Dalla Treccani apprendiamo: “Metànoia s. f. [traslitt. del gr. μετάνοια, der. di μετανοέω «cambiar parere», comp. di μετα- «meta-» e νοέω «intendere, pensare»]. – 1. Profondo mutamento nel modo di pensare, di sentire, di giudicare le cose. Nel Nuovo Testamento, il termine indica il totale capovolgimento che si deve operare in chi aderisce al messaggio di Cristo nel modo di considerare i valori etici, culturali, politici e sociali correnti (e le beatitudini evangeliche sono l’espressione della metanoia cristiana)”. Anticamente la metànoia comprendeva anche un profondo pentimento. Nel ravvedimento c’era un rimorso postumo. Il problema non è tanto, come scriveva Prezzolini, che la coerenza è la virtù degli imbecilli. Il problema in questa Italia è che chi cambia idea o casacca troppo spesso è un furbastro e un venduto. Secondo i dati di Openpolis dall’inizio della legislatura (il 23 marzo 2018) al 4 agosto 2022, hanno cambiato casacca 299 parlamentari sui 915 totali, ovvero quasi un terzo. Diciamocelo francamente: in Italia c’è una vendita di parlamentari spaventosa. Vince chi ha più soldi. Da tempo si parla di non tradire il mandato elettorale, di mettere un vincolo di mandato, ma nessuno fa niente. A onor del vero questi buoni propositi rimangono carta straccia. Cambiare idea, visione del mondo, sistema di pensiero è del tutto legittimo. Ci sono persone che erano di destra e diventano di sinistra e viceversa. Importante è che ciò avvenga in tutta onestà intellettuale e non per calcolo politico, né per tornaconto personale. Altrimenti cambiare può diventare molto sospetto. In Italia invece tutti vanno in soccorso del vincitore. Purtroppo in questo Paese i voltagabbana di professione cambiano continuamente casacca per interesse, per soldi e per potere. La cosa che fa più ridere è sentire a distanza di tempo molti parlamentari sconfessare totalmente ciò che dicevano di credere ieri o l’altro ieri. Dimostrano davvero molto pelo sullo stomaco e una grandissima faccia tosta. Forse la verità è che non credono in niente, che fanno finta di credere in qualcosa. Ma di questo mercato dei parlamentari non se ne parla mai, questo antico malcostume viene sempre sottaciuto. Soprattutto gli stessi partiti politici sono da condannare perché permettono questo stato di cose e vanno sempre a caccia di personaggi degli altri schieramenti, offrendo benefit e soldi, in una perenne cooptazione informale che a volte diventa corteggiamento cinico, spietato, ossessivo. Insomma per una volta tanto è proprio il caso di dire che il pesce puzza dalla testa! In fondo se ci pensate bene ancora prima di incoerenza questo è un fatto di onestà o di disonestà.