Il cancello – di Frida la loka

Lombardia

Fonte: ecologica.online
Dietro; tutto è un mistero
Lo si percepisce nell'aria densa
La brezza spettina dolci e affascinanti chiome
Mentre il silenzio abbonda

Un paradiso racchiuso
Tranne che per gli uccelli
Grandi stormi
Disegnano maestose coreografie
Precipitando in paradiso
Si fiondano, decisi

Fraseggi da lontano si avvicinano
suoni accattivanti,
Annunciano il loro ritorno
quasi un jazz
Melodie uscite in armonici ritmi
Sull'erba, sui fusti, sulle coppe
trovano il mana, banchetto celebrativo

Finalmente sono qui, ancora una volta
L'orologio determina il tempo, come in una danza
A ciclo continuo
Cieli blu coloreranno arcobaleni!
E ancora un giorno saremo felici

Mentre il cancello chiuso, resterà.

Tua

8 marzo, 2023.

Blog personale

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L’abbraccio atteso

La natura si racconta a modo suo

Di Frida la loka ( Lombardia)

Tra canto e inchini, si affaccia su alberi spogli ma il loro rifugio si vede tra il bianco muto della sera prima.

Cristalli si scompongono al riflesso del sole vaporeggiano in mille sfumature, diamante che a controvoglia inizia a sciogliere quel che resta d'un altro inverno.

Le gocce cadono col sole che inizia trepidante a scaldare. Lei è da quelle parti, percepisce; la sta cercando.

Spande le ali pavoneggia e lavora, e non dimentica di agitare la coda, la natura è saggia, la predispone alegra!

Un giro a cerquio intercetta il suo volo, finalmente è arrivato il suo compagno! , fedele merlo avvolto nel suo manto d'un limpido e terso nero.

S'incontrano; come in un valzer, il suono degli altri uccelli fanno colonna sonora, sottofondo. E tutto diventa etere... mentre danzano nell'aria gelida.

Una volta giunti nel loro nascondiglio, divertiti e allegri, finalmente arriva quel abbraccio mancato, ponderato, l'avvolge con il suo battere, offrendo tepore e tanto amore in un crescendo di note musicali, che non finisce mai.

Fonte immagine: Vivek Doshi / Unplash

Tua.

23 febbraio, 2023.

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Dispersione

Di Frida la loka (Lombardia)

Oggi c'è, è venuto a trovarmi, io l'ho accolgo con tenero abbraccio, mi scalda, sento il brivido accarezzando il corpo

Sono grata; e mi disperdo, come bimbi ch'accolgono la curiosaggine.

Non so quanto durerà; non ha importanza...

S'è affacciato ed è quello che conta per me.
Tornerà?...
Sicuramente.
L’Abbraccio di Klimt è parte di un trittico composto da tre pannelli che sono dedicati alla serie dell’Albero della vita, realizzato tra il 1905 e il 1909.

Tua.

24 gennaio, 2023

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Come sarà fuori?

Pensieri

Di Frida la loka (Lombardia)

Benché gli infissi di casa siano senza chiave, si possano aprire e chiudere quando lo si desideri
E le tende siano spalancate per far spazio alla luce sinonimo di vita
Talvolta non riesco ad uscire dal guscio che mi tiene aggrappata a qualche maniglia di qualche porta
Il tempo passa e il mio orologio vitale rallenta e subentra la paura, soprattuttotanti pensieri...

Perché?
Oggi il cielo è così blu!
Come sarà fuori? L'aria sarà mite o fredda e  profumata di neve?
Non lo so, non lo saprei è calato il buio, le lancette hanno fatto il loro giro, ancora una volta.

Tua

17 gennaio,  2023

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Il segreto della camelia

Di Frida la loka

Oh! Camelia, hai celato persino troppo tempo il tuo incanto

Hai negato a noi la bellezza, il candore!

Pioggia incessante ci ammutoliva l'anima per tanto tempo

Bagnasti ogni angolo delle mie ossa, della mia pelle

Fino al distacco di questo mondo irrazionale

Strade sporche, buie; mischia di cicche pestate in fretta, carta di caramelle agrovigliate

Un sottile scroscio senza fine crea chiazze di qua e là

la loro immagine si specchia nei vetri sozzi dei negozi

disegnando lacrime amare traballanti in verticale

Il vicolo odora ancora a cassonetto pieno di sporcizia

Oh! Malgrado la terra abbia bisogno di te

Ti ho odiato! Non capivi che marcivamo?

Infine; hai svelato i tuoi fragili petali, e ancora qualche goccia ha il coraggio di scendere dalle grondaie

Oh! Camelia ti sei aperta!... il tuo fogliame lucido, lavato ci prodiga l'energia della quale ci hai procurato carestia, lo sai?

Ancor una volta, torniamo a sorridere, te sei bellissima e i raggi di sole che reccano versi gentili e d'amore ch'elargisci rende sazio lo spirito.

Oh! Camelia... quanto mi hai dispensato.

Tua

9 gennaio, 2023

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Cronaca. Imprese. Ambiente: 𝗩𝗼𝗴𝗹𝗶𝗮𝗺𝗼 𝘀𝗮𝗽𝗲𝗿𝗲 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝗰’𝗲̀ 𝗻𝗲𝗹 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗰𝗼𝗿𝗽𝗼, 𝘃𝗼𝗴𝗹𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗹𝗮 𝘃𝗲𝗿𝗶𝘁𝗮̀ 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗮 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝘀𝗮𝗹𝘂𝘁𝗲!

Comitato Stop Solvay

𝗩𝗼𝗴𝗹𝗶𝗮𝗺𝗼 𝘀𝗮𝗽𝗲𝗿𝗲 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝗰’𝗲̀ 𝗻𝗲𝗹 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗰𝗼𝗿𝗽𝗼, 𝘃𝗼𝗴𝗹𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗹𝗮 𝘃𝗲𝗿𝗶𝘁𝗮̀ 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗮 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝘀𝗮𝗹𝘂𝘁𝗲!

🗣️L’assemblea pubblica del 7 Dicembre ore 21 avrà l’obiettivo di creare un momento di confronto, di spiegazione e approfondimento: ci avviciniamo sempre di più alla possibilità concreta di uno screening sulla popolazione, diventa fondamentale sapere cosa chiedere alle istituzioni coinvolte!

👉Il medico ambientalista Lelio Morricone ci accompagnerà in quelle che potrebbero essere le fasi dello studio epidemiologico e di come dovrebbe funzionare correttamente un protocollo per i medici di base in un luogo colpito da un disastro ambientale.

👉Michela Piccoli, portavoce delle Mamme no Pfas , un esempio vincente della lotta ambientale in Veneto, ci racconterà quanto è importante rivendicare il diritto alla salute per tutti, nessuno escluso.

👉In collegamento da Taranto, il Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti: un contributo estremamente prezioso da chi, ormai da anni, lotta per la vita, per il lavoro e per la sopravvivenza del proprio territorio senza mai arrendersi.

