La frana di Ischia- Casamicciola

Dal blog https://parolelibere.blog/2022/11/28/la-frana-di-ischia-casamicciola/

Dalla pg FB di Antonello Di Iorio

·Oggi ho effettuato un sopralluogo nella zona di distaccamento della frana che ha colpito il Maio, zona Via Cellario. Per arrivare sul luogo sono partito dal Cretaio ed ho raggiunto la Cava Puzzillo al di sotto della sorgente di Buceto! Purtroppo smottamenti e frane sui percorsi campestri mi hanno impedito di attraversare la suddetta Cava Puzzillo. Ho cercato di arrivaci passando al di sopra della sorgente di Buceto, purtroppo anche lì era franato. Ho deciso di imboccare la il percorso che va per i Cantoni e passa al disopra di Cava Puzzillo e Cava Sinigallia, anche qui diverse frane di piccola entità si sono staccate dalla montagna e sono precipitate verso il basso.Sono quindi arrivato alla zona Cellario ed ho individuato a circa 600 metri sul livello del mare una frana di grande identità che si è staccata dalla montagna ed ha travolto quasi tutte le case che si trovavano sulla sua strada!Si tratta di terriccio inzuppato/saturo di acqua che poggia su uno strato di argilla solida! L’argilla altamente scivolosa ha fatto si che una parte del terriccio saturo d’acqua potesse scivolare facilmente verso il basso travolgendo le case che erano sul suo cammino.

Le figure da 1 a 7 documentano lo strato argilloso con sovrapposto terriccio saturo di acqua ed inglobamento di blocchi tufacei. Dalle foto si riconosce che vi sono ancora blocchi in bilico di diversi metri di diametro che alla prossima pioggia avranno facilità a scivolare verso il basso!

La figura 6 indica lo stato di saturazione del terriccio.

E le figure 8-10 indicano ove finisce lo strato di scivolamento argilloso e ove inizia il canalone che ha portato i detriti a valle.Inoltre il terriccio scivolato verso il basso ha indebolito del tutto la zona, quindi il restante terriccio alle prossime piogge avrà gioco facile per poter scivolare verso il basso. Invito caldamente i responsabili a mettere la zona in sicurezza prima dell’arrivo di nuove abbondanti piogge! Il pericolo è ancora imminente e potrebbe costare altre vite umane!

L’abbondante materiale franoso versatosi a Piazza Bagni si è comunque distaccato dalle pareti di Cava Ervaniello e Cava Sinigallia. Distacco di terriccio ed alberi si notano da lontano anche in zona Monte Cito e Pizzone, il materiale distaccato non è comunque ancora arrivato a valle.Cava Puzzillo, con il distacco di materiale nella zona alta, deve essere monitorata e messa in sicurezza in quando, con acquazzoni forti, il materiale distaccato può raggiunge facilmente il centro abitato di Piazza Bagni, via Pio Monte della Misericordia (via Lava!) ed il porto di Casamicciola.

Riassumendo buona parte del versante nord e specialmente Casamicciola Terme, dopo la tragedia del 26.11.22, sono ancora ad alto rischio per quando riguarda lo slittamento di frane che poi indebolendo i versanti da cui si staccano, impostano altre frane.#ischia#casamicciola#frana

Disturbo da ansia di malattia: la paura che il corpo possa tradire. Mariangela Ciceri Psicologa Alessandria

Alessandria, pubblicato da Pier Carlo Lava 

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Disturbo da ansia di malattia: la paura che il corpo possa tradire.

Quello che ci fa stare male, che non riusciamo a comprendere, ad esprimere o ad accettare, non finisce nell’oblio ma si «nasconde» e attende il modo, l’occasione migliore per uscire e mostrarci, stupendoci, quanto non sia possibile ignorare ciò che crea difficoltà.

L’uso del corpo come espressione di malesseri fisici, che fisici «non sono», aveva attirato già l’attenzione di Freud sebbene tendesse a credere che la somatizzazione (che nei casi più gravi veniva classificata come «conversione isterica») fosse una patologia prevalentemente femminile. 

Occorressero anni, studi e cambiamenti socio-culturali per consentire anche all’uomo di identificare pubblicamente le sue ansie, paure, difficoltà e quindi orientare gli studi sulla somatizzazione in modo più ampio ed utile.

