Pier Carlo Lava – Social Media Manager per Alessandria Today e Alessandria Online

Dopo una carriera dirigenziale nel settore commerciale-marketing e un’ampia attività di consulenza per imprese e agenzie di comunicazione, Pier Carlo Lava ha scelto di indirizzare le proprie competenze verso il digitale. Oggi coordina la presenza online di Alessandria Today e di Alessandria Online, superando ogni giorno la sfida di coniugare rapidità d’informazione, autorevolezza delle fonti e coinvolgimento della community.

Grazie a un solido background strategico, cura piani editoriali, campagne social e attività di brand storytelling, guidando un network di collaboratori che valorizza cultura, territorio e partecipazione civica. Dall’analisi dei dati ai format video, dalla SEO alla gestione delle relazioni digital PR, il suo obiettivo resta lo stesso: rendere le notizie accessibili e rilevanti, trasformando i lettori in una comunità attiva.

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Cuore nero” di Silvia Avallone : un romanzo di formazione  e d’indagine dell’animo umano,Gabriella Paci

Cosa può far uscire dal gorgo dell’abbrutimento e dell’estraneità al mondo “civile”? Per l’autrice di “Cuore nero” Silvia Avallone è in primo luogo la cultura e poi l’amore.

La sua protagonista Emilia,è una giovane donna che ha trascorso quasi metà dei suoi anni in un carcere minorile per aver commesso un reato che fino all’ultimo non sarà delineato. Se in carcere era riuscita a farsi amicizie e in qualche modo ad adattarsi alla vita scandita da regole tra detenute e quelle istituzionali ,tra  orari e addirittura a studiare, grazie all’aiuto di una dirigente dell’Istituto ,fuori si sente davvero un’’emarginata che porta addosso il marchio della sua infamia. Eppure Emilia ha avuto una famiglia regolare con un padre amorevole che ,nonostante tutto, le vuole bene e ha fiducia in lei ; ne accetta anche la decisione di andare a vivere a Sassaia ,una sperduta frazione in una casa fuori del nucleo abitato  che una zia defunta ha lasciato in eredità. Sola e in un posto  isolato potrà leccarsi le ferite e ricomporre forse la sua identità. Qui fa un incontro inaspettato: quello con Bruno ,un insegnante elementare che vive nell’unica casa vicina e che ha un passato tragico da dimenticare seppure per motivi indipendenti dalle sue azioni. Due anime inquiete e disperate che si incontrano e si piacciono al punto tale di innamorarsi. Emilia poi ,trova da fare l’unica cosa che le è sempre piaciuta : restaurare un affresco della chiesetta di Sassaia .

Ma quel passato torna a spezzare quel nuovo  cammino dato alla vita e il rapporto tra i due si interrompe bruscamente: Bruno che non ha mai chiesto niente alla donna viene a sapere il suo segreto e si sente tradito e incapace di accettarlo. Quale sarà l’epilogo? La cultura e l’amore saranno collanti sufficienti a ricomporre l’esistenza di Emilia?

Il racconto si snoda con sequenze descrittive,dialogiche e narrative attraverso una duplice narrazione :quella di Bruno e di  Emilia per cui non è facile per il lettore mettersi dalla parte dell’uno o dell’altra e solo la propria esperienza personale e i propri punti di  vista possono essere il timone per decidere da che parte stare. Anche il tipo di linguaggio utilizzato è in linea con i personaggi ;Emilia si esprime  in modo crudo, sguaiato, irriverente ;Bruno è più moderato e corretto ,come si addice da un insegnante anche se non ci parla più di tanto del suo lavoro.

Margarita Salirrosas de Verdeguer e Luisa Camere condividono la loro gioia per il premio Awards del libro 2024 ricevuto ad Atene durante il Summit 2024

Foto cortesia con Irene Doura-Kavadia e Luisa Camere

COSÌ MI SEMBRA
che sono rimasto in un sogno.
la sonnolenza pomeridiana
aromi di campane
  il piccione tuba.
       Piccole trombe
       disturbano i miei sensi
       Mi riempiono i palmi di sangue.

Sveglio!  e in lontananza

Una dea scende dall’Olimpo
cerca l’acqua vuole calmarsi
la sete divorante…
Sei arrivato! Non c’era nessuna mela
Nemmeno la guerra di Parigi è stata guidata.

Lentamente, Lima, Madrid continui,
Roma e la destinazione dei tuoi sogni.

            Da lì venne il rapsodo…
            Eccoti arrivato.
            Poeta compagno
            di ore
            e lettere.

          Grazie Luisa Camere
          mostra due immagini
          tuo e mio, 
          Tu eri il Premio.

Non voglio lasciare il bellissimo sogno
Tunica bianca, 
“Leda con tulle vaporoso”

        Vostra Grazia, nello sguardo celeste
         riempiva i locali era il Palazzo.

Furgone rosso pieno di ali
carico d’amore.
Gli allori ti coronano la fronte.

Piura, 4 luglio 2024

Grazie a Dio, grazie al tuo bellissimo spirito, alla tua brillante semplicità, al tuo cuore infantile nell’accettare il gioco della dinamica, abbiamo raggiunto i nostri amati desideri e il tuo spirito inquieto ha insistito per andare alla pagina successiva PUBBLICARE ed eccoci qui Luchita, con gratitudine a Dio, alla vita che ci ha donato l’immenso sostegno delle nostre famiglie.
FELICE e FIERO DEL NOSTRO “CARICO D’AMORE”, che si è fatto strada ed è arrivato.

Grazie a Preeth Padmanabhan Nambiar, dall’India, Irene Doura-Kavadia, dalla Grecia e Johanna Devadayavu dall’India, sono gli ideatori e coloro che hanno reso possibile questo grande RICONOSCIMENTO, concedendo a “CARICATO D’AMORE” il

  PREMIO LIBRO D’ORO,

Attraverso la Fondazione Writers Capital e grazie alla persona che ci ha proposto ed è stata attenta al nostro lavoro, mi riferisco a Elisa Mascia dall’Italia, alla quale ci accomunano tanti momenti e luoghi del Mondo Poetico Letterario.
Da Elisa Mascia ho ricevuto l’invito a partecipare al PANORAMA INTERNACIONAL ARTS&LITERATURE FESTIVAL, ho ricevuto all’inizio il sostegno dell’amata Mariella Porras dal Venezuela.

Per la mia semplicità, figlia di un Paese di contadini, di genitori di provata decenza e che lavorano dall’alba al tramonto.
Ricevere questa notizia mi ha commossa al punto da piangere come una bambina, per poter raggiungere il Paradiso e ricoprire i miei amatissimi genitori del meritato orgoglio.  Sono grata, naturalmente, alla mia famiglia, che ha finalmente accettato la mia appartenenza a quello che chiamo “Il mio nuovo mondo”.
Luisa te lo dirà con parole sue.

Mia cara amica, compagna di lettere unite da “CARGADITOS DE AMOR” in un modo così bello con la purezza del cuore del “nostro bambino”.
Grazie per il tuo enorme impegno in ogni modo, nonostante il tuo piedino delicato sei riuscita a compiere la tua missione che hai fatto tua fin dal primo momento.
Scritto da Margarita Salirrosas de Verdeguer

Con infinita gioia copio le parole di Luisa Cámere.

” È stato davvero un privilegio ricevere il Golden Book Award da me e Margarita Salirrosas de Verdeguer.  Sapere che Cargaditos de amor ha viaggiato per il mondo ed è stato premiato dalla Writers International Edition è stato un onore.  Grazie Irene Doura-Kavadia per questo riconoscimento, mi sono sentito molto orgoglioso e ringrazio Dio, la mia famiglia e la meravigliosa poetessa e manager culturale che è stata l’artefice di questo legame Elisa Mascia.  Mai più felice, grato per la vita di ricevere un premio da Atene, culla della poesia, di grandi pensatori come Aristotele, Platone, Socrate, culla della democrazia e della cultura occidentale… Non dimenticherò mai questo momento che vivrà ineffabile nella mia memoria e nel mio cuore!  “磊
Luisa Camere

TAL ME PARECE
que me quedé en un sueño.
el sopor de la tarde
aromas de campanillas
arrullos de torcazas.
      Minúsculas trompetas
      alborotan mis sentidos
      llenan mis palmas de sangre.

¡Despierto! Y a lo lejos

Una diosa baja del olimpo
busca agua quiere calmar
la sed devoradora…
¡Llegaste!, no hubo manzana
Ni Paris beleidoso pastoreaba.

Despacito, Lima, Madrid sigues,
Roma y tu destino insoñado.

           De allí salió el rapsoda …
           Allí  llegaste tú.
           Poeta compañera
           de horas
           y de letras.

         Gracias Luisa Camere
         muestras dos imágenes
         tuya y mía, 
         Tú fuiste el Premio.

