Musica italiana: “L’aquila” di Lucio Battisti, analisi del testo – di Caterina Alagna – Salerno

L’aquila

Il fiume va
Guardo più in là
Un’automobile corre
E lascia dietro sé
Del fumo grigio e me
E questo verde mondo
Indifferente perché
Da troppo tempo ormai
Apre le braccia a nessuno
Come me che ho bisogno
Di qualche cosa di più
Che non puoi darmi tuUn’auto che va
Basta già a farmi chiedere se io vivoMezz’ora fa
Mostravi a me
La tua bandiera d’amore
Che amore poi non è
E mi dicevi che
Che io dovrei cambiare
Per diventare come te
Che ami solo me
Ma come un’aquila può
Diventare aquilone
Che sia legata oppure no
Non sarà mai di cartone, no
Cosa son io non soMa un’auto che va
Basta già a farmi chiedere se io vivo
Basta già a farmi chiedere se io vivoIl fiume va, sa dove andare
Guardo più in là in cerca d’amore
Un’automobile corre, non ci son nuove terre
E lascia dietro sé
Del fumo grigio e me
E questo verde mondo nel quale mi confondo
Indifferente perché
Da troppo tempo, ormai
Apre le braccia a nessuno
Come me che ho bisogno
Di qualche cosa di più
Che non puoi darmi tuMa un’auto che va
Basta già a farmi chiedere se io vivo

La canzone “L’ aquila” fu inizialmente scritta da Battisti e Mogol per Bruno Lauzi che la pubblica nel 1971. L’anno successivo anche Battisti la interpreterà inserendola nell’album ” Il mio canto libero“. Il brano tratta vari temi. Quello principale è la libertà. Il protagonista si trova ad osservare la discrepanza tra la sua vita personale e il mondo. L’autore è attanagliato da una grande sofferenza perché non riesce a trovare il senso della vita. Rivolge il suo sguardo al mondo in cerca di una saliente risposta ma tutto ciò che ottiene è indifferenza. Il mondo continua imperterrito il suo percorso senza prestare attenzione alla sofferenza dell’autore. Un mondo freddo che non riesce a dargli il senso della vita, senso che non ottiene neppure dall’amore. Emblematici in tal senso sono i versi ” E questo verde mondo/indifferente perché/ da troppo tempo ormai /apre le braccia a nessuno/come me che ho bisogno/di qualche cosa di più/che non puoi darmi tu“.  Quel che più è chiaro  è che l’autore ha bisogno di respirare la libertà. Libertà che predomina persino sull’amore. Non è possibile modificare o plasmare una persona a nostro piacimento, se la si ama veramente la si lascia libera di essere quel che è. L’autore vuole essere libero da regole, obblighi e  impedimenti che gli impedirebbero di essere sé stesso. Il significato della canzone è racchiuso tutto nei versi ” Ma come un’aquila può/ diventare aquilone/ che sia legata oppure no/ non sarà mai di cartone“.

