
Memoria, di Giuseppe Pippo Guaragna
Memoria
Ne son passati d’anni e di stagioni,
sono tornato nella vecchia casa,
e ho colto il tuo profumo di mughetto
sulle lenzuola stinte,
di un tempo ormai lontano
su cui dipingevamo il nostro amore,
al tramonto rubando il rosso e il rosa,
all’aurora l’argento e l’oro antico.
Era infinita la tua tenerezza,
le tue carezze, ali di pettirosso,
quando sopra il mio petto disegnavi
la verità dell’oltre, e la ragione,
e la strada per arrivarmi al cuore.
E li ricordo i primi passi incerti
i dubbi che mordevan come lupi,
i cieli tersi all’improvviso cupi,
e poi mi sorridevi
e ritornava il sole, il suo calore,
tra le verbene e la magnolia in fiore.
Però tutto finisce in questa vita,
le storie, le promesse, i giuramenti,
ora di te mi resta solamente
un sassolino rosa, una conchiglia,
una foto sbiadita in un cassetto,
un ricordo lontano ormai nel tempo,
e quel profumo dolce di mughetto.
GPG