CULTURA

Il colore della poesia, in questo caso è giallo, come la luce delle donne. Iris G. DM

Date: 7 marzo 2023Author: irisgdm0 Commenti— Modifica

Scorro liquida in mezzo al cielo,

sciolta come neve nel mare profondo.

Voglio fare quello che posso

e chiederò quello che non posso.

Un giorno quando giudicheranno la mia pazzia,

io che nasco dal dolore e dalla madreperla

mi alzerò per respirare la luce del mattino,

sorseggiare l’aria per contenerla tutta,

il mio smarrimento nel cuore che mi batteva altrove,

rotonda come una mimosa,

un piccolo sole confusa tra altri mille. Iris G. DM

Roma 7 marzo 2023

CULTURA

La ” Rosa Bianca” articolo di Anselmo Pagani

Date: 7 marzo 2023Author: irisgdm0 Commenti— Modifica

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7 Marzo 2023

La “Rosa Bianca” fu recisa alle 5 del mattino del 22 febbraio 1943, subito dopo che, avviandosi verso la ghigliottina eretta nella prigione di Stadelhem, aveva detto al suo carnefice: “Le leggi cambiano, la coscienza resta”.

Solo tre ore prima, Roland Freisler, osceno giudice-boia di Hitler, al termine di un processo farsa celebratosi in fretta e furia, urlando e inveendo nei suoi confronti aveva condannato alla pena capitale per alto tradimento la ventunenne Sophia Scholl insieme al fratello Hans e all’amico Christoph Probst, rispettivamente di 25 e 24 anni d’età.

La loro colpa? Come componenti del gruppo studentesco “la Rosa Bianca”, avevano scritto e diffuso volantini contrari al regime nazista, da loro stessi stampati con un ciclostile manuale.

Le foto ce la presentano come una ragazza dal viso sbarazzino, con uno sguardo vivace e fiero e i capelli “alla maschietto”, tanto diversi da quelli in voga per le giovani dell’epoca.

Già prima vista si capisce dunque che lei è diversa dagli altri, nel senso che non è omologata, né omologabile.

Nata il 9 maggio del 1921 a Forchtenberg, si trasferì presto a Ulm con la famiglia, per poi studiare e diplomarsi all’istituto magistrale.

Dopo un’iniziale e quasi obbligata iscrizione alla “Hitlerjugend”, col passare degli anni, in maniera graduale e autonoma, grazie anche al continuo confronto col padre e il fratello Hans, molto critici col regime, in Sophie iniziò a maturare il dissenso fondato su un’analisi critica della realtà circostante e confortato da una profonda fede in Dio e nelle libertà individuali.

Concetti quali partecipazione, responsabilità, eguaglianza degli uomini, repulsione per le discriminazioni, pace come scopo precipuo della politica, anche grazie alla lettura dei testi di Sant’Agostino e Pascal, man mano che le illuminavano la strada, spinsero lei e uno sparuto gruppo di amici a “fare qualcosa” per risvegliare le coscienze troppo a lungo sopite dei loro connazionali.

Scelsero dunque la via non violenta del volantinaggio, ovviamente clandestino, di messaggi da loro stessi ideati, ciclostilati e lasciati nottetempo nei luoghi più disparati quali le fermate degli autobus, le stazioni ferroviarie e la cabine telefoniche.

Ognuno di essi conteneva un lucido e implacabile atto d’accusa rivolto ai tedeschi per il loro silenzio condiscendente e complice nei confronti dei crimini nazisti, oltreché un’incitazione alla resistenza.

L’ultimo di questi volantinaggi, effettuato il 18 febbraio del 1943 presso l’Università di Monaco di Baviera dove i ragazzi salirono all’ultimo piano per lanciare i volantini dall’alto della balaustra delle scale, risultò loro fatale perché un bidello li scorse, denunciandoli alla Gestapo.

Ammanettati, furono condotti presso il quartier generale della polizia politica per subite 17 ore consecutive di interrogatori misti a torture, in stanze separate.

Per non tradirsi a vicenda, come prestabilito in un piano comune in caso d’arresto, tutti sostennero di essere i soli responsabili dell’accaduto.

A distanza di soli quattro giorni le loro teste sarebbero rotolate, le une dopo le altre, sotto la lama della ghigliottina, dopo che in tutta la prigione s’era spara la voce sul coraggio da loro mostrato di fronte alla morte.

Quando Else, compagna di cella di Sophie, tornò nella cella vuota, trovò sul letto un foglio di carta piegato: era l’atto di condanna a morte dell’amica, sul retro del quale quest’ultima aveva scritto la parola “libertà”.