No quiero salir del bello sueño
Túnica blanca, 
“Leda con vaporoso tul”

       Tu gracia, en celeste mirada
        llenó el recinto fue Palacio.

Camioneta roja llena de alas
cargadita de amor.
Laureles coronen tu frente.

Piura, 04 de julio de 2024

Gracias a Dios, gracias a tu bello espíritu, tu brillante sencillez, a tu corazón niño al aceptar el juego de dinámicas, echamos mano a nuestras amadas añoranzas y  tu espíritu inquieto se empeño en ir a la página siguiente PUBLICAR y aquí  estamos Luchita, con agradecimiento a Dios, a la vida que nos puso el inmenso apoyo de nuestras familias.
FELIZ y ORGULLOSA DE NUESTRO “CARGADITOS DE AMOR”, que se abrió paso y llegó.

Gracias  a Preeth Padmanabhan Nambiar, de La India Irene Doura-Kavadia, de Grecia yJohanna Devadayavu de La India, ellos son los creadores y los que han hecho posible este grandioso RECONOCIMIENTO, concediendo ” CARGADITOS DE AMOR” el

GOLDEN BOOK AWARD,

A través de Writers Capital Fundation y gracias a quien nos propuso y estuvo pendiente  de nuestro trabajo, me refiero  a Elisa Mascia de Italia, con quien nos une muchos momentos y lugares del Mundo Literario Poético.
De Elisa Mascia recibí la invitación  para participar en PANORAMA INTERNACIONAL ARTS&LITERATURE FESTIVAL, recibí  en los inicios el apoyo de la querida Mariella Porras de  Venezuela.

Para mi sencillez, hija de un pueblo de campesinos, de padres de probada decencia y de trabajo de sol a sol.
Recibir esta noticia me emocionó hasta el llanto de niña, para que llegara al cielo y bañar de orgullo merecido a mis muy amados padres. Agradezco, naturalmente a mi familia, que finalmente han aceptado mi pertenencia a lo que llamo “Mi nuevo mundo”.
Luisa ya les contará con sus propias palabras.

Mi querida amiga compañera de letras unidas por “CARGADITOS DE AMOR ” de una manera tan bonita con la pureza de  nuestro corazón niño.
Gracias  por tu tremendo esfuerzo en todos los  sentidos, pese a tu delicado piececito pudiste cumplir con tu misión que la hiciste tuya desde el primer momento.

Margarita Salirrosas de Verdeguer

Con infinita alegría copio las palabras  de Luisa Cámere.

Fue realmente un privilegio haber sido la portadora de recibir el Premio Golden Book  de Margarita Salirrosas de Verdeguer y de mi persona. Saber que Cargaditos de amor recorrió el mundo y fue premiado por Writers International Edition ha sido un honor . Gracias Irene Doura-Kavadia por esta distinción , me sentí muy orgullosa y le doy gracias a Dios a mi familia y a la  poeta y gestora cultural maravillosa que fue la artífice de esta connection Elisa Mascia. Nunca más feliz , agradecida por la vida por recibir un premio desde la Atenas , la cuna de la poesía, de los grandes pensadores como Aristóteles, Platón , Sócrates , cuna de la democracia y de la cultura occidental.. nunca olvidaré este momento que vivirá inefable en mi memoria y en mi corazón! 磊

Sharing beautiful moments during Global Vision Summit 2024
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La “Portalettere”di Francesca Giannone ediz.Nord 2023,Gabriella Paci

“La portalettere “ di Francesca Giannone ediz.Nord 2023

Una storia, quella del romanzo “la portalettere “che rivendica la forza indomabile di una donna che riesce non solo ad assumere un ruolo riservato fino ad allora agli uomini, ma che cambierà il punto di vista di altre donne ,realizzando una casa di accoglienza per quante bisognose di assistenza e di riparo. E questo in un paesino del sud, Lizzanello,(Lecce)nella prima metà del 900. Anna Alleva ,nonna della mamma dell’autrice, Francesca Giannone, non ha all’inizio vita facile in un luogo dove lei ,donna del nord, si scontra con pregiudizi ed ostilità forte solo del suo sostegno dell’adorato marito Carlo e del cognato Antonio, segretamente innamorato di lei, donna così bella e indomabile e legato da affinità elettive.Una storia di resilienza,di costume ma anche d’amore e di dedizione che lega i protagonisti della famiglia Greco che si afferma  nella produzione del vino che esporterà anche all’estero.Amori familiari ma anche segreti e amori proibiti quelli che girano intorno ad Anna, la vera protagonista di tutto il romanzo che poerta il titolo a lei dedicato “La portalettere”.

Una storia che ha sullo sfondo le vicende politiche del momento ,con la seconda guerra mondiale,le auto e le istanze femministe portate avanti da donne pioniere come Anna,della quale sappiamo i turbamenti,i dubbi,ma che vediamo soprattutto nella praxis cioè nell’agire che la contraddistingue e che la fa risorgere anche dopo la morte del suo Carlo.

Uno stile colloquiale ,che ci fa da subito appassionare a seguire le vicende di questa donna passionale e impavida e dei personaggi che a lei si legano,senza mai toglierle il ruolo,a volte celato, della protagonista che in qualche modo interferisce,anche suo malgrado con le storie altrui

Chi ama leggere storie che tracciano ambienti ,paesaggi e tradizioni e immergersi nella storia autentica di persone che vivono sconfitte, dolori, delusioni e conquiste, non potrà non amare questo romanzo, apprezzato del resto anche dalla critica

Recensione di “Il paese degli «io»” di Lucia Triolo. Un Viaggio Filosofico nella Poesia dell’Essere

“Il paese degli «io»” di Lucia Triolo rappresenta un’affascinante incursione nel mondo della poesia contemporanea, in cui la scrittura dell’autrice si distingue per la sua capacità di coniugare l’immaginazione con la razionalità.

Lucia Triolo ci offre un’opera in cui la poesia non si limita a evocare visioni oniriche o ad abbandonarsi alla pura immaginazione. Al contrario, la sua poetica si fonda su una solida struttura razionale, anche quando i deragliamenti semantici sembrano portarci verso mondi alternativi. Questa apparente contraddizione è il cuore pulsante del libro: una lettura attenta e oggettiva rivela infatti una coerenza strutturale che si intreccia con una profonda riflessione filosofica.

La “postura filosofica” della Triolo, come descritto nel libro, è un aspetto essenziale della sua strategia espressiva. Non è alla ricerca di visioni mistiche o di una realtà trasfigurata, ma piuttosto di una disgregazione ironica e dolente dell’essere. La sua poesia diventa così un mezzo per esplorare le fratture e le incoerenze dell’esistenza, senza perdere mai di vista una certa ironia che rende il tutto sorprendentemente accessibile e umano.

“Il paese degli «io»” è quindi un’opera che sfida il lettore a guardare oltre la superficie delle parole, a cercare il significato nascosto dietro ogni verso. La scrittura di Lucia Triolo, pur mantenendo una dimensione immaginifica, non si distacca mai completamente dalla realtà, offrendo una visione disincantata e al tempo stesso profondamente coinvolgente del nostro essere nel mondo.

In conclusione, “Il paese degli «io»” è un viaggio poetico che invita alla riflessione, un’opera che affascina per la sua capacità di coniugare razionalità e immaginazione, filosofia e ironia, in una disgregazione dell’essere che è al contempo dolorosa e liberatoria.

https://www.ibs.it/paese-degli-io-libro-lucia-triolo/e/9791281459229

“Alda Merini. L’eroina del caos” – Un Viaggio nel Cuore di una Poetessa Incontrastabile. Recensione di Alessandria today

“Attraverso il Caos, la Poesia di Alda Merini”

Annarita Briganti, in “Alda Merini. L’eroina del caos”, ci porta nell’intimo mondo di Alda Merini, una delle più grandi poetesse italiane, esplorando la sua vita travagliata, la sua arte sconvolgente e la sua lotta contro la malattia mentale. Questo ritratto biografico non si limita a narrare eventi, ma tenta di catturare l’essenza di una donna la cui esistenza è stata segnata da un genio poetico indissolubilmente legato al tumulto emotivo e creativo.

Briganti ci presenta una Merini che vive nel caos, lo affronta, e lo trasforma in arte. Con un linguaggio che si fa specchio del suo soggetto, l’autrice dipinge una figura di inestimabile importanza nel panorama letterario, mostrando come la sua poesia emerga dalla disordine come qualcosa di puro, necessario e inevitabile.

Il libro è una narrazione intensa e commovente che, attraverso interviste, aneddoti e analisi, ci fa conoscere la Merini non solo come artista, ma anche come donna, amante, madre e paziente psichiatrica. Ci porta a comprendere che il caos, per Merini, non era soltanto una condizione esistenziale, ma un luogo creativo, una fonte inesauribile di ispirazione.

