
Tintinnano nel soave sottaciuto le stagioni… una appresso all’altra. S’invaghisce allora il tempo di svelati fregi intinti nell’universo del profondo e su fattezze del volto evaporato di pensieri. Fluttuano nelle domande mute e su solinghe malinconie precipitate nel vuoto d’un remoto antico. E in un valzer d’aria si disperdano impronte digitali nel dissenso d’una consapevolezza vaga che scorra senza retrocessione alcuna afferrando il verso della vita. @Silvia De Angelis
Bellissima!
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