(Testo di Anselmo Pagani che, in ricordo di questi giovani martiri, invita alla visione dello struggente film di Marc Rothemund “La Rosa Bianca – Sophie Scholl”).

Potrebbe essere un'immagine in bianco e nero raffigurante 1 persona, bambino, in piedi e attività all'aperto

7 Marzo 2023. Articolo di Anselmo Pagani

https://www.facebook.com/anselmo.pagani

Vedi? Ho tagliato i miei lunghi capelli (In memoria di Mahsa Amini)Gabriella Paci

“DEDICATA A TUTTE LE DONNE IN LOTTA PER LA LORO LIBERTA’: 8marzo 2023”

Vedi? Ho tagliato i miei lunghi capelli

che avrei voluto sciogliere al vento

della libertà che soffia  dietro le imposte

chiuse a oscurare anche il riflesso della

luce che può guidare la voce al canto.

Solo agli uccelli spetta  gorgheggiare

la melodia del cuore e diffonderla

nell’aria satura di dinieghi e divieti:

io sono  una bocca comprata

che ha diritto solo ad un sospiro

celato dietro il velo della sharìa.

Solo gli occhi rivelano ancora il guizzo

d’un sogno sognato nell’inferno della

mia schiavitù d’essere donna venduta

bambina e senza la  scelta  dei giorni.

Dietro il velo dell’obbedienza ho issato

il mio supplizio che ha il clangore di

catene che segnano i polsi ma ora…

 vedi? Ho tagliato i miei lunghi capelli

che saranno radici sotto le quali- lo so-

germoglierò un giorno a vita nuova

qui o in un lontano prato di fiori recisi

dove tremeranno le stelle nel brivido

del mio  volo di Icaro nel sogno delle

ali della libertà che sgretola le pareti

di un’obbedienza cieca che può imprigionare

il mio corpo ma non il librarsi dell’anima.

Photo by Pixabay on Pexels.com

La desertificazione dei centri storici passa attraverso la chiusura dei negozi, una volta simbolo e vanto della città, Gabriella Paci

Un fenomeno in crescita è quello della chiusura di negozi al dettaglio nei centri urbani. Colpa delle vendite online e delle catene della grande distribuzione e non solo.

Negli ultimi 10 anni centomila negozi al dettaglio e 16 mila imprese della vendita ambulante sono spariti : questo fenomeno ha cambiato e sta cambiando il volto delle nostre città come rileva un’indagine dell’Ufficio studi confcommercio in collaborazione con il centro studi delle camere di commercio.

Il locale lasciato dai negozi viene adibito a ristorante, a bar o comunque  a luogo di ristoro : tuttavia questa nuova destinazione non copre la perdita di posti che neppure la creazione di nuovi alberghi riesce a colmare. L’Italia infatti mostra,dopo la stasi del periodo del covid,una forte vocazione turistica e,dunque verso le strutture ricettive ad essa collegate.

Altro fenomeno è quello della presenza degli stranieri sia come impresari (+44mila )che come occupati (+107mila) mentre si riducono le attività degli occupati italiani.

Una indagine su città medio-grandi del centro Italia ha evidenziato la riduzione delle attività di vendita, accentuata nei centri storici, mentre si incrementano farmacie, telefonie, alloggi e ristorazione :solo al  sud ancora resiste la vendita al dettaglio.

Crollano in particolare attività quali vendita di  libri, giocattoli ,mobili, abbigliamento vario con un calo che la confcommercio ritiene difficile recuperare ,visto il trend degli ultimi 10 anni del 20%.

Cosa fare ? Tornare a puntare sulla vendita online che già a soppiantato molte vendite tradizionali con la  conseguente ulteriore desertificazione.

Anche la Toscana non sfugge a questo trend e l’incremento di negozi di telefonia, tabaccherie, farmacie, elettronica e ristorazione non colma la perdita del reparto distributivo. Benessere ,tecnologia e salute non ammettono risparmi ma il livello generale delle famiglie toscane è arretrato di quasi trent’anni. Lo sostiene il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni, rilevando come la pandemia abbia accentuato un fenomeno già visibile prima e come ora bisogna far convivere nella stessa realtà di vendita l’ online e il  tradizionale.Tuttavia rileva il presidente di Confcommercio  toscano Aldo Cursano che un minor numero di negozi significa meno servizi e meno turisti e un danno specie a carico degli anziani e delle fasce deboli. E significa  anche una fisionomia delle città cambiata,con minor sicurezza,minore scambio di relazioni  e maggior degrado con fondi abbandonati e strade vuote.