“Alda Merini. L’eroina del caos” è quindi un viaggio che va oltre la biografia per divenire un’esplorazione della condizione umana, un omaggio a una donna che ha vissuto in bilico tra dolore e bellezza e che ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura italiana. Per chiunque sia affascinato dal legame tra creatività e follia, o per chi cerchi di capire come la poesia possa nascere dal più profondo disordine, questo libro è una lettura fondamentale.

“L’altra verità. Diario di una diversa” – Il Mosaico Intimo di Alda Merini. Recensione di Alessandria today

“L’altra verità. Diario di una diversa” di Alda Merini è molto più di un diario: è una confessione poetica, un intreccio di ricordi, pensieri e sensazioni che escono dall’anima turbolenta di una delle voci più autentiche e struggenti della letteratura italiana del Novecento.

Merini si spoglia delle convenzioni, rivelando la sua “altra verità”, quella che scava nelle pieghe della diversità, della follia e del dolore, ma anche dell’amore, della passione e della spiritualità. Ogni pagina è un frammento di vita vissuta con intensità bruciante, ogni parola trasuda la sincerità di chi ha fatto della propria esistenza una perenne opera d’arte.

Il libro si presenta come un viaggio nel profondo, dove la Merini si confronta con le proprie ombre, le proprie luci, le istituzioni psichiatriche, la società e la solitudine, il tutto permeato da una poesia che è come un fiume in piena: talvolta dolce, talvolta devastante.

Leggere “L’altra verità” richiede coraggio. È una lettura che non lascia indifferenti, capace di commuovere e di disturbare, di sollevare interrogativi e di offrire, a suo modo, conforto. Non si può uscire indenni dall’incontro con queste pagine, così come non si può rimanere gli stessi dopo aver incrociato lo sguardo della Merini attraverso le sue parole.

Questo diario è un invito a incontrare Alda Merini, la donna, la poetessa, l’eterna “diversa”, che ha vissuto la vita con la passione di chi sa che l’arte è l’unico vero antidoto contro l’incomunicabilità dell’esistenza.

“L’altra verità. Diario di una diversa” non è un libro da leggere, è un libro da vivere. Ogni frase vi trascinerà in un mondo dove poesia e realtà danzano insieme, senza mai lasciarsi.

Recensione: “Navigare i Misteri – La Suspense di ‘Onde di Inganni di Miriam Maria Santucci'”. A cura di Alessandria today

“Onde di Inganni” di Miriam Maria Santucci è una tessitura complessa di destini e misteri in mare aperto. Ambientato sul transatlantico Eugenio Costa negli anni ’80, il romanzo si dipana tra le correnti di intrighi personali e segreti profondamente custoditi, evocando le sfumature oscure dell’animo umano in un luogo in cui la fuga è impossibile e ogni onda potrebbe portare alla luce la verità.

Santucci ci introduce in un microcosmo fluttuante dove ogni passeggero porta con sé una storia, un segreto, un peso dell’anima. La vita del giovane cameriere incaricato dell’intrattenimento si intreccia con quella dei viaggiatori, diventando testimone e partecipe di rivelazioni che scuotono l’esistenza di tutti a bordo.

Il romanzo avvince, pagina dopo pagina, con colpi di scena e rivelazioni, come onde che si infrangono contro lo scafo di una nave, lasciando il lettore con il fiato sospeso. La bambina al centro della storia diventa il fulcro attorno al quale ruotano le esistenze degli altri personaggi, un simbolo di innocenza che cela un potere capace di cambiare il corso degli eventi.

Santucci ha tessuto una narrazione dove l’oceano non è solo lo scenario ma il medium stesso delle verità che emergono. “Onde di Inganni” è un viaggio nel cuore di un mistero, dove il desiderio di giustizia e la lotta per proteggere ciò che si ama si scontrano con la volontà di svelare l’inganno.

Per gli amanti dei thriller psicologici e delle storie che esplorano la profondità delle relazioni umane all’interno di ambientazioni chiuse e intense, “Onde di Inganni” è un libro che promette un’avventura emozionante, ricca di suspense e introspezione, guidando il lettore attraverso le onde tumultuose del destino umano.

LE DONNE DI ARTEMISIA, di Rita Stanzione

La poesia dalle parte delle donne

il concorso letterario: LE DONNE DI ARTEMISIA promosso da Poesie Metropolitane e MomentiDiversi.

Dopo il successo delllo scorso anno,  Poesie Metropolitane insieme al Blog MomentiDiversi rinnova l’impegno sociale attraverso la poesia per parlare ancora una volta del femminile con la seconda edizione del contest letterario “Le donne di Artemisia”.

Oggi più che mai è necessario un intervento per il sociale, un cambio di rotta, volto a sensibilizzare l’opinione pubblica, cercare di restituire alle donne la loro dignità, il loro posto nel sociale; spronarle a sognare, raggiungere i loro obiettivi, denunciare la violenza anche attraverso la forza delle parole. Il concorso letterario nasce allo scopo di premiare poesie e racconti con la pubblicazione in un’antologia che si vorrebbe portare nelle scuole, per strada, per farlo diventare un appuntamento annuale ma anche un progetto di crescita, un’opportunità per tutte le donne e per chi voglia cambiare idea su alcuni concetti. Anche questa edizione si arricchisce della collaborazione con la rivista Momenti DiVersi di Irene Mascia che ospiterà alcuni testi meritevoli nella nuova edizione.

L’antologia sarà pubblicata verso il finire dell’anno 2023. All’interno del libro oltre ai vincitori tante voci di donne che lavorano nel sociale che offriranno al lettore le loro storie.

Il concorso letterario in questione ha durata 13 luglio – 15 ottobre a seguito della recente proroga; il tema proposto è “Noi donne”. Un contest poetico dedicato all’universo del femminile, alla sensibilizzazione e al contrasto della violenza di genere, a ogni tipo di azione quotidiana che può ledere la dignità della persona, con attenzione al racconto di ogni sfaccettatura del femminile.

Il contest si suddivide in due sezioni:

A: Poesia in lingua italiana (massimo 25 versi);

B: Racconti oppure Storie autobiografiche (massimo n. 1 cartella).

La quota di partecipazione per ciascuna sezione è di 10 euro.

Dieci poesie vincitrici nelle Sezione A del concorso saranno pubblicate sull’antologia cartacea “Le donne di Artemisia” e nel LibroAgenda 2024. Le prime cinque classificate saranno pubblicate anche sulla rivista “Momenti DiVersi”.

Cinque storie autobiografiche saranno pubblicate nell’antologia “Le donne di Artemisia” e nel LibroAgenda 2024. Il racconto primo classificato verrà pubblicato sulla rivista Momenti DiVersi.

A ciascuno dei vincitori sarà consegnato un attestato di merito.

Per ulteriori informazioni e per scaricare la modulistica di partecipazione, è possibile consultare il link:
https://www.poesiemetropolitane.com/regolamento-le-donne-di-artemisia-ii-edizione-contest-letterario-dedicato-al-mondo-femminile-dal-13-luglio-al-30-settembre/2023/07/13/

Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri | Titolo: Se l’acqua ride, di Paolo Malaguti

Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri | Titolo: Se l’acqua ride

Loretta Rainato

Nei periodi estivi e dopo la terza media il ragazzo impara il lavoro del nonno e del papà, trasportatori di generi di prima necessità via fiume, con il burcio, (barca tipica dal fondo piatto), la Teresina. Si parte dal canale Battaglia, attraverso il Bacchiglione e il Brenta fino ad arrivare al mare Adriatico verso Chioggia, Venezia, Trieste. Sono gli anni 60, la terra è la bassa padovana e si avvicina l’alluvione del 66 con le sue tragiche conseguenze. Questo lavoro così affascinante agli occhi del ragazzo sarà destinato a scomparire, per dare spazio al trasporto via terra, così come tutti i lavori connessi, il cavalante, il cariolante…

I ricordi della mia infanzia mi sono tornati tutti in mente, risvegliati dalle parole nel mio dialetto di Padova, dai detti e dai proverbi. Le descrizioni dei paesaggi con la nebbia (caligo), della notte con le lucciole, dell’acqua de fiume, sono vera poesia, come pure lo stupore e la meraviglia di Ganbeto all’arrivo a Venezia in una mattina di sole.