Biografia

Lucio Battisti nasce il 5 marzo 1943 a Poggio Bustone, un piccolo paese in provincia di Rieti, da una famiglia piccolo borghese. Ancora bambino si trasferirà prima a Vasche di Castel Sant’Angelo e poi a Roma. Molto poco si sa dell’infanzia di Lucio. Dal carattere estremamente riservato, non lascerà molte interviste e tenderà sempre a proteggere la sua vita privata. Si sa che a Roma frequenta le scuole elementari e medie, conseguendo nel 1962 il diploma di perito industriale. Fin da piccolo non nasconde la sua passione per la musica e per la chitarra. Con gli anni della maturità per Lucio diventa sempre più chiaro quel che è il suo obiettivo: diventare un cantante.Nel 1965 arriva l’incontro che segnerà il suo destino, quello con il paroliere Giulio Rapetti, in arte Mogol. I due iniziano un sodalizio che durerà per ben 15 anni, grazie al quale regaleranno alla musica alcune delle canzoni più belle mai scritte. Pur facendo musica d’autore, in effetti, Lucio non è un cantautore ma più un musicista, o per meglio dire, un grande musicista. Prima di conoscere Mogol scrive alcuni testi, ma ben presto si accorge che le parole sono troppo deboli per sposarsi con la sua musica.  Nel 1968 arriva il successo grazie alla canzone “Balla Linda“, a cui seguiranno “Un’avventura” nel 1969, brano che presenterà a Sanremo, e la canzone che gli consentirà di ottenere il successo definitivo, ovvero “Acqua azzurra Acqua chiara” che porterà nell’estate seguente al Festival Bar. Gli anni più importanti della sua carriera musicale sono senza dubbio gli anni ’70 e ’80, anni in cui regalerà alla musica italiana dei brani immortali e ineguagliabili, quali “La canzone del sole“, “I giardini di marzo“, ” Anche per te“, ” E penso a te“, ” Il mio canto libero“. Veri e propri capolavori che finiscono sempre in testa alle classifiche. Artista musicalmente eclettico, spazia in tutti i generi musicali, dalla musica leggera al rock progressive, dalla canzone d’autore al rock psichedelico, dalla musica dance a quella elettronica. Dopo  la rottura con Mogol inizia una nuova collaborazione con il paroliere Pasquale Panella. La differenza tra i due periodi è lampante, ma il genio di Lucio resta invariato. I testi scritti da Panella sono di difficile interpretazione e anche la musica perde la sua vena pop. Gli album con Panella sono grandi capolavori che però possiamo definire di nicchia. Le parole, costruite su una sintassi a volte contorta, a limite del non sense,  non arrivano  a tutti. Nonostante ciò, gli album avranno delle buone vendite. Purtroppo nel 1998 per cause mai chiarite, Lucio Battisti, dopo aver trascorso diversi in giorni in terapia intensiva, muore a soli 55 anni. Una grande perdita per la musica. Qualcuno ha detto che con la morte di Lucio Battisti sia morta metà della musica italiana. Quel che è certo è che Lucio Battisti è stato uno dei più grandi musicisti e cantanti italiani e che, senza ombra di dubbio, la sua musica è destinata all’eternità.

Eventi culturali: Aracelly Diaz, scrittrice – giornalista, intervista la poetessa Elisa Mascia

Intervista di Aracelly Diaz ad Elisa Mascia -Italia

Foto di Elisa Mascia con il libro “La Grattugia della Luna” pubblicato nel 2019


CULTURA
Intervista alla poetessa italiana Elisa Mascia
3 maggio 2023

Di Aracelly Diaz Vargas

I ricordi dotati di un’esperienza unica sono sempre nella memoria e nell’anima. La nostra ospite di oggi ha vissuto in modo molto speciale quel mondo meraviglioso e unico dell’infanzia, con tanta tenerezza, gioia e fascino per scoprire i valori e i percorsi dell’esistenza. I suoi ricordi e desideri sono diventati una fonte inesauribile di sogni costanti, ispirazione e obiettivi da raggiungere. Nelle prime risposte, la nostra poetessa sottolinea quei momenti che per lei erano e sono molto significativi. È con grande gioia che condivido con voi questa intervista che ho condotto con la poetessa, scrittrice e traduttrice italiana Elisa Mascia, che è sempre stata una persona ammirevole.

Per quanto riguarda la sua carriera, ha costruito la sua esperienza e il suo contributo all’umanità con molta passione, distinzione e coraggio in molti persone, ma soprattutto grazie alla sua vera amicizia che ha coltivato nei suoi rapporti interpersonali. Ecco perché in questa conferenza affrontiamo il tema della cultura e dell’arte nelle diverse fasi ed esperienze della sua vita. Oggi ho l’onore di presentarvi questa grande donna, sperando che possa ispirare e motivare ciascuno dei nostri lettori.

Di Aracelly Diaz Vargas

Quali sono i ricordi più belli della tua infanzia? Pensi che quelle esperienze ti abbiano dato le ali per il tuo mondo letterario?
– I ricordi che amo richiamare alla mente con dolcezza è quando con gli altri bambini e bambine ci riunivamo nella piazzetta e ci mettevamo a giocare senza giocattoli ma fingendo di essere maestra ed alunni oppure la cerimonia della sposa con tutti i familiari e a giocare a palla o altri giochi come nascondino, uno due tre stella… Erano momenti di creatività che sicuramente hanno dato libero sfogo alla fantasia e ai sogni di bambina e che siano state la formazione di radici forti per espandersi in rami protesi verso l’infinito dove volare sempre più in alto con le ali poetiche che soltanto la poesia ha la capacità di donare.

