Il circolo di lettura della Voce della Luna propone un incontro sulla letteratura gotica

Alessandria, 9/11/2022 L’Associazione di cultura cinematografica e umanistica La Voce della Luna organizza per sabato 12 novembre, alle ore 17, presso la Sala Biblioteca della Soms del Cristo (C.so Acqui 158, Alessandria), un nuovo appuntamento con il Circolo di lettura, tra suggestioni letterarie e cinematografiche. Tema dell’incontro la letteratura gotica. La partecipazione è gratuita, con tesseramento alla Voce della Luna (costo della tessera euro 10, validità annuale, offre sconti sulle attività associative e presso la libreria Ubik di C.so Roma 88, Alessandria). Per info e adesioni: lavoce@dellaluna@virgilio.it; FB: VoceLuna

La mia isola-Come vivere felici in un mondo senza denaro, di Gianna Binda

Alessandria, pubblicato da Pier Carlo Lava – Social Media Manager – https://alessandria.today/

Da una ricerca condotta dall’Università di Zurigo e di quelle americane dello Utah e del Michigan, pubblicato sulla rivista Science, si  rilevò che, a restituire un portafoglio con dei contanti, in Svizzera è stato l’80%, in Italia il 50% e in Cina il 20% delle persone.
Ciò può far comprendere come l’onestà dipenda molto anche dal luogo in cui si vive e può diventare un fatto culturale.
Pare essere vero il motto che, in un mondo di ladri, l’onesto è il disadattato. 
Pertanto, in una società dove i valori si sono capovolti nel corso degli ultimi anni, come può essere quella attuale in Italia, l’onesto ha problemi di disadattamento e dai dati statistici risulta che i disturbi dell’adattamento sono circa il 20% delle visite psichiatriche.
Di fatto vengono rilevati fenomeni sempre più importanti di violenze, di bullismo, di sopraffazioni, di prepotenze e di abusi di potere che potrebbero essere ridotti promuovendo la crescita personale e collettiva e, quindi, favorendo il bene pubblico anziché quello privato a cui negli ultimi anni si è arrivati  anche con la corsa alle privatizzazioni di beni pubblici.
L’attuale società materialista e consumistica ed il conseguente capovolgimento di valori sono sul banco di accusa per quanto riguarda le summenzionate reazioni che portano a truffe sempre più sofisticate ed impunite nate dalla voracità di denaro e di potere di una minoranza di individui.
Da questa premessa emerge l’anima del mio romanzo “La mia isola-Come vivere felici in un mondo senza denaro” in cui affiorano  valori come la solidarietà, l’amore e la collaborazione per migliorare il bene collettivo, vero fulcro di un sistema sano.
Il dipinto in copertina è un mio olio su tavola di centimetri 80×60 in cui spero di aver realizzato l’idea della libertà in quelle braccia aperte della surfista, mia figlia, che mi inviò la foto nel Natale del 2015 durante un suo lavoro in Australia.
La frase finale del romanzo è: “Fatevi guidare dalla luce interiore” ed è il mio invito rivolto al lettore.
Questo mio progetto economico e sociale parla di un gruppo di uomini, che si sono svegliati, liberandosi dalle catene di una società “incivile”, per far sì che possa affiorare la vera natura umana.
La società che questo gruppo decide di abbandonare è governata dai mass media che influenzano e condizionano l’opinione pubblica manipolando la notizia secondo necessità.
La consapevolezza della manipolazione porta al risveglio collettivo con la conseguente trasformazione sociale.
Se, così come pare, ci sarà, entro il 2025, un cambiamento dovuto alla riunificazione dei campi magnetici che potrà portare al risveglio della coscienza umana dal lungo letargo, il mondo cambierà verso l’armonia collettiva universale.
L’Universo, o Uni-verso, è infinito ed è uno. Tutti siamo uniti verso di esso. 
Io credo fortemente in questo cambiamento o, forse, lo spero ardentemente con tutta me stessa. 
Ad maiora!

Favole e racconti per tutti, di Gianna Binda

Favole e racconti per tutti Copertina flessibile – 30 settembre 2022 

di  Gianna Binda

“Come il torrente Pioverna di Bellano trova sempre la strada giusta per gettarsi nelle acque del lago di Como, incanalando tutto il suo impeto in un piccolissimo tratto, così la forza della verità avrebbe trovato lo sbocco naturale verso l’affermazione del bene comune.

“Tratto dal racconto “Viaggio in realtà falsate”. Raccolta illustrata (a colori) di racconti e favole per tutti.

Il venditore di auto usate di Lionello Capra Quarelli (Golem Edizioni)

Alessandria, pubblicato da Pier Carlo Lava – Social Media Manager – https://alessandria.today/

DA NADIA ARNICE AUTRICE

Trama
In una sera di vento e di pioggia, un passante
scopre in un’automobile il cadavere di Matteo
Laganà, un pregiudicato che gestiva un
piccolo autosalone e praticava il pugilato, ma
arrotondava i magri introiti prestando soldi a
usura e minacciando i creditori.
Frequentava una donna dal passato doloroso.
ingenua, in difficoltà economiche e a lui
completamente assoggettata.
Quest’ultima s’incontrava spesso con
un’amica in un appartamento, dove
avvenivano cose che dovevano rimanere
segrete, e che si trovava a pochi metri dalla
scena del delitto.
La donna, indagata per favoreggiamento, per
paura che il suo segreto sia rivelato, per la
prima volta nella sua vita farà una scelta.
Mentre il commissario De Nicola vive un
periodo particolarmente felice e il PM Enrica
Risso attraversa una crisi personale, si
scoprirà che l’assassino aveva un movente del
tutto diverso da quello a cui gli investigatori
pensavano.


Autore
vive a Torino, dove è nato nel 1957 in una
famiglia intellettuale.
Ha sempre lavorato nella grande industria ma si
occupa anche di teatro. Ha scoperto tardi il
gusto di scrivere, concentrandosi sul genere
poliziesco e creando il personaggio del
commissario De Nicola.
Ha pubblicato L’uomo in nero e altre storie e La
ragazza ingenua, il tipografo e altre storie con
Robin Editore e L’appartamento del primo piano
e altre storie, Un martedì di pioggia e Il delitto
della casa dei Draghi con Golem Edizioni.


Casa Editrice
Golem Edizioni è una casa editrice di Torino.
Fondata nel 2016 da Giancarlo Caselli, grazie alla
sua dedizione e passione, raggruppa autori,
autrici e libri di vari generi, con predilezione per
i saggi, i thriller e i gialli. I libri del catalogo sono
presenti in tutte le librerie e negli store online.

“Il Meraviglioso Mago di Oz” di Geronimo Stilton (Piemme)

Alessandria, pubblicato da Pier Carlo Lava – Social Media Manager – https://alessandria.today/

DA NADIA ARNICE AUTRICE

Era grosso quanto un elefante, ma aveva la testa simile a quella di un rinoceronte, con ben cinque occhi.

Per fortuna il Boscaiolo non aveva cuore, quindi non poteva avere paura. PAGINA 131

Un forte ciclone fa volare in aria la piccola Dorothy e il suo cagnolino. All’improvviso i due si ritrovano in un mondo fantastico, dove, insieme a nuovi meravigliosi amici, iniziano un lungo viaggio, alla ricerca del grande Mago di Oz. Un classico della letteratura liberamente adattato da Geronimo Stilton. Ricco di tantissime illustrazioni a colori! Età di lettura: da 7 anni.

RECENSIONE

Oggi voglio parlarvi del libro: “Il Meraviglioso Mago di Oz” di Geronimo Stilton.