🔥Insieme a Viola Cereda e Claudio Lombardi, del Comitato Stop Solvay, la sera del 7 Dicembre costruiremo un altro pezzo della lotta che portiamo avanti ormai da due anni: non ci fermeremo finché non avremo la verità, finché non smetteremo di morire di lavoro e di inquinamento, finché la fabbrica non sarà chiusa e la Fraschetta bonificata.

Mamme NoPfas – genitori attivi – area contaminata

Mamme NoPfas – genitori attivi – zone contaminate

Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti

E sarà autunno?- da Frida la loka.

Lombardia

E siamo qui; ancora. Il sole immutato offre il suo candore più vitale come se no fossimo ad un passo di Natale, come se no fossimo in guerra.

Il mare increspato, le sue onde che colpiscono la pietra, una, due, infinitamente è sempre lui, semplicemente cambia colore secondo le sue emozioni.

Qualche telo copre la fine sabbia e uno ch'alto umano si fa abbraciare dall'acqua.

La maggior parte delle piante, con un verde e brillante fogliame, qualcuna di loro ingiallita per terra e un timido fiore ancora nasce trionfalmente.

Per quanto mi riguarda, m'affascina il lago, mi rassicura; quando giovane, sfidavo le onde in mare aperto con la gagliardia propria della spensieratezza, addirittura pazzia osserei.

Adesso mi cula il calmo e sereno, quando le gocce l'ho stuzzicano la sua pelle si'arriccia e i pesci vanno a rifoccillarsi.

E io osservo. Pensieri; tanti.

Vincitori e vinti, siamo qua, nessuno va molto lontano.
Su oppure giù...
Libreria gratuita w.press

Tua.

1 novembre, 2022.

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Lo so, è di giorni fa, pubblico solo oggi perché sono stata travolta da tante situazioni da risolvere e non postergabili. Quella giornata era bellissima e quel sole fu l’ultimo; preludio d’un autunno che arrivò proprio il giorno successivo.

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Doppo la pioggia – da Frida la loka

Lombardia

Da Frida la loka
Si fa mattino, le ultime gocce scorrono 
Pulito cielo, lavato, azzurro
I fusti coperti a punto d'esplodere da tant'acqua, che un tiepido sole non prosciuga mai.

I peccatori oggi stanno meglio
La salvezza da la su è arrivata purificando possibili vizi, traviamenti; la schiena è meno pesante, si cammina adagio.

Passi leggeri si mescolano nel frastuono del brulicante paessaggio.
Da Frida la loka

Tua.

4 novembre, 2022.

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Controluce:Per salvare il pianeta si danneggiano le opere d’arte: “Il fine giustifica i mezzi” dicono  i membri di “Ultima generazione “,Gabriella Paci

Artisti di fama mondiale come Monet, Van Gogh, Constable, Boccioni, Vermeer, Goya che hanno realizzato  opere oggi custodite dai più importanti musei o esposti in mostre temporanee sono oggetto di attacchi da parte di giovani e giovanissimi militanti di gruppi sono quali il Just Stop Oil, Extinction Rebellion e la sua “divisione” italiana “Ultima generazione”

Tutti questi gruppi mirano a creare un collegamento trasversale europeo per la difesa dell’ambiente e dell’ecologia.

Dopo i tanti appelli di Greta Thumberg e i vari congressi mondiali senza reali cambiamenti da parte dei vari paesi industrializzati questi giovani hanno optato per una forma di protesta alquanto bizzarra per contestare l’immobilismo dei governi.

Si parla da anni di un deterioramento del pianeta definito “irreversibile”e ci siamo dati delle scadenze temporali per ridurre le emissioni di gas e sostanze inquinanti ma dopo il 25 cop sul clima, poco o quasi nulla è cambiato. Non è facile cambiare sistemi produttivi e rinunciare a stili di vita oramai consolidati ma i cambiamenti climatici ci stanno dando davvero un ultimatum.

 Le azioni dimostrative

La protesta ambientalista  è iniziata il 29 maggio  scorso a Parigidove alcuni giovani attivisti, al grido di “Salviamo il Pianeta”, hanno lanciato una torta sulla Gioconda di Leonardo da Vinci esposta nel museo del Louvre. Per fortuna il dipinto era protetto e non si è danneggiato. Di solito, infatti, o almeno nella maggior parte dei casi, questi capolavori sono protetti da vetri blindati, che preservano le opere da qualsiasi forma di danneggiamento. Le cornici anch’esse a volte pezzi d’arte di pregio, non  sono però protette.

A luglio, una serie di musei inglesi entra nel mirino di Just Stop Oil, gruppo ambientalista che protesta contro l’uso dei combustibili fossili.A Londra nella  National Gallery  si è verificato l’episodio più grave: il quadro al quale i giovani attivisti si sono incollati,The Hay Wain di Jhon Constable ha  riportato alcuni lievi danni, come ha comunicato la direzione del museo.

Il 22 luglio il movimento di protesta è avvenuta in Italia, che è il paese al mondo con il più grande patrimonio artistico e storico-culturale: agli Uffizi di Firenze  nella sala Botticelli viene esposto uno striscione con scritto “Ultima Generazione, No Gas No Carbone”. I giovani si sono poi incollati al vetro che protegge il dipinto di Botticelli “La primavera”. Nessun danno per il celebre dipinto, proprio per la presenza di un vetro speciale.

Sempre in Toscana, pochi giorni prima tre ragazzi si erano incatenati con un lucchetto a una balaustra durante l’intervallo dell’opera Madama Butterfly, al Teatro Puccini di Torre del Lago (Lucca).

 Gli attivisti di “Ultima generazione” nel luglio scorso  si erano recati  a Milano al museo del 900 e si erano incollati alla struttura che sostiene la scultura di Umberto Boccioni Forme uniche della continuità. Il 18 agosto, ai Musei Vaticani di Roma, due ragazzi – ancora una volta di Ultima generazione – si erano invece legati  alla base della statua del Lacoonte, esponendo uno striscione contro l’uso di gas e carbone. Passati  tre giorni tre attivisti a Padova nella Cappella degli Scrovegni avevano srotolato uno striscione con slogan anti-Co2, mentre altri due si erano agganciati con catene in acciaio al corrimano che delimita l’area di visita, nella sala del ciclo giottesco più importante, quello dedicato alla vita di Gesù e di Maria.

Oggi gli attivisti hanno bloccato il Grande raccordo anulare di Roma mettendosi seduti sull’asfalto:15 identificati e denunciati.

I problemi del clima

Va detto che gli ultimi 8 anni sono stati i più caldi fra quelli registrati finora, alimentati da concentrazioni sempre crescenti di gas serra e dal calore accumulato nel mare. La temperatura media del 2022 è aumentata di gradi 1,15 sopra i livelli pre-industriali (1850/1900) come ha rilevato il rapporto “Stato del clima globale nel 2022 dell’Organizzazione meteorologica mondiale diffuso oggi in occasione dell’apertura della Conferenza Onu sul clima Cop27 a Sharm el-Sheikh, in Egitto,defezionato da Greta Thumberg, delusa dalle mancate promesse ricevute a suo tempo.  