“Quando senti che l’acqua ride, che gorgoglia, vuol dire che lì c’è una piera, o il fondo basso, e bisogna starci alla larga. Se l’acqua ride, il burcio piange”. Questo è uno dei tanti insegnamenti impartiti dal padre e dal nonno Caronte al nipote soprannominato Ganbeto, che non ho capito come si chiama, forse non lo ricordo o forse non è proprio scritto nel libro! 😊

Nei periodi estivi e dopo la terza media il ragazzo impara il lavoro del nonno e del papà, trasportatori di generi di prima necessità via fiume, con il burcio, (barca tipica dal fondo piatto), la Teresina. Si parte dal canale Battaglia, attraverso il Bacchiglione e il Brenta fino ad arrivare al mare Adriatico verso Chioggia, Venezia, Trieste. Sono gli anni 60, la terra è la bassa padovana e si avvicina l’alluvione del 66 con le sue tragiche conseguenze. Questo lavoro così affascinante agli occhi del ragazzo sarà destinato a scomparire, per dare spazio al trasporto via terra, così come tutti i lavori connessi, il cavalante, il cariolante…

I ricordi della mia infanzia mi sono tornati tutti in mente, risvegliati dalle parole nel mio dialetto di Padova, dai detti e dai proverbi. Le descrizioni dei paesaggi con la nebbia (caligo), della notte con le lucciole, dell’acqua de fiume, sono vera poesia, come pure lo stupore e la meraviglia di Ganbeto all’arrivo a Venezia in una mattina di sole.

Anche questa volta il gruppo di lettura della biblioteca mi ha consigliato bene, e voglio condividerlo con voi. Portate pazienza, troverete parole strane (ma si capiscono) e mancheranno delle doppie (noi veneti non le usiamo tanto) ma ne varrà la pena!

Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri

Il nuovo thriller di Alessandra De Matteis, a cura di Silvestra Sobrera

Alessandra De Matteis presenta il suo romanzo Noli me tangere.

 Secondo te scrivere cosa vuol dire, o cosa vuol dire per te?

La risposta a questa domanda, è, anch’essa, nella premessa del romanzo: “Ma scrivere, per me, non è un lavoro e non è nemmeno un hobby: è l’unico modo per veder accadere l’impossibile. Per renderlo possibile. L’unico modo per liberare l’ordinario corso delle cose dalle costrizioni impostegli dalle regole precostituite del mondo, conoscendo, tuttavia, la netta distinzione tra le due dimensioni.” 

Scrivere questo romanzo per me ha significato poter esprimere forte quel sentimento di ingiustizia che ho provato nei confronti del destino quando ho visto per la prima volta Rosalia, e mi ha fatto pensare a quanti altri bambini, quotidianamente, costantemente, nel tempo, sono vittime ingiuste di una sorte immeritata. Ho sempre scritto, fin da piccola: diari, lettere, pensieri, timori. Era ed è sempre stato un modo per esorcizzare paure e cullare speranze. 

 La parte più semplice dello scrivere?

L’abbandono alle infinite possibilità regalate da un foglio bianco. La consapevolezza che possa succedere di tutto, non avere limiti: i mondi del possibile e dell’impossibile possono collidere e confondersi.

Trama:

A cinque anni di distanza dalla notte in cui per Jeremy e Alice il confine tra vita e morte è diventato sottile come un foglio di carta velina, quel passato da cui sembravano essere ormai lontani e al sicuro ritorna sotto forma di richiesta d’aiuto. Un giovane studioso deve salvare la carriera a cui ha votato la sua esistenza, compiendo ogni sorta di sforzo per tutelare dal tempo e nel tempo Rosalia, “la Bella Addormentata di Palermo”, mentre un analista dati del governo degli Stati Uniti cerca di difendere la propria dalle interferenze di un uomo che vuole condurlo su una strada della quale non riesce a comprendere il senso e la meta. Sullo sfondo, la figura di due padri accomunati dallo stesso terribile destino, che si intreccia con quello di tutti i protagonisti i quali capiranno troppo tardi ciò di cui sono realmente parte, cosa e chi li lega.

Scheda del libro:

Autrice: Alessandra De Matteis

Titolo: Noli me tangere

Anno di pubblicazione: 08 maggio 2023

Presentato da: Agenzia di marketing editoriale Ciclope Lettore

Genere: Thriller

La Portalettere, di Francesca Giannone: Un Viaggio Inatteso attraverso le Emozioni umane. Recensione di Alessandria today

“La Portalettere” di Francesca Giannone è un romanzo delicatamente costruito che cattura l’anima del lettore sin dalle prime pagine. Articolato in una trama sublimemente intrecciata, il libro offre un ritratto commovente e penetrante del mondo emotivo delle sue protagoniste.

Foto da: lafeltrinelli.it

“La Portalettere: Un Viaggio Inatteso attraverso le Emozioni umane”

L’autrice mostra un’incredibile abilità nell’intrecciare le storie personali dei destinatari delle lettere con quella della portalettere, creando un racconto profondamente umano. C’è una sensazione di autenticità che risuona in ogni pagina, rendendo quasi tangibili le emozioni dei personaggi.

La scrittura di Giannone è affascinante ed elegante, ricca di dettagli evocativi che ti fanno sentire come se tu stessi passeggiando per le strade della città insieme alla protagonista. La sua descrizione delle emozioni e delle interazioni è tanto delicata quanto potente, fornendo un quadro sincero della natura umana.

“La Portalettere” è un viaggio emozionale che tocca il cuore del lettore. Francesca Giannone ha scritto un’opera di grande sensibilità e intensità, che esplora con grazia l’aspetto umano della vita quotidiana. Un libro sicuramente da non perdere per gli amanti delle storie profonde e commoventi.

Recensione: Le armi della luce di Ken Follett, a cura di Alessandria today

“Le armi della luce” di Ken Follett è un romanzo coinvolgente e ben documentato, che mescola abilmente avvenimenti storici con vicende umane. Con uno stile narrativo avvincente e personaggi indimenticabili, Follett ci regala un viaggio indimenticabile nel passato, mostrandoci quanto sia importante comprendere e riflettere sulle lezioni che la storia ci offre.

Foto: lafeltrinelli.it

Recensione: Le armi della luce di Ken Follett

“Le armi della luce” è il quinto capitolo della saga di Kingsbridge di Ken Follett, un’opera epica che ci trasporta nell’affascinante mondo del XIX secolo, un’epoca di grandi cambiamenti e rivoluzioni. In questa straordinaria narrazione, l’autore ci guida attraverso un intreccio ricco di dettagli storici accuratamente documentati, caratterizzato da eroi coraggiosi, cattivi perfidi e la lotta per un futuro migliore.

La trama si svolge tra il 1792 e il 1824, un periodo segnato da profondi mutamenti sociali ed economici. A Kingsbridge, una città con una lunga tradizione di manifattura tessile, l’industrializzazione fa il suo ingresso inesorabile, portando con sé la miseria per la maggior parte della popolazione. Questo scenario di cambiamenti rivoluzionari si intreccia con gli eventi storici cruciali dell’epoca, come la guerra contro Napoleone Bonaparte e la battaglia di Waterloo.

I personaggi di “Le armi della luce” sono l’anima di questa epopea. Un gruppo variegato di individui, collegati tra loro in modi sorprendenti, si muove sullo sfondo di una società in rapida trasformazione. Tra di essi, una coraggiosa filatrice, un ragazzo geniale, una giovane idealista che lotta per i diritti dei bambini disagiati, un commerciante di tessuti intrappolato dai debiti ereditati, una moglie infedele, un operaio ribelle, un artigiano audace, un vescovo inetto e un ricco imprenditore spietato, tutti contribuiscono a rendere questa storia indimenticabile.

Ken Follett dimostra ancora una volta la sua abilità di affascinante narratore, immergendoci nel passato con una precisione storica sorprendente. La sua capacità di fondere le vicende personali dei personaggi con gli eventi storici globali crea una trama coinvolgente che tiene il lettore incollato alle pagine.

Un aspetto notevole del romanzo è la puntuale rappresentazione dell’ascesa dell’industrializzazione e le conseguenze che essa comporta per le classi sociali più deboli. La lotta tra i lavoratori e i proprietari delle fabbriche, la ribellione contro l’oppressione e l’arruolamento forzato nell’esercito offrono uno spaccato realistico della dura realtà dell’epoca.

La caratterizzazione dei personaggi è uno dei punti forti del libro. Sono ritratti in modo tridimensionale, con sfumature di grigio che li rendono credibili e umani. Le loro sfide personali, i conflitti interiori e le ambizioni contribuiscono a dar vita a una storia avvincente.

In conclusione, “Le armi della luce” di Ken Follett è un romanzo coinvolgente e ben documentato, che mescola abilmente avvenimenti storici con vicende umane. Con uno stile narrativo avvincente e personaggi indimenticabili, Follett ci regala un viaggio indimenticabile nel passato, mostrandoci quanto sia importante comprendere e riflettere sulle lezioni che la storia ci offre. Questo libro merita sicuramente un posto nella biblioteca di ogni appassionato di narrativa storica e di chiunque ami immergersi in un’epoca passata con grande dettaglio e autenticità.

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Onde delle mie poesie (Ita – Esp), Marcello Comitini.

Ripubblicato da Frida la Loka

Con stremo piacere condivido con voi amici, i versi d'un poeta stremamente sensibile quanto lungimirante dei giorni nostri, il nostro amico Marcello Comitini. 
Marcello Comitini

a Catherine, onda d’amore

Onde delle mie poesie

Sollevate dall’inquietudine perenne delle mie poesie
onde armoniose e azzurre si adagiano lungo il tuo corpo
schiumano fra i tuoi corti capelli di maschio
ti carezzano sin sulla punta delle dita.
Tra le mani le senti turgide come le vene del tuo sesso.
Vorresti immergerti nella loro sostanza
di parole e carne.