Quali sono state le emozioni più frequenti all’età di 15 anni per iniziare a scrivere, ricordi le tue prime poesie?

– La passione per scrivere sono certa che abbia avuto origine in me fin da quando recitavo le poesie a scuola che ai miei tempi era obbligatorio imparare a memoria e a me piaceva recitare incentivata anche dalla mia maestra che mi prendeva per mano e conduceva nelle altre classi di scolari per far ascoltare la capacità in una bambina di saper declamare. Pensavo di scrivere anch’io poesie poiché mi riflettevo in quei versi poetici emozionanti e che trasmettevano anche agli altri delicate sensazioni. Ricordo la semplicità di espressione delle prime poesie.

Come hai interpretato il momento in cui hai smesso di scrivere?

– È avvenuto senza rendermi conto che non scrivevo più poesie e dediche poiché attratta e catapultata completamente nel mondo della creazione della famiglia e la crescita dei figli che, naturalmente, non mi passava neanche per la mente di sottrarre un solo minuto ai miei figli per dedicare a fare qualcosa di diverso per me. Ho lavorato e sinceramente non ho sentito l’esigenza di scrivere poiché le giornate erano piene di impegni abbastanza onerosi e oggi credo che nei momenti di relax avrei dovuto e potuto dedicarmi a questa passione che successivamente è diventata una terapia e una vera e propria esigenza esistenziale quotidiana.
(Le mie giornate erano impegnative e faticose in quanto mi occupavo a tempo pieno della famiglia e del lavoro.
Poi le cose sono cambiate, non ho più lavorato nell’ufficio, i figli vivono lontano da casa poiché lavorano e pertanto ho avuto più tempo disponibile per dedicare a fare ciò che mi piace cioè l’arte e la poesia che secondo me sono diventate “una esigenza”, sono come una terapia in quanto mi aiutano a stare bene con me stessa e con gli altri).

Qual è stata la tua più grande motivazione nella tua performance come insegnante e madre?

– Come insegnante è stato il constatare il comportamento degli alunni che in pochi giorni si affezionavano al mio metodo di insegnamento e riuscivamo a costruire un rapporto di fiducia e di sincerità era in pratica la realizzazione concreta e gratificante dell’attività di docenza che purtroppo ha avuto breve durata per aver dovuto fare una scelta più consona e comoda per guidare i figli e avere nella mamma un punto di riferimento costante e certo che altrimenti non avrei avuto il tempo di svolgere pienamente. Cosicché ho seguito passo passo la crescita e i successi scolastici di ciascuno dei figli affrontando le problematiche normali che s’incontrano durante il percorso degli studi e le migliori performance sono state certamente quando hanno concluso gli studi universitari con la laurea e con l’inizio dei rispettivi lavori.

Come pensi che l’arte influenzi la fratellanza universale contemporanea?

– È innegabile che chiunque si dedichi all’arte di qualsiasi genere, pittura, scultura, fotografia, poesia, musica, ecc. oltre ad avere capacità e talento deve, secondo me, possedere una forte dose di generosità e amore per il prossimo, essere una persona altruista che fa’ tendere sempre una mano al fratello seminando valori insostituibili della pace e della fratellanza. Diversamente, se si è propensi all’affermazione dell’io e del non essere dono per me non è pienamente artista. I grandi che si fanno piccoli, che sono umili questa è la fratellanza universale possibile oggi raggiungere anche nel virtuale per divulgare questi valori essenziali per un “abbraccio Planetario” ( cit.Carlos Jarquin)

Cosa significa per te essere stato invitato a partecipare a CANTO PLANETARIO, in cui verranno pubblicate le tue poesie in italiano e spagnolo?

