SCENARI D’EPOCA

quandolamentesisveste

Nell’ormeggio d’una realtà d’echi ubriachi
s’adagiano transiti di logica e ribelli schegge
su balconi senza luce.
Temerarie indagini
inseguono fantasmi nella notte
sfidando lo spazio temporale
che stringe il crepitio di passi.
Vacillanti scenografie dell’attimo
precipitano su orizzonti
surrogato d’enorme malessere
ove lo specchio d’acqua
muta il fondo tinto di velleità…
@Silvia De Angelis 

View original post

Struttura di Alfred Kolleritsch

Dall’Austria

almerighi

Alfred Kolleritsch (1931 – 2020) è stato un giornalista, poeta e filosofo, nato a Eichfeld in Austria fu il fondatore della rivista letteraria Manuskripte.

Che cosa aspetta dall’ultima volta,
tenuto in caldo dallo sguardo all’indietro,
tracce di mele, libri, ombre,
tracce di angoscia, qualcosa di annullato, la felicità?
È nella profondità della camera,
là lo sguardo di lei, il respiro fino all’insuperabile,
comune esser soli.
Nessuna parola dovrebbe sfuggire,
neppure un granello di polvere,
quel che è rimasto indica,
nulla promesso, cose vissute
catturate dai giorni,
risalendo il fiume qualcosa è in fuga.
Il ritorno fino alla sorgente,
a casa nell’erompere,
lo scomparire
si vela,
va oltre la sorgente,
libero di niente.

*

View original post

IN CONTROLUCE, di Silvia De Angelis

Oltre l’opacità della barba

le sillabe svuotate di vigore

eludono sogni d’uno spessore antico.

Vagano su dune informi

modellate

da instabilità precaria e austera

distante da un benessere voluto.

Lo sguardo cristallino e verace

naviga su un qui

di speranze d’alba su cosmiche carezze

ove la mano

sempre presente

possa abbracciare i tuoi occhi

laghi in controluce.

@Silvia De Angelis

Celebrare il giorno della mamma tutti i giorni

Mamma per sempre di Elisa Mascia

Madre presenza eterna.

Foto archivio fotografico di Elisa Mascia qui con Otimia la sua mamma (2013)

Mamma per sempre.

Mamma, da sempre, abiti nel cuore
dimora, da anni,  da te costruita
quando hai deciso di darmi la vita
con la benedizione del Signore.

Non c’è dì che di te pensier non giunga
continuità ai saggi tuoi consigli
impartiti in lezioni eterne a noi figli
fa che presenza tua in Terra sia più lunga.

Se chiudo gli occhi per un momento
profonda e serena è la percezione
di averti nella mente in meditazione
voce risuona, sicura, portata dal vento.

Mamma il nome più dolce da pronunciare
ogni bimbo ne riceve dono per la vita
che poi si accorge fugge tra le dita
soltanto resta l’insegnamento ad amare.

Elisa Mascia 30-4-2023

Mamá por siempre.

Mamá, siempre has vivido en el corazón
casa, durante años, construida por ti
cuando decidiste darme la vida
con la bendición del Señor.

No hay día que los pensamientos no vengan de ti
continuidad a tus sabios consejos
impartidos en lecciones eternas para nosotros los hijos
que vuestra presencia en la Tierra sea más larga.

Si cierro los ojos por un momento
profunda y serena es la percepción
tenerte en la mente en meditación
resuena la voz, segura, llevada por el viento.

Mamá el nombre más dulce para pronunciar
cada niño recibe un regalo por vida
que luego se da cuenta se escapa a través de sus dedos
sólo queda la enseñanza del amor.

Eliza Mascia

Alidicarta.it – Testo: Mamma per sempre., di Elisa Mascia https://www.alidicarta.it/testo/15520231716292#.ZGJNuqtHNTY.whatsapp

Video creato da Peppe Altimare poeta videomaker

Foto cortesia per gentile concessione di Peppe Altimare

https://youtu.be/eSKTWfP9SGk
https://youtu.be/nOUp3YpWnDU

http://nonsolopoesiarte.art.blog/evento-della-giornata-della-mamma-emozioni-poetiche/
http://alessandria.today/2023/05/16/evento-della-giornata-dedicata-alla-mamma/

Lucia Triolo: al centro del mondo

Oggi al centro del mondo 
non c’era nessuno
Forse solo un respiro,
spauracchio 
per altri mondi possibili
ancora liberi.

Tutto taceva al buio.
Era come se la voce
non provasse nemmeno più 
a giungere dove doveva
e la luce cercasse altrove la sua velocità

Oggi al centro del mondo
un chicchirichì 
cercava il gallo
un occhio cercava
lo sguardo,

una preghiera,
non fatta da nessuno,
trovava ugualmente 
il cielo,
l’anima ereditava
la fenditura dell’eternità