Dorothy e il suo cagnolino vengono catapultati in aria da un forte ciclone. I due si ritrovano in un mondo fantastico, dove, insieme a nuovi meravigliosi amici, iniziano un lungo viaggio, alla ricerca del grande Mago di Oz.

Un classico intramontabile per i più piccoli, una storia senza uguali. Mia figlia l’ha amato moltissimo.

Le illustrazioni belle e colorati rendono il racconto ancora più intrigante.

Consigliatissimo!

PUNTEGGIO 5/5

Dettagli prodotto

  • Editore ‏ : ‎ Piemme; 1° edizione (18 ottobre 2011)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina rigida ‏ : ‎ 224 pagine
  • ISBN-10 ‏ : ‎ 8856616580
  • ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8856616583
  • Peso articolo ‏ : ‎ 399 g
  • Dimensioni ‏ : ‎ 14.6 x 3.2 x 19.5 cm
  • Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 19,363 in Libri (Visualizza i Top 100 nella categoria Libri)

REQUIEM D’INVERNO di Krisha Skies (Words Edizioni)

Alessandria, pubblicato da Pier Carlo Lava – Social Media Manager – https://alessandria.today/

REQUIEM D’INVERNO di Krisha Skies (Words Edizioni)

SU  DA NADIA ARNICE AUTRICE

Il mondo dell’oltretomba non è semplicemente la dimora dei defunti, ma terra di creature infide, di anime destinate a perdersi o a salvarsi, di demoni e dèi. Qui, dove persino nei paradisiaci Campi Fioriti si annidano insidie, Lenora è costretta a cominciare la sua nuova vita al fianco del principe Acheron, rinunciando alla propria esistenza mortale. Tanti sono però i segreti che il Sommo Giudice cela, così come gli innumerevoli peccati commessi in nome della vendetta e del desiderio di redenzione. Eppure, i gesti inaspettatamente teneri e le premure che le rivolge fanno vacillare Lenora nel proposito di non cedere al serrato, quanto inspiegabile, corteggiamento del Principe degli Inferi. Quando il loro legame muta in qualcosa di profondo e passionale, però, scioccanti rivelazioni sconvolgono vita e cuore di Lenora, che diventa consapevole di essere lo strumento per la fine di Acheron o per la sua salvezza. Nel mondo dei vivi, intanto, l’inverno ha ormai ceduto il passo alla primavera e le note del Requiem suonate nella cattedrale di Kraven potrebbero nascondere le chiavi del destino dell’Ade.

“La Materia Oscura”, di Olga Karasso

“La Materia Oscura”, di Olga Karasso

La materia oscura

Recensione di Maria Cristina Flumiani

Olga Karasso ci appassiona di nuovo con “La Materia Oscura”, l’ultimo suo libro scritto con il noto stile fluido e raffinato, così attuale e profondo ma nello stesso tempo così sottilmente ironico; certo non è una lettura leggera poiché richiede una concentrazione particolare per poter cogliere appieno nei contenuti le sue personali allusioni sul mistero della Creazione e sul senso della nostra esistenza. 

Tra le tante riflessioni, mi è piaciuta molto quella sull’equilibrio naturale che l’incessante energia, identificata come Dio, realizza a ogni livello; così l’autrice scrive: “Tutto è intelligenza vibrante di energia che si esprime creando e distruggendo forme ma continuando a vivere oltre le stesse. 

Tutto è armonia, persino la disarmonia che potrebbe ai nostri occhi cancellare intere galassie è armonia”. 

Prima di addentrarci troppo nei misteri del Cosmo di cui non conosciamo tutte le leggi, si sanino i gravissimi problemi del piccolo pianeta Terra e dei suoi confusi abitanti. Un libro che consiglio vivamente di leggere.

Libri: “La balena alla fine del mondo”, di JOHN IRONMONGER

JOHN IRONMONGER

“La balena alla fine del mondo”

Se posso valutare con le stelline, le darò 5 su 5 Petra Van Dijk

Joe Haak, un trentenne lavora come analista finanziario nella grande città (Londra). Ha inventato un programma in cui si può prevedere l’andamento del mercato finanziario, il programma fallisce e fa crollare la sua banca. Non riesce a gestire lo stress e scappa. Arriva a St Piran, un piccolo paese dei pescatori in Cornovaglia. Li inizia la storia.. con la balena che arriva nella baia, con Polly in cui si innamora, e con un virus d’influenza che proviene dall’Asia. Sarà la fine del mondo? Però tutto è collegato.. come finirà?

Il libro è scritto nel 2015, ma racconta così in dettaglio se fosse il scrittore ha vissuto la pandemia appena passato, incredibile. Pure non è soltanto il racconto del virus, e di Joe e del suo programma inventato, ma è anche il racconto dei puntini, i puntini che vengono uniti e cosi, tutte le cose nel mondo sono collegati.

Il paese St. Piran mi fa ricordare al paese Polperro in Cornovaglia dove sono stata più di 30 anni fa, accessibile soltanto da 2 strade rapide scendendo giu verso il mare, il paese nascosta in una baia e non visibile dal lato mare. .. un salto nel tempo, ma anche un libro per farti fare tanti riflessioni.

Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri

Libri: Fiore di Roccia di Ilaria Tuti

Ilaria Tuti

FIORE DI ROCCIA

La storia di Agata e di tante donne che la guerra, voluta da uomini, ha reso protagoniste nel dolore, nella fatica, nei sogni e nei desideri che si perdono tra quelle vette che dovranno raggiungere con gerle colme di qualche speranza e di tutto quello di cui la morte ha bisogno in quelle trincee.

Gli occhi scorrono su parole dolci che narrano la tragedia con l’amore di un sogno e con la certezza che la gioventù consumata non potrà più tornare.

Resteranno quegli odori, quegli occhi spenti, quelle lacrime che a volte si accompagnano a qualche sorriso per poi tornare in quella guerra che consuma anche l’amore. Non avevo ancora letto nulla di questa scrittrice ed ora ho scoperto la dolcezza e la capacità di far vedere attraverso le parole.

Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri

Claudio Marchetti

Novi d’Autore, i nuovi appuntamenti PROSEGUE LA RASSEGNA LETTERARIA IN BIBLIOTECA

Novi Ligure: PROSEGUE LA RASSEGNA LETTERARIA IN BIBLIOTECA

Novi d’Autore, i nuovi appuntamenti

Prosegue con numerosi appuntamenti la rassegna letteraria Novi d’Autore organizzata dalla Biblioteca Civica di via Marconi, 66.

Venerdì 4 novembre (ore 17,30) presso la Sala Conferenze, Roberto Livraghi, direttore del Museo ACdB (Alessandria Città delle Biciclette), presenta “PISTA! Alessandria capitale ciclistica della Belle Époque (1867-1915)” (Touring Club Editore, 2020). Il volume racconta le origini del ciclismo e, grazie al meticoloso lavoro di ricerca archivistica e fotografica dell’autore, l’importanza che ha rivestito Alessandria nello sport delle due ruote.

Venerdì 11 novembre (ore 17,30), al primo piano della Biblioteca (Sala Consultazione “Michelangelo Mori”), Gianluca D’Aquino presenterà i volumi “TRAIANO – il sogno immortale di Roma” e “Storia di un quadrifoglio che non sapeva di esserlo”. Due romanzi molto diversi nel genere, da una parte un romanzo storico (pluripremiato e finalista al celebre premio “Fiuggi Storia”) che ripercorre la vita di Marco Ulpio Traiano, imperatore romano vissuto a cavallo fra il I e il II secolo, dall’altra una piccola guida nata in seguito all’esperienza del lockdown dove anche la vita di coppia ha dovuto affrontare realtà che, nella frenetica vita moderna, non si era più abituati a vivere.