Oggi sono molte e in aumento le persone che, colte o immerse in periodi di difficoltà concreta, preferiscono «tacere» e non dare voce al malessere che connota i loro vissuti, nella speranza che i problemi si risolvano da soli.

Nella maggior parte dei casi, le emozioni e le preoccupazioni vengono «messe a tacere» con l’uso di farmaci tanto da essere diventati i farmaci maggiormente acquistati e usati.

Se da un lato il trattamento dell’ansia che accompagna alcuni momenti della nostra vita vada valutata e contenuta anche con la farmacologia, dall’altro poter condividere i pensieri che stanno alla base di tale malessere è un passo utile e importante.

Mentre un tempo si parlava di ipocondria, oggi il DSM-5 definisce quella situazione in cui ogni segno che proviene dal corpo (mal di pancia, mal di testa…) viene interpretato in modo sbagliato: Disturbo d’ansia da malattia.

Cos’è e come si manifesta?

È un modo scomodo di essere in rapporto con il proprio corpo. Anziché ascoltarlo, si tende ad averne paura e percepirlo come qualcosa di pericoloso che può tradirci e che non è in grado di offrirci alcun momento di serenità.

Una volta innescata questa modalità di pensiero non ci saranno medici, specialisti o esami clinici capaci di far star meglio. Internet e le informazioni che possono essere trovate non fanno altro che aggravare lo stato d’ansia che alla fine farà perdere di vista ogni altre attività relazione e occupazione sottraendo le energie disponibile e canalizzandole verso il tentativo di trovare una diagnosi giusta allo star male.

Da dove arriva questa eccessiva preoccupazione per la salute? Come ha trovato il suo terreno fertile nei pensieri di chi vive il benessere fisico come qualcosa di irrealizzabile?

Come la maggior parte, se non tutti, i disagi emotivi, dall’infanzia. Dall’essere stati bambini ammalati e quindi non aver superato lo stress legato all’esperienza.

Dall’aver avuto genitori ansiosi, rispetto alla salute che hanno interpretato erroneamente ogni malessere passeggero, come il possibile sintomo di una patologia più grave.

Dall’aver avuto in famiglia persone affette da gravi patologie e non essere aiutate a comprendere ed elaborare le emozioni che si provavano.

Dal non percepire sé stessi sufficientemente forti oppure non trovare il modo di esprime con le parole, una fragilità emotiva che ha le sue ragioni di esistere.

Dal non riuscire a fidarsi degli altri e quindi nutrire il bisogno esasperato di poter controllare gli eventi anche attraverso comportamenti ossessivi quali il dovere dimostrare di «avere qualcosa che non va»

Dal bisogno di richiamare l’attenzione su di sé

N.B: alla base di ogni ansia rispetto allo stato di salute del proprio corpo ci sono motivazioni reali e non immaginarie. Chi soffre di Disturbo d’Ansia di malattia vive costantemente in uno stato di incertezza, paura, terrore. Non è una «malattia immaginaria» e pertanto merita attenzione e rispetto.   

Mariangela Ciceri

Sono psicologa clinica e forense. Come clinica mi occupo di consulenza e supporto psicologico sia individuale che di coppia, di psicodiagnostica, di sostegno alla genitorialità, di psico-geriatria, di orientamento scolastico e professionale. Come libera professionista in ambito giuridico e forense il mio ruolo è quello di consulente nella valutazione del danno psichico dovuto ad eventi traumatici, di valutazione delle competenze genitoriali in caso di separazione e divorzio, di mediazione familiare. Conduco inoltre laboratori di comunicazione, psicologia sociale, uso della scrittura come strumento di consapevolezza e problem solving, al fine di facilitare il superamento di criticità emotive.

Alessandria

cicerimariangela@gmail.com

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Cultura. Libri e eventi: Nuove uscite e presentazioni a cura di Loredana Cella

Alessandria, pubblicato da Pier Carlo Lava 

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Ricevo e pubblico con piacere quanto segue: 

La ringrazio a nome mio, dell’Associazione AEDE e del Dott. Paolo Menconi  per l’articolo sul libro delle Fiabe Piemontesi.

In allegato Le invio i libri di cui sono curatrice con le locandine dei nuovi appuntamenti.

