
NEI PRESSI DEL LAGO
S’accosta alla vena del silenzio
quel brusìo tacito del lago
mentre nel cerchio raffermo della coscienza
s’addentrano pensieri d’inconfessate smanie.
S’adagiano sul torace concavo
per discendere sull’estro dell’io
che ne esalti il fascino
intinto su cerchi concentrici d’acqua
mossi da un ciottolo intrigante.
Nella lucentezza metallica d’un riflesso
in un limpido abbandono
il disamore raffermo s’identifica
allo stupore d’un verbo
che si fa muto
sull’ebbrezza di sassi sbiaditi
al calore d’un ‘emozione
@Silvia de Angelis