
Alessandria, pubblicato da Pier Carlo Lava
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SPIAGGIA D’INVERNO
E’ l’inverno del mare, la viola
bluastra della spiaggia
s’allarga dai suoi petali, ne raggia
E di sparti tenaci, di spineti,
di ceneri annerite
odora il ranno della schiuma morta.
La parola dell’uomo è nei divieti
promessi per l’estate,
pali, confini, l’arco di una porta,
l’insegna d’Afrodite.
Ora il silenzio sgombra le facciate
delle nebbie piovose, sale al cielo
lumescente il fastigio dell’agrore
disabitato, la pietà del gelo
per l’inverno del mare e dell’amore.
ALFONSO GATTO
Strofa unica di 16 versi, 11 endecasillabi e 5 settenari, perfetti. Il titolo è un indicatore semantico perché annuncia la descrizione del paesaggio.
Questa poesia, compresa nella raccolta “Rime di viaggio per la terra dipinta”, fu composta nel 1968/69, probabilmente durante il suo soggiorno a Venezia. “Nata dall’occasione del dipingere e dalla gioia dell’essere io, agli occhi del vedere, la distanza che ne dà voce, queste poesie, trasparenti al segno e al colore, riguardano un anno della mia vita in cui viaggiai per la terra dipinta” annotazione del poeta in calce a questa raccolta.
Parafrasi. ‘bluastra’: con sfumature blu; ‘raggia’: splende; ‘finitamente’: in modo concluso, compiuto; ‘sparti’: piante erbacee, usate per produrre cordami; ‘spineti’: cespugli spinosi; ‘ranno’: miscuglio di cenere e di acqua, usato per lavare i panni; ‘l’insegna d’Afrodite’: cartello della dea greca dell’amore; ‘lumescente’: luminoso; ‘fastigio’: sommità del tetto; ‘agrore’: sapore aspro, ‘la pietà del gelo’: personificato.
Gatto descrive il paesaggio marino di Salerno; è un poeta pittore, le sue poesie, infatti, sono fatte di immagini visive, colorate, allegre, piene di luce e di gioia di vivere.