Taccuino Piemontese nato quest’anno dopo la fortunata antologia Piemontesi per sempre del 2019 Casa Editrice Edizioni della Sera.

Sempre da pochi giorni è in vendita Chiacchierate Torinesi di cui sono curatrice. Sempre Edizioni della Sera.

Il 03/12/2022 ci sarà alla De Amicis la presentazione del Taccuino e il 19/12/2022 saremo al Circolo dei Lettori ore 21.00.

In allegato Le invio anche il link nel caso Lei voglia essere presente.

Le scrivo due parole al mio riguardo.

Sono curatrice per Edizioni della Sera di libri sul territorio. Scrivo racconti per Giulio Perrone Editore e altre varie case editrici.

Il mio primo libro 10 anni fa con la Graphot Piazza Statuto e Porta Susa. Organizzo eventi e aiuto nella pubblicazioni di libri di altri autori.

Il mio evento più bello a Claviere l’anno scorso e la presentazione alla Feltrinelli di Torino per Chiara Moscardelli.

Tutte queste cose svolte con immensa passione e allegria. Perché nonostante gli intoppi di percorso è sempre bello relazionarsi con le persone e scoprire nuovi mondi.

WALKABOUT IN TOUR A MILANO

Alessandria, pubblicato da Pier Carlo Lava 

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Venerdì 1, sabato 2 dicembre 2022, ore 15.45 – domenica 3 dicembre, ore 14.45

WALKABOUT IN TOUR A MILANO

IL PROGETTO FIRMATO DA SONIA ANTINORI CON LUCIA BALDINI E ARLO BIGAZZI ARRIVA A MILANO PER SCOPRIRE CON RUGGERO FRANCESCHINI IL QUARTIERE MULTIETNICO DI VIA PADOVA

Il viaggio visionario nel mondo di oggi sulle tracce delle Vie dei Canti di Chatwin si arricchisce di un nuovo formato e di un nuovo compagno di avventura

WALKABOUT – il progetto performativo che nasce dalla fusione di materiali testuali basati sui viaggi di Sonia Antinori con la ricerca visiva-visuale della fotografa Lucia Baldini e con la ricerca sonora-musicale del compositore musicista Arlo Bigazzi – verrà presentato a Milano nel formato passeggiata/promenade, per la regia e co-progettazione di Ruggero Franceschini, artista dell’ultima generazione di creativi che infonde al progetto una visione cosmopolita.

Nei giorni di venerdì 1 e sabato 2 dicembre (ore 15.45) e domenica 3 dicembre (ore 14.45) la performance itinerante attraverserà il quartiere multietnico di via Padova (punto di ritrovo M1 fermata Pasteur, uscita Via dei Transiti). “È un quartiere ingiustamente con una brutta fama e a me, che ci vivo, – sottolinea Franceschini – interessa sovvertire questa narrazione di insicurezza. L’obiettivo è creare una cartografia di quest’area attraverso una performance che rovesci la narrazione stereotipata di quartiere poco sicuro, anche perché abitato da tanti migranti”.

Nella versione milanese le immagini di Lucia Baldini vengono rimpicciolite e utilizzate per hackerare, per intervenire nello spazio pubblico sommandosi al tramestio, al rumore visivo che caratterizza le nostre città, dove ogni centimetro quadrato è occupato dalla pubblicità. Mentre invece i suoni di Arlo Bigazzi e la voce di Sonia Antinori hanno una funzione opposta, di isolamento, perché vengono trasmessi tramite un paio di cuffie wi-fi di cui verranno dotati i partecipanti. In questo modo saranno isolati dal fragore, dal traffico della vita metropolitana.

“WALKABOUT è soprattutto una sperimentazione continua – spiega Franceschini –; non ha ancora raggiunto né forse raggiungerà una totale perfezione, anche perché soprattutto nella versione dello spazio pubblico potrà essere applicata a differenti contesti, nutrendosi ogni volta dei diversi quartieri, dei diversi paesi paesaggi, territori che abiterà. Il mio intervento artistico ha proprio una funzione di cartografia, così come il “walkabout” cerca di rendere familiare l’ambiente inospitale del deserto. Perché l’atto di camminare, come ci insegna Francesco Careri nel suo Walkscapes,è un atto performativo in sé, ma anche un atto di pensiero (thinking by walking)”.

