El bayo

Da Frida la loka – Lombardia

Y por ‘ai anda… mi carne descompuesta y mis huesos rotos, vagabundeando siempre entre las mesmas paredes.
Errando sin sendero con el techito siempre blancuzco.


Pispeando por ‘ai, por si acaso, pasa el bayo con los pelos al viento; que las yeguas en los ranchos de los parajes; son muchas y les agarra la calura cuando se hace ver.

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El bayo, pasa haciéndose el distraído, coleteando de acá para ayá, baileteando y presumiendo.

Y por ‘ai los veo, alejándose al galopo, con su perro Guayaray…

El bayo, parando las antenas, escucha la voz del patrón, que con un par de estribadas en el lomo le dice que ‘ai que ir a laburá.

Tua.
8 settembre, 2022.

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Lividezza di ricordi d’estate, da Frida la loka.

Un passato che non torna; magre gambine corrono frettolosamente nei pomeriggi caldi di estati lontani. Piedini piccoli ma snelli. Le cicale assordano freneticamente al punto di non sentirle.

C’è l’immenso; di verdi e ondeggianti pianure e terre aride d’un oro che brucia con solo guardarle, le piane non sono sole; a dare un pò di rinfresco con la loro ombra, afferrati saldi al suolo qualche quebracho blanco e tanti spinillos, spuntati ovunque. Le mucche ruminando svogliatamente al mio sguardo curioso.

Per fortuna, la mia terra, dà un soffio di armonia che si sente attraverso il finestrino spalancato della macchina, che colpisce in volto, assorbendo ogni profumo di campo.

Da piccola non ho avuto il piacere di conoscere quell’immensa vastità azzurra che affascina con il danzare delle onde e rompono fila perdendo forza verso la spiaggia o talvolta furiose ed arrabbiate contro un dirupo.

Mare ispiratore di poemi, sin da tempi remoti, che fa sognare, fa divertire, soffrire e fa commuovere.

Non ho il mare vicino; in compenso ci sono infiniti fiumi, infinite cascate, ruscelli mistici dove trascorrere i giorni più caldi e tuffarsi nelle tiepide e dolci acque.

Minuta, magrolina, son cresciuta, nella sabbia in riva a tanti fiumi quando estate e il ricordo, torna diverso, il mare manca; i fiumi e i profumi; di più.

Tua.

16 agosto, 2022.

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La valle delle regine

VALLE DELLE REGINE
Il mio viaggio è finito
Sono in piedi sul bordo
e chiudo gli occhi
a questo mondo di bugie
la mia volontà è infranta
è la fine di tutti i miei sogni
la mia anima brama
attraverso la valle delle regine
la mia rosa appassita
non fiorirà mai più
la terra è secca
è giunto il momento di morire
la mia fede mi ha lasciato
hanno rubato tutti i miei sogni
oh seppellitemi
nella valle delle regine
la mia ricerca è terminata
il mio nome è scolpito nella pietra
sulla parete del tempio
oltre il corridoio di Osiride
nessun sacro raggio di sole
illuminerà le mie tombe dei sogni
non tornerò
dalla valle delle regine"

(Dalla tomba di Nefertari)


Gli Egizi conoscevano la Valle delle Regine  con il toponimo di : Ta set neferu.


Contenuto: proprietà esclusiva di: “storia egizia” (karol Bossi e team).

Fonte:  foto  proprietà esclusiva di “storia egizia”.

Fonte:  foto  proprietà esclusiva di “storia egizia”.

Tua.
8 agosto, 2022.

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