VITA, di Horion Enky

VITA, Horion Enky

VITA

Brillano ancor gli occhi curiosi

su d’un volto dispettoso, 

or divenuto crocevia di rughe, 

quel che un tempo fu

il tempio dell’amore. 

Scarne e ossute son diventate le mani,

ruvide al tatto,

ma san dispensare tenere carezze.

I piedi son stanchi,

hanno camminato e raggiunto ogni angolo di mondo,

per conoscere i crocevia del sapere.

Tutto è cambiato sotto il peso degli anni,

il corpo è maturato e invecchiato,

divenendo un fuscello coperto di neve

che aspetta la primavera per fiorire.

La vita vola come un gabbiano,

ma quando è stanco si posa su una chiglia sfiorando il mare.

Una tempesta di rubini colora l’orizzonte,

stanco ti fermi e scopri che la  tua mente conosce l’infinito.  

Horion Enky

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