo tempo di pandemia. La lettura espressiva della poesia “I limoni” di Eugenio Montale e del passo più celebre del romanzo “Va’ dove ti porta il cuore” di Susanna Tamaro è stata lo spunto non solo per ricordi e aneddoti legati agli affetti familiari e all’importanza dei nonni, ma anche più in generale per domande e riflessioni sul valore della lettura e del libro nella società attuale e sull’efficacia e sul fascino della lettura espressiva. “Contagiati” dalla lettura, molti dei ragazzi hanno partecipato all’evento hanno condiviso le loro impressioni sul blog della nostra scuola:
TOMMASO LIBERATORE : Secondo me è stato un bellissimo incontro perché la lettrice ha saputo trasmettermi bene cosa per lei significa leggere e scrivere, inoltre mi sono piaciuti i piccoli consigli come quello di mettere la -t alla fine delle parole.
LUDOVICO SCARPONE : È stata sicuramente un’esperienza indimenticabile. Mai mi sarei aspettato di incontrare una famosa lettrice come Florena Iavarone. Mi ha trasmesso le sue idee sulla lettura e sulla scrittura, mi ha fatto capire come puoi arricchirti di cultura leggendo. Mi sono piaciuti molto i suoi consigli e la storia di quando ha trovato un libro impolverato dentro una casa abbandonata.
ARIANNA SORU : È stata un’esperienza carina, mi è piaciuta molto l’espressività di Florena Iavarone, certo, sarebbe stato più bello se fosse stato in presenza, ma a causa di questa pandemia non abbiamo potuto incontrarci dal vivo.
ELENA SANTORO : Per me è stata un’esperienza molto bella, soprattutto per l’espressività con cui leggeva la Iavarone. I suoi consigli per me sono stati molto utili in quanto, dopo quell’incontro, ho cominciato a leggere più di prima. Peccato solo che non l’abbiamo potuta incontrare dal vivo.
ALESSANDRO RAPAGNA : A parer mio è stato un incontro molto emozionante in quanto Florena Iavarone è stata in grado di farmi conoscere un nuovo lato della lettura, con la sua grande espressività ed il suo carattere istrionico, a tal punto da rendere teatrale la narrazione. Inoltre ho apprezzato particolarmente i testi letti.