Confcommercio ritiene dunque utile un maggiore coinvolgimento del territorio e una maggiore integrazione progettuale tra temi urbanistici ed economici,a partire dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) per la rigenerazione urbana,con riferimento alla nuova politica di coesione 2021-27 .La programmazione europea ha infatti come obiettivo il territorio e la città al fine di promuovere lo sviluppo integrato e realizzare strategie urbane .

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” Historias Guardadas” il nuovo libro dello scrittore Wilson Regelio Enciso pubblicato oggi

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‘Storie custodite’ è il titolo del romanzo numero nove e decimo libro pubblicato dallo scrittore colombiano WILSON ROGELIO ENCISO.
Il suo lancio planetario è ora e qui, grazie allo scoop esclusivo che ha voluto regalarci il suo autore e membro del Collettivo Letterario Artistico Internazionale del XXI secolo (CLAI XXI), il cui timoniere è il giovane poeta nicaraguense Carlos Javier Jarquín. Contemporaneamente e da questo momento ‘Storie salvate’ è disponibile al mondo su Amazon (print-on-demand e come eBook) e in Autore-editori (print-on-demand). È un romanzo breve di narrativa sociale storica subcontinentale, come coniato dall’autore, non solo con una lettura piacevole e ritmata, è anche divertente mentre dipana con agilità la storia economica, culturale e politica di un paese, come tanti nel mondo, sempre di più: malato di nostalgia sociale!
Rivela la vita degli Alarcón Rojas, nati sulle pendici del Páramo, apparentemente il più grande del pianeta. Lì sono cresciuti, si sono conosciuti, si sono amati, hanno lavorato, hanno avuto i loro figli e le rispettive avventure, hanno portato frutti nei campi, hanno fatto fortuna e a modo loro erano felici… anche quando sono invecchiati.
Poi, i loro eredi, forse per migliorare la loro qualità di vita, o così dicevano per evitare le cure e le spese extra che nessuno di loro voleva assumersi, li portarono in una casa alla periferia della grande città e li lasciarono quasi ai propri dispositivi. Le macchie sono arrivate dopo la morte del maggiore dei suoi figli: Leonida. Quell’amico affettuoso e peloso, apparso dal nulla, sarebbe diventato, non solo il depositario delle storie salvate di ognuno dei vecchi, specialmente quelle di Tobías, ma anche, il loro fedele custode fino a quando non sarebbero partiti per l’altra tenda. . A quel punto, l’ex presidente Uribia Morales aveva una taglia sulla sua testa per tutto ciò che si diceva nei media che il gattino sapeva di lui e della storia nascosta della patria, secondo quanto raccontato dal vecchio Tobías nelle interviste dopo il tentativo di rapina che, a quanto pare, Abigail, sua moglie ottuagenaria, quasi storpia, evitata con una mazza di gomma, quando picchiava alcuni teppisti nel soggiorno della magione.
Manchas, rimasto solo e prima di essere trovato dagli agenti di sicurezza inviati dall’anonimo e potente ex presidente, scomparve e tornò alle sue origini. Laggiù, la premonizione della paramuna divenne leggenda, al tempo dei versi di Predestination, una melodia bella e orecchiabile delle pianure orientali, di Aries Vigoth.

Per contattare l’autore di “Storie salvate” puoi farlo digitando il tuo nome completo in qualsiasi motore di ricerca: WILSON ROGELIO ENCISO, sulla tua pagina: wrenciso.com, email: wrenciso@yahoo.com e reti: @wrenciso.

autorepublisher
Al seguente link Wilson Rogelio Enciso presenta il suo libro “Historias Guardadas”:

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Amazon

‘Historias guardadas’ es el título de la novela número nueve y décimo libro que publica el escritor colombiano WILSON ROGELIO ENCISO. Su lanzamiento planetario es ahora y aquí, gracias a la primicia que nos quiso dar en exclusiva su autor e integrante del ‘Colectivo Literario Artístico Internacional siglo XXI (CLAI XXI), cuyo timonel es el Chico Poeta Nicaragüense Carlos Javier Jarquín.

En simultánea y desde este momento ‘Historias guardadas’ está disponible para el mundo en Amazon (impreso por demanda y como eBook) y en Autoreseditores (impreso por demanda). 

Es una novela corta de ficción social histórica subcontinental, como lo acuña el autor, no solo de lectura ágil y rítmica, también, esta entretiene mientras nos va desenredando con agilidad la historia económica, cultural y política de algún país, como muchos en el mundo, cada vez más: ¡enfermo de nostalgia social!   