Onde misteriose e intimamente desiderate
che sfiorano anche te donna
ti carezzano con dolcezza i seni
toccano il cuore
scivolando sulla seta del tuo ventre
s’insinuano tra le tue gambe
ti fanno chiudere gli occhi e sognare.

Voi ed io all’apice del desiderio sentiamo
che l’amore ci lega
e le onde delle mie poesie ci accompagnano
come vele frementi.
Ci conducono nei porti dove oziano barche
e velieri che hanno solcato litorali di terre
dalla natura rigogliosa
dai nomi che ricordano isole
di voluttà e passione.

Cullati dalle onde dei miei versi
amiamo e speriamo.

A volte nelle mie poesie onde gonfie e rugose
si rivoltano sollevate dai venti
che giungono da città disumane
di solitudine e alienazione.
Specchi di vane speranze iniettano
il loro triste incanto
sin dentro i cuori di coloro che percorrono
lunghi viali assordati da parole che i vincitori urlano.

Onde delle mie poesie inaridite dal sole
che brucia come l’uomo intere foreste
e la calotta d’ozono che lo protegge
e uccide animali, spiana montagne
devia e ferma lo scorrere dei fiumi.

Poesie tormentate dalle pene dei deboli
dei poveri degli sfruttati dei dimenticati
delle donne stuprate
abbandonate su spiagge di sangue
degli emigranti
che chiedono aiuto a una nave
che gira su quelle acque e i passeggeri si sporgono
dagli oblò cerchiati d’oro
aprono e chiudono le braccia
li lasciano annegare in colpevole silenzio.

Tutte onde nel mare inquieto delle mie poesie
che s’infrangono sulle scogliere della ragione
dei sentimenti dei desideri.
Siete voi, amici e fratelli, uomini e donne
uniti dall’amore reciproco
per me per l’umanità per l’arte
che v’immergete e salvate l’essere abbracciando la dignità
che conosce quanto sia dura la vita
e quanti disprezzino quella degli altri.

Olas de mis poesías

Elevadas por la inquietud perenne de mis poesías
olas armoniosas y azules se relajan a lo largo de tu cuerpo
espuman entre tus cortos cabellos masculinos
te acarician, hasta la punta de los dedos;

Entre tus manos, las sientes turgentes
como las venas de tu sexo,
desearías sumergirte en la substancia, de palabras y carne.

Olas misteriosas e intimamente deseadas que a tí tambíen tocan, mujer
acariciando suavemente los senos, llegando a tu corazón
deslizándose sobre la seda de tu vientre, se escurren entre tus piernas y cierras los ojos y sueñas.

Ustedes y yo desde la cima del deseo,
sentimos que el amor nos une
y las olas de mis poesías nos acompañan
como velas palpitantes.

Nos conducen en puertos donde ociosos duermen, barcos y veleros 
que han navegado litorales de tierras, de exuberante naturaleza
con nombres que recuerdan, islas de placer y pasión.

Acurrucados por las olas de mis versos, amamos y esperamos.

A veces en mis poesías, las olas son hinchadas y arrugadas, se alzan en vuelo de vientos que llegan de ciudades deshumanas, de soledad y alienación.

Espejos de vanas esperanzas inyectan su triste encanto
hasta en los corazones que recorren, largas avenidas 
ensordecidas de palabras que los Vencedores gritan.

Olas de mis poesías, secas al sol que quema como el hombre, enteras forestas y la capa de ozono que lo protege; 
mata animales, arraza montañas, desvía y frena el curso de ríos.

Poesías atormentadas por la pena de los débiles,
de los pobres, de los explotados, de los olvidados,
de las mujeres violadas,
abandonadas en playas de sangre de inmigrantes
que piden ayuda a un barco que va,
sobre las mismas aguas y los pasajeros se asoman
de las redondas ventanillas, decoradas de oro,
abren y cierran los brazos
dejándolos ahogarse en un silencio culpable.

Todas, olas en el mar agitado de mis poesías,
que rompen contra el acantilado de la razón de sentimientos, de deseos.

Son ustedes, amigos y hermanos, hombres y mujeres
unidos del amor recíproco por mí,
por la Humanidad, por el Arte,
que se sumergen y salvan el Ser,
abrazando la Dignidad
que sabe cuán dura es la vida
y cuantos desprecian las de los otros.

Marcello Comitini

Tua

19 luglio, 2023

dal blog personale http://fridalaloka.com

Frida Kahlo, il suo mese – da Frida la Loka

Sfogliando pagine, da Frida la Loka, Lombardia

Le prime pagine del DIARIO sono un preludio al mondo surrealista che prevale nel resto del documento.
Continuamente, si nota un (equivoco?) che fa intravedere la sua indifferenza ai “fatti razionali”, suggerendo diversi modi di pensiero, ma tutti con una costante, la sua discordanza fra realtà e “illusorietà”

Diario de Frida kahlo. Traduzione e adattamento di Frida la Loka.
Immagine di portata: frammento disegno del Diario
Diego,
vero è, tanto grande, che non
vorrei, né parlar, né dormir
né ascoltar, né amar.
Sentirmi racchiusa,
senza timore al sangue,
senza tempo né magia
dentro alla tua propria paura,
e dentro alla tua angoscia e
nello stesso rumore del tuo cuore.

Tutta questa pazzia,
se te la chiedessi,
io so che sarebbe, per il tuo silenzio,
solo turbamento.
Ti chiedo violenza,
nel senza senso,
E tu, mi doni, la tua luce e calore.
Dipingerti vorrei, per averli tanti nella mia confusione,
La forma concreta
Del mio gran amor.

F.

Oggi. Diego mi ha baciata.
Ogni momento, lui è il mio bambino, il mio bimbo nato, ogni pagina, diario di me stessa.

Tua

20 luglio, 2023

Dal blog personale di http://fridalaloka.com

Ripubblicato su http://2010fugadapolis.wordpress.com

Frida Kahlo – il suo mese, il mio mese, oggi particolarmente.

Sfogliando pagine, 31 – di Frida la Loka

Un 6 luglio di 1907, nasceva Magdalena Cármen Frida Kahlo Calderón, maggiormente conosciuta come Frida Kahlo.

Diario di Frida Kahlo. Pag. 31. Traduzione e adattamento di Frida la Loka
Oggi mercoledì 22 gennaio,  1947

Tu mi piovi
io ti cielo
Tu la finezza,
L'infanzia,
la Vita
amore mio
bimbo; vecchio
Madre e centro;
blu, tenerezza.
Io ti dono il mio universo
E tu mi vivi.

Sei tu a chi oggi amo.
Ti amo con tutti i miei amori
Ti doneró il bosco
Con una piccola casa dentro
Con tutto il buono che ci sia

Nella mia costruzione,
E tu, vivrai contento,  desidero
Che tu possa vivere contento.
Anche sé, io ti darò sempre
La mia assurda solitudine
E la monotonia d'una  complessisima
Diversità di amori
Lo vuoi?
Oggi, amando gli inizi
E tu, ami

Tua

6 luglio, 2023

Dal blog personale di http://fridalaloka.com

Ripubblicato in http://2010fugadapolis.wordpress.com

Ripubblicato in http://alessandria.today

Un buon posto in cui fermarsi, di Matteo Bussola: Una toccante riflessione sulla fragilità e la ricerca della felicità. Einaudi Editore

Scopri il toccante romanzo di Matteo Bussola, “Un buon posto in cui fermarsi”, che esplora la fragilità umana senza stereotipi. Attraverso storie commoventi e personaggi autentici, l’autore ci guida nella ricerca del senso della vita e della felicità. Leggi la recensione completa per immergerti in questa narrativa ricca di emozioni e scoprire come la resa può portare ad una inaspettata felicità.

La Feltrinelli

Matteo Bussola, Un buon posto in cui fermarsi, romanzo, fragilità, ricerca della felicità, recensione libro.

https://www.lafeltrinelli.it/

Un buon posto in cui fermarsi di Matteo Bussola: Una toccante riflessione sulla fragilità e la ricerca della felicità

Recensione:

In “Un buon posto in cui fermarsi”, l’autore Matteo Bussola ci regala un romanzo commovente che affronta tematiche profonde e universali. Con la sua scrittura schietta e carica di umanità, Bussola ci guida attraverso le vite di diversi personaggi, ognuno alle prese con la propria fragilità e la ricerca di un senso nella vita.

Ciò che colpisce fin dalle prime pagine è la capacità di Bussola di raccontare la fragilità maschile senza cadere negli stereotipi o nei pregiudizi. I personaggi che popolano il romanzo sono autentici, vulnerabili e pienamente umani. Ciò permette al lettore di connettersi con loro e di vivere le loro emozioni in modo profondo.