L’aumento delle temperature è dovuto all’aumento delle concentrazioni dei principali gas serra nell’atmosfera (anidride carbonica, metano, diossido di azoto). Questi gas hanno raggiunto livelli record nel 2021, e hanno continuato a salire nel 2022. Il caldo ha fatto sciogliere le calotte polari e i ghiacciai, e ciò provoca l’innalzamento del livello dei mari, che minaccia isole e territori costieri. 

Il calore causa desertificazione ed eventi meteorologici estremi: migliaia di persone rimangono uccise, milioni sono private dei mezzi di sostentamento, condannate a fame, miseria e migrazioni. Caldo e disastri fanno poi proliferare una serie di malattie. 

Si sciolgono anche i ghiacciai e nel 2022 c’è stato il record delle perdite al 6%del volume con il rischio di perdite di ecosistemi e innalzamento del livello dei mari.

Considerazioni

Qual è la posizione da prendere? Indubbiamente la situazione del clima è drammatica e non è più rinviabile un cambio di comportamento perché le conseguenze sono già da ora preoccupanti come evidenziano le variazioni climatiche e la perdita di specie animali e vegetali e la protesta di gruppi di ambientalisti serve a   sensibilizzare l’opinione pubblica e i vari governi su un problema mondiale

Ci dobbiamo tuttavia chiedere se danneggiare capolavori artistici,patrimonio culturale di tutto il mondo può giovare al pianeta e se la distruzione di una qualunque opera che esalta la creatività e l’intelligenza umana può essere considerata un valido e apprezzabile metodo di contestazione.Il fine giustifica i mezzi “ diceva a suo tempo Machiavelli ma…è proprio così?

Essere incivili non apporta certo un beneficio al pianeta e non aiuterà a risolvere i problemi connessi all’inquinamento  

Controluce: Per salvare il pianeta si danneggiano le opere d’arte: “Il fine giustifica i mezzi” dicono  i membri di “Ultima generazione”, Gabriella Paci

Artisti di fama mondiale come Monet, Van Gogh, Constable, Boccioni, Vermeer, Goya che hanno realizzato  opere oggi custodite dai più importanti musei o esposti in mostre temporanee sono oggetto di attacchi da parte di giovani e giovanissimi militanti di gruppi sono quali il Just Stop Oil, Extinction Rebellion e la sua “divisione” italiana “Ultima generazione”

Tutti questi gruppi mirano a creare un collegamento trasversale europeo per la difesa dell’ambiente e dell’ecologia.

Dopo i tanti appelli di Greta Thumberg e i vari congressi mondiali senza reali cambiamenti da parte dei vari paesi industrializzati questi giovani hanno optato per una forma di protesta alquanto bizzarra per contestare l’immobilismo dei governi.

Si parla da anni di un deterioramento del pianeta definito “irreversibile”e ci siamo dati delle scadenze temporali per ridurre le emissioni di gas e sostanze inquinanti ma dopo il 25 cop sul clima, poco o quasi nulla è cambiato. Non è facile cambiare sistemi produttivi e rinunciare a stili di vita oramai consolidati ma i cambiamenti climatici ci stanno dando davvero un ultimatum.

 Le azioni dimostrative

La protesta ambientalista  è iniziata il 29 maggio  scorso a Parigidove alcuni giovani attivisti, al grido di “Salviamo il Pianeta”, hanno lanciato una torta sulla Gioconda di Leonardo da Vinci esposta nel museo del Louvre. Per fortuna il dipinto era protetto e non si è danneggiato. Di solito, infatti, o almeno nella maggior parte dei casi, questi capolavori sono protetti da vetri blindati, che preservano le opere da qualsiasi forma di danneggiamento. Le cornici anch’esse a volte pezzi d’arte di pregio, non  sono però protette.

A luglio, una serie di musei inglesi entra nel mirino di Just Stop Oil, gruppo ambientalista che protesta contro l’uso dei combustibili fossili.A Londra nella  National Gallery  si è verificato l’episodio più grave: il quadro al quale i giovani attivisti si sono incollati,The Hay Wain di Jhon Constable ha  riportato alcuni lievi danni, come ha comunicato la direzione del museo.

Il 22 luglio il movimento di protesta è avvenuta in Italia, che è il paese al mondo con il più grande patrimonio artistico e storico-culturale: agli Uffizi di Firenze  nella sala Botticelli viene esposto uno striscione con scritto “Ultima Generazione, No Gas No Carbone”. I giovani si sono poi incollati al vetro che protegge il dipinto di Botticelli “La primavera”. Nessun danno per il celebre dipinto, proprio per la presenza di un vetro speciale.

Sempre in Toscana, pochi giorni prima tre ragazzi si erano incatenati con un lucchetto a una balaustra durante l’intervallo dell’opera Madama Butterfly, al Teatro Puccini di Torre del Lago (Lucca).

 Gli attivisti di “Ultima generazione” nel luglio scorso  si erano recati  a Milano al museo del 900 e si erano incollati alla struttura che sostiene la scultura di Umberto Boccioni Forme uniche della continuità. Il 18 agosto, ai Musei Vaticani di Roma, due ragazzi – ancora una volta di Ultima generazione – si erano invece legati  alla base della statua del Lacoonte, esponendo uno striscione contro l’uso di gas e carbone. Passati  tre giorni tre attivisti a Padova nella Cappella degli Scrovegni avevano srotolato uno striscione con slogan anti-Co2, mentre altri due si erano agganciati con catene in acciaio al corrimano che delimita l’area di visita, nella sala del ciclo giottesco più importante, quello dedicato alla vita di Gesù e di Maria.

Oggi gli attivisti hanno bloccato il Grande raccordo anulare di Roma mettendosi seduti sull’asfalto:15 identificati e denunciati.

I problemi del clima

Va detto che gli ultimi 8 anni sono stati i più caldi fra quelli registrati finora, alimentati da concentrazioni sempre crescenti di gas serra e dal calore accumulato nel mare. La temperatura media del 2022 è aumentata di gradi 1,15 sopra i livelli pre-industriali (1850/1900) come ha rilevato il rapporto “Stato del clima globale nel 2022 dell’Organizzazione meteorologica mondiale diffuso oggi in occasione dell’apertura della Conferenza Onu sul clima Cop27 a Sharm el-Sheikh, in Egitto,defezionato da Greta Thumberg, delusa dalle mancate promesse ricevute a suo tempo.  

L’aumento delle temperature è dovuto all’aumento delle concentrazioni dei principali gas serra nell’atmosfera (anidride carbonica, metano, diossido di azoto). Questi gas hanno raggiunto livelli record nel 2021, e hanno continuato a salire nel 2022. Il caldo ha fatto sciogliere le calotte polari e i ghiacciai, e ciò provoca l’innalzamento del livello dei mari, che minaccia isole e territori costieri. 

