
Quel corteggiare titubante d’emozione
sembra plasmato da caldi fiati
ma trova in me indugio
e un tergiversare d’approccio
Nel mio profondo ho impronte
autentiche di vene scaldate
e per spronare quel proporre delicato
frugavo parole flessuose
che si specchiano come vele al vento
verso una meta intarsiata di colori
Un’eccitazione mentale sussurra
pregnanti trasporti
che si smarrisono in quell’anima
lievitante modulate sensazioni
Non è tardi per quel capriccio d’amore
nascente da ciò che sa di rugiada
all’alba di un di’ qualsiasi