Nos devela la vida de los Alarcón Rojas, quienes nacieron en las laderas del páramo, al parecer el más grande del planeta. Allá se criaron, se conocieron, se amaron, trabajaron, sus hijos y sus respectivas aventuras tuvieron, frutos le sacaron al campo, fortuna hicieron y a su manera felices fueron… hasta cuando envejecieron. 

Entonces, sus herederos, tal vez para mejorarles la calidad de vida, o eso dijeron para evitarse el cuido y gastos extras que ninguno quería asumir, a un caserón en las afueras de la gran ciudad los llevaron y casi a su suerte los dejaron. 

Manchas llegó tras morir el mayor de sus hijos: Leónidas. Aquel amigo amoroso y peludo, aparecido de la nada, vendría a ser, no solo el depositario de las historias guardadas de cada uno de los viejos, sobre todo las de Tobías, también, su custodio fiel hasta cuando estos para el otro toldo se fueron.

Para entonces, el expresidente Uribia Morales le tenía precio a su cabeza por todo lo que en los medíos se decía que de él y de la historia patria escondida el minino sabía, según lo que el viejo Tobías en las entrevistas contó después del intento de robo que, al parecer, Abigail, su octogenaria esposa, casi tullida, con un bate de goma evitó, cuando a unos malandros en la sala del caserón a golpes molió.

Manchas, al quedarse solo y antes de ser encontrado por los agentes de seguridad enviados por el innombrable y poderoso expresidente, desapareció y regresó a sus orígenes. Por allá la premonición paramuna en leyenda lo convirtió, a la sazón de los versos de Predestinación, una hermosa y pegajosa melodía de los Llanos Orientales, de Aries Vigoth.

Para contactarse con el autor de ‘Historias guardadas’ lo pueden hacer digitando en cualquier buscador su nombre completo: WILSON ROGELIO ENCISO, en su página: wrenciso.com, correo: wrenciso@yahoo.com y redes: @wrenciso.

Autoreseditores
En el siguiente enlace Wilson Rogelio Enciso presenta su libro “Historias Guardadas”:

http://nonsolopoesiarte.art.blog/2023/03/07/evento-letterario-mondiale-presentazione-del-nuovo-libro-dello-scrittore-wilson-regelio-enciso-colombia/

http://alessandria.today/2023/03/07/eventi-culturali-in-uscita-il-nuovo-libro-dello-scrittore-wilson-regelio-enciso-colombia/

Osservazione di Dorothy Parker

una profonda e viscerale auto ironia

almerighi

Dorothy Parker, nata Dorothy Rothschild (Long Branch, 22 agosto 1893 – New York, 7 giugno 1967), è stata una scrittrice, poetessa e giornalista americana.

Se non vado a passeggio per il parco,
nelle alte sfere potrò aprirmi un varco.
Se ogni sera alle dieci vado a letto,
non dovrò consumare il mio belletto.
Se gli stravizi riuscirò a evitare,
qualcuno forse potrò diventare.
Ma rimarrò quel che sono al presente,
perché non me ne importa un accidente.

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INCIDENTI DI PERCORSO, di Silvia De Angelis

Siamo tutti soggetti, nel corso della nostra vita, a degli incidenti, o infortuni, più o meno gravi, che in un determinato periodo, ci creano un senso di profondo disagio.

Questi spiacevoli episodi, a volte sono dovuti alla nostra distrazione, altre volte alla poca professionalità di un sanitario, per non parlare poi di qualche incontro davvero sfortunato, che ci avvicina a persone poco affidabili mentalmente.

Di certo non è cosa facile riuscire a risolvere, velocemente, il problema che ci coinvolge, ma con molta pazienza e razionalità, cose che non dovrebbero mai mancarci, riusciamo a venire a capo della situazione.

In quei periodi far capo a pensieri positivi è la cosa migliore, perché solo così, il nostro organismo non precipita in una situazione di stallo, o di forte malessere interiore, che di certo non aiutano a venir fuori dalla vicenda.

La distrazione, e l’allontanamento del fatto che ci assilla, sono ottime tecniche, per cercare di guardare avanti, e trovare degli stratagemmi momentanei, che portino la mente in una dimensione di tempo diversa, e anche un po’ fuori dalla realtà dell’attimo.

Credo esista una soluzione alla maggior parte delle tematiche di vita, e forse, nel tempo che va, si è più allenati, mentalmente,  a mantenere la calma, e a cercare soluzioni valide, che possano aiutare a trovare una forma di equilibrio interiore.

La vita è un insieme di eventi, non sempre semplici di affrontare, e ci permette, giorno per giorno, di crescere e di nutrire quella parte di esperienza acquisita, per farne un uso sempre migliore.

@Silvia De Angelis