Il calore causa desertificazione ed eventi meteorologici estremi: migliaia di persone rimangono uccise, milioni sono private dei mezzi di sostentamento, condannate a fame, miseria e migrazioni. Caldo e disastri fanno poi proliferare una serie di malattie. 

Si sciolgono anche i ghiacciai e nel 2022 c’è stato il record delle perdite al 6%del volume con il rischio di perdite di ecosistemi e innalzamento del livello dei mari.

Considerazioni

Qual è la posizione da prendere? Indubbiamente la situazione del clima è drammatica e non è più rinviabile un cambio di comportamento perché le conseguenze sono già da ora preoccupanti come evidenziano le variazioni climatiche e la perdita di specie animali e vegetali e la protesta di gruppi di ambientalisti serve a   sensibilizzare l’opinione pubblica e i vari governi su un problema mondiale

Ci dobbiamo tuttavia chiedere se danneggiare capolavori artistici,patrimonio culturale di tutto il mondo può giovare al pianeta e se la distruzione di una qualunque opera che esalta la creatività e l’intelligenza umana può essere considerata un valido e apprezzabile metodo di contestazione.Il fine giustifica i mezzi “ diceva a suo tempo Machiavelli ma…è proprio così?

Essere incivili non apporta certo un beneficio al pianeta e non aiuterà a risolvere i problemi connessi all’inquinamento  

National Gallery a Londra:due attiviste hanno imbrattato “I girasoli” di Van Gogh

Invito i blogger che ci seguono a diventare autori di Alessandria online

Invito i blogger che ci seguono a diventare autori di Alessandria online

Alessandria online https://alessandriaonline.com/ invita tutti i blogger che ci seguono a diventare autori e scrivere direttamente anche sul nostro media.

A tale scopo gli interessati dovranno cortesemente  comunicare i loro dati: link del proprio blog, nome e cognome, città di residenza e numero di cellulare al seguente indirizzo email: alessandriatoday@yahoo.com 

Quanto sopra per consentire un primo contatto con il sottoscritto alfine di valutare se sussiste un reciproco interesse ad entrare nella redazione attualmente composta da 31 autori (prevalentemente blogger) ma non solo.

Tengo a precisare che Alessandria online non contiene pubblicità pertanto la partecipazione sarà esclusivamente su base volontaria.

https://alessandriaonline.com/

Social Media Manager

Pier Carlo Lava

IN MONFERRATO VENDEMMIA ANTICIPATA E OTTIMA ANNATA DA GRANDI VINI di Silvia Gario

QUEST’ANNO LA VENDEMMIA IN MONFERRATO, COME IN TUTTO IL RESTO DEL PIEMONTE, SARA’ ANTICIPATA DI ALMENO 15 GIORNI.
L’ANNO 2022 VERRA’ RICORDATO COME L’ANNO DELLA RIVOLUZIONE VENDEMMIALE.
IL PROFILO QUALITATIVO SARA’ ELEVATO.

Foto di Jill Wellington da Pixabay

Mentre in Franciacorta (con Pinot Nero e Chardonnay) ed in Sicilia (con il Grillo, uva autoctona) hanno già cominciato a raccogliere, la vendemmia Piemontese quest’anno partirà presumibilmente a Ferragosto. Tra i filari del territorio, costellati di uve bianche e nere, non si era mai giocato così d’anticipo. Colpa della siccità di questi mesi che sta facendo soffrire ogni tipo di vegetazione, vigneti compresi e del grande caldo: nottate afose e temperature elevate che non hanno permesso ai grappoli di prendere un po’ di ‘respiro’ climatico con il tradizionale sbalzo termico.

Così, se si fino all’anno scorso si vendemmiava da inizio settembre, come facevano i nostri nonni ad inizio secolo, quest’anno invece è l’anno della rivoluzione. Anche perché “la vite, che abitualmente non soffre la carenza idrica, potrebbe invece accusare problemi se non dovessero intervenire precipitazioni. I problemi sono legati ai picchi di calore, che potrebbero provocare l’appassimento degli acini sulla pianta prima della maturazione”.

Una vendemmia più bassa nei numeri, ma di grande profilo qualitativo. È questa la stima a proposito dei vigneti del Monferrato, con uve sane e senza particolari criticità malgrado la gelata di aprile.

Lo stato sanitario delle uve è molto soddisfacente. Per ora i grappoli sani, con un bilanciamento ottimo tra acidità e tenore alcolico, promettono belle sorprese.

“Ottima qualità, gradazione buona, bucce delle uve spesse: sono questi i caratteri che spiccano dalla vendemmia di quest’anno” (dall’analisi del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato).

Foto di jacqueline macou da Pixabay

“Una qualità eccellente che ci lascia prevedere un’evoluzione in cantina di alto livello, in linea con quella degli ultimi anni. Il grande caldo di quest’anno, però, ci mette in guardia sul futuro: stagione dopo stagione, i cambiamenti climatici sono sempre più percepibili, in particolare in agricoltura, e questo deve portarci a riflettere sul tema delle irrigazioni in vigna.”

Secondo l’Osservatorio Geofisico di Unimore, l’estate 2022, cominciata di fatto già a maggio, è molto simile a quella del 2003 di 19 anni fa. Anche allora, infatti, il caldo che caratterizzò la stagione fu definito ‘Hyperestremo’.

Anche Il Professor Claudio Cassardo, del dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Torino, ha presentato un’interessante analisi sulle differenze tra l’estate 2003, storicamente riconosciuta come caldissima, e quella del 2022 che stiamo affrontando: “si nota la fortissima anomalia pluviometrica negativa di quest’anno. – scrive Cassardo – Il 2003 fu l’anno dell’estate caldissima, il cui record stagionale ancora resiste in molte località piemontesi. Le prime ondate di calore iniziarono a maggio e sono visibili nell’andamento della temperatura massima, ma sostanzialmente – a livello termico – le due annate per ora si sono equivalse.” La differenza però la fanno le differenti precipitazioni.

Ricordiamo tutti che il 2003 è stata un’ottima annata vinicola, perciò in Monferrato siamo pronti a produrre anche quest’anno vini d’eccellenza.

Legambiente: L’Aria in Piemonte. Facciamo il punto su dati, semaforo, andamenti, nuove tecnologie 

L’Aria in Piemonte. Facciamo il punto su dati, semaforo, andamenti, nuove tecnologie Una firma tra Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta e Arpa Piemonte per una protezione ambientale regionale ancora più forte e coordinata 
Giovedì 27 ottobre, alle ore 11.30, presso la sede di Arpa Piemonte – via Pio VII 9 a Torino, il Presidente Giorgio Prino e la Direttrice Alice de Marco di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta e il Direttore Generale di Arpa Piemonte Angelo Robotto parleranno di aria in Piemonte, dei dati e del perché la qualità dell’aria nella nostra regione è così critica.  Sarà l’occasione per la firma unica in Italia: un protocollo d’intesa tra un’associazione importante come Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta e Arpa Piemonte, un’Agenzia per la protezione ambientale istituzionale.