Mercoledì 16 novembre (ore 17,30) Guido Rosso, novese di nascita, attualmente dirigente presso l’Istituto Superiore Marconi di Tortona, ci accompagna in quella che definisce “civiltà contadina letteraria” con un saggio dal titolo “Terra (Terrae). Riflessioni sul mondo contadino in Cesare Pavese, John Steinbeck e altri autori” (Puntoacapo editrice,2022), nel quale si concentra sull’analisi dei romanzi pavesiani “Paesi tuoi” e “La luna e i falò”, conducendo un approfondito parallelo con alcuni lavori di John Steinbeck. Il libro è corredato da appendici didattiche per l’utilizzo scolastico. La partecipazione all’incontro avrà valenza come aggiornamento del personale docente e, al termine, verranno rilasciati gli attestati agli insegnanti e agli studenti che parteciperanno.

È invece in programma sabato 3 dicembre alle ore 10,30 l’appuntamento con Federico Fornaro e la presentazione del suo ultimo libro “Il collasso di una democrazia. L’ascesa al potere di Mussolini (1919-1922)” (Bollati Boringhieri, 2022). Un saggio che analizza gli avvenimenti che segnarono l’ascesa al potere di Mussolini con un’attenzione ulteriore all’analisi della situazione sociale dell’Italia di inizio ‘900.

Il romanzo autobiografico “Scampoli di vita” di Francesco Giannattasio, giovedì 15 dicembre (ore 17,30) ripercorre la gioventù dell’autore e, con una narrazione briosa e vivida, offre uno spaccato dell’Italia degli anni ‘50 e ‘60, caratterizzati dall’emigrazione interna con i problemi sociali che la causarono e caratterizzarono.

Infine, è in fase di definizione la data della presentazione del romanzo “La ragazza del circo” del dottor Gianfranco Di Somma, primario del reparto di chirurgia dell’Ospedale San Giacomo di Novi Ligure.

ALCYONE 2000. Quaderni di poesia e di studi letterari, vol. 15, 2022. Recensione di Raffaele Piazza

ALCYONE 2000

Quaderni di poesia e di studi letterari, vol. 15, 2022

Recensione di Raffaele Piazza

La composita pubblicazione che prendiamo in considerazione in questa sede, costituisce un volume che per sua natura (anche per la presenza di contributi pittorici e scultorei riprodotti a colori) potrebbe essere considerato un ipertesto, per la commistione e l’interazione che si vengono a realizzare tra i suddetti contributi e i saggi di critica letteraria, le recensioni e le sillogi poetiche che racchiude. 

La collana di quaderni di poesia e studi letterari “Alcyone 2000”, pubblicata da Guido Miano Editore, i cui volumi sono impaginati come una rivista, emerge nel panorama letterario italiano odierno per l’aspetto culturale come una delle più prestigiose pubblicazioni per l’importanza dei nomi dei critici letterari, dei poeti, nonché dei pittori e degli scultori che hanno firmato le parti letterarie e figurative, tutte connotate dal comune denominatore dell’incontrovertibile alta qualità, della bellezza e dell’intelligenza.

Nel tempo della pandemia che tutti stiamo vivendo, fenomeno tragico che ha provocato tra l’altro un aumento numerico dei poeti a causa delle chiusure e del dolore, una simile opera nel mare magnum di una società postmoderna, globalizzata e consumistica che vede la caduta dei valori e il prevalere della mentalità dell’avere su quella dell’essere, come già stigmatizzato dal filosofo e psicologo Erich Fromm negli anni ottanta del secolo scorso, ben vengano questi quaderni quasi come espressione del pensiero divergente anche perché cartacei non destinati solo a un limitato numero di cultori. 

* * *

A livello esemplificativo, analizzando il volume 15 di “Alcyone 2000”, ci si sofferma su tre dei saggi che ritroviamo nella sezione dei “Contributi letterari”: quello di Ivo Lovetti intitolato Jean Guitton l’ “eternità” in un istante, quello di Marco Zelioli, La “incontemporaneità” di Eugenio Corti scrittore cattolico più noto all’estero e quello di Ferdinando Banchini, Lugi Fallacara e il Francescanesimo

Come scrive Lovetti, riguardo a Jean Guitton, il primo dei suddetti scritti L’infinito in fondo al cuore. Dialoghi su Dio e sulla fede, 1999,costruito come un libro intervista da Francesca Pini, giornalista del “Corriere della sera”,si può considerare il sorprendente, esauriente, per certi versi inatteso testamento spirituale del grande pensatore cristiano che ha attraversato quasi nella sua interezza il nostro secolo fino a diventarne un autorevole testimone e interprete. L’immagine che ne scaturisce è quella di un nomo eternamente giovane, sognatore che affermava che la vita gli sembrava fatta di sogni, alcuni dei quali sono notturni altri diurni, dotato di una grande libertà e originalità di pensiero, ma nello stesso tempo rispettoso dell’ortodossia cattolica, innamorato della vita nel dichiarare che va bene aspettare la felicità dopo la morte ma è ancora meglio godere adesso della felicità senza preoccuparsi di tutto quello che accadrà dopo la morte. Quando afferma il concetto di “eternità” in un istante Guitton pare rievocare l’assunto di Heidegger sull’attimo come feritoia atemporale dove il tempo si ferma e non è né passato né futuro ed è forse per sempre. In ogni caso attimo, istante e momento come categorie temporali non sono strettamente sinonimi e tra i tre termini esistono sottili differenze la cui spiegazione esauriente dal punto di vista filosofico sarebbe stato felice di darcela lo stesso Guitton se la sua interlocutrice nell’intervista gliela avesse chiesta. Guitton ha scritto anche il saggio Dio e la scienza nel quale come prova dell’esistenza di Dio il Nostro sostiene che la materia che costituisce le galassie, i pianeti e ogni cosa presente nell’universo è aggregata in maniera così precisa e perfetta e che solo una mente ordinatrice teleologicamente poteva costituirla in questo modo con quella che viene chiamata Creazione.

Nel saggio La “incontemporaneità” di Eugenio Corti scrittore cattolico più noto all’estero che in patria di Marco Zelioli il critico scrive che tra i “casi letterari” del XX secolo senza dubbio uno dei più eclatanti è quello dello scrittore e saggista Eugenio Corti, di cui il 2021 è stato il centenario della nascita. Per quanto incredibile possa risultare a chiunque ne scorra il curriculum culturale, Eugenio Corti più che in Italia è noto all’estero, soprattutto in Francia (le sue opere sono state tradotte in Francese, Inglese, Lituano, Polacco, Portoghese, Romeno, Russo, Spagnolo ed anche Giapponese). Esordì con I più non ritornano, 1947 insieme romanzo e cronaca della rovinosa ritirata dei soldati italiani dalla Russia nel 1942-1943. Il capolavoro di Eugenio Corti è senza dubbio Il cavallo rosso, 1983. Prodotto in oltre trenta edizioni e venduto in quasi quattrocentomila copie, è un romanzo di così ampio respiro da ricordare quelli dei Grandi della letteratura russa tra Ottocento e Novecento da Tolstoj a Dostoevskij a Solzeniciyn. Non per nulla, e soprattutto grazie a quest’opera, dopo aver ricevuto nel 2000 il “Premio internazionale al merito della cultura cattolica”, lo scrittore fu preposto per il Premio Nobel 2011 da un comitato spontaneo, sostenuto dalla Provincia di Monza e Brianza e dalla Regione Lombardia; una figura che il critico ha fatto bene a riattualizzare dopo la sua parziale rimozione dopo la sua morte e anche prima.

