
Compassata nel senso artefatto
del tuo vertiginoso mutismo
cerco misture di tamerici
per coccolare cartilagini sfiancate.
Overture di proiezioni in controluce
restano blandite in un gelido ancoraggio
scandito da un approdo
di spine spiaggiate.
Ricompongo lo scorcio dei pensieri
annodati a una gamma di transiti istintuali
ispezionando fughe di nebbia
nello scalpore d’un dolce involucro
ove rivivere me stessa…
@Silvia De Angelis