Attraverso storie lancinanti, ma permeate da una luce di speranza, Bussola ci invita a guardare il mondo con gli occhi di chi è a terra, di chi ha conosciuto la sconfitta. E in questo sguardo ribaltato, troviamo una strana forma di felicità, un’inattesa risposta alle domande che ci assillano.

Il romanzo esplora temi delicati come la malattia, la perdita, la solitudine e il senso dell’esistenza. Ogni personaggio affronta la propria battaglia interiore e trova una via personale per dare un significato alla propria vita. Bussola ci mostra che anche nelle situazioni più buie, c’è spazio per la speranza, la crescita e la scoperta di se stessi.

La scrittura di Bussola è coinvolgente e ricca di dettagli, permettendo al lettore di immergersi completamente nelle vicende dei personaggi. I dialoghi sono autentici e gli eventi narrati sono pervasi da una verosimiglianza che rende il tutto ancora più emozionante.

“Un buon posto in cui fermarsi” è un romanzo che tocca le corde più profonde dell’animo umano. Matteo Bussola ci regala una narrazione sincera, senza filtri, che invita alla riflessione sulla nostra esistenza e ci spinge a trovare il nostro posto nel mondo, nonostante le avversità.

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Le otto montagne, di Paolo Cognetti: Un viaggio avventuroso tra amicizia e montagne. Editore Super ET

Scopri la nostra recensione su “La vita intima Condividi” di Niccolò Ammaniti, un romanzo finalista del prestigioso Premio Viareggio-Rèpaci 2023 nella categoria Narrativa. Esplora la complessità della mente di Maria Cristina Palma, il suo segreto nascosto e le profonde emozioni che permeano il romanzo. Leggi di più per scoprire come Ammaniti combina audace fantasia, realismo psicologico e un senso del tragico in questo coinvolgente capolavoro letterario.

La Feltrinelli

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Le otto montagne di Paolo Cognetti: Un viaggio avventuroso tra amicizia e montagne”

Recensione:

“Le otto montagne” di Paolo Cognetti è un romanzo straordinario che ha conquistato numerosi premi, tra cui il prestigioso Premio Strega. La storia ci porta nel mondo di Pietro e Bruno, due ragazzi legati da un’amicizia profonda e dalla passione per la montagna.

Cognetti ci regala un’opera narrativa potente e coinvolgente, in cui la montagna diventa un vero e proprio modo di vivere. Con uno stile raffinato, l’autore ci trasporta tra vette, baite e sentieri, creando una narrazione avventurosa e spirituale allo stesso tempo.

La storia si sviluppa attraverso fughe e tentativi di ritorno, con i protagonisti alla costante ricerca di se stessi e di una strada per riconoscersi. La loro amicizia, nonostante le loro diversità, è il fulcro del romanzo e viene esplorata in profondità, mostrando le dinamiche complesse e affascinanti che possono caratterizzare un legame così intenso.

Paolo Cognetti dimostra una grande sensibilità nel descrivere i paesaggi montani, andando oltre l’aspetto fisico e rivelando il significato profondo che la montagna può avere per chi la vive appieno. Attraverso la storia di Pietro e Bruno, l’autore ci invita a riflettere sulle nostre passioni, sul senso di appartenenza e sulla ricerca della propria identità.

Le parole di Annie Proulx, autrice celebre, descrivono in modo impeccabile l’essenza del romanzo: “Il raffinato racconto di quanto può essere profondo l’amore che lega gli esseri umani”. “Le otto montagne” è una storia universale che tocca le corde dell’animo umano, esplorando temi come l’amicizia, la nostalgia e la ricerca di se stessi.

In conclusione, “Le otto montagne” è un libro straordinario, capace di affascinare i lettori con la sua scrittura evocativa e le sue emozioni profonde. Paolo Cognetti si conferma come uno dei migliori narratori contemporanei, donandoci un’opera indimenticabile che ci spinge a riflettere sulla nostra vita e sui valori che realmente contano.

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Descrizione SEO: Scopri il romanzo vincitore del Premio Strega “Le otto montagne” di Paolo Cognetti. Esplora la profonda amicizia tra Pietro e Bruno, unita alla passione per la montagna. Lasciati coinvolgere da questa storia avventurosa e spirituale, ricca di emozioni e riflessioni sulla ricerca di sé stessi. Leggi la recensione completa per immergerti in questo caso editoriale internazionale.

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Niccolò Ammaniti ci sorprende ancora una volta con il suo ultimo romanzo, “La vita intima 

Finalista del prestigioso Premio Viareggio-Rèpaci 2023 nella categoria Narrativa, questo libro ci porta nell’intimità di Maria Cristina Palma, un personaggio enigmatico e affascinante.

Maria Cristina sembra avere tutto nella vita: bellezza, ricchezza e fama. Tuttavia, il suo mondo viene sconvolto quando riceve un video sul cellulare che rivela un segreto del suo passato che ha ignorato fino ad ora. Con la maestria di un moderno alienista, Ammaniti ci conduce in un viaggio nella mente di questa donna complessa, esplorando le sue paure, ossessioni e desideri inconfessabili.

Il romanzo si distingue per la sua combinazione unica di fantasia audace, realismo psicologico e un profondo senso del tragico. Ammaniti ci delizia con la sua prosa tagliente e il suo stile incisivo, che ci trascina in un vortice di emozioni contrastanti. Ci fa ridere, riflettere e, allo stesso tempo, ci fa sentire il peso dell’inesorabilità del destino.

In “La vita intima Condividi”, Ammaniti dimostra ancora una volta il suo talento nel creare personaggi indimenticabili e situazioni cariche di tensione. Il suo stile cattivo, divertente e romantico si mescola perfettamente con la trama, regalando al lettore un’esperienza coinvolgente e appagante.

Questo romanzo affronta tematiche profonde e complesse, ponendo domande sulla verità, sulla paura e sulla natura umana. Ammaniti ci invita a esplorare gli angoli più oscuri della mente umana e a interrogarci sulle scelte che facciamo e sulle conseguenze che ne derivano.

In conclusione, “La vita intima Condividi” è un altro capolavoro letterario di Niccolò Ammaniti. Con la sua prosa affilata e la sua narrazione coinvolgente, l’autore ci regala un romanzo che ci lascia senza fiato e ci spinge a riflettere sulla complessità dell’esistenza umana. Non perdete l’occasione di immergervi in questa storia avvincente e appassionante.

Recensione del libro: Il cognome delle donne, di Aurora Tamigio. Narratori Feltrinelli

Il cognome delle donne, di Aurora Tamigio

Il cognome delle donne di Aurora Tamigio è un romanzo familiare che affascina con la sua freschezza e il suo passo veloce. Con un’epica popolare, un’anima antica e una leggerezza immaginifica, l’autrice ci trasporta in un viaggio coinvolgente, fatto di risate e lacrime, con personaggi indimenticabili. La scrittura di Tamigio sembra così semplice, ma è proprio quella semplicità che rende impossibile smettere di leggere fino all’ultima parola.

La storia ha inizio con Rosa, una giovane donna nata nella Sicilia dei primi anni del Novecento e cresciuta in un piccolo paesino montano. Fin da bambina, si dimostra essere fatta della stessa materia del suo nome: una donna forte come i fiori che sbocciano sempre, con una forza che contrasta le avversità come frutti benefici contro i malanni, e una resistenza come il legno spinoso. Non si piega mai completamente di fronte al padre e ai fratelli, che sembrano poter tutto. Ma nel 1925 incontra Sebastiano Quaranta, l’unico uomo al mondo che non sa come conquistarla. È amore a prima vista, un amore reale che non inganna. Rosa scappa con Sebastiano e i due aprono un’osteria che diventa un punto di riferimento per la gente dei dintorni.

Nascono i loro figli: il bel Fernando, Donato che diventerà prete e infine Selma, una ragazza dalle mani delicate come i suoi preziosi ricami. Selma, semplice e docile, si lascia affascinare da Santi Maraviglia, soprannominato Santidivetro per la sua pelle diafana, e lo sposa contro il parere della madre. Ma quando Santi diventa legalmente il capofamiglia, iniziano i guai e un’importante eredità viene sottratta. Le figlie di Selma e Santi, Patrizia, Lavinia e Marinella, pagheranno il prezzo di questa situazione. Patrizia è la più combattiva delle tre sorelle, Lavinia è affascinante come l’attrice Virna Lisi e Marinella è la preferita del padre, che si trasforma in una giovane donna negli anni ’80 e sogna di studiare all’estero. Durante i momenti più difficili, lo spirito di Sebastiano Quaranta veglia su di loro, tornando a far visita quando ne hanno più bisogno.