Nel saggio dedicato a Luigi FallacaraFerdinando Banchini riporta le parole dello stesso Fallacara che affermava che il suo incontro con S. Francesco fu anche la scoperta del senso metafisico di ogni vera poesia, nella apertura dell’amore per tutte le creature. L’incontro tra il Nostro e il santo avvenne ad Assisi dove visse tra il 1920 e il 1925. Ivi nel 1921 entrò nel terz’ordine e tradusse le confessioni di Angela da Foligno, mistica francescana del Duecento e soprattutto portò a compimento quella “storia di una crisi religiosa” che è il suo primo importante, duraturo libro di poesia Illuminazioni drammaticamente esemplato sul graduale iter mistico della grande seguace di San Francesco. Il libro successivo I firmamenti terrestri del 1929 presenta, in cinque lunghe poesie in ottave, episodi della vita di Francesco, commossa esaltazione di chi sentì contro il suo cuore, il cuore di Cristo che ricolma il mondo, di chi si fece «carne d’amore, carne di dolore / flutto approdato ai piedi del Signore». Nel ‘55 curò un’edizione delle Laude di Jacopone da Todi, altro grande francescano, diversissimo da Angela ma di lei non meno ardente. 

* * *

Passiamo ora ad un’altra sezione del vol.15 di “Alcyone 2000”; il brano intitolato Itinerari di letteratura comparata: cieli ed epoche diversi uniti dalla poesia fa da introduzione ad una serie di saggi appunto di Letteratura Comparata, campo poco praticato nel panorama letterario nazionale contemporaneo. I raffronti, i confronti, i paragoni, le comparazioni tra autori di epoche e lingue diverse, non sono solo utili per allargare il nostro sguardo oltre quel provincialismo che spesso limita in modo angusto il nostro orizzonte culturale, ma addirittura bisogna che siano inevitabili e necessari se si vogliono comprendere gli influssi reciproci tra le varie correnti letterarie e capire a fondo quel sentire comune, quella comune sensibilità poetica e ideale che attraversa in modo osmotico gli autori europei, nell’esprimere un patrimonio di valori sul quale si fonda la vera civiltà umana: legandoli insieme sentiremo una voce unica a difesa e per i principi fondamentali sul quale si basano il nostro sistema di vita e la nostra cultura occidentale. Le comparazioni come linee di codice in un sistema di insiemi sottesi a un principio comune che vede nella parola scritta il suo fondamento comune a prescindere dai luoghi, dalle civiltà, dai costumi e dalle religioni di ogni singolo poeta, romanziere o saggista. 

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Alcyone 2000” comprende anche una sezione dedicata a sillogi di poeti contemporanei; si analizzano a titolo esemplificativo due raccolte: quella di Guido Miano e quella di Renata Cagliari. In I colori dell’isola di Guido Miano predomina la linearità dell’incanto, lo stupore e la capacità della meraviglia per la bellezza inserita nel cronotopo sotto i cerchi limpidi del cielo. Come scrive Enzo Concardi queste liriche sono una dichiarazione d’amore per la natia terra siciliana: le radici, l’identità, la cultura, l’infanzia, il sogno e il successivo abbandono, il dolore, la lontananza, la memoria, la disillusione. Poetica tout-court neolirica e del sogno ad occhi aperti dalla quale trasuda uno sconfinato amore per la natura incarnato negli idilliaci paesaggi della natale isola percepita in una policromia di sensazioni che dai sensi raggiungono l’anima e il cuore del poeta. Una notevole ricerca e raffinatezza del lessico connota il poiein di Miano. La magia della parola diviene il precipitato di una cosciente sospensione che si lega a visionarietà e la natura stessa si fa a tratti numinosa e neoromantica più che neoclassica. In alcuni componimenti il poeta si fa interprete della metafora vegetale e l’infanzia pare collimare con il verde tenero delle piante stesso. Da notare che il poeta nomina con il nome preciso le specie vegetali (l’ulivo saraceno e il gelsomino bianco d’Arabia) come Seamus Heaney, premio Nobel irlandese. L’esattezza di una parola sapientemente dosata è esaltata nei componimenti sempre ben controllati e magistralmente risolti. È affrontato il tema del dolore in un componimento struggente in cui una cerva ferità è alla ricerca del suo piccolo e stabilmente si raggiunge una musicalità nei versi nei quali è presente un ritmo sincopato. Anche un’aurea di favola è presente quando il poeta mette in scena la sirenetta con la coda di delfino, creatura mitica e forse simbolo di bellezza, sirenetta che nuota nel mare che circonda la sua amatissima Sicilia. Si emerge con piacere dalla lettura di questi testi originali e carichi spesso di un arcano fascino. 

Nella silloge Attimi di luce di Renata Cagliari nei versi colloquiali e affabulanti ritroviamo il senso e il tema dell’epica del quotidiano e della fiducia nell’amicizia nei passaggi in una poesia in cui l’io-poetante oppresso dal peso della vita va a casa dell’amica Flavia dove la vita stessa ritrova colore, forza e sorriso. Addirittura la casa diviene Paradiso come un rifugio incantato e in essa anche gli oggetti sembrano stagliarsi benevoli e quasi apotropaici, e si fanno correlativi della gioia e della sicurezza. La poetica espressa è neolirica e come scrive Michele Miano si tratta di una poesia intimista, dove la parola si carica d’immagini salvifiche. La luce entra nelle cose e nell’anima come dal titolo della silloge nel permearla e negli attimi il tempo pare fermarsi in un sicuro ottimismo che si manifesta in una vena ludica e giocosa così rara perché si percepisce che la felicità può esistere sia nel giorno che nella notte e che anche se è un fiore raro esiste anche l’amicizia della quale anche il Cristo ha parlato nei vangeli. Una vena sorgiva quella della poetessa di matrice neolirica che provoca emozione e stupore nel lettore e pare anche di intravedere in essa una connotazione vagamente minimalistica. Il senso del bene che viene detto con urgenza è presente, il bene che sconfigge il male e non è buonismo.  C’è anche un aspetto religioso in questa poetica e una poesia è dedicata al Natale e alle sue magiche atmosfere e un’altra a Marco del quale è detto che nella sua vita si è risollevato tante volte dalle tribolazioni e che ora con il suo serafico sorriso aiuta il prossimo a trovare pace e armonia ed è detto qui Dio che pare emanarsi dal sorriso dello stesso protagonista.

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Ci sarebbe da dire molto sulla collana di quaderni “Alcyone 2000” di Guido Miano Editore che richiederebbe un saggio per un’analisi di tutte le sue parti e non lo spazio di una recensione; la presente collana di studi letterari si configura come espressione di una raffinata cultura all’insegna della bellezza come esercizio di conoscenza.

Raffaele Piazza 

Alcyone 2000 – Quaderni di Poesia e di Studi Letterari, n°15; Guido Miano Editore, Milano 2022, pp. 108, isbn 978-88-31497-83-1, mianoposta@gmail.com.

Invito i blogger a diventare autori di Alessandria online

Invito ovviamente esteso a tutti i blogger ma anche a chi non ha un proprio blog ma ama scrivere e vedere pubblicato quello che scrive su un media online, oltre che su diverse pagine social collegate…

Alessandria online https://alessandriaonline.com/ invita tutti i blogger che ci seguono a diventare autori e scrivere direttamente anche sul nostro media.

A tale scopo gli interessati dovranno cortesemente  comunicare i loro dati: link del proprio blog, nome e cognome, città di residenza e numero di cellulare al seguente indirizzo email: alessandriatoday@yahoo.com oppure sul mio messenger Facebook: Pier Carlo Lava.