– È un progetto planetario che ho avuto l’onore di poter accogliere sin dalla prima idea accarezzata dal suo ideatore, Carlos Jarquin, che poi ha visto i suoi albori in molti paesi del mondo e in idiomi conosciuti e diffusi e in alcuni in via d’ estinzione parlati da poche persone.
Ho accettato con entusiasmo l’invito a partecipare oltre per essere sensibile al problema dell’ambiente e della salvaguardia del pianeta ma anche per aver percepito l’estrema precisione e professionalità profusa nell’impegno costante del poeta  Carlos Jarquin nell’organizzare e costruire giorno dopo giorno il lungo ponte della poesia che abbatte barriere e ha avuto la capacità di intessere una fitta rete di contatti con poeti e scrittori rappresentanti di Paesi del mondo per aver una partecipazione planetaria e costituire un evento fatto da numeri reali che parlano da soli nella conferma oggi del lavoro certosino svolto in favore del Pianeta per sensibilizzare e unire le forze nel dare un contributo con la poesia a sensibilizzare gli animi e le coscienze dei “Grandi della Terra” e risolvere l’immane problema. Poter presentare le mie poesie nel duplice idioma italiano – spagnolo mi entusiasma molto poiché il mio messaggio potrà raggiungere più popoli del Pianeta.

Com’è stato il processo creativo della tua raccolta di poesie ‘La Grattugia della Luna’?

– Da tempo pensavo di pubblicare in un libro cartaceo una raccolta di poesie che avevo scritto e già pubblicate sul sito Scrivere previa conferma che fossero corrette pertanto è stato un lavoro più difficile prima e facilitato dopo poiché le poesie non necessitavano di correzioni. In seguito a vari accordi e contatti con l’editore per cercare un titolo che fosse originale e di grande impatto per il lettore fu ardua scelta poiché questo titolo La Grattugia della Luna lo proposi dopo aver scartato precedenti 44 titoli.

Cosa significa per te la frase “La pelle non entra nei pori” nella tua poesia “Es un regalo” ?

-Il significato letterale è figurativo e significa : “attendere qualcosa di piacevole con grande gioia e impazienza, oppure manifestare felicità o contentezza con tale eccitazione da sembrare sul punto di schizzare fuori dalla pelle, come incapaci di trattenere le proprie emozioni.”
“Non stare nella pelle, attendere con impazienza.”

Che ruolo pensi che abbiano la curiosità e l’immaginazione nella scrittura?

– Sono due caratteristiche essenziali per chi ha creatività. L’essere “curiosa” permette di aprire porte in continuazione per esplorare e conoscere e non mi riferisco soltanto a porte esterne ma alle porte dell’anima, dell’intima e segreta impaginazione della mente e dell’anima che sono chiuse con chiavi che, a volte, per aprire bisogna recuperale in fondo all’oceano. Alla curiosità è collegata l’immaginazione, soltanto chi è curioso ha anche una fantasia che galoppa e riesce a intersecare mondi reali con quelli dell’immaginazione senza farne scoprire i confini ma estenderli nell’infinito affinché ciascuno, nel leggere,  può ritrovare se stesso.

Come definisci il lavoro poetico nella tua traiettoria di vita?

– Un lavoro sempre in evoluzione e frutto di studio continuo per migliorare lo stile poetico e offrire un pensiero pulito, raffinato,  diplomatico affinché non si evinca il sentimento personale da quello che può catturare il lettore facendolo proprio.

Qual è stata la tua esperienza più significativa interagendo virtualmente con poeti di diversi paesi?

– È un’esperienza che apporta sempre qualcosa di nuovo e di diverso facendo tesoro dell’arricchimento culturale che riesco a trarre dalla singola persona con la quale interagisco che sia poeta, artista, cantante, scrittore o altro genere di arte poiché guardo e sono attratta dai dettagli e dalle piccole cose che spesso agli altri non interessano invece per me hanno un grande valore che sono fonte di ispirazione e di crescita personale e culturale.

Ritieni che viaggiare, conoscere credenze e culture, siano essenziali per lo sviluppo letterario di un autore? Hai intenzione di viaggiare in America Latina?