WALKABOUT

di Sonia Antinori

narrazione visiva Lucia Baldini

passeggiata a cura di Ruggero Franceschini

regia Ruggero Franceschini

musiche originali Arlo Bigazzi

una produzione MALTE 

con il contributo di Ministero della Cultura, Regione Marche

Venerdì 1, sabato 2 dicembre, ore 15.45 

domenica 3 dicembre, ore 14.45

Quartiere di via Padova 

punto di ritrovo M1 fermata Pasteur, uscita Via dei Transiti

Biglietto: 3 euro

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI

340 694 5608

info@maltezoo.eu

http://www.maltezoo.eu

I tesori della “Valmadonna Trust Library”. Manoscritti e incunaboli ebraici dal X° all’XVI° secolo

Alessandria, pubblicato da Pier Carlo Lava 

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I tesori della “Valmadonna Trust Library”. Manoscritti e incunaboli ebraici dal X° all’XVI° secolo

Lunedì  5 dicembre  alle ore 17.00 presso la  Biblioteca Civica “Francesca Calvo” di Alessandria, piazza Vittorio Veneto 1, verranno illustrati  I tesori della “Valmadonna Trust Library”, importante raccolta  di manoscritti e volumi a stampa in ebraico del collezionista Jack Lunzer che costituì il fondo oltre mezzo secolo fa.

Lunzer, nato ad Anversa da famiglia ebrea nel 1924, ha raccolto, in ogni parte di Europa e nel mondo, testi scritti o stampati in ebraico, collezionando circa tredicimila volumi, alcuni rarissimi, se non addirittura unici: Bibbie scritte a  mano, tomi introvabili, pagine che hanno attraversato secoli di storia e migliaia di chilometri per giungere nelle sue mani.

Negli anni dell’immediato dopoguerra, Lunzer frequentò molto Alessandria, ospite  della famiglia Vitale. Quando si trattò di scegliere  il nome della sua fondazione, Lunzer pensò a Valmadonna, in ricordo dei luoghi frequentati. Nacque così la “ Valmadonna Trust Library”,  la più  grande collezione privata del mondo di libri in ebraico.

La collezione comprende opere provenienti da tutto il mondo e riflette gli interessi personali di Lunzer, in particolare per l’Italia “culla della stampa ebraica”. Molti pezzi risalgono ai primi anni della stampa  in ebraico, che apparvero in Italia (Barco, Bologna, Brescia, Casal Maggiore, Ferrara, Mantova, Napoli, Piove di Sacco, Reggio di Calabria, Roma, Soncino), in Spagna (Guadalajara, Híjar, Zamora), in Portogallo (Faro, Leiria, Lisbona) e nell’Impero Ottomano (Costantinopoli). Oltre il 60% delle edizioni sono state pubblicate in Italia.  

Nel 2017 la raccolta, ritenuta la più importante collezione privata di manoscritti e libri rari ebraici del mondo, venne acquistata  dalla National Library of Israel (NLI).

A introdurre l’incontro di lunedì 5 dicembre,  la prof.ssa Paola Vitale Delegata della Sezione di Alessandria della Comunità Ebraica di Torino e Milo Hasbani Vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane – UCEI.

A seguire gli interventi dei relatori, il dott. Angelo Piattelli curatore della collezione “Dr. David e Jemima Jeselsohn” di Zurigo che illustrerà la collezione della Valmadonna Library e   Mons. Pierfrancesco Fumagalli della  Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano che nella sua relazione “Alle origini dell’Umanesimo” descriverà un antico manoscritto ebraico illustrato inserito in una Bibbia ambrosiana.

Concluderanno Don Marco Visconti Direttore della Biblioteca del Seminario di Alessandria, la Dott.ssa Alessandra Rivera Presidente della Società Cooperativa Arca, la  dott.ssa Paola Ottone, responsabile dell’Ufficio  Tutela del Patrimonio librario della Biblioteca Civica di Alessandria. 

L’evento è stato realizzato grazie alla collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato Asti Alessandria, l’azienda  CulturAle Costruire Insieme, L’Associazione La Vita Buona, L’Associazione Valmadonna Insieme.