Il cognome delle donne è un romanzo coinvolgente che cattura l’attenzione del lettore con la sua narrazione vivace e la complessità dei personaggi. Aurora Tamigio ci regala una storia familiare ricca di emozioni, intrighi e segreti che si svelano nel corso del tempo. È un viaggio nel passato e nel presente, un intreccio di generazioni e destini che lascia un segno profondo. Con maestria, l’autrice ci porta in un mondo in cui la forza delle donne e la resilienza familiare si intrecciano in un modo unico. Una lettura che lascia un’impronta nel cuore dei lettori.

Per acquisti: 

https://www.lafeltrinelli.it/cognome-delle-donne-libro-aurora-tamigio/e/9788807035609

L’amore è compimento

L’amore è COMPIMENTO non è riempimento, è compimento di noi stessi, ciò che ci compie come persone, non è riempire un nostro vuoto usando l’altro per colmarlo, come la logica del mondo ci fa credere.

È l’amore l’unica cosa che si può contrapporre alla morte, non c’è nient’altro, tutte le altre cose sono tentativi di rimanere vivi, solo l’AMORE ci fa affrontare a viso scoperto la morte.

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L’amore è compimento

Da “Rose di velluto rosso”, Giovanna Fileccia, Delta3 Edizioni 2022.

Il libro: http://giovannafileccia.com/2023/06/23/da-rose-di-velluto-rosso-giovanna-fileccia-delta3-edizioni-2022/

ROSE DI VELLUTO ROSSO –Dal primo sguardo all’ultimo respiro, di Giovanna Fileccia, il 10 dicembre 2022 è stato premiato al Premio nazionale L’Inedito – XV edizione – sulle tracce del De Sanctis. 

Giovanna Fileccia, oltre la targa in marmo dell’Irpinia e la motivazione della giuria, ha vinto la pubblicazione e la distribuzione a cura della Delta 3 Edizioni di Silvio Sallicandro.

MOTIVAZIONE DELLA GIURIA: Per la forza e insieme la delicatezza con cui l’autrice è riuscita a raccontare il suo dramma personale, sottraendolo all’urgenza del proprio vissuto ed elevandolo a metafora dell’amore assoluto, che è in grado di infrangere le barriere del tempo e dello spazio e di durare oltre il breve arco dell’esistenza umana.

La giuria. Andretta (AV) 2022.




Qui la descrizione del romanzo autobiografico ROSE DI VELLUTO ROSSO di Giovanna Fileccia: https://giovannafileccia.com/rose-di-velluto-rosso-2/

Cultura: Premio letterario “Per Agnese” VII edizione

È partita la VII edizione del Premio letterario per Agnese 2023. Sono on line, sul sito www.sebbenchesiamodonne.com , il nuovo Bando, il Regolamento e la Scheda di partecipazione.

Il Premio si articola in varie Sezioni:

Sezione A – INEDITI DI POESIA

Ogni concorrente partecipa con massimo 3 componimenti di max 30 versi ciascuno.

Sezione B – VOLUME EDITO DI POESIA

Ogni concorrente partecipa con un’opera pubblicata dopo il 1 gennaio 2015, anche autopubblicata

Sezione C – RACCONTAMI UNA STORIA. Racconti e favole per bambini e ragazzi “Giovanna Marchese”

Ogni concorrente partecipa con un racconto di max 5 cartelle di 1.800 battute ciascuna

Sezione D – NARRATIVA EDITA

Ogni concorrente partecipa con un romanzo o un racconto edito dopo il 1 gennaio 2015, anche autopubblicato

Sezione E – VERSI E PAROLE IN CLASSE “Lucio Marino”

Sezione dedicata alle scuole di ogni ordine e grado. La partecipazione a questa Sezione è gratuita.

La quota di partecipazione per ogni Sezione è di € 15,00, tuttavia la partecipazione a più sezioni comporta il versamento di max due quote.

Tutte le quote di partecipazione saranno, come sempre, devolute all’AIRC e alla Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica.

La Giuria prevede, inoltre, l’assegnazione del PREMIO SPECIALE LIBERA, all’opera che ha meglio saputo raccontare il percorso delle donne nella conquista dei propri diritti.

PREMI

Per i primi classificati delle Sezioni A-B-C-D e per il Premio Speciale LIBERA € 300,00 + targa

Per la Sezione E € 100,00 in materiale didattico

REGOLAMENTO

Ogni partecipante può concorrere per più Sezioni, versando al massimo due quote di iscrizione.

Le OPERE INEDITE potranno essere inviate in formato elettronico alla mail: sebbenchesiamo@libero.it (2 file, uno anonimo e uno con nome, indirizzo e telefono).

Le OPERE EDITE potranno essere inviate in formato elettronico alla mail: sebbenchesiamo@libero.it .

La SCHEDA DI PARTECIPAZIONE (scaricabile dal sito www.sebbenchesiamodonne.com) dovrà essere compilata da tutti i partecipanti in tutte le sue parti, firmata in modo leggibile e spedita, contestualmente alle opere, via  email.

Le MODALITA’ DI PAGAMENTO della quota di partecipazione* sono elencate nella SCHEDA DI PARTECIPAZIONE.

I concorrenti premiati sono tenuti a presenziare alla premiazione; i premi in denaro non riscossi personalmente verranno trattenuti per l’edizione successiva.

Le opere dovranno pervenire entro il 31 ottobre 2023. Le opere della Sezione “Versi e parole in classe – Lucio Marino” dovranno pervenire entro il 30 novembre 2023.

La partecipazione al concorso implica l’accettazione del presente regolamento.

Ai sensi del DLGS 196/2003 e della precedente Legge 675/1996 i partecipanti acconsentono al trattamento, diffusione e ufficializzazione dei dati personali da parte dell’organizzazione o di terzi per lo svolgimento degli adempimenti inerenti il presente premio letterario.

*Le quote di partecipazione saranno devolute all’AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro).

*Le quote di partecipazione per la Sezione C saranno devolute alla Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica.

https://sebbenchesiamodonne.com/il-premio-letterario-per-agnese/

RISORGI

RISORGI

Risorgi, Cristo, risorgi nei bambini
che hanno per braccia rametti secchi,
mani che non sanno accarezzare
e piedi che non calzeranno mai scarpe.

Risorgi, Cristo, risorgi nei giovani
irrequieti, ribelli e sprezzanti del pericolo,
che non hanno ancora appreso
quanto è sacra la vita.

Risorgi, Cristo, risorgi negli anziani
con i volti solcati dalle pene
e gli sguardi malati di solitudine.

Risorgi, Cristo, risorgi nei loro figli
che lottano e non possono accudirli
e in quelli che non li vogliono accudire.

Risorgi, Cristo, nella mia anima che sanguina,
stracciata dalle brutture del mondo,
che non sa più credere e sperare. Risorgi!

