L’anima voleva essere pietra
Questa poesia vuol essere appunto un richiamo a ricordare..
In quei giorni d’attesa del niente
dove c’era timore del tempo che ladro
rubava la vita nella carne diventata
solo pelle attaccata al respiro,
l’anima voleva essere pietra per non
sentire l’agonia delle ore nel vibrare
del cuore devastato dal dolore per chi
era ormai solo cenere nel vento dispersa.
L’anima voleva essere pietra per non
vedersi morire ogni volta in uno sguardo
che si specchiava nel fango e non era
più quello di un uomo vero nell’inferno
di terra dove era scritta una storia d’orrore
con l’inchiostro del sangue che scolorava
della neve caduta il biancore …
e nell’aria vibrava un acuto dolore
Ecco l’anima voleva essere pietra diventata
ora lapide e sull’epitaffio solo un nome : pietà.
Tu che passi nel campo di morte,non
scordare di mettere un fiore sulla pietra
che ha visto morire tanti agnelli sbranati
che chiedono di non essere dimenticati.
