
Cos’è importante?
È più importante un libro di poesie
su un innamoramento non corrisposto?
Oppure un volume di aforismi?
Oppure un romanzo “sperimentale”,
per ciò che comunemente si intende
per sperimentale in Italia oggi?
Oppure un saggio divulgativo di psicologia?
Oppure un volume di morale sessuale cattolica?
Oppure una tesi di un dottore di ricerca su Pessoa?
Oppure una storia dell’economia?
Oppure una biografia di Dante?
Oppure un libro di barzellette di un comico?
Oppure un libro di satira politica?
Oppure una silloge con cento epigrammi?
Oppure un tomo sui paradossi della filosofia?
Oppure un saggio sull’esoterismo?
Oppure un saggio di un critico letterario sulla neoavanguardia?
Oppure un saggio sul consumo critico?
Oppure una raccolta di racconti di vita vissuta?
Oppure un’agiografia?
Lo scibile è un albero enorme
i cui rami sono infiniti.
Poeti, letterati, scrittori, studiosi
fanno un grande baccano.
Ognuno rivendica l’originalità e la bellezza
del suo libro e quindi la necessità della lettura.
Che poi i libri brutti e inutili
sono sempre quelli altrui!
Così tutto deve essere pubblicato.
Poco importa se rimane invenduto.
C’è posto e spazio per tutti
o almeno così sembra.
Forse è una grande illusione.
Forse è già stato scritto tutto.
Restano solo piccole note a margine
e piccole variazioni su temi non originali.
Faranno spazio a tutti.
Non vi affannate. Non vi accalcate.
Non vi dimenate. Non sgomitate.
Niente colpi bassi ai colleghi.
Cos’è più importante?
Tutto e niente è importante.
Tutto e niente è necessario.
La risposta non la sapremo mai
almeno in questa vita,
per cui non vi considerate mai
troppo importanti.
L’importanza di un libro o di un autore
è spesso soggettiva e opinabile,
a meno che non si tratti di
mostri sacri universalmente riconosciuti.
I lettori possono fare a meno
dei vostri libri,
ma siete voi autori e i vostri libri
che non potete fare a meno di lettori
(può sembrare una chiusa scontata,
ma l’altezzosità e lo snobismo di taluni
dimostra il contrario).
Io nel frattempo vado a farmi un caffè
e naturalmente lascio scrivere a voi
i vostri capolavori.