
Trilla l’onda, di Giuseppe Pippo Guaragna
Trilla l’onda
Occhi pensosi volge
il mare questa notte,
alla pallida luna
con un lieve tremore.
Trilla l’onda alla riva
le melodie più nuove,
e tutto si rinnova
in un liquido canto.
E un luccichio lontano
un brillare di stelle,
è l’ordito del giorno
che si riflette in cielo.
E il giorno si risveglia
son miti le mattine,
e la campagna indossa
ambra antica e pervinca.
E poi io ti rivedo
con la veste scarlatta,
sarai per me l’estate
tra le viole d’autunno.
GPG