– Sono dell’opinione che non necessariamente si deve viaggiare per allargare i propri orizzonti letterari oggi specialmente che abbiamo alla portata di un click non solo ciò che ci interessa e che cerchiamo ma ci vengono offerte caleidoscopiche risposte alla nostra ricerca.
Mi piacerebbe visitare l’America Latina, ho tantissime amicizie virtuali che mi piacerebbe conoscere di persona, ma dovrei avere anche un’accompagnatore motivato uguale a me o che almeno  guardiamo nella stessa direzione e avere gli stessi interessi.

Qual è il tuo messaggio per coloro che iniziano la loro vita artistica?

– Il mio messaggio è sicuramente di iniziare dal nulla, dal poco piano piano crescere senza mai scoraggiarsi. Parto dall’idea che ciascuno di noi possiede una parte più o meno recondita di arte creativa la quale dev’essere scovata e tirata fuori forgiandola come fa un bravo scultore nel lavorare la pietra che nella sua durezza si ammorbisce per divenire opera d’arte.
Il mio consiglio è di dedicarsi alla cultura poetica e letteraria, all’arte qualsiasi che piace e non tenere custoditi per sé stesso i tesori realizzati ma condividere sempre poiché non possiamo nemmeno immaginare l’effetto terapeutico che possa rivelarsi alla vista di una persona che magari in quel preciso momento ha bisogno di quell’artistica distrazione che si rivela terapeutica e persino esempio da emulare.
Pertanto il mio messaggio finale di questa interessante intervista è sicuramente quello di incentivare la divulgazione e contaminazione da condividere della poesia e dell’arte.

Sopra l’autrice dell’intervista.

Martha Aracelly Díaz Vargas (nata il 17 febbraio 2001 a Matiguás, Matagalpa, Nicaragua). È scrittrice, poetessa ed editorialista. Quando era studentessa, di scuola primaria e secondaria, eccelleva sempre nella declamazione delle poesie di Rubén Darío. In giovane età scopre che gli piace scrivere poesie e da allora non ha smesso di farlo. Attualmente ha un libro di poesie inedito intitolato “Locuras de mi Soledad”.

En la foto posan : Aracelly Díaz y Elisa Mascia que muestra la portada de su libro publicado en 2019.

Nascita di Clemente Di Leo

Poeta dimenticato da ricordare

almerighi

Clemente di Leo, detto Dino (1946 – 1970), è stato un poeta abruzzese. Giovanissimo contrasse un grave vizio cardiaco che gli impedì di proseguire gli studi. Impiegato del dazio, ha trovato la sua felicità nello studio autodidatta e nella produzione poetica.
http://www.clementedileo.it/

Mi sono ritrovato
con un nome
tra pietre;
e senza risposte
mi consumo con loro.

*

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Eventi e personalità di ispirazione da conoscere – dall’India : Preeth Padmanabhan Nambiar

Poeta, scrittore, Presidente del Panorama Internazionale della Letteratura: Preeth Nambiar

Preeth Padmanabhan Nambiar

L’uomo dietro il festival di letteratura di maggior successo al mondo!

