Eventi: Arte e Fotografia con Filippo Papa

Catania 2023

Foto di Filippo Papa


FILIPPO PAPA
UN MARZO 2023 DI EVENTI INTERNAZIONALI
IN SPAGNA, TURCHIA E OLANDA

Filippo Papa, dopo il grande successo dei suoi eventi in giro per il globo nel 2022 e delle
sue importanti collaborazioni, dalla “Fondazione Amedeo Modigliani” al “Ministero
della Cultura della Tunisia”, ha in programma un marzo 2023 pieno di eventi
internazionali per l’artista.
Il primo in ordine di tempo sarà l’evento a Palma di Maiorca della “Writers Capital
International Foundation” una live session presso la llibreria lluna sabato 4 marzo alle
11:30. Papa è uno dei due organizzatori visto il suo suolo di “Working committee for Italy”
della fondazione insieme allo scrittore e artista Catalano Joan Josep Barcelo – chief
advisor – coordinator – Spain.
Rimandato invece l’evento della Turchia dal titolo “Art for Future” si doveva svolgere dal
6 al 12 marzo presso la “Kocaeli Fine Arts Gallery” patrocinato dal Ministero della
Cultura e del Turismo e quello dell’educazione turchi. L’artista è stato scelto per
presentare la sua opera fotografica inedita “Humanity,” anno 2012 che verrà venduta e il
ricavato andrà in beneficenza ai terremotati della Turchia e della Siria.
L’evento in Olanda dal titolo “Nomadic Canvases” si svolgerà dal 19 al 22 marzo presso
la “DAM Gallery di Amsterdam” , Papa presenterà una delle sue opere fotografiche più
emblematiche “Il Canto della Pietra 1”, anno 2017. Un’opera che immortala la Chiesa di
Catania della Badia di Sant’Agata. L’artista ha utilizzato lo stile del bianco e nero in modo
tale da far fuoriuscire l’architettura attraverso i forti contrasti che lo contraddistinguono,
esaltando l’essenza stessa delle forme.

BIOGRAFIA
Filippo Papa nato a Leonforte (EN) nel 1986 è un eclettico artista visivo siciliano che è
stato inserito, fra gli esponenti più significativi del panorama artistico contemporaneo,
all’interno delle due più importanti pubblicazioni editoriali italiane quali l’Atlante dell’Arte
Contemporanea edito De Agostini e il CAM Mondadori. Inoltre, è vincitore del premio Italia
per la fotografia 2022. La sua arte trova la massima espressione spaziando tra la
fotografia d’architettura – caratterizzata dal contatto col divino attraverso l’estrema
sintetizzazione delle forme ottenuta dal bianco e nero e dai forti contrasti tra luci ed ombre
– e la performance in cui il suo corpo è il protagonista, specchio delle sue molteplici
sfaccettature intime e carnali. Il movimento diventa forza, i gesti omaggi a miti e artisti del
passato. Una nuova visione metafisica che connette tempo e spazio creando linguaggi
ibridi tra le varie forme d’arte.
Per ulteriori informazioni
Web: http://filippopapa.com/
mail: press@filippopapa.com

http://nonsolopoesiarte.art.blog/2023/02/27/eventi-di-arte-e-fotografia-con-filippo-papa/

http://alessandria.today/2023/02/27/eventi-arte-e-fotografia-con-filippo-papa/

E’ che imbianco l’esistenza di Alfredo De Palchi

Un uomo che ho stimato, un poeta che amo

almerighi

Alfredo De Palchi, 1926 – 2020

È che imbianco l’esistenza
con il lavoro
e con il soldo pronto
a saldare ogni mese le fatture dei misfatti
a puntellare i debiti con la bruttura costante
e poi vedere
quasi sentire che in me la bellezza
c’è e intorno al mattino –
che continui così continui
perché io sia in piedi davanti
a tante sberle di facce.