Quanto sopra per consentire un primo contatto con il sottoscritto alfine di valutare se sussiste un reciproco interesse ad entrare nella redazione attualmente composta da 31 autori (prevalentemente blogger) ma non solo.

Tengo a precisare che Alessandria online non contiene pubblicità pertanto la partecipazione sarà esclusivamente su base volontaria.

https://alessandriaonline.com/

Social Media Manager

Pier Carlo Lava

Libri: LA LADRA DI PAROLE, di Abi Daré

LA LADRA DI PAROLE di Abi Daré

Mentre leggevo questo libro, ho più volte pensato alle ancelle della Atwood: ciò che per l’autrice canadese era una distopia, per la Daré è la semplice narrazione di una realtà fatta di abusi, di poligamia, di uso del corpo della donna ai meri fini riproduttivi, di mancato accesso all’istruzione e di meschine competizioni femminili per non perdere piccoli privilegi.

Quello che lascia ulteriormente increduli nella lettura è che i fatti narrati si svolgano solo 10 anni fa, in un contesto di superstizione, povertà ed ignoranza.

Questa premessa non deve però far pensare ad un romanzo pesante, perché l’anima di Adunni, la protagonista 14enne, è talmente pura, coraggiosa e determinata, da passare in mezzo a grandi brutture, mantenendo intatto il proprio sogno e la propria umanità.

Stefania Lu

Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri

Libri: Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri | ” Dove non mi hai portata”, di Maria Grazia Calandrone 

” Dove non mi hai portata” di Maria Grazia Calandrone

Ho il piacere di conoscere, per il momento solo virtualmente, la poliedrica poetessa e scrittrice Maria Grazia Calandrone dal 2009. Seguo la sua storia personale da quando l’ ha resa pubblica e ha condiviso con i suoi amici ogni momento di scoperta del passato, il suo passato così misterioso e sofferto.

In questo libro ripercorre le sue origini, quando a otto mesi è stata lasciata su una coperta, sotto un albero, in un parco, a Roma. Senza un biglietto. Ma una lettera inviata ad un giornale in cui sono scritti i dati anagrafici della piccola, e la volontà suicida dei suoi genitori, Lucia e Giuseppe. 

Maria Grazia vuol conoscere tutti i particolari, vuol sapere chi era Lucia, sua madre e capire perché l’ ha abbandonata. E lo fa attraverso gli articoli sui giornali di quel tempo ( 1965) ed andando nei luoghi in cui ha vissuto Lucia , interrogando coloro che l’hanno conosciuta. Ne esce un ritratto molto sofferto. Lucia, da bambina dimostra di essere molto intelligente, anche se riesce a frequentare pochi anni scolastici, solo la matematica non le piace. Il suo primo amore si chiama Tonino, ma il padre non vuole perché è uno senza soldi. La fanno sposare per forza con un uomo a cui non piacciono le donne ed è anche manesco. Conosce Giuseppe ,più grande di lei e sposato,i due si innamorano e concepiscono Maria Grazia. È un’epoca particolare, in cui la donna adultera commette un reato punibile col carcere. La loro vita sarà complicata anche dal poco o nulla lavoro disponibile. Non vogliono.che la piccola debba soffrire, per lei desiderano una vita migliore. 

Un libro davvero toccante, una storia i cui particolari ti entrano dentro, in ogni cellula del tuo corpo, i recettori ne catturano l’essenza ,cerchi di metterti nei panni di Lucia, lei così esile come corporatura ma forte di carattere e piena di vita, ma che le regole della società rendono fragile e soprattutto le sbarrano ogni via di speranza. E poi c’è Maria Grazia che ha bisogno di sapere , di capire e lo fa meticolosamente come una vera detective professionista, aiutata dalle brillanti intuizioni della figlia Anna.

Mi sono emozionata moltissimo, ho pensato a mia Madre, a tutte le volte che non l’ ho capita ed aiutata, a tutte le parole che non le ho detto, a quando me ne sono andata e dopo qualche ora Lei non c’era più.

” Vengo a prenderti,adesso che ho il doppio dei tuoi anni e ti guardo , da una vita che forse hai immaginato per me. 

Adesso vengo a prenderti e ti porto via.

Lucia, dammi la mano”.

Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri | “Storia della bambina perduta”, di Elena Ferrante

Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri | “Storia della bambina perduta”

(Elena Ferrante – edizioni e/o)

Finita la quadrilogia (L’amica geniale), posso dire che quest’ultimo “capitolo”, se resta coinvolgente e se segna una “compiutezza” nel personaggio di Elena, che si evolve, sempre più sicura e consapevole di se stessa, presenta alcuni personaggi che mi hanno perplessa e risvolti troppo poco chiari.

Dede, Elsa, il loro rapporto tra di loro e con la madre mi hanno, ad esempio, lasciato l’amaro in bocca più volte.

Mi sono posta alcune domande e penso che questo rapporto così aspro, possa, in parte derivare dalla formazione di Elena: un piede nel patriarcato e uno nel femminismo. Radici povere, in ambiente grezzo, violento, ignorante e maschilista, e una evoluzione colta, moderna.

Difficile trovare la propria strada come moglie e madre, più difficile per lei, in bilico tra due contrastanti realtà che non per chi non ha mai “assaggiato” che un solo modo di essere donna/moglie/madre.

Spunti interessanti, dunque, ma anche una inspiegabile “sparizione” di “genialità”, tanto in Elena, quanto in Lila, forse perché ormai “compiute”. Senza più spazio di evoluzione e crescita.

La scomparsa di Tina poi, avvenuta, secondo me, per mano dei Solara è un modo crudele di privare Lila per sempre del suo “genio” e per ridurre la sua intelligenza irrequieta a “follia” e stranezza.

Forse, Lila che sparisce, è un modo per “ritrovarsi”, per essere ancora un personaggio “presente” e “pesante” di Lila stessa. Non so, è una mia ipotesi.

Non mi piace il finale, con la restituzione delle due bambole perdute durante la fanciullezza, inizio dell’amicizia travagliata tra Elena e Lila.

Significa che resteranno sempre amiche?

O, al contrario, la restituzione delle due bambole significa che Lila non vuol più sapere niente di Elena, tanto da “rimandare indietro” l’oggetto che le ha fatte diventare amiche?

Significa che Lila, in possesso delle due bambole da chissà quanto, si beffa di Elena, avendole nascosto di aver recuperato il giocattolo per schiacciarla ancora una volta, per beffarla?

O altro?

Non lo so e questa mancanza di risposte, alla fine di una storia bella e coinvolgente, me la rende meno gradita.

Chiara Rossini

Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri

I MIEI STUPIDI INTENTI, di Bernardo Zannoni

I MIEI STUPIDI INTENTI di Bernardo Zannoni

Una storia di vita crudele di un animale/di un uomo. La dura realta’ del vivere quotidiano. La violenza e il male contro cui ogni essere vivente deve lottare nell’esistenza. Le passioni e gli istinti più profondi che caratterizzano ogni creatura. La lettura e la scrittura come ragione di vita. Infine la presenza continua di un Dio che sembra lontano ed indifferente al suo creato, ma che in realtà e’ l’incontro tanto atteso al termine di tutto.

Marilù Capelli

Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri

Tre giorni poi sarà per sempre di Marco Conti

Tre giorni poi sarà per sempre di Marco Conti

Oggi vi voglio segnalare l’ultimo romanzo pubblicato dell’autore italiano Marco Conti!

