FUGHE DI NEBBIA, di Silvia De Angelis

Compassata nel senso artefatto

del tuo vertiginoso mutismo

cerco misture di tamerici

per coccolare cartilagini sfiancate.

Overture di proiezioni in controluce

restano blandite in un gelido ancoraggio

scandito da un approdo

di spine spiaggiate.

Ricompongo lo scorcio dei pensieri

annodati a una gamma di transiti istintuali

ispezionando fughe di nebbia

nello scalpore d’un dolce involucro

ove rivivere me stessa…

@Silvia De Angelis 

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