Renzo Penna: GIUSTA LA MOBILITAZIONE DEL COMITATO DI SPINETTA, MA LA BONIFICA NON SI OTTIENE CON LA CHIUSURA DELLA SOLVAY

Alessandria: GIUSTA LA MOBILITAZIONE DEL COMITATO DI SPINETTA, MA LA BONIFICA NON SI OTTIENE CON LA CHIUSURA DELLA SOLVAY

“Condividendo molto le ragioni del Comitato che a Spinetta Marengo si batte per tutelare la salute degli abitanti, rivendicando nei confronti della Solvay la messa al banco delle produzione nocive e chiedendo agli Enti di controllo e alle Istituzioni un maggiore impegno e trasparenza nelle loro importanti funzioni, debbo però con franchezza dire che lo slogan “chiusura e bonifica subito” non mi convince e non mi trova d’accordo.

Infatti, oltre a contrapporsi ai lavoratori della Solvay senza offrire loro una credibile alternativa occupazionale, la storia industriale di questo Paese ci insegna che la chiusura delle aziende non porta mai alla bonifica, ma scarica i costi e le conseguenze di un sito inquinato non su chi lo ha causato, spesso aziende private, ma sul pubblico, cioè a carico della collettività che le risorse per le bonifiche sovente non ha.

Una battaglia giusta, ma molto difficile come quella condotta dal comitato di Spinetta ha bisogno, per risultare vincente, del pieno sostegno delle istituzioni (Comune, Provincia, Regione) e della condivisione da parte delle organizzazioni dei lavoratori, anch’esse interessate alla salute dei lavoratori, per non risultare isolata nei confronti delle iniziative della multinazionale belga. Da questo punto di vista l’esperienza unitaria del sindacato, del Comune e delle strutture sanitarie portata avanti, con costanza e per anni, nei confronti della Eternit di Casale Monferrato rappresenta un utile situazione da prendere come riferimento”.

Leggi anche su: https://alessandria.today/

Clima: non cadono le foglie, ci sono le zanzare e nei campi è allarme siccità

Alessandria: E’ autunno ma la situazione meteo è drammatica, il rischio è che ripartano le fioriture

Clima: non cadono le foglie, ci sono le zanzare e nei campi è allarme siccità

Le piante non sono entrate nella fase di riposo vegetativo, gravi ripercussioni sulle produzioni

Non cadono le foglie dalle piante che per il caldo non sono entrate nella fase di riposo vegetativo caratteristico della stagione ma in giro ci sono ancora mosche e zanzare, ancora particolarmente aggressive, a testimoniare un autunno bollente che ha fatto scattare di nuovo l’allarme siccità. 

E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti diffusa in occasione del gran caldo anomalo registrato anche in Alessandria e provincia, in un 2022 che si classifica, fino ad ora, come il più caldo di sempre con una temperatura addirittura superiore di quasi un grado (+0,96 gradi) rispetto alla media storica.

“Oltre a bloccare la normale caduta autunnale delle foglie, l’allungamento della fase vegetativa delle piante rischia addirittura di far ripartire le fioriture, con il pericolo di esporle ai danni di un prevedibile forte abbassamento delle temperature. Fatto ancora più grave è che le gemme che fioriranno anticipatamente, destinate a gelare, verranno a mancare in primavera, diminuendo il potenziale produttivo delle coltivazioni e quindi il raccolto. Ma nelle campagne gli effetti si fanno sentire anche per i parassiti che sono rimasti attivi con le temperature miti e attaccano più facilmente le colture ancora in campo.  Inoltre, se l’inverno non dovesse essere sufficientemente freddo, aumenterebbe il numero di insetti svernanti che riescono a sopravvivere e si presenterebbero più numerosi e dannosi in primavera”, ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco.

Il caldo record e la mancanza di pioggia hanno fatto addirittura scattare l’allarme siccità fuori stagione. Le piogge delle scorse settimane non sono state sufficienti pertanto gli imprenditori agricoli stanno intervenendo con irrigazioni supplementari decisamente fuori stagione, per non compromettere i raccolti.

“Le condizioni metereologiche quasi estive all’inizio dell’autunno, la cosiddetta ottobrata, non sono un fenomeno raro, anche se meno frequente nel territorio alessandrino, ma quest’anno si inseriscono in una quadro generale che conferma la tendenza al cambiamento climatico che si manifesta con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed stati gelo, nubifragi, trombe d’aria, bombe d’acqua, grandinate e siccità ma anche con l’arrivo di insetti alieni che colpiscono le colture con un danno complessivo nelle campagne stimato in 14 miliardi in un decennio”, ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco.

Inoltre, le fioriture anomale, fuori periodo, non procurano danni ‘solo’ alla campagna e ai raccolti ma causano anche problemi alle persone allergiche ai pollini, provocando allergie e raffreddori non previsti.

Mal’aria 2022 – edizione autunnale. Verso città mobilità emissioni zero

Mal’aria 2022 – edizione autunnale. Verso città mobilità emissioni zero
Allerta smog nelle 13 città italiane al centro della campagna Clean Cities: 
da gennaio a inizio ottobre 2022 codice rosso per Torino, Milano, Padova. Giallo per Parma, Bergamo, Roma e Bologna. 
Nessuna città rispetta i valori suggeriti dall’OMS

L’appello di Legambiente al prossimo nuovo Governo: 
“Seguire i piani del Mims per decarbonizzare i trasporti. Per città più sostenibili e pulite si potenzino i servizi e mezzi green alternativi alle auto private e si implementino trasporti e zone a basse emissioni”