*

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ER PRIMO AMORE, di Silvia De Angelis

Er primo amore

è quello che se ricorda più de tutti

e ancora te fa friccigà er core

quanno ripenzi a qua cotta

difficile da sbollì  e arenata a forza

drento ‘n’anima monella

Eh si perché a’arbore d‘a vita

ogni emmozzione  cià  ‘n’impeto

che  nun se po’ arestà

Adiritura te travorge co’ ‘na potenza

 che nun ze po’ descrive

n’ quer monno fatto

 de primi tentativi ove ‘ a vita  te provoca

quarche bruciatura pe’ fatte

tirà fori ‘n carattere che lotta…

anche si poi serve solo

a fatte sbatte er grugno

‘ndove ce sta ‘ a pietra

che nun poi scarfì….

@Silvia De Angelis  

IL PRIMO AMORE(traduzione)

Il primo amore

è quello che si ricorda più di tutti

e ancora ti fa tremare il cuore

quando ripensi a quella cotta

difficile da sbollire e arenata a forza

dentro un’anima monella

Eh si perché all’albore della vita

ogni emozione ha un impeto

che non si può arrestare

Addirittura ti travolge con una potenza

che non si può descrivere

in quel mondo fatto

di primi tentativi ove la vita ti provoca

qualche bruciatura per farti

tirar fuori un carattere che lotta

anche se poi  serve solo

a farti sbattere il grugno

ove esiste la pietra

che non puoi scalfire

INFORMAZIONE

Sguardo animale di Flavia Sironi.

Date: 27 febbraio 2023Author: irisgdm0 Commenti— Modifica

Articolo di Flavia Sironi. 27 febbraio 2023

Campionato Nazionale di Canicross Italia CSEN.

Canicross Italia CSEN in collaborazione con ASD Dog Trail Canicross Lecchese, con il Patrocinio del Comune di Primaluna e della Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino Riviera, e del Parco Regionale della Grignia Settentrionale, organizzano l’ottavo campionato Nazionale Canicross Elite CSEN 2023 e il Secondo Canicross Esordienti CSEN 2023.

La gara è valida per i titoli di:

– Campioni Nazionali Assoluti Elite CSEN

– Campioni Nazionali di categoria Elite CSEN

– Categoria Esordienti CSEN

– Best Scooter 2 cani Open

– Campioni Microdog ( cani <45cm al garrese )

– Premio speciale “Spirit of the gam”

Trofeo Spirito Libero del Nord con le seguenti premiazioni:

– Canicross Nordic Breed Men

– Canicross Nordic Breed Women

– Bikejoring Nordic Breed Men

– Bikejoring Nordic Breed Women

– Scooter un cane Nordic Breed Men

– Scooter un cane Nordic Breed Women

– Scooter 2 cani Nordic Breed

I Cani Nordic Breed ( con o senza pedegree ) ad esempio:

Siberian Husky, Alaskan Malamute, Samoiedo, Greenland-dog, Canadian Eskimo dog, OldInut dog, ecc.

Nelle date 18 marzo e 19 marzo a Cortabbio-Primaluna (LC) a Cascina Trote Blu località Fregera si svolgerà il Campionato Nazionale di Canicross Italia CSEN.

Ci sarà anche la gara dedicata ai bambini, questo perché i cuccioli d’uomo sono il futuro di questo magnifico sport.

Per loro l’iscrizione è gratuita. Vale la pena di raggiungerci anche solo per assistere alla loro competizione. Come si sa per i piccoli vivere a fianco di un cane è molto importante perché li aiuta a crescere. Fare sport col proprio amico del cuore li tiene impegnati nel modo migliore e li fa diventare grandi facendo una vita sportiva all’aria aperta.

Il Campionato Nazionale di Canicross è la manifestazione più importante riguardante questo sport.

Il più grande evento Nazionale CSEN, pensato per riunire tutto il meraviglioso movimento del canicross italiano.