Il romanzo di Marco Conti, la trama

Iris e Periplo Blog

“Tre giorni poi sarà per sempre”, è la storia di Giorgio e Asia che, innamorati da sempre e prossimi al matrimonio, trascorrono le serate nel cantiere in cui si sta costruendo la casa dei loro sogni. In questo tratto di terra spezzata dal mondo, al lume di una candela Giorgio e Asia si confidano, si amano e attraverso un cannocchiale, assistono a una sorta di “reality show clandestino” rubando tratti di vita vissuta alle famiglie che vivono nel palazzo vicino. Proprio attraverso questo cannocchiale, Giorgio scoprirà qualcosa che turberà la sua anima al punto da mettere in discussione le sue certezze.

Chi è Marco Conti?

Marco Conti è uno scrittore italiano, abita a Treviglio in provincia di Bergamo dove lavora come progettista.
E’ sposato, ha due figli e ama trascorrere il tempo libero con la famiglia e gli amici.
La scrittura è una passione che ha origini lontane e che lo ha portato a creare anche un blog, uno spazio su cui scrive e condivide le sue passioni e le sue idee.
Tre giorni poi sarà per sempre è il suo quarto romanzo ed è uscito da pochissimo anche nelle librerie.

Info sul romanzo e i link dove trovarlo

Formato del libro copertina flessibile, 208 pagine. Pubblicato da IVVI Editore, disponibile online e nelle migliori librerie.

Link dell’autore: Booktrailer:

Blog – https://marcoscrive.wordpress.com/
Instagram – https://www.instagram.com/marcoscrive/
Booktrailer: https://www.youtube.com/watch?v=dJowfpmDdQQ

I link per acquistarlo:

Amazon – https://www.amazon.it/Tre-giorni-poi-sar%C3%A0-sempre/dp/B09MZXWR2P/
Ivvi – https://www.ivvi.it/product/tre-giorni-poi-sara-per-sempre/

Trentanni nel Trecento, il romanzo storico di Paolo Ciri

Trentanni nel Trecento, il romanzo storico di Paolo Ciri

Trentanni nel Trecento è un romanzo/saggio che descrive le vicende dei personaggi storici intrecciandole con quelle dei personaggi di fantasia.
Un tentativo di ricostruire la vita medioevale per confrontarla con quella odierna e scoprire che poco è cambiato.
Uno stile veloce e scarno per percorrere i trenta anni di vita del protagonista, e divagare nelle tante brevi storie degli altri personaggi.
Vi troverete la caduta di San Giovanni d’Acri, la fine dei Templari, la storia dei Re maledetti, le compagnie di ventura, i flagellanti, i pellegrini, Cola di Rienzo, Gil Albornoz, Carlo Iv, la costruzione della Rocca di Spoleto, la Bolla d’Oro, la Serenissima Repubblica di Venezia, le battaglie in oriente, la guerra dei cento anni, il terremoto e la peste nera che coinvolsero tutta Europa, e molto altro, intorno alla vita di Jacquì.

Iris e Periplo Blog

Paolo Ciri, 58 anni, Docente di Diritto ed Economia, vive a Spoleto. Sulla sua bellissima città ha scritto un sito con oltre 500 schede (www.myspoleto.it).
Motociclista praticante, su strada e fuoristrada; si definisce uno “scrivente”, per la voglia di raccontare agli altri, ma non “scrittore” che è cosa ben più alta.
E’ stato giornalista e speaker nel motociclismo agonistico (da questa esperienza il libro “Fuorisacco”), ha scritto molti altri libri, tra i quali due di carattere giuridico ed un romanzo storico (Trentanni nel trecento).

Il libro è disponibile in formato cartaceo con copertina flessibile e in digitale, 194 pagine.
E’ una autopubblicazione, l’edizione digitale è realizzata con StreetLib, una casa editrice italiana operante nel settore dell’editoria elettronica.

Sito Web dell’autore: https://www.paolociri.it/

Link per acquistare il romanzo:

Amazon: https://amzn.to/3R6BfQt
StreetLib: https://store.streetlib.com/fiction/trentanni-nel-trecento-36371/

Percorsi intrecciati e vite parallele

Percorsi intrecciati e vite parallele

Iris e Periplo Blog

Il nuovo romanzo di Le Storie di Irut

Scelte casuali, azioni insignificanti, incontri inaspettati contribuiscono a comporre il puzzle di ogni esistenza. Imboccare una strada rispetto un’altra, trovarsi li, per caso, ti consentirà di vivere delle opportunità mai pensate prima.
E solo quando s’inizia a desiderare, a diventare irrequieto, fissare prepotentemente ciò che è stato deciso debba succedere a noi, solo allora, ti rendi conto che non puoi più ignorarlo.
Sarà così che inizierà il percorso, quelle piacevoli sensazioni, quelle coinvolgenti passioni, per il tempo a noi concesso.
Così tutto sarà svelato, tutto sarà posto lì dove era previsto, mentre a noi resterà soltanto il retrogusto di quanto vissuto, la percezione che tutto sommato sia stato utile viverla.

Dalla lettura di questo romanzo si evince fin da subito la scrittura incredibilmente eccelsa.
L’autore riesce ad accompagnarti in questa storia come se fosse una sola e lunga poesia, facendo diventare la sua scrittura un atto automatico, come respirare.

Il romanzo Percorsi intrecciati e vite parallele è pubblicato da ilmiolibro.it nella categoria narrativa.
È disponibile in versione digitale e cartacea con copertina flessibile, 136 le pagine.

Le Storie di Irut, nasce dall’esigenza di raccontare un finale diverso alle storie lette e dall’urgenza di narrare episodi di vita vissuta, che intrecciati con mondi ideali, consentano al lettore di riscrivere la propria esistenza.
Dalle parole dell’autore: “Irut è anche l’altro me, grazie a lui riesco a immaginare e narrare mondi ideali, “Storie”, appunto, nelle quali chiunque si appresti a leggerle possa interrogarsi o rivedersi in alcuni dei momenti descritti.”


Link per l’acquisto:

Amazon: https://amzn.to/3CsJ6DA 

Ilmiolibro: https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/narrativa/612948/percorsi-intrecciati-e-vite-parallele/

Feltrinelli:
https://www.lafeltrinelli.it/percorsi-intrecciati-vite-parallele-libro-le-storie-di-irut/e/9788892385962?queryId=9d9989e5f80338e03b8ad4a10d11db05

Mondadori: https://www.mondadoristore.it/Percorsi-intrecciati-vite-Le-Storie-di-Irut/eai978889238596/

Libraccio: https://www.libraccio.it/libro/9788892385535/le-storie-di-irut/percorsi-intrecciati-e-vite-parallele.html

Libri: La vita in tasca, di Simona Sparaco

Quando l’Unicef propose a Simona di scrivere un racconto sul tema dell’istruzione come motore del mondo, lei pensò immediatamente al ragazzino trovato in fondo al mare con una pagella cucita nella giacca. Immaginò la sua storia e decise di raccontarla in parallelo a quella di un coetaneo italiano per il quale la scuola non rappresentava, come per l’altro, un diritto conquistato a fatica e un’occasione di riscatto. Poi il racconto è diventato un romanzo, perché accanto ai due ragazzi sono emersi i profili delle loro madri, a tutti gli effetti coprotagoniste della storia.

Secondo me è uno dei suoi libri migliori. Simona parla di cose che conosce, e si sente. Leggendola, ti accorgi che i sogni diversi di Malik e Mattia, e i patemi delle rispettive madri, ti risuonano dentro. Perché sono i nostri sogni, e i nostri patemi. #lavitaintasca#libri#simonasparaco

Massimo Gramellini

Libri: La mia prediletta, di Romy Hausmann

Romy Hausmann

La mia prediletta

Ecco qua un altro romanzo di esordio di una scrittrice tedesca, di cui ancora non avevo letto niente. Avendo un debole per i gialli mi sono fatta tentare da questa nuova (almeno per me) lettura ed ho scoperto un thriller psicologico avvincente quanto inquietante.

