Da poco conclusa la grande guerra del 1915/18 si scatenò in Italia e non solo la voglia di divertimento ,acuita da enormi cambiamenti sociali politici ed economici per cui si passò da un turismo d’elite, concesso solo ai nobili o facoltosi uomini d’affari e professionisti a un turismo di massa, aperto cioè anche alla piccole e media borghesia.
L’Italia, già mèta ambita nell’800 da rinomati vacanzieri stranieri ,rinnova la sua fama con molte nuove località della costa tirrenica e adriatica dove proliferano stabilimenti balneari, pensioni, hotel di ogni tipo e costo per chiunque volesse soggiornare al mare. Non solo :anche zone montane e terme attirano il turismo di vario livello economico e sociale.
Di conseguenza si diffonde “il costume da mare “che passa da quello di maglia di Maria Carolina di Berry a modelli più dinamici e audaci che permettano meglio bagni e abbronzatura e nell’arco di un decennio arriveranno quelli “elasticizzati” ,accompagnati dalle creme solari di cui la prima,nata sembra su idea di uno squattrinato farmacista francese, è Ambre Solaire che diventerà il marchio “Orèal” ancora di grande diffusione mondiale insieme ad altri marchi tuttora notissimi.
Manifesti pubblicitari dell’epoca sono conferma evidente di questo primo boom di vacanza di massa.
Le vacanze d’elite però sono restate nel tempo,mutando semmai destinazioni e mezzi di trasporto come lussuosissimi yacht privati , spiagge riservate, voli in 1 classe e hotel a 5 stelle.
Stando ai siti di viaggi di lusso o d’elite,le destinazioni europee,lasciando da parte il turismo esotico,sempre più apprezzato sono in ordine ;
- Costa Azzurra-Francia
- Monaco_
- Sardegna
- Corsica (francia)
- Mykonos (Grecia)
- Marbella (Spagna)
- Peloponneso(Grecia)
- Lago di Como e di Garda
- Santorini(Grecia)
- Taormina
- Formentera(Spagna)
- Pantelleria
Sono ovviamente suscettibili di variazioni perché ogni anno il jet set può seguire l’onda di qualche vip e abbandonare a favore di altre, le destinazioni fino allora scelte-
Overturism
Un fenomeno nuovo che si può tuttavia collegare al turismo di massa ma non solo è l’overturism che riguarda località balneari in primis ma che città d’arte a vocazione turistica/culturale come Venezia Firenze,Roma,; Napoli, ma anche le sorelle europee come Barcellona Amsterdam Madrid o Parigi o Praga non ne sono immuni.
E’ un termine inglese che indica un eccesso di turismo che si manifesta in numeri enormi di ingressi nelle città e che rendono il traffico e l’utilizzo dei locali di ristorazione ,dei musei e il transito nei luoghi con reperti o monumenti d’interesse quasi impossibile. Tutto ciò causa disagi notevoli ai residenti e finisce spesso con il deteriorarsi delle città anche nei loro aspetti paesaggistici e monumentali. Venezia ha cercato rimedi nell’imporre un gruppo di 25 persona per guida turistica e mettendo una tassa d’ingresso : provvedimenti che tuttavia non hanno scoraggiato i turisti.
Un altro metodo per evitare questo sovraffollamento dovuto anche al turismo “mordi e fuggi” proposto da numerosi sindaci al governo è l’istituire una legge che vieti gli affitti brevi di uno o due giorni in abitazioni dedicate o peggio, al nero.Ci sarebbe così un maggiore controllo dei flussi turistici e la riduzione di disagi per i residenti.




















