Scarica il Dossier
In Italia l’emergenza smog è sempre più cronica. In questi primi dieci mesi del 2022 suona già il primo campanello d’allarme per inquinamento atmosferico. Livelli degli inquinanti off-limits, traffico congestionato e misure antismog insufficienti sono ormai una situazione di “malessere generale” che rischia di peggiorare con l’avvio della stagione autunnale-invernale.  È quanto emerge in sintesi dal dossier: “Mal’aria 2022 edizione autunnale. Verso città mobilità emissioni zero” realizzato da Legambiente che, nell’ambito della campagna Clean Cities,  fa il punto, da inizio anno ai primi di ottobre 2022, sulla qualità dell’aria di 13 città italiane al centro della campagna, mettendo a fuoco anche il tema delle politiche sulle mobilità urbana. Per quanto riguarda il PM10, la soglia di 35 giorni da non superare con una media giornaliera superiore ai 50 microgrammi/metro cubo, è stata ampiamente superata con almeno una delle centraline, in 3 delle 13 città analizzate. Sono già in codice rosso Torino, Milano e Padova che si trovano fuori dai limiti di legge, rispettivamente con 69, 54 e 47 giornate di sforamento. Codice giallo, invece, per Parma (25), Bergamo (23), Roma (23) e Bologna (17) che hanno già consumato la metà dei giorni di sforamento. A seguire, le città di Palermo e Prato (15), Catania e Perugia (11) e Firenze (10) che sono già in doppia cifra.
Nessuna delle 13 città monitorate nell’ambito della campagna Clean Cities, rispetta poi i valori suggeriti dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), sia per quanto riguarda il PM10 (15 microgrammi/metro cubo) che per il PM2.5 (5 microgrammi/metro cubo) e l’NO2 (10 microgrammi/metro cubo). Il PM10 ha una media annuale, eccedente il valore OMS, che oscilla dal +36% di Perugia, passando per città come Bari (+53%) e Catania (+75%), fino ad arrivare al +121% di Torino e +122% di Milano. Situazione ancora più critica per quanto riguarda il PM2.5, dove lo scostamento dai valori OMS oscilla tra il +123% di Roma al +300% di Milano. Male anche per l’NO2:l’eccedenza dei valori medi registrati rispetto al limite dell’OMS varia tra il +97% di Parma fino al +257% di Milano.
 
Un quadro, in sintesi, davvero preoccupante, visto che – ribadisce Legambiente – è sugli standard dell’OMS che andrà a adeguarsi la nuova Direttiva europea sulla qualità dell’aria – in corso di revisione entro l’anno – rendendo l’Italia suscettibile a nuove procedure d’infrazione e multe miliardarie (da aggiungersi alle precedenti tre). Da non trascurare anche l’impatto sulla salute: l’inquinamento atmosferico miete più vittime in Italia che nel resto del continente europeo. Secondo le ultime stime dell’EEA (Agenzia europea ambiente), il 17% dei morti per inquinamento in Europa è infatti italiano (uno su 6). Per diminuire gli impatti sulla salute, e sull’ambiente, l’Europa ha fissato gli obiettivi per la neutralità climatica entro il 2050 (il Piano d’azione “Verso Emissioni Zero”) con la proposta intermedia di ridurre le emissioni di gas serra del 55% (rispetto al 2005) entro il 2030. Ma per raggiungere tale scopo, secondo l’associazione ambientalista per liberare le città dallo smog occorre potenziare servizi e mezzi green alternativi alle auto private e implementare trasporti e zone a basse emissioni, come già predisposto dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. Inoltre, l’Italia deve accelerare il percorso di decarbonizzazione dei trasporti urbani che sono la principale causa d’inquinamento nelle nostre città. Fondamentale sarà dunque l’integrazione tra le strategie europee, nazionali e regionali.

 
Non c’è più tempo da perdere. Dobbiamo occuparci della drammatica condizione della qualità dell’aria dei nostri centri urbani e rendere, al contempo, le nostre città più sicure e vivibili”, dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente. “Il preoccupante immobilismo della politica italiana davanti alle emissioni di biossido di azoto, dovute in gran parte al traffico veicolare, ci è costata già una condanna da parte della corte di Giustizia europea. Dopo anni di richiami nessun governo è stato in grado di mettere in atto misure credibili per sanare un problema gravissimo, che ha causato più vittime della pandemia nell’anno 2020 e 2021. È necessario agire su due fronti distinti, ma complementari. Il primo riguarda la formulazione di misure di incentivo che favoriscano la scelta del trasporto pubblico locale e altre forme di mobilità sostenibile, nonché disincentivi all’utilizzo dell’auto privata. Il secondo è relativo alla formulazione di mobilità alternativa all’automobile. Necessaria, soprattutto, un’accelerazione negli investimenti a sostegno del Traporto Pubblico Locale e delle infrastrutture, come tram e ferrovie urbane. Il nuovo governo ha dunque un importante sfida di fronte a sé: avviare la transizione green della mobilità del Paese, adottando le linee guida del Mims”.
 
È stato un errore allentare le misure antinquinamento negli anni della pandemia. La ripartenza si preannuncia peggiore”, commenta Andrea Poggio, responsabile Mobilità di Legambiente. “Tornano finalmente in alcune città i limiti alla circolazione per i veicoli più inquinanti – come i diesel Euro4, o, a Milano, gli Euro5 – vecchi, comunque, di 12 anni i primi e tra i 7 e gli 11 i secondi. Ma la sfida per le città italiane sarà l’incremento dell’offerta di servizi di trasporto pubblico e di mobilità condivisa elettrica per tutti, anche per chi abita in periferia. In Italia abbiamo più auto che patenti, con un quarto delle metropolitane, dei tram e dei bus elettrici d’Europa. Colmare questo divariosarà il compito delle 9 città italiane che aderiscono all’obiettivo ‘Carbon Neutral’ al 2030, condiviso con 100 città europee. Roma, Milano, Torino, Bologna, Firenze, Bergamo, Padova, Parma, Prato non possono fallire, sono la nostra avanguardia”.
 
A distanza di una settimana dal nostro appello sull’emergenza smog nel bacino padano, si ribadisce la necessità di un’azione trasversale a scala nazionale e regionale affinché la qualità dell’aria diventi una priorità per le amministrazioni. Torino è già in codice rosso con per il numero di sforamenti di PM10 consentiti in un anno (69 su 35 consentiti) È fondamentale che le risorse pubbliche a disposizione vengano indirizzate verso le azioni più efficaci per ridurre l’inquinamento atmosferico, che devono riguardare traffico, riscaldamento e settore agricolo – sottolinea Giorgio Prino, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – Anche i fondi destinati al comparto delle infrastrutture di collegamento non possono essere sprecati per finanziare progetti vecchi e nuovi di autostrade, che sono causa di aumento delle emissioni: trasporto pubblico e infrastrutture ferroviarie devono essere al centro della strategia di investimenti delle Regioni sul trasporto.”
 
Focus sulle politiche di mobilità. Infine, il report Mal’aria 2022 – edizione autunnale contiene anche un focus su ZTL, LEZ, offerta del trasporto rapido di massa e sugli investimenti nel settore previsti dal PNRR. Analizzate 15 città italiane: Roma, Torino, Milano, Bergamo, Padova, Bologna, Parma, Genova, Firenze, Prato, Napoli, Pescara, Bari, Cagliari e Catania. Quello che emerge, in sintesi, è che l’offerta del trasporto rapido di massa (treni, metropolitane, tramvie, filovie) rasenta la sufficienza nella maggioranza dei casi. Spesso insufficienti, per estensione ed efficacia, anche le misure di limitazioni al traffico e alla circolazione dei veicoli inquinanti.
 
