Lucia Triolo: brioche calda


pazzesco

quattro bufere fa
uno che aveva preso impegni seri
col suo silenzio
aveva osato gettarla
come osso al cane 
… e impazziva il vento  
in un giro di abbandoni
tra le foglie 

nessun indirizzo sulla busta
nessun destinatario, ne’ mittente
e dentro
forse 
a non scalfire i silenzi 
nessuna parola

l’ ultimo 

quattro stelle cadenti fa
la carcassa di un pensiero 
galleggiava in uno spruzzo 
d’acqua:
accendeva un ultimo rigagnolo                       
d’idea

la ragazza guardava
la gonna incuneata tra 
le cosce
ma chi può dire
vedesse?
teneva la carcassa tra le mani 
insieme alla lettera 
ma chi può dirne le mani?

gesto

non si tengono carcasse di pensieri
tra le mani
ne’ lettere che 
non scalfiscono silenzi
la ragazza
aveva qualcosa che somigliava
ai miei tratti
quelli essenziali che non ricordo 
mai

… e penzolava                                                        
il tempo
e la vecchia della 
porta accanto
che non aveva voluto
salutarla
la braccava inquietante dal
girello

offrile la brioche calda!

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