I Festivals Panorama International Arts & Literature sono stati ideati e sono organizzati sotto la supervisione e la direzione del poeta, giornalista ed educatore indiano Preeth Padmanabhan Nambiar, Presidente fondatore della Writers Capital International Foundation, che lavora con l’obiettivo di unire culture e Nazioni del mondo.
Originario della città storica Mysore in India, il principio basilare su cui è fondato il suo credo è che: “Solo attraverso una più profonda comprensione dell’Universo, della vita e delle culture in tutto il mondo, possiamo realizzare l’unità tra le diverse forme di vita che è determinante per portare pace e armonia nel mondo. Ritiene che la letteratura, le arti e altre espressioni creative possano svolgere un ruolo fondamentale nello stesso.”
È  un fervente ambientalista che sostiene gli uguali diritti di vivere per tutti gli esseri viventi sulla Terra, dove gli esseri umani non sono in alcun modo superiori.
È anche Consigliere Permanente del Consiglio Internazionale per la Diplomazia e la Giustizia (ICDJ), Italia.
Seguendolo nel suo viaggio come poeta, idealista, educatore, leader  constatiamo che è notevolmente il più devoto umanitario…
Educatore, letterato e umanitario, Preeth Nambiar ha iniziato il viaggio della sua vita in Kerala, nella regione sud-occidentale dell’India, sulla costa del Malabar. Nato in un’antica famiglia aristocratica che possedeva la ricca cultura del Kerala e del Karnataka, dove la musica, le arti e la letteratura erano l’atmosfera naturale, dotato e ispirato dalla Musa  ha iniziato a scrivere in tenera età.
Come autore è rinomato per lo stile semplicistico della narrazione e le melodie meditative nelle sue opere letterarie, mentre le sue idee chiave sull’educazione che incorporano filosofie orientali e occidentali, hanno ottenuto l’acclamazione internazionale.
“The Voyage to Eternity”, una raccolta di poesie pubblicata dalla Poetry Society of India, ha attirato l’attenzione internazionale ed è stata premiata con il Yayati Madan G Gandhi International Poetry Award 2014.
Le sue opere includono, oltre a The Voyage to Eternity (Poetry Society of India, 2013) , the Solitary Shores (Global Fraternity of Poets, 2015), Pages From my Diary (Kindle, 2018), Songs Ethereal (Indus Scrolls Press, 2019) e molte altre opere pubblicate in inglese e in altri idiomi come lo spagnolo e greco.

Le sue opere riflettono molto i rudimenti della musica, delle arti e della devozione che sono stati acquisiti dall’atmosfera stessa della sua prima infanzia e la vita successiva di viaggi attraverso le terre vergini dell’India e all’estero lo hanno preparato per una prospettiva più ampia dell’esistenza universale che ha un grande ruolo nella definizione della sua poesia e di altre opere.
È famoso per l’eloquenza nella narrazione mentre gli elementi del misticismo gli conferiscono la posizione di uno tra i più significativi poeti mistici contemporanei. Segue lo stile della prosa libera nella poesia, dove la natura, la vita, l’umanità, ecc. costituiscono i temi centrali.
Ha anche scritto racconti, che sono di natura sorprendentemente poetica. Le sue opere sono trasmesse da Celestial Radio, Londra, Regno Unito, e vengono presentate in pubblicazioni internazionali. È anche un appassionato fotografo che assorbe la miriade di stati d’animo della natura attraverso l’obiettivo.

In qualità di educatore, ha prestato servizio agli esami internazionali dell’Università di Cambridge alle Maldive come capo del dipartimento di ESOL, dove ha condotto programmi di formazione in inglese per persone che parlano altre lingue per più di un decennio. Al fine di instillare valori universali e perenni nelle nuove generazioni, sostiene fortemente l’educazione olistica e basata sui valori. Per questo motivo ha anche condotto programmi per gli indigenti e i bisognosi per aiutare gli iscritti ad acquisire le competenze necessarie per una vita migliore.
Ha, inoltre, lavorato con varie organizzazioni internazionali e ha presentato prestigiosi lavori di ricerca su educazione, filosofia, arti e letteratura, mentre collabora con Accademie e Università in tutto il mondo. Inoltre, è revisore e consigliere capo del comitato editoriale di Writers Edition responsabile di numerose antologie collettive, articoli accademici, libri di singoli autori, ecc. Dopo aver prestato servizio per anni come giornalista, è anche membro di l’Advisory Board della Writers Academy International di Atene, Grecia, proprietario della casa editrice Writers Edition Guild Pvt Ltd, India e proprietario dell’International Center for Foreign Languages and Literature. Inoltre, è docente in università private in tutto il mondo su invito, ispirando con le sue idee esclusive  sia studenti che insegnanti.

Attualmente vive a Mysore, in India, contribuendo notevolmente ai media e alla letteratura. È anche Ambasciatore e Consigliere permanente del Consiglio Internazionale per la Diplomazia e la Giustizia (ICDJ), Italia.
Preeth Nambiar è stato più volte premiato per il suo instancabile lavoro nei settori letterario, educativo e ambientale, nonché per la sua missione sociale con i massimi riconoscimenti, come il YMG Gandhi International Award (Dr. Madan Gandhi Foundation, Delhi, 2014), il World Icon of Peace Award (World Institute of Peace, Nigeria, 2016), il San Francisco Peace Award (Cultural Ambient International Association, Italia, 2020), per citarne solo alcuni.