La vicenda, ambientata a Monaco di Baviera, che prende spunto da reali fatti di cronaca nera legati a donne rapite e tenute segregate, vede intrecciarsi la vita di quattro personaggi principali – Jasmin, Lena, Matthias e Hannah – che raccontano la loro parte di storia e la loro parziale verità. Lena e Jasmin, due donne rapite e forse tenute prigioniere da un uomo che si comporta come se fosse il loro dio, ma è solo una che riesce a scappare e, dopo essere stata investita da un auto, viene ricoverata in ospedale accompagnata dalla figlioletta, Hannah, una ragazzina che dice di essere la figlia di Lena; Matthias è il padre di Lena, rapita da circa quattordici anni, che non si è mai arreso all’idea della morte della figlia sparita. Ma Hannah racconta anche una strana storia dicendo che lei e la sua famiglia vivono in una capanna nascosta nel bosco per non farsi trovare da nessuno e che la mamma non sempre rispetta le regole ed ha sbagliato perché voleva uccidere il padre; parla anche di un fratello, Jonathan che sarebbe rimasto nella capanna a pulire. E la donna ricoverata non è Lena, anche se le somiglia molto, ma dice di chiamarsi Jasmin e di essere stata rapita da qualche mese.

Una storia intrigante che la Hausmann racconta con grande perizia, senza far mai cadere l’interesse del lettore e che sviscera l’atmosfera claustrofobica della vita nella capanna e ricostruisce in modo doloroso il destino delle vittime svelandoci con un finale inaspettato cosa è successo in quei quattordici anni e chi è l’artefice di tutto questo orrore.

Ale Fortebraccio

Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri

Invito i blogger che ci seguono a diventare autori di Alessandria online

Invito i blogger che ci seguono a diventare autori di Alessandria online

Alessandria online https://alessandriaonline.com/ invita tutti i blogger che ci seguono a diventare autori e scrivere direttamente anche sul nostro media.

A tale scopo gli interessati dovranno cortesemente  comunicare i loro dati: link del proprio blog, nome e cognome, città di residenza e numero di cellulare al seguente indirizzo email: alessandriatoday@yahoo.com 

Quanto sopra per consentire un primo contatto con il sottoscritto alfine di valutare se sussiste un reciproco interesse ad entrare nella redazione attualmente composta da 31 autori (prevalentemente blogger) ma non solo.

Tengo a precisare che Alessandria online non contiene pubblicità pertanto la partecipazione sarà esclusivamente su base volontaria.

https://alessandriaonline.com/

Social Media Manager

Pier Carlo Lava

Libri: Scorci di vita, di Rosa Maria Chiarello

Giuseppe Di Benedetto (Illustratore)

Le Mezzelane Casa Editrice, 2020

Attimi di vita vissuta; l’amore, il dolore per la fine di un amore, la dolcezza dei ricordi, la consapevolezza del tempo che passa, lo sguardo volto alle brutture del mondo sono i temi essenziali della silloge “Scorci di vita”. La solitudine dei giorni scandisce il tempo di un’anima tormentata che anela all’infinito, che s’innalza oltre il cielo, che vive di piccole cose e che, nonostante tutto, è nell’amore che affoga il suo pianto quando i fantasmi del passato le fanno compagnia. Un passato doloroso, la ricerca di una stasi in cui, nonostante tutto, la poetessa resta abbagliata davanti al manifesto del creato e riesce a svegliarsi dal torpore del sonno e vivere di quel sole tiepido che ancor riscalda. Non si abbatte, la speranza riempie i suoi giorni ed è proprio dalla sofferenza che ricomincia la ricerca di nuove linfe che possano alimentare l’essenza del vivere.

Libri: L’attesa di Rosa Maria Chiariello

Grazie Alfredo Sant’Angelo

Ciao, ti scrivo le mie modeste riflessioni sul tuo libro.

L’ultima opera, “L’attesa…”, di Rosa Maria Chiarello mi è piaciuta molto. Nella prima parte si evince la conferma della sua bravura a scrivere versi. Le poesie ci catturano e ci allietano l’animo e come scrive lei “i ricordi riemergono e le emozioni prendono il sopravvento”. Con una forza naturale e garbata i suoi versi ci accompagnano nei ricordi e ci conducono verso l’orizzonte in cerca di un approdo dove riparare per non farci piegare dal destino che a volte può essere ingrato. Rosa María trasforma le memorie che riaffiorano in parole che compongono versi che ci giungono come immagini con delicata attenzione .

Nella seconda parte scopriamo la vena narrativa di Rosa Maria, dove riesce con lo stesso stile garbato a raccontarci della vita in tutte le sue sfaccettature. I racconti si leggono con passione e ci conducono sempre verso quell’orizzonte cui l’autrice anela, verso quell’approdo che sta oltre il nostro sguardo.

Un abbraccio!

Gli alberi del nord, di Marco Boschetto. Il blog di Roberto Lovacchini

Gli alberi del nord

 ROBERTO IOVACCHINI

Titolo: Gli alberi del nord
Autore: Marco Bosonetto
Editore: Bandini + Castoldi
 
Pietro Gastaldi è un commissario di polizia, è in ferie, è stanco di lavorare e vorrebbe andare in pensione prima possibile. Ma accade qualcosa di grave, tre ragazze vengono trovate impiccate sul fiume Po. La scoperta è di un barcaiolo che ha subito sporto denuncia. Una delle ragazze riesce a salvarsi aggrappandosi al cadavere di una delle sfortunate compagne. Gastaldi è un uomo concreto, esperto, cerca la verità e non soluzioni di comodo per la stampa o per tener buona l’opinione pubblica. Le indagini sono orientate verso il mondo della prostituzione, ma Gastaldi sente che quella non è la strada giusta e cerca altrove, insieme ai suoi fidi collaboratori, in silenzio, lontano dai riflettori. La ragazza salvata ha uno strano segno sulle guance, la figlia archeologa trova una pista che potrebbe essere decisiva per scoprire i colpevoli.
Il libro racconta una storia dolorosa, del degrado sociale che stiamo vivendo in questo periodo, ma lancia anche qualche segnale di speranza. La vicenda è ambientata a Piacenza, con il fiume Po protagonista assoluto insieme alla nebbia, fonte di tanti disagi ma capace di creare quelle atmosfere rarefatte tipiche di tante mattine, piene di fascino e di mistero. Una storia tra il giallo ed il noir che tratta temi di grande importanza sociale, come il razzismo, la prostituzione, le condizioni delle donne immigrate, sfruttate e derubate di tutto, dalla dignità al diritto alla speranza, ma anche la crisi economica, le aziende che chiudono e lasciano a casa tante persone che non hanno più di come vivere. Se molti soffrono per la situazione economica, altri diventano sempre più ricchi, potenti ed arroganti, si sentono in diritto di comprare tutto, anche chi non ne vuole sapere di essere corrotto. Marco Bosonetto è riuscito a trattare temi delicati mantenendo un misurato distacco dalle vicende, con una scrittura diretta, efficace, molto adatta alla storia.

