Scomoda verità, forse per altri.

Frida la loka ( Lombardia)

A te Frida.

Non molto tempo fa, la mia persona ha ricevuto una, potremo denominarla, segnalazione?, già; la chiamo così perché è quasi come un atto di denuncia, un ammonimento , da far notare che hai qualcosa in te che non va.

Essa, dopo essere stata raggirata mile volte con parole a vuoto, senza arrivare al dunque, semplicemente dire quello che ” secondo questa persona” ha riferitomi, mi ha fatto scoppiare dal ridere.

– ” HAI BISOGNO DI UNO PSICOLOGO “…

Silenzio… nel mentre facevamo una passeggiata, continuiamo a camminare muti. Mentre pensavo e riflettevo. Dopo un paio di metri, che non è che posso fare una gara di corsa; mi fermo ed inizio a raccontare minuziosamente, ogni singola avventura o disgrazia che ho dovuto subbire da quando questa nuova ” me “, ha deciso di cercare di andare avanti, lasciando dietro delle ombre nere come la pece che non andranno mai più via e mi perseguitano, là dove vada.

E pure mi potrà un giorno semmai se l’ha sente, ringraziare, perché ho tagliato parecchio di ogni singolo episodio, come ad esempio, stare per venti e passa giorni in coma e non precisamente indotto. Nel senso che oggi avrei potuto interagire, ma non certamente molto earthly.

Evidentemente è un percorso chirurgicamente ( questo aggettivo si adicce proprio al caso) complesso, che non è finito e non finira mai, finché magari la scienza si evolva e trovi una cura, sè redditizio per altri, meglio, caso contrario sarò alla frutta.

Ovviamente non potrà mai capire, che, altro che psicologo! Ho bisogno d’un team di professionisti, i migliori nel campo, che lavorino in squadra, cosa veramente utopica… un team!

Chi non è pronto oppure letteralmente non interessato ad ascoltare non potrà mai capire perché, sí, ho bisogno d’uno psicologo, con cui sfogare la mia ira o profonda tristezza, uno psichiatra bravo! A darmi i farmaci giusti, un neurochirurgo, che abbia mani d’un Canova, d’un Michelangelo! Uno che stia dietro a minimizzare i dolori quando sono insopportabili, un medico di base che quando prendo appuntamento da lui, lo trovi con buona pace di dio, sveglio!

Insomma, credetemi, finché non siete da questa parte della trincea, non saprete mai cosa significa vivere una vita a metà, la testa percorre cento in cinque minuti, il mio corpo martoriato l’ho fa in venti. Nemmeno io l’ho pensavo fino a tempo fa.

Quando tocco questo argomento a me tanto doloroso, inesorabilmente viene al mio pensiero quei furbetti dell’ INPS, che per prendere una pensione perché disabile, mal messa per lavorare, ma non lo suficiente per prendere la pensione e accompagnamento. Per loro anche in questo claustro siamo dei semplici numeri, che facendo la media, per una percentuale, non mi danno il centone.

E allora son altri tipi di dolori quando inizia il momento di prenotare specialisti privatamente.

PS: non sono il tipo di ” poverina” , ecc. Magari quest’è il karma che devo vivere per saldare conti passati in un’altra vita, chi lo sa…

Tua.

24 ottobre, 2022

Dal blog personale

http://fridalaloka.com

Ripubblicato su

http://alessandria.today

Malattia rara

Devo dire che ieri, ero un poco incerta, nel pubblicare questo articolo qui. Poi ho pensato bene e mi son detta perché no! Fino a quando dobbiamo essere invisibili! Quante persone come me patiscono ogni giorno, per non parlare dei famigliari. Ho deciso di pubblicarlo con lo scopo di sensibilizzare e chiamare alla riflessione.

Frida la loka.

Ecco!!! Finalmente l’ho detto con tutte ed ogni singola lettera; niente da leggere tra le righe, niente da nascondere. Sono giorni e giorni che mi sento veramente a disagio, innervosita, non riesco a concentrarmi per fare in modo meno cruento possibile, quello che mi appaga, che mi da soddisfazione, non dico tutte quelle attività ( e credetemi, erano parecchie) che una volta portate a termine mi facevano sentire decisamente meglio.

Ogni volta che guardo il calendario mi vengono i brividi e le nausee, già; perché non è intasato da mille appuntamenti col parrucchiere, spa, manicure, pedicure, corso per imparare a dipingere ” i mandala” e così via, purtroppo no… vedo soltanto tristissimi appuntamenti dai medici, di tutti i campi inimmaginabili, perché? Perché parliamo d’una malattia rara, ciò vuol dire, cazzi, e tanti, perché? Perché la sanità italiana, una che tempo fa ritenevo e reputavo, un’eccellenza, in dieci e passa anni, ho visto come l’avidità politica e non solo, poi con un pizzico d’ignoranza da parte dell’ambito medico che non si aggiorniano per mancanza di soldi ( altri perché proprio non può fregar dimeno) e facciamo la miscela perfetta, non è più in grado di supportare problematiche come queste ” Malattie Rare” , figuriamoci una pandemia!!

Ve ne sarete accorti che sono particolarmente “irritata”, com’è possibile che non ci sia un protocollo ad hoc per le persone affette di malattie rare! Il mio caso è ( e non vorrei sbagliare) UNO su TRENTACINQUEMILA, perciò, non siamo una massa da monitorare, visto che ancora non esiste cura alcuna…

La mia cara biblioteca, sta pian piano riempiendosi di cartelle e cartelle, ormai, ho perso il conto. Carte che alla fine, ogni volta che vai d’un medico devi portarti dietro… ma perché! Dico io, hanno investito inutilmente nel sistema digitalizzato di ogni singola persona che minimo abbia fatto un esame del sangue; perciò, basterebbe, con buon senso, santo cielo, chiedere la benedetta tessera sanitaria e sul sistema è tutto caricato, manco sia il prontuario d’un pregiudicato. Sono incapaci ed ignoranti in materia!!! Persino farebbe bene al pianeta, con tante scartoffie da fotocopiare ogni volta ed ogni volta….

Bene… basta per oggi, mi son sfogata. PS: mandate i medici di famiglia in pensione, quelli che non c’è l’ha fanno più oppure non hanno più voglia. Sarebbe un buon punto da dove iniziare. Notte…

Tua.

9 agosto, 2022.