Verso una mobilità pulita. Per ridurre le emissioni inquinanti o climalteranti, Legambiente propone i seguenti strumenti: la riduzione dei limiti velocità nelle autostrade da 130 a 100 km/h. Una misura immediata che consentirebbe la riduzione sia delle emissioni di CO2 del 20% sia del NO2 del 40%;il potenziamento dell’offerta di mobilità pubblica, anche e soprattutto del Trasporto Rapido di Massa. Il Pnrr che si propone di realizzare oltre 200 km di rete di TRM – 11 km di metropolitane, 85 km di tram, 120 di filovie – è un inizio: per colmare il divario con il resto d’Europa, occorrono altri 200 km di metropolitane (o ferrovie urbane), 400 km di tram e altrettanti di filovie;Trasporto pubblico, condiviso e completamente elettrico; il potenziamento dei servizi di sharing mobility in tutte le aree metropolitane e nelle città con oltre 30.000 abitanti e servizi a chiamata per i comuni più piccoli; la diffusione delle nuove tecnologie digitali (dalla prenotazione elettronica ai primi di progetti di Mobility a as Service);l’implementazione delle Ztl (Zone a traffico limitato), ma soprattutto di Lez (Low emission zone) e Zez (Zero emission zone), seguendo il modello di Londra, Amsterdam, Parigi, Bruxelles o Anversa. 
La campagna per liberare le città dall’inquinamento. Il Dossier Mal’aria ricade nell’ambito della Clean Cities Campaign alla sua III edizione. Un’iniziativa sostenuta da Legambiente insieme ad una coalizione europea di ONG, associazioni ambientaliste, think-tank, movimenti di base e organizzazioni della società civile che ha come obiettivo una mobilità urbana a zero emissioni entro il 2030. La campagna sostiene la mobilità attiva, condivisa ed elettrica per un futuro urbano più vivibile e sostenibile, inclusa la graduale eliminazione dei veicoli con motore a combustione interna dalle città.
 
Il dossier è disponibile a questo link.

“E-MOBILITY AL”: RETE DI SCUOLE PER LA MOBILITÀ SOSTENIBILE E PER LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

“E-MOBILITY AL”: RETE DI SCUOLE PER LA MOBILITÀ SOSTENIBILE E PER LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

Il Comune di Alessandria – che ha conferito il proprio Patrocinio all’ISS ‘Vallauri’ di Fossano per la quinta edizione del progetto “E-Mobility” per la diffusione ed il supporto della cultura del “lifelong learning”, dell’adozione dello sviluppo e della mobilità sostenibile -, è al fianco dell’Istituto ‘A. Volta’ di Alessandria nella declinazione e promozione di attività formative, a detta mobilità, funzionali.

Il ‘Volta’ annuncia la seconda edizione di “E-MobilityAL” che si svolgerà il 21 ottobre presso la sede di Spalto Marengo, 42.

Referente della rete di scuole per la mobilità sostenibile e per la sostenibilità ambientale, l’Istituto organizza e promuove questa giornata frutto del competente ed appassionato lavoro rivolte ad un tema fondamentale dei nostri tempi.

Dalle ore 9, in aula Magna, un convegno con relatori di alto profilo accompagnerà le studentesse e gli studenti in un efficace viaggio intellettuale che, partendo dalle basi tecnologiche, arriverà al fine vita delle auto elettriche.

Nel giardino dell’Istituto, aperto alla cittadinanza fino alle ore 18, le principali Aziende del nostro territorio presenteranno gli ultimi modelli esponendone caratteristiche e prestazioni.

La giornata pubblica sarà anticipata da un tavolo tecnico tra tutti i portatori d’interesse volta al confronto tra i diversi punti di vista ed esigenze in merito alla figura professionale necessaria a sostenere la transizione.

Il Dirigente Scolastico dell’Istituto ‘A. Volta’, Maria Elena Dealessi sottolinea “L’importanza e l’attualità dell’evento specificando quanto sia importante valorizzare e implementare le buone pratiche connesse alla sostenibilità ambientale e all’impegno eco-sostenibile che tutti dovremmo applicare nella vita quotidiana. Si tratta pertanto di una reale occasione di crescita condivisa a vantaggio dei nostri studenti. Il pomeriggio si configura infine come autentico momento di confronto e di apertura al pubblico (anche dei più piccoli), per un approccio corretto e consapevole verso buone pratiche ormai davvero irrinunciabili”.

Protagonisti dunque: l’ambiente e l’energia con la loro indagine e salvaguardia; la partecipazione scolastica e formativa coordinate da una sempre attenta docenza e dirigenza.

A questi nuclei, il Comune di Alessandria rivolge la sua gratitudine.

Infatti il Sindaco Giorgio Abonante afferma: “L’Amministrazione Comunale oltre a nutrire naturalmente particolare interesse per un argomento della massima attualità, delicatezza e importanza, guarda all’Istituto ‘A. Volta’ come ad un vero e proprio braccio operativo nonché come ad il referente esperto locale nell’ambito dell’intero Progetto ‘E-Mobility’. Con gli Assessori di riferimento, a diverso titolo coinvolti nei lavori di questi giorni, partecipo sin da questo momento con entusiasmo al convegno del 21 ottobre prossimo e sostengo con convinzione ogni azione di approfondimento ringraziando la Preside Dealessi e il Docente di riferimento Franco Gabriele per l’impegno e la cura profusi”.

Leggi anche su: https://alessandria.today/

Ambiente: Mauro GIANI: Scelta del sito nazionale scorie nucleari

Dopo una serie di notizie e smentite si è arrivati ad un passo preoccupante destinato a concludersi con l’indicazione del “sito meno idoneo possibile”. Quello per il confinamento delle tonnellate di rifiuti ad alta, media e bassa radioattività di origine industriale, sanitaria e, soprattutto, come residuo del breve periodo di produzione elettronucleare italiana.

Si tratta di quasi 150 ettari di territorio per la maggior parte coperti da strutture di contenimento “eterne” destinate ai rifiuti a media e bassa radioattività. Con circa un quarto di questa superficie destinata ad uno stoccaggio temporaneo (almeno decennale) delle scorie nucleari più pericolose, in attesa di una loro collocazione estera. Bene!

A tutto ciò l’Associazione Agriambiente di Alessandria si oppone da sempre! I costi di costruzione, gestione e decomissioning, come previsto, si stanno presentando proibitivi e di difficile quantificazione.

Ora, come già scritto in altre occasioni, assieme a Laboratorio Synthesis siamo per trovare (e aiutare le forze di governo e con responsabilità specifica) la migliore soluzione possibile, data l’insostenibilità e il rischio degli attuali stoccaggi temporanei (anche in provincia di Alessandria e Vercelli).

Meglio sarebbe esportare tutte le quantità in oggetto, anche a bassa e media radioattività o, in subordine, indicare il sito meno idoneo possibile. Sicuramente non in territorio alessandrino e vercellese per i possibili interessamenti di falda, la situazione idrogeologica difficile, la composizione poco idonea del terreno, la capillare presenza di centri abitati e, soprattutto, la presenza di numerosi siti di interesse storico/culturale.