Il mistero della carrozza n.12, di Paolo Navi. Il blog di Roberto Lovacchini

Il mistero della carrozza n.12

 ROBERTO IOVACCHINI

Titolo. Il mistero della carrozza n.12

Autore: Paolo Navi

Editore: Newton Compton

Un romanzo che si presenta come un thriller di tipo tradizionale, con evidenti riferimenti ed omaggi a due opere di Agatha Christie. Il protagonista è Giovanni, un professore universitario di economia, che è di ritorno da Monaco dove ha ritirato un premio prestigioso. Resta bloccato all’aeroporto per una violenta tempesta di neve. I voli sono tutti cancellati, impossibile per gli aerei atterrare e decollare. Giovanni deve tornare a casa a tutti i costi, sua moglie ha organizzato la cena di compleanno a cui lui non può mancare. L’unica possibilità per Giovanni sembra essere prendere un treno che partirà in pochi minuti. Giovanni prenota e acquista il biglietto con il cellulare, si reca alla stazione e sale sul treno. Il viaggio si prospetta scomodo ma date le circostanze c’è poco da lamentarsi. Dopo qualche ora di viaggio, nei pressi di Innsbruck, il treno viene investito da una violenta valanga di neve, tutti i vagoni vengono spazzati via, solo il vagone n.12 si salva. Con Giovanni restano in vita altre sette persone. Per i superstiti inizia una avventura incredibile, dovranno affrontare la neve, il freddo gelido ed un micidiale killer che vuole uccidere tutti i sopravvissuti. Giovanni si trova al centro di un incubo che cambierà la sua vita per sempre, in modo imprevedibile. Paolo Navi scrive in modo netto, senza fronzoli, diretto e molto efficace. La trama è sorprendente, con un avvio lento, poi l’incidente, la lotta per la sopravvivenza, l’attesa per i soccorsi, la sequenza di omicidi. La storia acquista ritmo, gli eventi incalzano, la situazione precipita in un baratro che sembra non finire mai. Nel finale tutto cambia e Giovanni si troverà a fare i conti con sé stesso e con la propria vita, trovando il coraggio per fare quello che non avrebbe mai creduto di essere capace di fare. Un libro che offre molto di più di quello che lascia intendere dalla copertina e dalle note di presentazione.

In forma di essere umano, di Riccardo Gazzaniga.

Il blog di Roberto Lovacchini

 ROBERTO IOVACCHINI

Titolo: In forma di essere umano

Autore: Riccardo Gazzaniga

Editore: Rizzoli

Argentina, 1960. Adolf Eichmann è un ex ufficiale delle SS che ha trovato rifugio in Argentina partendo in nave da Genova. Eichmann ha cambiato identità, vive nella penombra, in modo semplice al limite della povertà, con la costante paura di essere scoperto.

Zvi Aharoni è un agente del Mossad, è alla ricerca di nazisti in fuga, ha Eichmann nel mirino. Non vede l’ora di smascherarlo e di consegnarlo alla giustizia israeliana.

Eichmann è stato un ufficiale delle SS potente e devoto alla causa, ha provocato la morte di milioni di ebrei, elaborando nuovi metodi di eliminazione, per risparmiare tempo, per incrementare giorno dopo giorno il numero di ebrei eliminati, come un manager d’industria, che ottimizza e migliora i processi, per aumentare l’efficienza, a vantaggio degli azionisti. Il libro racconta la sua vita da ufficiale, gli ordini che riceveva, la fredda determinazione con cui li eseguiva, il funzionamento dei campi di concentramento, dove zelanti e ottusi militari commettevano crimini orrendi convinti che fossero solo esecutori di ordini e quindi esenti da colpe.

La vita passata di Eichmann e quella attuale da fuggitivo, sono raccontate con grande efficacia, evidenziando i pensieri, le ambizioni, la fredda cattiveria, la consapevolezza della fine che avrebbe fatto se la giustizia avesse messo le mani su di lui.

Anche Zvi Aharoni viene raccontato con i suoi pensieri, la determinazione con cui dà la caccia ad Eichmann, la grande pressione fatta sui suoi capi per finanziare le ricerche e l’operazione di arresto. Un libro mai indulgente sul passato ed il presente di Eichmann, che pur mostrando nella sua seconda vita argentina alcuni aspetti umani inediti della sua personalità, non ha mai avuto il minimo pentimento per le sue colpe. Il libro racconta l’oscenità del nazismo in modo originale, riuscendo ad esprimerne tutto l’orrore senza giudicare, suscitando nel lettore dubbi e domande.

Uomini senza donne, di Haruki Murakami

Libri e autori di ieri e di oggi

di Luciana Benotto

Haruki Murakami

Penso che  la maggior parte dei lettori conosca questo autore giapponese, visto che è stato tradotto  in circa cinquanta lingue, i suoi libri hanno venduto milioni di copie e ha ricevuto numerosi premi letterari. Ultimamente di lui ho letto Uomini senza donne, una raccolta di sette racconti in cui, per l’appunto, i protagonisti rimangono soli senza donne. Non so se sarete d’accordo con me, ma vi esprimo la mia personale opinione e, chissà, che non vi venga voglia di sfogliare le pagine di questo libro che vi condurrà in un mondo un poco diverso dal nostro.

In  Drive my car

il dialogo tra l’attore Kafuku e la guidatrice silenziosa Misaki, porta a galla il tradimento della sua defunta moglie e il ricordo di aver voluto conoscere l’ultimo dei suoi amanti, il quale in un bar, gli aveva raccontato tutto, obnubilato dai fumi dell’alcool. La sorta di familiarità che nasce tra i due, visto la condivisione della stessa donna, mette in luce un carattere maschile che non so sino a che punto sarebbe possibile nella nostra mentalità occidentale. 

Anche in  Yesterday 

c’è questa sorta di scambio e di condivisione di una giovane donna, tra un ragazzotto strampalato che modifica le parole di questa famosissima canzone e il suo amico del cuore che poi, non osa mettersi con lei. Il descrivere i sogni, tipico dei racconti della Yoshimoto, l’ho ritrovato anche qui in quello in cui la ragazza da condividere narra il suo sulla luna di ghiaccio; così come il ricordo di vite precedenti nel racconto Shahrazād in cui una madre di famiglia divenuta l’amante di un uomo che non si sa perché rinchiuso in casa, gli rivela che un tempo era stata una lampreda. Credo che questo rientri nel mondo fiabesco giapponese, con le credenze di quel paese. 

Mi ha colpito Organo indipendente

Che ha per protagonista un brillante medico playboy che si lascia morire di fame per amore di una donna che alla fine abbandona il marito e lui medesimo, tanto che il titolo indica che l’organo indipendente che solo le donne hanno, è quello di saper mentire con naturalezza. 

Bello  Kino, inserito in un’ambientazione notturna sfumata, col personaggio misterioso dell’uomo solitario che, presumo, sia un kami che lo protegge; e anche la donna bellissima e il gatto che porta clientela nel bar devono essere qualcosa di simile: degli spiriti buoni, mentre i serpenti sono qualcosa di fastidioso. Nella cultura scintoista essi rappresentano il cambiamento, per via della pelle che mutano, e qui l’autore, con la loro presenza, forse ha trovato la scusa per spingere il protagonista a viaggiare spostandosi spesso, alla ricerca di se stesso. Chissà. 

In  Samsa innamorato Murakami, inverte la situazione del protagonista del racconto di Kafka, mutandolo in un uomo, forse a significare la fatica del vivere, che si invaghisce di una ragazza gobba. La denuncia all’invasione dei carri armati sovietici a Praga potrebbe suggerisce che lo sconvolgimento politico ricade sempre sugli esseri umani che debbono per forza di cose subire un cambiamento nelle loro esistenze. Se pensiamo al nostro presente, l’invasione è quella della Csi contro l’Ucraina, che sta cambiando molte cose. 

Nell’ultima storia che dà il titolo al libro, Uomini senza donne,si scopre che essi sono coloro che, profondamente innamorati, vengono abbandonati di punto in bianco. 

 Insomma, uomini e donne sono due mondi diversi: loro non capiscono del tutto noi e noi non capiamo del tutto loro.