Gli atleti che vogliono competere per partecipare al Campionato Mondiale ICF che quest’anno si svolgerà in Germania devono partecipare a queste due gare cercando di dare il meglio di se e del proprio “quattrozampeeunacoda”.

Franco Quercia, responsabile Canicross Italia CSEN, ringrazia, a nome suo e dei suoi preziosi collaboratori, tutte le ASD che organizzano questi eventi, perché tutto quello che si vede nel giorno delle gare è frutto di impegno delle settimane che precedono la competizione. Molte volte questo aspetto non è percepito dagli atleti che sono concentrati sulla perfomance. Un immenso grazie cari organizzatori a nome mio e dei miei collaboratori che durante tutto l’anno dedicano gratuitamente gran parte del loro tempo per rendere questo sport sempre più visibile.

Il sito che ospiterà tutti gli atleti è ubicato nella bellissima Valsassina ricca di natura e di aria buona.

Questa lussureggiante valle è racchiusa tra il gruppo delle Grigne ad occidente, e il gruppo delle Alpi Orobie che a semicerchio da oriente a settentrione la separano dalle valli bergamasche e dalla Valtellina. Si collega al ramo lecchese del lago di Como grazie a due varchi uno a sud che collega questa valle con Lecco, l’altro a nord che permette la discesa su Bellano.

Il percorso, attentamente studiato dai nostri responsabili, è bellissimo e particolare, vario e divertente, a voi scoprirlo.

Si potrà soggiornare, sia in alberghi convenzionati, che in camper in spazi dedicati.

La Valsassina è anche conosciuta per le sue specialità gastronomiche quali: formaggi, polente, dolci e tante altre cose che potrete gustare nei locali del posto.

Inutile dire che vi aspettiamo numerosi accompagnati dai vostri “quattrozampeeunacoda”.

https://sites.google.com/…/campionatonazionale2023/home…#sguardoanimaledisironiflavia#sironiflavia#canidiinstagram#camminacolcane#canichegiocano#sguardoanimale#canibelli#cane#cani#canifelici#canicross#canicrosstraining#sportcinofili#camminacolcane#canidiinstagram#caniliberi#canifelici#canichehttps://fb.watch/i2jGl0-sXC/

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 8 persone, cane e testo

Articolo di Flavia Sironi. 27 febbraio 2023

Cinzia Perrone, ” Il Popolo del cielo”

Date: 27 febbraio 2023Author: irisgdm0 Commenti— Modifica

Articolo di Marina Donnarumma. 27 febbraio 2023, Roma

Il popolo del cielo

Il grande bambino soffia via pigramente
i resti zuccherosi di defilate nuvole
Sotto lo sguardo attento e vigile di mamma Luna,
mentre stelle sbeffeggianti smoccolano
l’indaco celeste di giallo polveroso e chiacchierone.
Sera d’estate. Voci e rumori irrompono da lontano,
nere rondini incorporee in cerca tra un balletto e l’altro,
del proprio corpo sottile e trasmigrante.
L’ineffabile trapunta siderale con un fare arrogante e inconsapevole
ricopre l’intermittenza di vita e morte di affollate gradinate terrestri.
Scarabocchio caduto dall’empireo per pochezza stilistica,
noi siamo qua sotto di loro, distratti osservatori del perfetto.
Io come tutti gli altri, perso in un’altra nebbiosa nuvoletta,
fumetto speculare dei miei confusi e turbolenti pensieri,
mentre un vuoto di stelle va perdendo l’appuntamento
con l’eclissi della mia allegra malinconia.
La notte imminente e ingorda ci lascia alle nostre voluttà,
a scurirci e abbruttirci, ferma esplosione di crepe remote
nel disegno terrestre che è stato smarrito.
Mamma Luna tende la sua manina eterea e argentina
mentre sgattaiolo tra i vicoli in cerca di un riparo
Tra la magia di pietre antiche sempre giovani.
Mi perdo fra la gente come tra le strade,
labirinti di eterne tesi mai confermate ne confutate.
Incantesimo mediterraneo che sfida il mio malumore,
lascio che il tempo mi imbrigli in altre strettoie,
fino a che mamma Luna rimanga l’unica,
sostegno leggero di mille cittadelle umane fantasticherie,
la sola presenza luminosa che sentinella il meta-confine
tra il popolo del cielo e quello della terra.
Cinzia Perrone.