#MiriamMariaSantucci

Due parole su maestri e falsi maestri…

Non ci sono più i grandi maestri. Non poteva essere altrimenti. Basta ricordare alla fine che hanno fatto Socrate, Cristo e in tempi più recenti Pasolini. Ci sono i grandi vecchi, ma non i sono più grandi maestri.  O meglio i maestri ci sono, ma bisogna andarseli a trovare col lumicino.  Bisogna avere il merito e anche la fortuna di trovarli perché molti di loro non si espongono, non vogliono assurgere al ruolo di mentore o di guida spirituale. Rischierebbero troppo. Alcuni rischierebbero la loro vita o forse la loro qualità della vita. A loro non conviene. Il rischio minore sarebbe per loro quello di venire fraintesi, equivocati. Bisogna avere anche la fortuna o il merito di dire no ai falsi maestri, ai tanti ciarlatani che vogliono influenzarti,  plasmarti o più realisticamente deformati mentalmente. Al mondo d’oggi quasi nessuno fa niente per niente e molti sono falsi profeti per business. Discorso a parte meriterebbero gli insegnanti scolastici, che non sempre sono maestri veri, vuoi perché gli studenti non raccolgono i loro input, le loro conoscenze, ma vuoi anche perché talvolta non hanno la capacità né la vocazione per formare veramente i giovani. Non solo ma quest’epoca è difficile da decifrare; chi cerca  di prevedere sbaglia: perfino i futurologi non ci azzeccano spesso. La questione di fondo è che mancano grandi figure autorevoli. A tutto ciò è dovuto anche  il fatto che non viene più riconosciuta autorevolezza, se non a pochissimi. Nei decenni scorsi si è voluta abbattere ogni forma di autorità. Ma si è buttata via l’acqua sporca col bambino.  Si è persa quindi anche l’autorevolezza per un  perenne malinteso senso di ribellismo, di permissivismo, di democrazia  e infine di rivoluzione. Chi vuole oggi la saggezza? Mancheranno anche i saggi per i motivi più disparati, ma pochi cercano la saggezza.  E allora cosa resta? Un grande spaesamento,  un grande smarrimento,  una grande incertezza di fondo, un grande vuoto individuale e collettivo. Non fraintendetemi: per maestri non intendo assolutamente quei capi esoterici che pensano di insegnarti a vivere e di diffondere a pochi iniziati grandi verità, che spesso si dimostrano delle ovvietà. Ci sono al mondo d’oggi falsi illuminati e di conseguenza falsi risvegliati. E poi pensateci bene: di quali segreti gelosamente custoditi sarebbero portatori questi pseudo-maestri in una società millenaria che ha accolto il messaggio rivoluzionario di Socrate e anche di Cristo? Quale sarebbero mai le loro grandi verità da non diffondere al popolo? A pensare male verrebbe da parafrasare Brecht e dire: “sventurato è quel popolo che ha bisogno di maestri”. Di nuovo a pensare male verrebbe da dire che chi cerca dei maestri lo fa solo perché venga riconosciuto da una fonte attendibile e credibile il suo stesso talento e allora la ricerca è interessata; in questi casi frequenti si cerca un protettore, un nume tutelare, un’egida sotto cui ripararsi.  I giovani si lasciano spesso incantare dalle sirene degli/delle influencer, dei vip. Non fraintendetemi: ognuno può avere dei maestri personali, dei maestri di vita e di cultura, ma i maestri intesi come figure pubbliche che lasciano un proprio lascito culturale e formativo sono quasi scomparsi. Però a tutto questo è legato a doppio filo il problema che ben pochi hanno l’umiltà di imparare e la capacità di saper riconoscere un grande maestro, che rimarrebbe probabilmente inascoltato ed emarginato. La migliore cosa a mio modesto avviso è leggere i maestri, più che frequentarli. È meglio ascoltare le voci dei grandi geni dell’umanità passata e presente tramite le loro opere scritte. E se è vero che frequentando dei maestri si può ricevere delle spiegazioni e il loro esempio, è altrettanto vero che la forma compiuta e quasi completa del loro pensiero si può ricevere solo leggendoli. La fortuna più grande sarebbe frequentarli e leggerli, ma bisogna avere tempo, soldi e la disponibilità del maestro a farsi incontrare. A ogni modo alle volte mi chiedo se ci sia davvero bisogno di imparare e se serva a qualcosa il cosiddetto autoperfezionamento.  Non ultimo bisogna avere anche  l’abilità nello scegliersi veri maestri e non dei cazzari che si professano tali. In quest’epoca c’è molta confusione perché persone notevoli vengono derise e messe all’angolo dalla società e falsi guru improvvisati scambiati per persone di spicco.  Non solo ma chi avrebbe davvero qualcosa di interessante da dire viene oscurato dai mass media perché troppo scomodo oppure il suo apporto culturale viene oltremodo banalizzato e perciò semplificato, fagocitato, reso innocuo, annullato. Ma poi chi è davvero un grande maestro? Uno che riesce a trasmettere messaggi dello stesso livello di Cristo? Uno che scopre qualcosa che tutti avevano sotto gli occhi e non avevano visto? Uno che migliora il tuo pensiero? Uno che ti insegna come essere e dover essere? Oppure uno che ti fa sognare come potresti essere? 

Federico García Lorca, poesia ( IT – ES), Frida la Loka

Frida la loka, Lombardia

Potessero le mie mani sfogliare

Pronuncio il tuo nome

nelle buie notti,

Quando giungono gli astri

A dissetarsi dalla luna

E dormono i ramoscelli

Delle nascoste fronde.

E mi sento vuoto

Di passione e di musica.

Orologio pazzo che canta

Antiche ore morte.

Pronuncio il tuo nome,

In questa notte buia

E il tuo nome risuona

Mai tanto lontano.

Mai tanto lontano come le

stelle

E più dolente della mite

pioggia.

¿Ti amerò mai, come allora?

¿Che colpa ho in cuor?

Se la nebbia svanisce,

¿Che altra passione mi

attende?

¿Sarà tranquilla e pura?

¡¡Potessero soltanto le

mie ditta

sfogliare la luna!!


(Traduzione e adattazione di Frida la Loka)
Libro di poemi – 1921
Fonte: Passione Astronomia

Si mis manos pudieran deshojar

Yo pronuncio tu nombre

en las noches oscuras,

cuando vienen los astros

a beber en la luna

y duermen los ramajes

de las frondas ocultas.

Y yo me siento hueco

de pasión y de música.

Loco reloj que canta

muertas horas antiguas.

Yo pronuncio tu nombre,

en esta noche oscura,

y tu nombre me suena

más lejano que nunca.

Más lejano que todas las

estrellas

y más doliente que la

mansa lluvia.

¿Te querré como entonces

alguna vez? ¿Qué culpa

tiene mi corazón?

Si la niebla se esfuma,

¿Qué otra pasión me

espera?

¿Será tranquila y pura?

¡¡Si mis dedos pudieran

deshojar a la luna!!


Libro de poemas – 1921

Tua

30 marzo, 2023

Dal blog personale di

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Distopia

Frida la loka, Lombardia

Le masse non si ribellano mai in maniera spontanea, e non si ribellano perché sono oppresse. In realtà, fino a quando non si consente loro di poter fare confronti, non acquisiscono neanche coscienza di essere oppresse. Abbandonati a se stessi, continueranno, generazione dopo generazione, secolo dopo secolo, a lavorare, generare e morire, privi non solo di qualsiasi impulso alla ribellione, ma anche della capacità di capire che il mondo potrebbe anche essere diverso da quello che è.

George Orwell

Las masas nunca se levantan espontáneamente, y nunca se levantan porque están oprimidas. En realidad, hasta que no se les permite hacer comparaciones, ni siquiera se dan cuenta de que están oprimidos. Abandonados a sí mismos, generación tras generación, siglo tras siglo, seguirán trabajando, generando y muriendo, privados no sólo de cualquier impulso de rebeldía, sino también de la capacidad de comprender que el mundo también podría ser diferente de lo que es.

George Orwell

Tua

26 marzo, 2023

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Eventi. L’Arte in versi XI edizione, verbale di giuria, di Rita Stanzione



L’undicesima edizione del Premio Nazionale di Poesia “L’arte in versi” – indetto e organizzato da Euterpe APS di Jesi (AN) – , bandita nel mese di maggio 2022 e con scadenza di partecipazione fissata al 31/12/2022 ha visto l’ottenimento dei patrocini morali dei seguenti enti istituzionali: Regione Marche, Assemblea Legislativa della Regione Marche, Provincia di Ancona, Comuni di Ancona, Jesi e Senigallia, Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”. Finanche – in relazione all’assegnazione di alcuni Premi Speciali (fuori concorso) – sono stati ottenuti i Patrocini Morali della Regione Veneto, delle Provincie di Verona, Lecce e Modena e del Dipartimento di Culture e Civiltà dell’Università di Verona.

L’organizzazione del Premio, in sinergia e mutua collaborazione con alcune associazioni culturali che perseguono finalità comuni, ha deciso di attribuire alcuni premi speciali che vengono offerti dai seguenti enti: Movimento Internazionale “Donne e Poesia” di Bari, Centro Culturale “Vittoriano Esposito” di Avezzano (AQ), Consulta Giovanile di Bonorva (SS), Associazione di Promozione Sociale “Le Ragunanze” di Roma, Associazione Siciliana Arte e Scienza (ASAS) di Messina, Associazione Culturale “L’Oceano nell’anima” di Bari, Associazione Culturale “Il Faro” di Cologna Spiaggia (TE), Associazione Culturale “Africa Solidarietà” Onlus di Arcore (MB), Club per l’Unesco di Cerignola (FG).

Ha collaborato esternamente provvedendo a riconoscere alcuni contratti editoriali a opere ritenute meritevoli la casa editrice Ivvi Editore – Nuovi autori del Gruppo Solone s.r.l. di Battipaglia (SA).

Hanno patrocinato questa edizione del Premio anche i seguenti enti culturali: Centro Studi “Sara Valesio” di Bologna, Wikipoesia, Quotidiano online «Il Graffio».

Le Commissioni di Giuria, differenziate per le varie sezioni a concorso, erano costituite da poeti, scrittori, critici letterari, giornalisti, promotori culturali (in ordine alfabetico): Stefano Baldinu, Fabia Binci, Lucia Cupertino, Valtero Curzi, Mario De Rosa, Graziella Enna, Zairo Ferrante, Rosa Elisa Giangoia, Fabio Grimaldi, Giuseppe Guidolin, Francesca Innocenzi, Antonio Maddamma, Simone Magli, Emanuele Marcuccio, Francesco Martillotto, Vincenzo Monfregola, Morena Oro, Rita Stanzione, Laura Vargiu e sono state presiedute da Michela Zanarella.
Presidente del Premio dott. Lorenzo Spurio.

Lettura del verbale al link:

https://associazioneeuterpe.com/2023/03/02/pubblicato-il-verbale-di-giuria-dellundicesimo-premio-naz-le-di-poesia-larte-in-versi/