Le associazioni ambientaliste nazionali competenti sull’argomento hanno più volte segnalato ai Ministri uscenti possibili intelligenti vie d’uscita… non sicuramente (come sembra) la ricerca “del territorio e dei Sindaci meno ostili dietro cospicuo riconoscimento”. Non aggiungiamo altro, attendendo l’ufficializzazione dei 58 siti, per ora non ancora iscritti nei repertori ufficiali.

Il Presidente Provinciale Mauro GIANI

Associazione Nazionale Agriambiente

Legambiente: I° edizione del Forum Agroecologia in Piemonte 2022

I° edizione del Forum Agroecologia in Piemonte 2022
Primo momento di confronto tra associazioni ambientaliste, associazioni di categorie, ricerca e mondo universitario per trovare la giusta applicazione dei principi di agroecologia sul territorio piemontese
Oggi si è tenuta la prima edizione del Forum Agroecologia di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, in collaborazione di Fondazione Agrion. Legambiente ha organizzato un tavolo di confronto associazioni ambientaliste, associazioni di categoria, ricerca e mondo universitario per sottolineare il ruolo del cibo contro la crisi climatica verso una transizione ecologica giusta e solidale. 
Considerata la rilevanza del territorio, il Forum Agroecologia si è realizzato nella città di Cuneo, presso le sale del Centro Incontri in Corso Dante Alighieri 41, per poter cogliere l’occasione di valorizzare le realtà virtuose che già operano nella provincia. 
 
Il focus dell’edizione del Forum Agroecologia 2022 è stato l’agricoltura sostenibile al tempo dei cambiamenti climatici con interventi e stimoli per affrontare la crisi climatica, come PAC, il rapporto con la biodiversità, cambiamenti di stile di vita e di metodi agricoli. 
 
Dove c’è agricoltura ci sono coesione sociale, presidi territoriali, tutela del paesaggio, difesa del dissesto idrogeologico, rapporto con le comunità” – dichiara Giorgio Prino, Presidente Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta. “È urgente la necessità di una vera e propria rivoluzione, attualmente avviata solo in parte nel sistema agroalimentare. Si deve partire dai dati e dalle informazioni, dai consumi reali, dalla domanda presente e potenziale. L’agricoltura, asse portante dell’economia Made In Italy, deve divenire un settore strategico anche dal punto di vista ambientale, a cominciare dalle sfide imposte dalla crisi climatica, scoraggiando economicamente pratiche agricole e zootecniche intensive e a elevato impatto ambientale, indirizzando le risorse europee verso l’agroecologia”. 
 
Dopo i saluti istituzionali di Giorgio Prino (Presidente Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta), Luca Robaldo(Presidente Provincia di Cuneo), Patrizia Manassero (Sindaca Città di Cuneo), ha aperto la sessione un ampio confronto con le varie associazioni di categoria con gli interventi con gli interventi di Giacomo Ballari(Presidente Fondazione Agrion), Gabriele Carenini (Presidente CIA Piemonte), Roberto Moncalvo(Presidente Coldiretti Piemonte), Enrico Allasia (Presidente Confagricoltura Piemonte). 
Secondo Giacomo Ballari, Presidente Fondazione Agrion, c’è ancora necessità di migliorarsi, ma ci sono gli strumenti per andare nella giusta direzione, riducendo l’impatto delle colture agricole e sprecando il meno possibile gli scarti di produzione e alimentari. 
 
Ad approfondire il tema della PAC e del PSR è intervenuta Anna Maria Valsania della Direzione Agricoltura e Cibo Regione Piemonte. A seguito Maria Letizia Gardoni, Ufficio di Presidenza FederBio, che ha posto l’accento sulla necessità di convertire la produzione agricola secondo i principi del biologico. 
Come ha affermato Maria Letizia Gardoni, l’Agricoltura biologica e biodinamica pongono l’Italia ai primi posti a livello europeo con un 17% di superficie agricola biologica.  Non si devono, però, abbassare gli standard qualitativi solo con l’obiettivo di raggiungere il 25% di superficie biologica richiesta dalle direttive europee. 
 
A conclusione del Forum Agroecologia, gli interventi del mondo accademico con Chiara Flora Bassanini(Docente Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo), Cristiana Peano (Docente Università degli studi di Torino), Danilo Demarchi (Docente Politecnico di Torino), e l’intervento di Angelo Gentili, responsabile nazionale Agricoltura di Legambiente. 
 
L’agroecologia è un approccio sistemico che punta alla trasformazione dell’agricoltura e delle filiere alimentari verso una sostenibilità ambientale, sociale ed economica” – dichiara Chiara Flora Bassanini. “L’agroecologia è una scienza transdisciplinare ed un insieme di pratiche, ma soprattutto è un movimento politico, che porta all’advocacy e alla sensibilizzazione su queste tematiche della cittadinanza territoriale”. 
 
Nel pomeriggio si sono tenuti 3 tavoli tematici di discussione su “Il ruolo del biologico e stop pesticidi” coordinato da Giuseppe Ferraris, Legambiente Vercellese e della Val Sesia; “Il ruolo della biodiversità e del suolo in agricoltura” coordinato da Gianfranco Peano, Legambiente Cuneo; “Innovazione tecnologica” coordinato da Lorenzo Berra, Fondazione Agrion. 
 
Il Forum Agroecologia si è svolto con il patrocinio di Comune di Cuneo, Provincia di Cuneo, Regione Piemonte, Consiglio Regionale del Piemonte e Unioncamere Piemonte.

Gli autori della redazione di Alessandria online salutano e ringraziano i lettori

Autori n° 31

Elenco Autori della redazione di “Alessandria online“.

Pier Carlo Lava – Social Media Manager

Alessandria online – Pier Carlo Lava ex manager ora social media manager

Caterina Alagna scrittrice – blogger

Barbara Rossi cinema – social media

Cipriano Gentilino scrittore – poeta – psichiatra

Davide Morelli scrittore

Donatella Pezzino storica, scrittrice freelance e ghost writer

Elisa Mascia scrittrice – poetessa

Fabio Abate scrittore

Frida la Loka scrittrice

Flavia Sironi scrittrice

Flavio Almerighi poeta – scrittore

Franco Bonvini poeta – scrittore

Giovanna Fileccia scrittrice

Gabriella Paci poetessa – scrittrice

Imma Paradiso poetessa – scrittrice

James Curzi – scrittore

Lucia Triolo scrittrice – poetessa

Luisa Zambrotta scrittrice

Manuela Di Dalmazi scrittrice

Marco Galvagni poeta

Maria Rosaria Teni scrittrice

Marina Donnaruna Iris G.DM scrittrice – poetessa

Miriam Maria Santucci scrittrice – poetessa

Nadia Arnice poetessa

Natalia Castelluccio scrittrice – poetessa

Rita Stanzione poetessa – scrittrice

Roberta Calati poetessa – scrittrice

Silvia Gario Social media manager e content creator

Silvia De Angelis scrittrice – poetessa

Stefano Polo (poeta bollito) poeta

Nicoletta Zappettini scrittrice