Una sorgente d’argento squarcia
L’orrore della vita
Dolente spina incarnita
La sua bocca di luce cristallina
Pervade la mia anima china
Genuflessa alle ombre della vita
Un fervore infiamma la mia carne
Quelle membra tremule e scarne
Lieve la brezza respira gentile
Baciati dalle tiepide stelle d’aprile
Danzano sinuosi i nostri corpi
In un manto di vento avvolti
E’ il delirio della mente
Il mio cuore ingravidato dalle stelle
Quel cuore sommerso dall’angoscia
Catena mordace che strozza
Leggero si libra in volo
Intonando della libertà l’assolo
Tratta dal mio blog https://farfallelibereblog.blogspot.com/
Versi raffinati, e molto intensi, che ho apprezzato nella loro densa lettura…
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Grazie di cuore, Silvia.
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