Chi è il popolo del cielo? Forse siamo noi quando alziamo gli occhi nell’unica consolazione che non sia la luna e i nostri sogni?

Tutto quello che devi fare è scrivere una frase vera. Scrivi la frase più vera che conosci.

– Ernest Hemingway

Se c’è un libro che vorresti leggere, ma non è ancora stato scritto, allora devi scriverlo tu.

– Toni Morrison


Spesso mi domando cosa ci sia dentro l’anima di uno scrittore, forse un libro con tante pagine bianche da colmare. Cinzia Perrone, al suo attivo diversi libri, lei dice modestamente, non ne ho scritti tanti, ma io aggiungerei che un libro è un parto. Noi donne capiamo benissimo , conciliare la casa, la famiglia, il lavoro e poi ritagliarci un angolo dove abbiamo bisogno di riempire pagine bianche, aspettano solo di essere vergate, nero su bianco. La Perrone, un anima del sud, porta la sua solarità in un bellissimo paese delle Marche.
La scrittura è frutto di studio e di lettura, uniti alla nostra fantasia e creatività. Non tutti possono essere scrittori, non serve sapere scrivere bene, bisogna saper comunicare, entrare nell’interesse delle persone.
Se non hai tempo di leggere non hai il tempo (o gli strumenti) per scrivere.

– Stephen King

l’ ultimo libro di Cinzia Perrone. Mi fa piacere pubblicare la recensione di Alberto Barina
Nota di lettura – Non ho dubbi nell’identificare le poesie che compongono “Popolo del cielo” di Cinzia Perrone, come poesie “resilienti” (del resto è anche il titolo di una delle liriche incluse nella silloge).Sono poesie che, forti del loro andamento prettamente narrativo e didascalico, entrano fin da subito in empatia con il lettore, ponendosi in un costante dialogo con quest’ultimo, in modo tale che lo stesso possa riconoscersi nel vissuto, nel racconto e in quel continuo interrogarsi e porsi domande che l’autrice non smette di fare a se stessa in primis. Dicevo che sono poesie “resilienti” dunque resistenti, e se per resilienza si intende quella capacità di affrontare e superare difficoltà ricostruendo un proprio tracciato, si potrebbe dire che la poesia e lo scrivere qui assume dunque un valore catartico, di “purificazione” e superamento delle proprie angosce e del malessere interiore. Perché il “rifugiarsi” nello scrivere per il poeta è la sola cosa (o forse una delle poche) che gli riesce bene. Riesce bene anche a Cinzia Perrone questo scrivere ed affondare la penna a trecentosessanta gradi, con coerenza e lucidità, affrontando varie tematiche a lei care, mettendo sempre in evidenza tra le priorità i sentimenti e gli stati d’animo dell’essere umano che hanno mille sfaccettature, nel bene e nel male, s’intende; proprio per questo il linguaggio talvolta si lascia piacevolmente andare ad atmosfere infantili come una sorta di cordone ombelicale mai spezzato in realtà, o si risolve in versi e composizioni in rima. Completa la raccolta una breve sezione dedicata a liriche scritte in dialetto napoletano, che oltre a restituire tutta la vivacità della parlata e della lingua napoletana, non manca di farsi celebrativa proprio della città stessa e di alcune usanze, come ad esempio quella di non poter rifiutare di prendere un caffè se ad invitarti è un amico… rifiutare sarebbe un gesto di scortesia, perché l’offrire un caffè è anzitutto un gesto di benevolenza ed amicizia. Anche la nostra autrice ci offre il suo lavoro, le sue liriche che chiedono di essere lette inducendo a riflettere su quella parte di noi stessi e delle nostre azioni che spesso, per poco tempo o per poca voglia, fatichiamo ad ascoltare e ad osservare con gli occhi interiori dell’anima. – Alberto Barina

