CANE BASSOTTO, di Silvia De Angelis

Delineata atavica origine
distinta razza il cane bassotto.
Rasato pelo, esigua statura
affinata coda

Su allungato capo
posano
sopracciglia sporgenti arcate.
Ornano l'idonea dentatura
robuste mascelle.
Trasmette suo volto
energica
vivace espressione.

Gli ancestrali antenati bassotto
scortar faraoniche guardie 1700 A. C.
Nascita variegate specie
anche in lungo pelo
sviluppano temporali stagioni

Manifesta un fiero portamento
aggraziate linee
seppur
sproporzionati arti

Ottimo offre compagnia
unita a devota affettuosità.
Generoso
idonea
dedica
profonda comunicabilità ai bambini.
@Silvia De Angelis

LA SCOMMESSA, di Silvia De Angelis

Di un nuovo tempo
misurato e disteso
impaginiamo 
mutamenti e analogie.
Contagiano memorie d’aria fredda
nel cielo addolcito
di silenzi ammainati.
Si vivono inesplorate fogge
ornate di dolce organza
creando “quel dettaglio”
che manchi nella strategia d’un sogno
ebbro nell’oscuro
onde veder chiara la scommessa
rifugiata nel dubbio
@SILVIA DE ANGELIS 

INGANNI VELATI, di Silvia De Angelis

Sono gli estremi a toccarsi

forse paradossalmente

quando a buon punto del percorso

una linea d’intesa con noi stessi

allontana silenzi rovesciati

pungenti come spilli di pioggia.

Profaniamo crudeli miniature

di coloro che si fingono “cari”

rivolgendo un tornante di benessere

ad occhi affaticati

non più lucidi

nutrendoli di rinata creatività.

La voce diviene nuova voce

vibrante vertigine d’un’era a venire

ove il fascino del buio

sconfina tra ombra e sole….

@Silvia De Angelis

https://deangelisilvia.blogspot.com/2023/05/tra-ombra-e-sole.html

Il nulla di Clemente Rebora

Uno tra i più grandi poeti italiani del Novecento

almerighi

Clemente Rebora (1885 – 1957)

Apro finestre e porte –
Ma nulla non esce,
Non entra nessuno:
Inerte dentro,
Fuori l’aria è la pioggia.
Gocciole da un filo teso
Cadono tutte, a una scossa.
Apro l’anima e gli occhi –
Ma sguardo non esce,
Non entra pensiero:
Inerte dentro,
Fuori la vita è la morte.
Lacrime da un nervo teso
Cadono tutte, a una scossa.
Quello che fu non è più,
Ciò che verrà se n’andrà,
Ma non esce non entra
Sempre teso il presente –
Gocciole lacrime
A una scossa del tempo.

*

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