Velata
quasi flebile parola
nell’ idonea ubicazione
narra
quanto il suo dire
possa esaltare
logiche plateali.
Lontano
e non accolto il suo ritroso
da coloro
giocolieri nel mietere inganni
in quel solco dietro le tempie
che accenda
soffi di sospetto
nella metamorfosi accidentale di luna
@Silvia De Angelis
Lo so stasera, o cara. I nostri cuori sono nati da un’unica magnolia, quell’albero di casa che a Torino nel cortile distrutto sbandierava due fiori soli a ogni primavera. L’albero non c’è più. Sotto la nera terra, da tanto esilio e tanta arsura, sento che va intrecciandosi ancor viva una radice all’altra.
si incolla alla sguardo rinfrangendo ammalianti onde del tuo eccitante carisma quel luogo d’incontro ambita meta di desiate suggestioni contaminate da dolci presupposti che inebetiscono al di là d’una passione coinvolgente sembra agguantare con un’indomabile forza… inarrestabile eppur si diluisce lentamente tramutandosi in un’insulsa piuma ondeggiante scontrosa nel lieve sibilo del vento fino a scomparire nell’ultimo fremito del giorno quando la luna nel lato che non mostra s’aggrappa a un’uggiosa nuvola per non morire…