Cinzia Perrone è nata a Napoli, ma vive a Jesi ormai da quindici anni circa. Qui ha ripreso la sua passione per la scrittura, cominciando a pubblicare qualche racconto o qualche poesia in varie raccolte. Poi ha deciso di andare oltre, pubblicando qualcosa di totalmente suo. Arriva così nell’aprile 2017 il suo esordio con il romanzo breve “Mai via da te”, pubblicato da Montedit editore e ora in seconda edizione con la PlaceBook Publishing.
Sempre nel 2017, nel mese di novembre pubblica il suo secondo romanzo, “L’inatteso” con Del Bucchia Editore. Ha pubblicato inoltre nel 2018, una raccolta di racconti e poesie, “Annotazione a margine”, con la Lfa Publisher di Napoli.
Ha anche iniziato a scrivere sul web e ha anche un suo blog personale, dove scrive articoli di argomenti vari e recensioni.
Con la PlaceBook Publishing ha pubblicato anche “Vivi di sogni”, nel 2020, un romanzo di formazione, e “Il popolo del cielo”, nel 2021, una silloge poetica.
Laureata in Giurisprudenza, felicemente sposata e madre di una ragazza di 17 anni, non poteva mancare nella sua vita un amico pelosetto, Leone, un dolcissimo meticcio di 12 kili.

  • Vorrei cominciare con una domanda. Chi è Cinzia Perrone, vorrei che tu mi parlassi di te come donna.


Cinzia Perrone in questo momento è principalmente una madre e questo ruolo traspare anche da quello che scrivo, mi riferisco in particolare sul mio romanzo “Vivi di sogni”, fatto di miei ricordi legati all’adolescenza ma anche della mia esperienza genitoriale.
In generale sono una donna mite, ma se c’è da puntare i piedi, non mi tiro certo indietro; difendo sempre i miei principi e le mie convinzioni quando ne vale la pena e serve a qualcosa, altrimenti ho imparato a disinnescare, quando il gioco non vale la candela.
Cerco di impegnarmi per quel che posso anche guardandomi intorno: le esperienze di volontariato che ho fatto mi hanno arricchito molto, come donna ma anche come scrittrice.
Amo l’arte e la letteratura. Mi affascina il cinema, infatti sono una grande fruitrice di film e Serie tv; una mia ambizione sarebbe fare la sceneggiatrice. Mi piace anche il teatro, anche se ultimamente non ho potuto frequentarlo molto, e la musica; mio marito suona e mia figlia ha la passione del canto, come potrei esimermi.

  • Tu hai scritto diversi libri, quali di questi senti più tuo e perchè.


Tutto quello che scrivi è una tua creatura, non puoi non legarti a essa. Sono legata a tutti i miei libri, anche per motivazioni diverse. Certo l’esordio letterario è quello con cui hai compiuto il primo grande salto, ma “Vivi di sogni” rappresenta un po’ il mio mantra. Anche in ogni racconto o poesia che ho scritto c’è una goccia del mio sangue. Tralasciando l’aspetto qualitativo delle opere, l’affezione è verso ognuna di esse.

  • Tu oltre a scrivere racconti e romanzi, hai scritto anche due sillogi. Come si alterna una scrittrice, tra scrivere romanzi e poesie?

La poesia per me è qualcosa di sacro, non mi ritengo una poetessa, devo ammettere poi che sono più ferrata nelle tecniche di scrittura pe quanto riguarda la narrativa. Quindi il mio approccio alla poesia è più spontaneo, nasce dall’esigenza di un momento, non da ragionamenti, come può succedere scrivendo un racconto o un romanzo. Ricorro alla poesia raramente, non perché non mi piaccia, anzi, ma perché quando scrivi poesia deve essere per qualcosa di importante, di raro, è come un istante che vuoi bloccare nell’anima; non puoi sprecare la poesia, sarebbe uno sterile verseggiare, questo è almeno il mio pensiero. Visto che è così viscerale, amo molto scrivere poesie con la lingua del cuore, il mio dialetto.