Info: biblioteca.civica@comune.alessandria.it

Telefono: 0131 515911-917

I tesori della “Valmadonna Trust Library”. Manoscritti e incunaboli ebraici dal X° all’XVI° secolo

Alessandria, pubblicato da Pier Carlo Lava 

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I tesori della “Valmadonna Trust Library”. Manoscritti e incunaboli ebraici dal X° all’XVI° secolo

Lunedì  5 dicembre  alle ore 17.00 presso la  Biblioteca Civica “Francesca Calvo” di Alessandria, piazza Vittorio Veneto 1, verranno illustrati  I tesori della “Valmadonna Trust Library”, importante raccolta  di manoscritti e volumi a stampa in ebraico del collezionista Jack Lunzer che costituì il fondo oltre mezzo secolo fa.

Lunzer, nato ad Anversa da famiglia ebrea nel 1924, ha raccolto, in ogni parte di Europa e nel mondo, testi scritti o stampati in ebraico, collezionando circa tredicimila volumi, alcuni rarissimi, se non addirittura unici: Bibbie scritte a  mano, tomi introvabili, pagine che hanno attraversato secoli di storia e migliaia di chilometri per giungere nelle sue mani.

Negli anni dell’immediato dopoguerra, Lunzer frequentò molto Alessandria, ospite  della famiglia Vitale. Quando si trattò di scegliere  il nome della sua fondazione, Lunzer pensò a Valmadonna, in ricordo dei luoghi frequentati. Nacque così la “ Valmadonna Trust Library”,  la più  grande collezione privata del mondo di libri in ebraico.

La collezione comprende opere provenienti da tutto il mondo e riflette gli interessi personali di Lunzer, in particolare per l’Italia “culla della stampa ebraica”. Molti pezzi risalgono ai primi anni della stampa  in ebraico, che apparvero in Italia (Barco, Bologna, Brescia, Casal Maggiore, Ferrara, Mantova, Napoli, Piove di Sacco, Reggio di Calabria, Roma, Soncino), in Spagna (Guadalajara, Híjar, Zamora), in Portogallo (Faro, Leiria, Lisbona) e nell’Impero Ottomano (Costantinopoli). Oltre il 60% delle edizioni sono state pubblicate in Italia.  

Nel 2017 la raccolta, ritenuta la più importante collezione privata di manoscritti e libri rari ebraici del mondo, venne acquistata  dalla National Library of Israel (NLI).

A introdurre l’incontro di lunedì 5 dicembre,  la prof.ssa Paola Vitale Delegata della Sezione di Alessandria della Comunità Ebraica di Torino e Milo Hasbani Vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane – UCEI.

A seguire gli interventi dei relatori, il dott. Angelo Piattelli curatore della collezione “Dr. David e Jemima Jeselsohn” di Zurigo che illustrerà la collezione della Valmadonna Library e   Mons. Pierfrancesco Fumagalli della  Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano che nella sua relazione “Alle origini dell’Umanesimo” descriverà un antico manoscritto ebraico illustrato inserito in una Bibbia ambrosiana.

Concluderanno Don Marco Visconti Direttore della Biblioteca del Seminario di Alessandria, la Dott.ssa Alessandra Rivera Presidente della Società Cooperativa Arca, la  dott.ssa Paola Ottone, responsabile dell’Ufficio  Tutela del Patrimonio librario della Biblioteca Civica di Alessandria. 

L’evento è stato realizzato grazie alla collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato Asti Alessandria, l’azienda  CulturAle Costruire Insieme, L’Associazione La Vita Buona, L’Associazione Valmadonna Insieme.

Info: biblioteca.civica@comune.alessandria.it

Telefono: 0131 515911-917

Autunno di Vicente Huidobro

Il grande innovatore della poesia sudamericana

almerighi

Vicente Huidobro (Cile, 1893 ‑ 1948). Padre del creazionismo e uno degli autori più rilevanti della poesia ispanoamericana del secolo XX.

Porto negli occhi
Il calore delle tue lacrime…
Le ultime.
Ormai non piangerai più.
Sui sentieri
Giunge l’Autunno
E porta via tutte le foglie.
Oh, che stanchezza!
Una pioggia di ali
Copre la terra.

.
(Traduzione di Gabriele Morelli)

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