La sua offerta primaria all’umanità, la Writers Capital Foundation, è un’organizzazione Internazionale che riflette la visione di Preeth Nambiar per diffondere i valori dell’umanità.
È stato approvato dalle Nazioni Unite ed è ora operativo in più di 48 Paesi con l’obiettivo di ispirare l’umanità. Panorama International Literature Festival e Panorama International Arts & Sculpture Festival sono i due programmi distintivi organizzati dalla Fondazione che riuniscono scrittori di tutto il mondo per la causa dell’umanità. Diffondere la consapevolezza sul significato del minimalismo, della vita naturale, della compassione verso gli animali, ecc., sono le altre aree a cui l’organizzazione sta contribuendo.

Preeth Nambiar è senza dubbio una persona nata come leader che contribuisce notevolmente a così tanti aspetti: cambiamento sociale, problemi di consapevolezza ambientale, cambiamento educativo e molti altri, poiché è un ardente umanitario, un filantropo, un educatore ispiratore, un vero ambientalista , un sostenitore della pace, dell’uguaglianza, della solidarietà, ecc. – solo per citare  alcune delle cause, in favore dell’umanità, a cui  si dedica quotidianamente.
Soprattutto, Preeth Nambiar è una persona unica con numerosi meriti, un uomo di convinzione e passione per aiutare il prossimo, in realtà ogni essere vivente è un fratello, completamente dedicato alla sua famiglia, composta da tre amate figlie, e a tutta l’ umanità. Coloro che hanno la possibilità di conoscerlo sono inondati dai doni della sua poliedrica personalità e sono estremamente fortunati ad aver incontrato un’anima genuina e pura, un vero genio, distinto per la sua umiltà.

Il progetto più recente della Writers Capital International Foundation è la
BIENNALE DEL CONCORSO INTERNAZIONALE DI AGIOGRAFIA/ICONOGRAFIA/ΗΥMNOGRAFIA 2023
“Chi ha due mantelli, lo darà a chi non ne ha” – Luca γ’11
La WRITERS CAPITAL FOUNDATION è orgogliosa di annunciare la Biennale del Concorso Internazionale di Agiografia/Iconografia/Innografia 2023 con l’obiettivo di evidenziare l’agiografia che infonde la Parola Divina e l’Amore di Cristo per l’uomo e la promozione dell’arte dell’iconografia.
La BIENNALE della WRITERS CAPITAL FOUNDATION, che è sotto l’egida dell’Accademia Tiberina Roma, è stata accolta da Sua Beatitudine l’Arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia Hieronymos II, che ha espresso con tutto il cuore i suoi migliori auguri e la sua benedizione.
Per la partecipazione e/o ulteriori dettagli sui termini di partecipazione, si prega di contattare wcifcentral@gmail.com
Rendiamo speciale le vostre vite con la nostra dedizione all’umanità!

Foto cortesia per gentile concessione di Preeth Padmanabhan Nambiar

Una biografia dettagliata del Presidente Fondatore e CEO di Preeth Padmanabhan Nambiar è disponibile su https://www.scribd.com/document/383946193/Biography-of-Preeth-Nambiar
Wikipedia: http://bit.ly/357dtw
Goodreads: https://www.goodreads.com/author/show/14157150.Preeth_Nambiar

Per leggere e approfondire le citazioni di Nambiar in GOODREADS sullo scambio culturale e la pace globale: https://www.goodreads.com/quotes/8838860-forhaps-one-of-the-greatest-means-to-achieve-global-peace
www.panoramafestival.org e
www.writersedition.com

http://alessandria.today/2023/05/04/eventi-e-cittadini-del-mondo-da-scoprire-da-emulare-preeth-padmanabhan-nambiar-india/

http://nonsolopoesiarte.art.blog/2023/05/05/eventi-e-personalita-del-mondo-da-scoprire-e-da-emulare-preeth-padmanabhan-nambiar/