Il post più letto del 18 novembre 2022 su Alessandria today è di Salvatore De Luca

Il post più letto del 18 novembre 2022 su Alessandria today è di Salvatore De Luca

Alla luce di quanto emerge dalla classifica giornaliera dei primi 10 post più visti del 18 novembre 2022 su Alessandria today, il post più letto fra tutti gli autori, escludendo il sottoscritto è il seguente: 

La “noble art” e i menestrelli infedeli, di Salvatore De Luca

Salvatore De Luca (RORI) è un nuovissimo autore della redazione e questo è il suo primo post pubblicato, a Salvatore i miei complimenti per questo risultato…

Chi sarà domani 19 novembre 2022 il 1° classificato… seguiteci su Alessandria today e scopritelo, ricordo che questa classifica dipende esclusivamente da voi lettori…

Pier Carlo Lava

Social Media Manager

Momenti di poesia: SIEPI DI BIANCOSPINO, di Manuela Floris

Momenti di poesia: SIEPI DI BIANCOSPINO, di Manuela Floris

Siepi di biancospino  nasceranno 

sul pio sangue versato dei bambini 

Angeli in cielo muti voleranno

 su quella croce che non ha confini.

Lasciate che i piccoli  vengano a me …

… dicesti già … ma non così  Signore!

la guerra è un precipizio nei perché

di atroce crudeltà su ogni candore.

Senza il mio pianto se non c’è paura!

possa il mio cuore far da frangiflutti

ma con la gioia impavida e più pura 

ti do la vita … ma salvali tutti …

Proteggi anime perse nell’oblio 

com’è la mia … e perdonaci mio Dio!

Manuela Floris

Lucia Triolo: autunno

è un profumo mozzato
questa inquietudine
guarda avanti
poi indietro
taglia a fette tre o quattro deserti
per spodestare
ogni infinito squadernato

tu e i tuoi fogli d’anima: una mezza coltre
ogni sera sul letto
rampicando l’umano
come sentenza d’amore

nel palmo
le castagne d’autunno
ancora sempre calde
tu le sbucci le assaggi
                        una
                            a
                               una

Lagonegro 54 di Pino Mango

Cantautore e poeta

almerighi

Mango, all’anagrafe Giuseppe Mango (1954 – 2014), conosciuto anche come Pino Mango, è stato un cantautore e poeta italiano.

Aspetto, intuisco,
ti leggo, respiro e abitudini.
Santuario del vivere,
dondolio d’amaca
nel sonnolento sole d’agosto.
Se sorridessi conterei i tuoi denti,
scintillio di buonumore.
Così di cuore ti ragiono
e di viaggiare ti viaggio,
barca poggiata su uno squarcio di cose
o sulle viole d’autunno che garbano
le piogge sottili.
Traversare l’abbraccio inventato daccapo,
carezzevoli passioni
anch’esse inventate di fresco,
mano di bianco sulla parete,
come una nuova prima volta. Infinita!
Castagne infornate
compagne d’Aglianico,
di canto sensibile all’eco invisibile del cuore.
Di mani ti sento
e rinnovo il gesto abusato
di tango e di tempo.
Domenica di novembre e vaniglia
e di One-step,
uno di quegli “anni Cinquanta”
addormentati su una sedia
in un rosolio smarrito nella gola di mio padre,
e urla di madre nell’aria,
sento urla…

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CHIEDE SCUSA, (vernacolo) di Silvia De Angelis

Ce vo’ davero poco a chiede scusa

ma pare che semo diseducati

a riconosce che avemo sbajato

ritornanno su quei passi

che ancora  arimordeno drento

ma che nun ciai coraggio d’affrontà..

Passeno i giorni e quer senzo de corpa

morde sempre più forte ne ‘ a coscienza

ma tu magni e  provi a dormì tranquillo

ner buio che diventa ‘n faro accecante.

Ce lo sai che basta ‘na paroletta dorce

e ‘n sorisetto malandrino pe’ fatte perdonà

ma quer momento diventa sempre

più lontano perché lo stai a rimandà…

Ma ecco ariva er giorno fatidico

che s’è riseveijato er leone che ciai niscosto

e co’ ‘na faccia soridente fai er dovere tuo…

“ era ora” te risponne er decuius “ ma tanto

t’avevo già perdonato, perché so, in  fin de’ conti

che ssei bbono!”

@Silvia De Angelis 

CHIEDERE SCUSA (traduzione)

Ci vuole davvero poco a chiedere scusa

ma sembra che siamo diseducati

a riconoscere che abbiamo sbagliato

ritornando su quei passi che rimordono dentro

ma che non si hanno il coraggio d’affrontare.

Passano i giorno e quel senso di colpa

Morde sempre più forte nella coscienza

ma si prova a mangiare e dormire tranquilli

nel buio che sembra un faro accecante.

Si sa che basta una parola dolce

e un sorriso avvincente per farsi perdonare

ma quel momento si allontana sempre più

perché si rimanda.

Ma ecco arriva  giorno giusto

in cui si è risvegliato il leone nascosto

e con un volto sorridente si fa il proprio dovere..

“era ora” risponde la controparte” ma tanto

aveva già perdonato, perché, sa, in fin dei conti

dell’altrui bontà”