  • Ogni scrittore ha il sogno di diventare famoso: Certo scriviamo con il piacere di farlo, anche sperando di piacere agli altri. Spiegami come è difficile questo mondo per te

Penso che non sia difficile solo per me. Viviamo in un tempo dove tutti scrivono e pochi leggono, ma teniamo duro pieni di speranza. Famosa proprio no, diciamo che anche un piccolo pubblico che ti appezza è gratificante. Di solito per non rimanere delusa cerco di abbassare le aspettative, così se succede qualcosa di bello gioisci il doppio. Come quest’anno che ho vinto un premio con un mio romanzo inedito, che dovrebbe uscire a breve.


Grazie Cinzia Perrone.

Attese

L’alternanza di speranza e sconforto mi pregiudica l’anima,
la natura spaventosamente bella e la sua immensa vastità mi confonde
nell’illusione di una vita nuova restituita al suo equilibrio instabile,
mentre sommessamente mi affido allo spirito che governa il mondo.

Pagine bianche di un destino già compiuto appaiono da lontano
dietro bagliori di speranza quasi fuoco che accende la passione.
La definitiva coerenza di un superbo e arrogante egocentrismo
si arrenderà a una voce eterea che rende insolente ogni pensiero.

Il silenzio mi permette di ascoltare la coscienza rumorosa,
riordinando i rimasugli di una romantica esistenza perduta.
Cauti passi, qualche bisbiglio, rapidi sguardi che spaziano.
Il tempo della ricerca del cambiamento lascerà il posto all’azione.

Le regole del caos daranno il giusto assetto ad ogni cosa
ripristinando l’ordine innato nel convenzionale spazio temporale,
e la collocazione transitoria del mio viaggiare disorganizzato
dovrà soddisfare le pretese e le remore del tracciato itinerario.

Cinzia Perrone dal ”Popolo del cielo”

Nero fuori

La notte placa
inesorabilmente
ogni dolore.
Lenta narcosi
al malessere diurno
metti fine.
Dolente giorno
arrivi puntuale
e rompi sogni;
dimenticanze
arretrano di fronte
al quotidiano.
Ma riprendere
il solito cammino
a volte giova;
lontano splende
un sole che ristora
il giorno nuovo,
e con un balzo
sale in cielo e poi
discende piano.
Ritorna buio,
copre il manto scuro
mille affanni.
Cinzia Perrone dal ”Popolo del cielo”

Roma 27 febbraio 2023. Articolo di Marina Donnarumma

https://www.amazon.it/Libri-Cinzia-Perrone/s?rh=n%3A411663031%2Cp_27%3ACinzia+Perrone Dove trovare i libri di Cinzia Perrone.

Questo libro bisogna chiederlo direttamente all’editorehttp://www.delbucchia.it/libro.php?c=720

lucia triolo: notte trasfigurata

Riascoltando Arnold Schoenberg: Verklarte Nacht 
……

“Notte trasfigurata
chi guida 
chi guida la notte
prima che cada il vento?”

“sfreccia la mia leggenda nel
bosco del tuo nome: voce le mani
chiamano nell’ansia che
ci accorda”

-“…dimmi ti prego dove fuggi
così supina e arcata
dopo aver lasciato la vetta e le tue mani
sembrano parlarti
cosa pensi vagando
in quegli abbandoni immensi?

“chiodo di fiamma è l’inquietudine
con cui ti guardo l’anima e 
spodestare l’infinito
nell’incavo delle mani
è tenerezza
quando il respiro fuma
i nostri baci fiatano nell’aria”.

L.T. Debitum