TOCCHI MEMORI, di Silvia De Angelis

Quel respiro

imprestato nell’attimo fuggente

per poter abbreviare

la distanza

strascico di polvere tra noi.

Lontane sillabe

diradate con sguardi vaporosi e vaghi

sono decadute nel gioco di flussi lenti.

Una farsa algida e scostante

lambisce un pressappoco

di sotterfugi nomadi

sgretolati in un qui di aperto ascolto

ove tocchi memori siano asfaltati

da una carezza vicino all’ombelico…

@Silvia De Angelis

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