
Notevole chiazza bianca a sfiorare la gorgia e setoso manto oscuro come la pece sensibilizzano i tratti d’un solitario mustelìde. Son solchi spogli in desertiche pianure e rocce accidentate in curvature montuose ad accentuare iridi accese della faina nell’impatto controluce. La dimenticanza del giorno nel blu di notti mute pone predilezione a feroci agguati nel balzo repentino alla nuca della preda suggendone il sangue mentre l’orizzonte di cielo e terra mescolati si fa invisibile @Silvia De Angelis